DNA Labs Reports - Farmacia del Bivio

per ottenere il massimo dal tuo allenamento
BIANCHI MARIA
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COME LEGGERE IL REFERTO
Gentile MARIA,
GENODIET SPORT è il test del DNA in grado di fornirti
informazioni utili a modulare il tuo allenamento e la tua
alimentazione/integrazione per l'attività sportiva in modo
personalizzato, rispettando le tue caratteristiche genetiche.
Il referto è composto da una prima pagina che riporta alcune
INFORMAZIONI UTILI, che hanno la funzione di fornirti, nel caso
tu non l'avessi già, una base di conoscenza per avere una idea
più precisa di alcuni concetti importanti e capire meglio le
indicazioni fornite nel referto.
Nella terza pagina si trova il TUO PROFILO GENETICO, in cui
vengono riportati i risultati del test genetico. Questa pagina
rappresenta il rapporto di prova fornito dal laboratorio di analisi.
Nella pagina successiva trovi la TUA SCHEDA RIASSUNTIVA, in
cui vengono riportati in modalità grafica il significato dei risultati
genetici ottenuti dall'analisi del tuo DNA. Grazie a questa pagina
puoi avere una rapida visione delle informazioni che i geni
analizzati hanno prodotto.
Nella quinta pagina trovi il TUO ALLENAMENTO, cioè la parte di
referto in cui ti vengono fornite informazioni per personalizzare il
tuo allenamento sulla base delle tue caratteristiche genetiche.
Questa sezione è suddivisa in due sottosezioni con indicazioni
specifiche per il DIMAGRIMENTO/TONIFICAZIONE e per
AUMENTARE LA MASSA MUSCOLARE.
Dalla sesta alla settima pagina trovi la parte della TUA
ALIMENTAZIONE ED INTEGRAZIONE, in cui vengono fornite
informazioni personalizzate per la tua alimentazione. Di questa
sezione fa parte anche
la MAPPA DELLE IDONEITA'
ALIMENTARI che viene allegata a parte, in cui trovi gli alimenti
che sono per te più o meno idonei sulla base, oltre dei risultati
delle analisi del DNA anche di informazioni che hai fornito
compilando una scheda di anamnesi.
Per ultime vi sono l'APPENDICE e la BIBLIOGRAFIA, che
forniscono informazioni utili per maggiori approfondimenti sulle
caratterische e sulle basi scientifiche del test.
I risultati del Test non devono essere interpretati come diagnosi di patologia. Questi risultati hanno lo scopo di
fornire indicazioni nutrizionali a professionisti qualificati, con la conoscenza della storia clinica del paziente, per
la definizione di un programma alimentare personalizzato.
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ALCUNE INFORMAZIONI UTILI
Cosè un Gene?
Un gene è una sequenza di DNA che codifica per una specifica proteina. Nel nostro corredo
genetico sono presenti due versioni dello stesso gene (alleli), una ereditata dal padre e una
dalla madre. I geni sono costituiti da una specifica sequenza di nucleotidi che può presentare
variazioni interindividuali. Queste variazioni, costituite per lo più da polimorfismi di singoli
nucleotidi (SNPs), possono modificare l’attività del gene o generare proteine con variazioni
funzionali che possono avere effetti sugli equilibri biochimici e metabolici.
Qual è la differenza fra esercizio aerobico e anaerobico?
Il sistema anaerobico fornisce la maggior parte dell'energia indispensabile per gli allenamenti
di forza e non necessita di ossigeno. Per esercizio aerobico si intende un’attività motoria che
consuma ossigeno per produrre energia. Questo sistema è quello utilizzato per sviluppare
l’endurance. In poche parole l'energia è prodotta aerobicamente quando il sistema
cardiovascolare è in grado di fornire ossigeno ai muscoli. Durante il riposo, ma anche durante
sforzi moderati, i muscoli lavorano in modo aerobico, perché consumano in prevalenza
ossigeno.
Che cos’è la frequenza cardiaca?
La frequenza cardiaca è la frequenza delle pulsazioni del cuore e cioè il numero delle
pulsazioni in un minuto. La frequenza cardiaca è un indicatore preciso dell'intensità dell'attività
fisica, ed il suo valore cambia in relazione alle caratteristiche fisiche del soggetto, età, sesso,
peso ecc.
La frequenza cardiaca massima (FC Max) è il limite superiore oltre al quale essa non aumenta
anche incrementando l’intensità dell’esercizio. Conoscere il valore della propria FC Max è
importante per ottimizzare il proprio allenamento, esso si calcola con buona approssimazione
applicando la formula 220-età. In poche parole una persona di 30 anni ha una FC Max pari a
220-30=190 pulsazioni al minuto.
Come sono fatti i nostri muscoli?
Ogni muscolo è formato da un certo numero di fasci, a loro volta costituiti da cellule chiamate,
fibre muscolari. Le fibre muscolari che compongono il muscolo non sono tutte uguali ma
differiscono tra loro, non solo dal punto di vista anatomico, ma anche per alcune precise
caratteristiche fisiologiche. All'interno di ogni muscolo si riconoscono diversi tipi di fibre,
classificate in base alla velocità di contrazione e alla resistenza alla fatica. Principalmente si
distinguono le fibre rosse o a contrazione lenta o di tipo I, e le fibre bianche o a contrazione
rapida o di tipo IIb. Oltre alle fibre rosse e a quelle bianche esistono delle fibre con
caratteristiche intermedie (di tipo IIa) che tramite allenamenti opportuni possono essere
specializzate e rese più simili all'uno o all'altro tipo.
Qual è il “carburante” dei nostri muscoli?
Il sistema anaerobico consuma glucosio, uno zucchero semplice derivato dai carboidrati più
complessi e produce acido lattico, una sostanza tossica che causa sensazione di bruciore nei
muscoli e che porta ad un veloce affaticamento. Anche il sistema aerobico usa glucosio, ma
durante il processo di ossidazione brucia anche grasso. Durante l’allenamento aerobico in un
primo momento i muscoli utilizzano glucosio, in seguito (dopo circa 20’ di esercizio) vengono
usati i grassi per produrre energia.
Alla fine di un esercizio fisico, qualunque sia il tipo di sforzo prodotto, le attività metaboliche
non ritornano immediatamente al loro livello di riposo ma continuano a consumare energia per
un periodo più o meno lungo a seconda dell'intensità di esercizio. Questo effetto chiamato
EPOC (Excess Post-exercise Oxygen Consuption) fa si che continuiamo a bruciare calorie
anche quando l’allenamento è terminato, prolungando l’effetto benefico dell’attività sportiva.
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IL TUO PROFILO GENETICO
RAPPORTO DI PROVA
Rapporto n. 013/01268
Cliente: BIANCHI MARIA
Data di Nascita:
26/10/1955
Richiedente:
Data campionamento:
01/01/2000
Codice campione: NG00001BF
Ricevuto il:
01/01/2000
Tipo di analisi: Discriminazione Allelica in RT-PCR
Completato il:
21/06/2013
Metodo: Real Time PCR con sonda TaqMan (ABI)
Strumento: Stratagene MX3000P
Matrice: Tampone buccale (autoprelievo)
Data emissione:
GENE
PROCESSO METABOLICO
01/01/2000
VARIANTE
GENOTIPO
Angiotensin-Converting Enzyme Efficienza cardiovascolare
ACE_I/D
D
D
Fat mass and obesity associated Lipolisi
FTO_rs9939609
A
T
Superossido Dismutasi-2
Stress Ossidativo
SOD2_rs1799725
C
T
Glutatione-S-transferasi-M1
Stress Ossidativo
Presenza/Assenza
Interleuchina-1 RN
Infiammazione
IL1RN_rs419598
C
C
Interleuchina-1b
Infiammazione
IL1b_rs1143634
C
C
PRESENTE
Il responsabile emissione RDP
Dott. Alberto Santini
Fine del Rapporto di Prova
Rappresentazione di un referto firmato elettronicamente secondo la normativa vigente.
Numero di certificato:
6cad805e30383cc586f31fab2f6e95f7 emesso dall'ente ArubaPEC S.p.A. Firmatario: Alberto Santini SNTLRT73R16A944Z. Il referto è
conservato in formato digitale secondo le disposizioni normative in vigore presso NGB Genetics Srl, Via Ruggero Grieco, 5/1A, 40133
Bologna BO, Italia.
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LA TUA SCHEDA RIASSUNTIVA
In questa scheda vengono riassunti con una modialità grafica i risultati del tuo test genetico. L'indicazione
Bassa-Intermedia-Alta riportata nelle barre indicatrici della capacità di mobilizzazione dei grassi, della
capacità antiossidante e antinfiammatoria è riferita alla media della popolazione europea o caucasica e si
basa sui geni e sui risultati delle ricerche scientifiche riportate rispettivamente nella sezione Appendice e
Bibliografia di questo referto.
ATTITUDINE AL TIPO DI SFORZO
FORZA VELOCE
INTERMEDIA
FORZA RESISTENTE
CAPACITA' DI MOBILIZZAZIONE DEI GRASSI
BASSA
INTERMEDIA
ALTA
CAPACITA' ANTIOSSIDANTE
BASSA
INTERMEDIA
ALTA
CAPACITA' ANTIINFIAMMATORIA
BASSA
INTERMEDIA
ALTA
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IL TUO ALLENAMENTO
Il tuo profilo genetico ha rivelato una predisposizione allo sviluppo della forza veloce e della massa
muscolare. A livello muscolare questo genotipo è associato ad una propensione allo sviluppo delle fibre
muscolari di tipo II (fibre bianche).
Il tuo profilo genetico indica inoltre una capacità intermedia di bruciare i grassi (lipolisi). I portatori di queste
caratteristiche genetiche presentano una lieve propensione ad accumulare grasso corporeo tuttavia hanno
una buona capacità di dimagrimento in risposta all’attività sportiva.
PER DIMAGRIRE E TONIFICARE
Nei soggetti con questo profilo genetico l’allenamento più adatto per favorire la perdita di massa grassa è
quello alta intensità, cioè lavorando con una FC Max superiore all'80%. Le caratteristiche muscolari
suggeriscono che l’allenamento mirato allo sviluppo muscolare sia quello che produce un effetto
significativo sulla lipolisi.
E’ quindi consigliabile ridurre la componente aerobica dell’allenamento ed aumentare il lavoro di
potenziamento muscolare utilizzando una combinazione di allenamenti del tipo ACT (Anisotonic Circuit
Training) per ottenere il massimo effetto di dimagrimento e tonificazione.
L’Anisotonic Circuit Training (ACT) consiste in una serie di esercizi con sovraccarichi o a corpo libero ideali
per la tonificazione della muscolatura e per il miglioramento della forma fisica.
Il metodo consiste nell’effettuare in sequenza un numero stabilito di esercizi che interessano gli stessi
gruppi muscolari, senza pause fra una serie e l’altra, per poi passare a gruppi muscolari diversi.
Esempio di schema di lavoro: 3 esercizi per gli arti superiori di 15 ripetizioni, seguiti da 3 esercizi per gli arti
inferiori di 15 ripetizioni e 3 esercizi per gli arti superiori.
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PER AUMENTARE LA MASSA MUSCOLARE
L’analisi del tuo DNA ha mostrato una predisposizione allo sviluppo della componente veloce del muscolo
(fibre bianche o di tipo II). Le fibre bianche sono in grado di aumentare maggiormente di volume e in
maniera più rapida rispetto alle fibre rosse. Hai già tutte le caratteristiche per poter sviluppare la massa
muscolare quindi puoi dedicarti maggiormente all'utilizzo delle tecniche di allenamento specifiche di
ipertrofia fino a 4-6 settimane consecutive.
PERIODIZZAZIONE DELL'ALLENAMENTO CONSIGLIATA
DURATA E TIPOLOGIA DEI CICLI
2 settimane di adattamento muscolare
5 settimane di ipertrofia
2 settimane di forza massima
2 settimane di potenza
5 settimane di ipertrofia
INTENSITA' DEI CARICHI
30-40% max
70-80% max
80-90% max
50-60% max
70-80% max
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LA TUA ALIMENTAZIONE / INTEGRAZIONE
L’analisi del tuo DNA ha rilevato una capacità intermedia di fronteggiare un eccesso di radicali liberi e di far
fronte adeguatamente allo stress infiammatorio.
Dal momento che l’attività sportiva comporta un aumento della probabilità di infiammazioni a livello
osteoarticolare e della produzione di radicali liberi, occorre porre particolare attenzione a questi fattori per
non incorrere in ricadute negative sulla performance sportiva e sul benessere generale dell'organismo.
CAPACITA' ANTIOSSIDANTE
L’equilibrio fra radicali liberi e antiossidanti è fondamentale per evitare l’innescarsi del fenomeno dello
stress ossidativo, responsabile dei danni a livello dei tessuti e delle cellule che può comportare, se non
contrastato adeguatamente, una riduzione delle capacità atletiche oltre che problemi sullo stato di salute
generale.
L’organismo umano è in grado di difendersi normalmente dall’aggressione dei radicali liberi producendo
degli antiossidanti endogeni. E’ comunque importante fornire all’organismo un adeguato apporto di
antiossidanti per ovviare all’insorgenza di problemi col passare del tempo.
In natura esistono moltissimi agenti antiossidanti, i principali sono:
• Pigmenti vegetali (polifenoli, bioflavonoidi, curcuminoidi, epigallo catechin gallato EGCG)
• Vitamine (vitamina C, vitamina E, betacaroteni)
• Micronutrienti ed enzimi (selenio, rame, zinco, glutatione, coenzima Q10, melatonina, acido urico, ecc.).
Un ruolo particolare nell’ambito della detossificazione è svolto dagli isotiocianati. Gli isotiocianati (ITC),
derivano dai glucosinolati presenti nei vegetali della famiglia delle crucifere (cavolo, cavolfiore ecc.).
Gli ITC hanno un effetto protettivo nei confronti delle patologie tumorali, dovuto alla loro capacità di
modulare gli enzimi coinvolti nella detossificazione, inibendo gli enzimi di fase I ed attivando quelli di fase II.
Va tenuto presente che ciascun antiossidante ha un campo di azione limitato, pertanto solo
un’alimentazione completa ed equilibrata può garantire un’efficace azione antiossidante. Per garantirsi un
sufficiente apporto giornaliero di antiossidanti è quindi consigliabile un'alimentazione equilibrata ed un
consumo giornaliero di almeno 5 porzioni di frutta e verdura fresche e di stagione, molto più ricche di
sostanze antiossidanti rispetto a quelle fuori stagione.
Una misura della capacità degli alimenti di inattivare i radicali liberi è l’ORAC (Oxygen Radical Absorbance
Capacity). Di seguito una tabella riportante i cibi a maggior contenuto di antiossidanti in base al valore
ORAC (per 100g di alimento).
FRUTTA
Prugne nere
More
Lamponi
Mirtilli
Melagrana
Fragole
Ciliegie
Mele con buccia
Arance
Pesche
FRUTTA SECCA
Noci
Nocciole
Pistacchi
Mandorle
7581
5905
5065
4669
4479
4302
3747
3049
2103
1922
13541
9645
7675
4454
VERDURE
Carciofi bolliti
Aglio
Cavolo rosso bollito
Insalata rossa
Broccoli bolliti
Cavolo nero bollito
Ravanelli
Asparagi cotti
Lattuga
Cipolla rossa cruda
SPEZIE E CONDIMENTI
Cumino
Pepe nero
Salvia
Olio extravergine d’oliva
9416
5708
3145
2426
2160
1773
1750
1644
1532
2521
50372
34053
32004
372
Secondo il ministero dell’ Agricoltura statunitense (USDA) per una efficace azione antiossidante è
consigliabile una assunzione di almeno 5000 ORAC al giorno.
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CAPACITA' ANTINFIAMMATORIA
I processi di infiammazione e stress ossidativo sono strettamente correlati all'alimentazione individuale.
Partendo dal presupposto che non esistono cibi che migliorano la prestazione, ma che solo una sana
alimentazione garantisce il rendimento ottimale, per ognuno di noi devono essere tenute presenti le
necessità quantitative e qualitative in relazione alla capacità individuale di metabolizzare gli alimenti.
In poche parole, al di la di limiti fisiologici ben noti, ci sono differenze nel fabbisogno individuale di certi
nutrienti che devono essere tenute in considerazione per ottenere il massimo risultato dall’attività sportiva e
mantenere il proprio corpo in buona salute.
ACIDI GRASSI POLINSATURI
Gli omega-3 (DHA e EPA) sono soprattutto contenuti nei pesci come il salmone, lo sgombro, l’aringa, il
tonno e il merluzzo. Nei semi è invece presente il precursore degli omega-3, l’acido - linolenico (LNA). Gli
acidi grassi omega-3 stimolano la sintesi di prostaglandine, ormoni con proprietà anti-infiammatorie,
riducendo il rischio infiammazione con una azione preventiva nei confronti delle patologie cardiovascolari.
Un aspetto che influenza l’effetto antinfiammatorio degli omega-3 è il rapporto con gli acidi grassi omega-6
(contenuti principalmente negli oli di semi) che vengono assunti con la dieta. Per un efficace effetto
antinfiammatorio si dovrebbe tener conto dell'apporto dietetico non solo degli omega-3, ma anche degli
acidi grassi omega-6, in quanto, affinché il livello di assunzione possa risultare efficace, è necessario
riequilibrare il rapporto tra queste due forme, mantenendole in un rapporto di 5:1 (Ω6/Ω3).
ALIMENTO (100 g)
Sgombro
Salmone coho (selvatico)
Salmone coho (allevamento)
Acciuga o alice
Tonno
Semi di lino
Olio di semi di lino
Noci secche
Arachidi
Pistacchi secchi salati
Olio di oliva
Ω-3
DHA (g)
1,4
0,6
0,8
0,9
0,8
0
0
0
0
0
0
DHA (g)
0,9
0,4
0,3
0,5
0,2
0
0
0
0
0
0
LNA (g)
0,0
0,1
0,0
0
0
22,8
53,3
2,0
0,1
0,2
0,5
Ω-6
Totali (g)
2,6
1,4
1,2
1,4
1,3
22,8
53,3
2,0
0,1
0,2
0,7
Totali (g)
0,2
0,2
0,3
0,1
0,1
5,9
33,0
12,6
10,5
13,6
9,7
Ω-6:Ω-3
0,08 : 1
0,1 : 1
0,2 : 1
0,07 : 1
0,04 : 1
0,2: 1
0,2 : 1
16,4 : 1
61,9 : 1
51,8 : 1
12,8 : 1
Una eccessiva assunzione di acidi grassi polinsaturi può provocare una aumentata velocità di
sanguinamento e alterazione della funzione immunitaria. Si raccomanda pertanto che l’assunzione abituale
di acidi grassi polinsaturi omega-3 rimanga sotto il 5% dell’energia totale della dieta, mentre per il totale
omega-3/omega-6 sotto il 15%. Come è noto gli acidi grassi polinsaturi sono utili nella prevenzione dei
dismetabolismi lipidici, ma necessitano di un'aumentata protezione dalle perossidazioni. E' opportuno
perciò, in caso di elevata assunzione di acidi grassi polinsaturi, aumentare l'apporto di tocoferoli o altri
antiossidanti.
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BASI SCIENTIFICHE DEL TEST
DNA E CARATTERISTICHE INDIVIDUALI
Determinate porzioni di DNA, i cosiddetti geni, codificano per proteine specifiche, che sono le componenti
che consentono lo svolgimento delle funzioni delle cellule negli organismi viventi.
Sebbene il DNA sia uguale al 99.9% in tutti gli esseri umani, esistono delle piccole variazioni nei geni, che
vengono chiamate Polimorfismi o SNPs (Single Nucleotide Polymorphism). Queste varianti individuali a
livello dei geni possono influenzare l’attività delle proteine, facendo si che il metabolismo di ognuno di noi
sia, entro determinati limiti, diverso da tutti gli altri.
GENOfit è un test del DNA mirato alla individuazione di determinati polimofismi/SNPs che sono associati a
diverse caratteristiche individuali e che possono influenzare, in associazione all’alimentazione e allo stile di
vita, la nostra propensione ad un tipo di sforzo fisico, al dimagrimento o il rischio di sviluppare problemi
legati all’attività sportiva.
PREDISPOSIZIONE ALLO SFORZO
L’ACE (Angiotensin Converting Enzyme) è un enzima che svolge un ruolo fondamentale nella regolazione
della pressione sanguigna. Il gene dell'ACE si esprime in diversi tessuti ed è stato messo in relazione con
la crescita muscolare e l'ipertrofia cardiaca.
I livelli plasmatici di ACE presentano un’ampia variabilità inter-individuale e numerosi studi suggeriscono
che circa il 50% di tale variabilità è imputabile al polimorfismo inserzione/delezione (I/D), cioè alla presenza
(allele I - Inserzione) o assenza (allele D-Delezione) di una breve sequenza di DNA (Alu) di 289 bp.
La presenza delle due varianti determina dei cambiamenti a livello fisiologico in grado di influenzare la
predisposizione al tipo di sforzo
In generale i portatori della variante I sono avvantaggiati sul piano dell’endurance cardiorespiratoria in
quanto presenterebbero alcuni parametri riguardanti l’efficienza cardiovascolare significativamente
superiori, oltre a presentare una maggiore proporzione di fibre muscolari di Tipo I (fibre rosse o a
contrazione lenta). In contrasto, la variante D favorisce le attività di potenza e di velocità aumentando la
forza muscolare in conseguenza agli effetti ipertrofici dell’incremento dell’angiotensina II, e alla maggiore
percentuale di fibre di tipo IIb (fibre bianche o a contrazione veloce) a livello muscolare.
LIPOLISI
E’ recentemente emerso il ruolo di un gene, FTO (fat mass and obesity associated), nella regolazione del
metabolismo lipidico e della lipolisi, cioè la capacità individuale di mobilizzare il grasso corporeo.
Il polimorfismo T>A rs9939609 comporta una alterazione dell’attività genica: gli individui che portano la
variante A sono predisposti ad accumulare grasso corporeo con più facilità.
La costituzione genetica sembra influenzare radicalmente l’impatto dell’attività fisica sul dimagrimento.
La situazione geneticamente sfavorevole (presenza di varianti A) consente di ridurre l'eccesso di grasso
con maggiore facilità praticando attività fisica adeguata. Per le persone sovrappeso o obese caratterizzate
da questo genotipo, la pratica di attività fisica consente un dimagrimento maggiore e più rapido rispetto a
quelle che presentano una normale attività del gene (varianti T), ed il dimagrimento è correlato alla intensità
dell'allenamento.
A parità di calorie introdotte le persone caratterizzate da questo genotipo sfavorevole che svolgono attività
fisica riescono a ridurre la loro percentuale di grasso corporeo fino all'80% in più rispetto a quelle che non
presentano alterazioni dell'attività di FTO.
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STRESS OSSIDATIVO
Il processo di detossificazione comporta la trasformazione e la escrezione di composti potenzialmente
tossici per il nostro organismo. Quando i metaboliti tossici si accumulano nell’organismo innescano dei
processi metabolici che danneggiano cellule e tessuti, principalmente attraverso la formazione di radicali
liberi, generando il processo dello Stress Ossidativo.
La glutatione-S-transferasi M1 (GSTM1) è un enzima della fase II della detossificazione in grado di
catalizzare la coniugazione di diversi agenti potenzialmente mutageni con il Glutatione. E’ stato dimostrato
come l’accumulo nell’organismo di metaboliti tossici sia alterato in individui che mostrano la completa
mancanza di funzione di questo gene.
Il gene Superossido Dismutasi 2 (SOD2) codifica per un enzima, localizzato nei mitocondri, che svolge un
ruolo essenziale nella inattivazione dei radicali liberi generati dal processo di respirazione cellulare.
Numerosi studi hanno evidenziato fattori che possono modificare l’attività di SOD2, fra cui il sesso, l’età e
varianti genetiche comuni. Il polimorfismo rs1799725 comporta la sostituzione di una Timina (T) in Citosina
(C) che determina un cambio nella localizzazione cellulare dell’enzima in grado di modularne l’attività e, di
conseguenza, la suscettibilità individuale agli agenti ossidanti.
INFIAMMAZIONE
L'infiammazione svolge un ruolo importante nella riparazione e rigenerazione del muscolo scheletrico dopo
i danni indotti da stress. La citochina pro-infiammatoria interleuchina-1 (IL-1) è considerata uno dei
principali mediatori coinvolti nelle malattie infiammatorie croniche.
Numerosi studi hanno riportato che specifici polimorfismi del DNA in geni che appartengono alla famiglia
genica dell’IL-1, sostituzione C>T in posizione +3954 (rs1143634) del gene codificante per l’IL-1b e
sostituzione C>T in posizione +2018 del gene IL-1RN (rs419598), sono direttamente correlati a
concentrazioni di proteina significativamente più alte nel plasma, che comporta una risposta immunitaria
più intensa a livello locale e sistemico.
La presenza di questi polimorfismi inoltre è associata ad un aumento dei marcatori dell’infiammazione in
seguito all’esercizio fisico. Il genotipo IL-1 è quindi associato con l'infiammazione del muscolo scheletrico e
può influenzare la risposta individuale in relazione alla pratica sportiva.
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BIBLIOGRAFIA
DNA E CARATTERISTICHE INDIVIDUALI
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