noi altri OK:foglio A4 notes 10/10/14 22.12 Pagina 1 Noi e Altri: identità e differenze al confine tra scienze diverse giornata di studio mercoledì 15 ottobre 2014 Salone di Rappresentanza del Comune di Genova Palazzo Tursi, via Garibaldi 9 Genova info [email protected] Comitato Scientifico: Emilio Di Maria docente, Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova; Genetica Medica EO Ospedali Galliera Silvio Ferrari scrittore e traduttore Gaddo Flego medico, ASL4 Chiavarese Antonio Guerci docente, Dipartimento di Scienze della Formazione e Cattedra UNESCO in Antropologia della Salute, Università di Genova Partecipano: Guido Barbujani è nato ad Adria nel 1955. Ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook (New York), al Queen Mary College dell’Università di Londra, alle Università di Padova e Bologna e dal 1996 è professore di Genetica all'Università di Ferrara. Col suo gruppo si occupa dello studio della biodiversità umana e dell’analisi del DNA in popolazioni moderne e antiche. È presidente dell’Associazione Genetica Italiana (AGI), collabora a “Il Sole 24 Ore”. Oltre agli articoli scientifici, ha pubblicato quattro romanzi: Dilettanti (Marsilio 1994 e Sironi 2004); Dopoguerra (Sironi 2002); Questione di razza (Mondadori 2003); Morti e sepolti (Bompiani 2010) e quattro saggi: L'invenzione delle razze (Bompiani 2006); Europei senza se e senza ma (Bompiani 2008); Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con Pietro Cheli, Laterza 2008) e Lascia stare i santi (Einaudi 2014). Web: http://utenti.unife.it/guido.barbujani/ http://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Barbujani http://en.wikipedia.org/wiki/Guido_Barbujani Stefano F. Cappa è laureato in Medicina e specializzato in Neurologia presso l'Università degli Studi di Milano. Ha trascorso periodi di studio e di ricerca presso l’Università di Boston e il Massachusetts Institute of Technology. È attualmente professore ordinario di neuroscienze presso lo IUSS di Pavia e responsabile dell’Unità di Neuroscienze Cognitive del S. Raffaele di Milano. La sua attività di ricerca riguarda in particolare i disturbi del linguaggio e le demenze. Negli ultimi anni ha sviluppato un nuovo filone di ricerca sulle basi neurali dei comportamenti sociali, attraverso lo studio delle alterazioni osservabili nella patologie e lo studio di soggetti normali con tecniche di neuroimmagine. Valentina Codeluppi ha conseguito una laurea triennale e magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’università di Trieste, sede di Gorizia. Ha svolto un anno di servizio civile in Madagascar e ha poi intrapreso un periodo di volontariato internazionale in Tanzania. Attualmente lavora per il CeIS - Centro di solidarietà di Reggio Emilia occupandosi di un progetto di inserimento sociale e lavorativo per giovani immigrati. Accanto alle esperienze nella cooperazione internazionale, si è occupata di tematiche inerenti il diritto e la giustizia internazionale, concentrandosi specialmente sui processi di riconciliazione e giustizia riparativa, con particolare riferimento al contesto africano. La sua tesi di laurea magistrale sul processo di riconciliazione in Rwanda, seguita da ulteriori ricerche sul campo, è diventata un libro: Le cicatrici del Ruanda. Una faticosa riconciliazione (Emi 2012), in cui analizza i diversi strumenti e approcci giuridici utilizzati, cercando di metterne in luce forze e debolezze e concentrandosi sul confronto tra giustizia punitiva, riparativa e tradizionale. Web: https://www.youtube.com/watch?v=5HRViPa6U8s https://www.youtube.com/watch?v=5HRViPa6U8s http://rivalutandoleminevaganti.blogspot.it/ Federico Faloppa dopo essersi laureato a Torino con Gian Luigi Beccaria, ha conseguito un dottorato (PhD) presso l'Università di Londra e ha insegnato presso le Università di Londra (Royal Holloway, UCL), Birmingham, Granada, Torino. Dal 2008 insegna Linguistica Italiana presso il Department of Modern Languages and European Studies dell'Università di Reading (UK). Svolge inoltre da quindici anni attività di consulenza su argomenti linguistici e interculturali presso enti pubblici e organizzazioni non governative. Tra le sue pubblicazioni: Lessico e alterità: la formulazione del 'diverso' (Edizioni dell'Orso, 2000); Parole contro. La rappresentazione del 'diverso' in italiano e nei dialetti (Garzanti, 2004); Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (Laterza, 2011); Sbiancare un etiope. La pelle cangiante di un tòpos antico (Aracne, 2013). Ha curato una raccolta di scritti di Alexander Langer, Non per il potere (Chiarelettere, 2012) e, insieme a Emma Bond e Guido Bonsaver, Destination Italy. Representing Migration in Contemporary Media and Narrative (Peter Lang, 2014). Ha inoltre collaborato con “La cultura italiana” diretta da Luigi Cavalli Sforza (UTET, 2009) e con l'“Enciclopedia dell'Italiano” diretta da Raffaele Simone (Treccani, 2010-2011). Jean Paul Habimana sono nato il 12 maggio 1984 in una famiglia cristiana cattolica in Rwanda. Mio padre è morto durante il genocidio dei Tutsi in Rwanda nel 1994. Sono cresciuto in Rwanda fino all’età di 21 anni quando nel 2005 sono venuto in Italia per essere formato verso il sacerdozio. Ho studiato presso il Seminario Arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria - Bova dal 2005 al 2009 quando noi altri OK:foglio A4 notes 10/10/14 22.12 Pagina 2 ho deciso liberamente di intraprendere una vita non orientata verso il sacerdozio ministeriale. Mi sono laureato nelle Scienze Religiose nel giugno 2010 presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Reggio Calabria. Dal 2011 lavoro come docente di religione cristiana cattolica nei vari licei presenti nella diocesi di Milano. Sono sposato dal 3 agosto 2013. Sto concludendo la tesi per la laurea magistrale in Scienze Religiose presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. Tahar Lamri nato nel 1958 ad Algeri, nel 1979 si trasferisce in Libia dove lavora e prosegue gli studi, laureandosi nel 1984 in Legge. In Italia dal 1987, vive a Ravenna. Scrittore, narratore, giornalista, partecipa a seminari e convegni nelle maggiori università italiane e straniere, in particolare negli Stati Uniti. Organizza e prepara attività teatrali, o meglio, di narrazione. Collabora con “Il Settimanale Internazionale” e scrive su “Il Manifesto” e “Left”; è redattore del giornale “Città Meticcia”. È direttore artistico dal 2005 al 2012 del Festival delle Culture di Ravenna, da lui ideato e fondato in collaborazione con il Comune di Ravenna. Ha pubblicato il volume I sessanta nomi dell’amore (Mangrovie, 2006) tradotto in inglese e in svedese, con cui ha vinto il Premio Letterario Internazionale Città di Anguillara e il Premio Microeditoria di Qualità di Chiari. Nel giugno 1995 vince il premio della sezione narrativa della prima edizione del concorso letterario Eks&Tra con il racconto Solo allora sono certo potrò capire. Web: http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/ speciali/migrazione/Lamri.html http://masterintercultura.dissgea.unipd.it/trickster/doku.ph p?id=lingue_future:lamri_narrazioni http://www.internazionale.it/contraddizioni-identitarie/ http://www.minimaetmoralia.it/wp/pillole-di-letteraturamigrante-in-italia/ Elvira Mujcic nata nel 1980 in Serbia e vissuta in Bosnia fino allo scoppio della guerra del 1992, è scrittrice e traduttrice. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, vive e lavora a Roma. Ha pubblicato per Infinito edizioni: Al di là del Caos (2007); E se Fuad avesse avuto la dinamite (2009); Sarajevo: la storia di un piccolo tradimento (2011); La lingua di Ana (2012). Con Simone Gandolfo ha scritto lo spettacolo teatrale Ballata per un assedio debuttato al Festival Teatrale di Borgio Verezzi (2010). Per Chiassoletteraria 2013 ha scritto lo spettacolo I quaderni di Nisveta. Ha tradotto il libro di Slavenka Drakulić Il letto di Frida (Baldini Castoldi Dalai, 2011) e Il nostro uomo sul campo di Robert Perišić (Zandonai, 2012). Lelia Pisani psicologa, dottore di ricerca in etnoantropologia, dal 1977 lavora in progetti di ricerca e di Cooperazione allo Sviluppo in Mali, Etiopia, Nepal, Romania. Socia fondatrice dell’associazione ORISS (Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute) ha contribuito alla costituzione e alle attività di ricerca del Centro Regionale di Medicina Tradizionale di Bandiagara (Mali). Collabora in attività e progetti di ricerca con l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. È membro del comitato pedagogico e docente del master in Etnomedicina ed Etnopsichiatria dell’Università degli Studi di Genova. Dal 1999 al 2010 è membro del comitato direttivo e responsabile del corso di etnopsicoterapia alla scuola di specializzazione in psicoterapia Lista di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Bambini Dogon: nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara (2007); con True M., W. Oumar F., La relation entre la croissance de l’enfant, l’attachement entre l’enfant et la mère, et le temps de réponse maternelle au signal de l’enfant chez le Dogons du Mali Devenir (2005); Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali, Child development (2001). Nel 2011 due interventi etnopsichiatrici al Centro Mamre, in “Adolescenza e Psicoanalisi”. Tra gli audiovisivi Enfants Dogon (Produzione Istituto di psicologia del CNR di Roma, 1983); La tente de Rahamatou (Produzione Istituto di Psicologia del CNR di Roma, 1985). Con Piero Coppo, Hoolle Hoore (2001) e Juru: possessione Bwa (2009). Con Massimo Luconi Viaggio in Mali: alle radici della medicina tradizionale (2000). Francesco Remotti è stato professore ordinario di Antropologia Culturale nell’Università di Torino, dove ora insegna Etnologia dell’Africa. Ha compiuto ricerche etnografiche presso i Banande del Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo) e ricerche etnostoriche sui regni precoloniali dell’Africa equatoriale. Ha sviluppato inoltre diversi interessi teorici, come è testimoniato dalle sue pubblicazioni più significative: Noi, primitivi (1990; n.e. 2009); Luoghi e corpi. Antropologia dello spazio, del tempo e del potere (1993); Contro l’identità (1996); Le antropologie degli altri. Saggi di etno-antropologia (1997); Prima lezione di antropologia (2000); Forme di umanità (2002); Contro natura. Una lettera al Papa (2008); L’ossessione identitaria (2010); Cultura. Dalla complessità all’impoverimento (2011); Fare umanità. I drammi dell’antropo-poiesi (2013). Elvira Ricotta attivista e sindacalista, blogger per “Huffington Post”, si occupa dei diritti degli stranieri in Italia. Ilario Rossi antropologo, è professore alla Facoltà di Scienze Sociali e Politiche dell'Università di Losanna dove insegna antropologia medica e della salute. Le sue attività pedagogiche e di ricerca s'iscrivono in due grandi tematiche, la prima sulle multiple relazioni tra medicina, pratiche cliniche e società, la seconda sulle configurazioni tra salute globale, pluralismo terapeutico e processo di mondializzazione. Per vent'anni ha lavorato come antropologo al Policlinico Medico e all'Ospedale (CHUV) di Losanna. Attualmente i suoi terreni di predilezione sono la Svizzera, l'Africa occidentale ed il Meso-America. Interessato a valorizzare le ricerche antropologiche utili all'ambito della salute, contribuisce da anni al dialogo tra scienze sociali e scienze mediche. È autore di parecchie pubblicazioni tra le quali Corps et chamanisme. Essai sur le pluralisme médical; Quês de santé: prévoir et prédire la maladie. De la divination au pronostic; Accompagnement: un lien social sous tension; Sciences sociales et soins palliatifs; Cancer et pluralisme thérapeutique. Suq Genova con il Festival Suq al Porto Antico, ogni anno a giugno, un grande teatro mercato mediterraneo diviene luogo simbolico, e unico in Italia, di una integrazione possibile tra genti e linguaggi, con botteghe artigianali, cucine diverse, spazi per associazioni umanitarie e comunità di immigrati, spettacoli e incontri internazionali. Tra i riconoscimenti, il titolo di “piazza ideale europea” nel 2007 e dal 2011 il patrocinio UNESCO. La Compagnia Suq, specializzata in teatro musicale, con attori, danzatori e musicisti di varie provenienze, realizza spettacoli ispirati alla letteratura internazionale, sul dialogo tra culture e religioni. Diretta da Carla Peirolero, riunisce artisti che portano in scena oltre al loro talento, il fascino di paesi lontani e la voglia di aprirsi a combinazioni e scambi originali. Web: http://www.suqgenova.it/