MC2833 Trasmettitore RF in FM da Ionela 27 Set 2010 Progetti

MC2833 Trasmettitore RF in FM
da Ionela 27 Set 2010
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Progetti Schemi Elettrici & Circuiti
MC2833
rf
trasmettitore fm
L'MC2833 è stato progettato per i telefoni senza fili e per le apparecchiature di comunicazione
FM. Utilizzando uno schema basato sul trasmettitore FM RF MC2833 può essere costruito un
circuito molto semplice. Il trasmettitore RF FM MC2833 include un amplificatore microfonico,
un oscillatore controllato in tensione e due transistor ausiliari.
Il circuito del trasmettitore FM, basato sull'IC MC2833 ha una ICC = 2.9mA e supporta una vasta
gamma di tensioni di funzionamento, 2.8 - 9 volt.
Altre caratteristiche del trasmettitore FM RF MC2833 sono:
- potenza di uscita 30dBm a 60MHz con uscita RF;
- potenza di uscita +10dBm raggiungibile utilizzando amplificatori a transistor
Il Crystal X1 connesso al pin 16 e pin 1 (attraverso una bobina 5.1uH) rappresenta la frequenza
fondamentale, calibrato per risonanza parallela con un carico di 32 pF.
La frequenza finale di uscita è generata dalla moltiplicazione di frequenza all'interno dell'IC
MC2833. Il pin 14 ed il transistor Q2 sono usati come duplicatori e triplicatori di frequenza nei
trasmettitori a 76 e 144MHz.
Il transistor di uscita Q1 è un amplificatore lineare nei trasmettitori a 49.7MHz e 76MHz, ed un
duplicatore di frequenza nel trasmettitore a 144MHz. Tutte le bobine utilizzate sono a 7mm
shielded inductor, M1175A, M1282A–M1289A, M1312A o equivalente.
La potenza di uscita è di 9 + 10dBm per i trasmettitori a 50MHz e 76 MHz, e 9 + 5.0dBm per i
trasmettitori a 144MHz e VCC = 8.0 V. Un'altra frequenza può essere stabilita, modificando il
valore dei componenti così com'è mostrato nella tabella.
Il circuito del trasmettitore FM deve essere alimentato a 9volt.
MC2833 Trasmettitore FM RF - Schema elettrico
Ricetrasmettitore QRPp per i 20 m (14 MHz).
Per chi muove i primi passi nel mare della RF
da RadioKIT 6 Feb 2010
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Wireless RFID Zigbee
rf
ricetrasmettitore
La costruzione di un completo ricetrasmettitore può sembrare un ostacolo insormontabile.
Certamente se si desidera realizzare apparati come quelli che si trovano in commercio le
difficoltà a cui si va incontro sono molteplici. Una può essere la difficoltà nel trovare i vari
componenti per l’assemblaggio, segue poi la realizzazione dei vari circuiti stampati e non per
ultimo la taratura senza i necessari strumenti dei vari circuiti. Se invece ci si accontenta di
semplici realizzazioni le difficoltà sono facilmente superabili.
Ovviamente le caratteristiche saranno notevolmente minori rispetto a un apparato commerciale ma
queste non impediscono i sospirati collegamenti che, con un pizzico di fortuna abbinata a una buona
propagazione, possono avvenire. Nell’articolo verrà presentato un completo ricetrasmettitore QRPp
per i 20m (14 MHz ) la sua realizzazione è molto semplice, pertanto quanti vorranno potranno
cimentarsi nella sua costruzione, questo non toglie che occorre avere un minimo di esperienza nel
montaggio dei circuiti a radio frequenza e una buona mano nell’effettuare le necessarie saldature.
Anche il principiante potrà, con la sua costruzione, apprendere come un circuito radio funziona e
provare la soddisfazione di realizzare qualcosa con le proprie mani.
Costruzione
Per la costruzione del ricetrasmettitore consiglio di procedere per gradi, controllando man mano il
funzionamento dei vari circuiti che in questa realizzazione sono stati assemblati su di una basetta
millefori. Eseguire per gradi la costruzione, sarà d’aiuto a quanti non hanno i necessari strumenti di
misura.
Occorre inoltre prestare attenzione al corretto collegamento dei vari componenti attivi, come diodi,
condensatori elettrolitici, transistor e circuiti integrati. Come primo circuito consiglio la costruzione
dell’amplificatore audio costituito dal circuito integrato LM 386: questo ci consentirà di collaudare
il resto dei successivi circuiti in modo da verificarne il corretto funzionamento.
Una volta assemblato l’amplificatore, prima di fornire tensione si farà un’ulteriore controllo per
verificare il corretto collegamento dei vari componenti. Una volta sicuri si accenderà il circuito per
verificare se l’amplificatore funziona sarà sufficiente toccare con un dito il piedino n° 2 del circuito
integrato LM 386. In questo modo nelle cuffiette si ascolterà un ronzio di tensione alternata, questa
particolarità indica che l’amplificatore funziona.
Una nota riguardante questo circuito consiste nel precisare che la debole amplificazione consente
l’ascolto solo nelle cuffie. Si proseguirà la realizzazione costruendo il circuito oscillatore di nota
composto dai transistor 2SA 1015 e BC 548. Una volta collegato il circuito come da schema
elettrico, se il tutto è stato montato correttamente inserendo il tasto telegrafico nello spinotto JACK
si potrà con questo ascoltare la nota emessa dal circuito nelle cuffie e con il potenziometro da 2,2 k
si potrà regolare il livello del suono. A questo punto si dovrà costruire l’oscillatore a radio
frequenza composto dal transistor 2SC945 e il quarzo XTAL 14.000 MHz.
Per verificare se il circuito funziona vi sono diverse possibilità. Una consiste nel verificare con un
frequenzimetro se il circuito oscilla, applicando questo sul condensatore da 47 pF, il secondo
controllo lo si potrà mettere in pratica con l’aiuto di un ricevitore per onde corte, sintonizzandolo
sulla frequenza dei 14 MHz si potrà verificare la presenza della portante emessa dall’oscillatore
quando questo è acceso.
Una volta sicuri che anche questo circuito funziona correttamente si proseguirà la realizzazione
costruendo il circuito amplificatore costituito dal secondo transistor 2SC945 e la bobina L1
composta da 10 spire di filo di rame smaltato del diametro 0,25mmavvolte su un supporto munito di
nucleo del diametro di 0,5 cm.
Con questo ultimo circuito il ricetrasmettitore si può definire terminato, se tutto pertanto è stato
montato correttamente nelle cuffie si potrà ascoltare il classico fruscio. Applicando l’antenna si
potrà ascoltare qualche stazione radio che trasmette in CW, ruotando il condensatore variabile si
potrà effettuare una piccola escursione sulla frequenza.
Taratura
Anche se il ricetrasmettitore ha un circuito molto semplice, questo necessita ugualmente di qualche
piccola taratura, che consiste nel regolare l’ampiezza prodotta dall’oscillatore di nota. Questo livello
è possibile regolarlo con il potenziometro da 2,2k che varia la tensione di alimentazione del circuito
oscillatore. La seconda taratura consiste nel regolare la massima potenza di trasmissione.
Per questa regolazione è consigliabile realizzare la sonda RF presentata nell’articolo. A questa sarà
applicato un tester sulla portata in mA più bassa presente nello strumento e si regolerà il nucleo
della bobina L1 in modo da leggere la massima deviazione della lancetta che indicherà la massima
potenza in uscita. Occorre tener presente che il trasmettitore eroga una bassissima potenza quindi la
deviazione dello strumento non sarà eccessiva.
Funzionamento
Per meglio comprendere cosa succede nel circuito ricetrasmettitore che abbiamo realizzato,
vediamo come questo funziona. Una volta collegata l’antenna e fornita tensione al circuito,
l’oscillatore a radio frequenza composto dal quarzo XTAL 14,000 MHz e il transistor 2SC945
genera una costante e precisa oscillazione. Questa tramite il condensatore da 47pF presente
sull’emettitore del transistor viene applicata alla base di un secondo transistor 2SC945. Questo,
grazie al particolare circuito che lo contraddistingue gli da la funzione di amplificatore e rivelatore
di radio frequenza.
In pratica il circuito in questo momento funziona da amplificatore del segnale presente in antenna e
da rivelatore separando la radio frequenza dalla bassa frequenza. Sull’emettitore di questo secondo
transistor troviamo quindi il segnale audio che tramite il condensatore da 0,1 muF viene applicato al
circuito integrato LM386 che lo amplifica ulteriormente rendendolo udibile. Fin qui abbiamo visto
come il circuito funziona in ricezione, per verificare la parte trasmittente occorre inserire il tasto
telegrafico.
Pertanto, una volta abbassato il tasto telegrafico il circuito si commuta automaticamente da
ricevitore a trasmettitore. In pratica portando li circuito in trasmissione l’emettitore del transistor
2SC945 che precedentemente funzionava da rivelatore, viene portato direttamente a massa
cortocircuitando la resistenza da 10k e il condensatore da 0,047 muF. In questo modo il transistor si
trasforma da rivelatore ad amplificatore di potenza trasmettendo il segnale presente alla sua base in
antenna con la relativa irradiazione. Nello stesso momento che il tasto telegrafico viene chiuso si
mette in funzione l’oscillatore di nota che ci consente di ascoltare la nostra manipolazione,
contemporaneamente si inserisce il silenziatore al circuito integrato LM386 tramite il diodo
1N4148. Buon lavoro a tutti!