IL TEOREMA FONDAMENTALE DELLA FATTORIZZAZIONE Gruppo “B.Riemann”* Francesco Di Noto, Michele Nardelli *Gruppo amatoriale per la ricerca matematica sui numeri primi, sulle loro congetture e sulle loro connessioni con le teorie di stringa. Abstract In this paper we show our Fundamental Theorem about factorization Riassunto In questo lavoro esponiamo il nostro Teorema Fondamentale della fattorizzazione, basato sulle progressioni geometriche, poiché p, n e q fanno parte di una progressione geometrica con numero fisso √r = √q/p, con n =√N e con N = p*q, essendo p e q simmetrici rispetto ad n. Ma anche, equivalentemente, come progressione geometrica , p*√r = n 1 n*√r = q e quindi, di conseguenza, p*r = q Ovviamente non conosciamo a priori p e q (è proprio la ricerca di p e q, conoscendo solo N, lo scopo della fattorizzazione). Cercare √r per altre vie è quindi un problema matematico equivalente alla fattorizzazione veloce. Per il momento non si conosce nessuna valida via alternativa, tuttavia… °°°°°°°°° Il nostro Teorema si può enunciare in questo modo: p, n=√N con N = p*q e q fanno parte di una terna di termini di una progressione geometrica con numero fisso (ratio) √r =√p*q, di modo tale che p = n/√r q = n*√r” p*r = q 2 Dimostrazione Tutti i matematici sanno che cos’è una progressione geometrica, con numero fisso r . Ora prendendo una terna a, b, c qualsiasi di una progressione geometrica qualsiasi, e conoscendo r, è facilissimo fattorizzare il prodotto dei due termini esterni della terna, estraendo la radice quadrata b e ottenendo a = b/√r e c = b*√r : nella fattorizzazione si usano però i termini equivalenti p = a, n = b e q = c. Tale Teorema nasce dalla simmetria di p e q rispetto alla semisomma s = (p + q)/2 , tramite la semidifferenza (q-p)/2 = d, da cui poi p = s - d e q = s + d (e quindi è coinvolta la congettura di Goldbach, che riteniamo vera, anche se ancora non ufficialmente dimostrata: il matematico australiano Terence Tao ha annunciato la sua prossima pubblicazione della congettura debole di Goldbach (N’ dispari come somma di tre numeri primi); ma poi, possibilmente, il passo alla dimostrazione della congettura 3 forte sarà breve (N pari come somma di due numeri primi, per tutti i numeri pari N > 4; per i numeri dispari N’ deve essere N > 7)). Infatti , prendiamo p=s-d e q=s+d valide per qualsiasi progressione aritmetica; se però in tali formule cambiamo il segno - in / e il segno + in *, s da semisomma in radice quadrata e la somma S = p + q in prodotto N = p*q, s in radice quadrata del rapporto √r con r = q/d, avremo: p = n /√r e q = n*√r alla base del nostro teorema. Abbiamo trasformato le formule p=s-d e q=s+d (1) valide per le progressioni aritmetiche, in formule omologhe per le progressioni geometriche: p = n /√r e q = n*√r Facciamo ora qualche breve e semplice esempio: 4 Progressione aritmetica con numero fisso 2: 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14,… e prendiamo la terna 6, 8, 10; 8 e il termine centrale, ed è la media aritmetica tra 6 e 10 (termini esterni) poiché (6+10)/2 = 16/2 = 8, ma abbiamo anche somma S = 6 + 10 = 16, e semisomma s = 16/2 = 8; differenza 10 - 6 = 4 e semidifferenza d = 4/2 = d, da cui, con le formule (1), abbiamo: 6 = 8 - 2 e 10 = 8 + 2 = 10, ritornando alla terna prescelta 6, 8, 10, con 6 e 10 simmetrici aritmeticamente rispetto a 8 cioè con differenze uguali: 8 – 6 = 2 e 10 – 8 = 2 (Un esempio per la congettura di Goldbach per N =10 come somma di 3 + 7 e di 5 + 5; 3 e 7 sono simmetrici rispetto a N/2 = 10/2 = 5, infatti 3 = 5 - 2 e 7 = 5 + 2 , mentre 5+ 0 = 5 e 5 - 0 = 5 I numeri primi p e q tali che S = p + q = N sono simmetrici rispetto alla loro semisomma s = (p+q)/2 =N/2, tramite la semidifferenze ( d = q - p), e questo vale per tutti i numeri pari N e tutte le coppie di numeri primi p e q con 5 somma N; noi, come gran parte dei matematici moderni, riteniamo vera la congettura di Goldbach). Ora trasformiamo la suddetta progressione aritmetica in progressione geometrica con numero fisso 2: 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128,…; prendiamo ora la terna 16, 32, 64 e applichiamo le formule (2) per le progressioni geometriche p = n /√r e q = n*√r poiché abbiamo ora p = 16, n =32= √1024 e q = 64, N = 16*64 = 1024, r= 64/16 = 4, √r = √4 = 2, per sostituzione nelle (2) abbiamo 16 = 32/2, 64 = 32*2 , ritornando alla terna originaria 16, 32, 64, ; lo stesso risultato si ottiene ovviamente con qualsiasi altra terna della stessa progressione geometrica. (Notiamo che 8, 16 e 64 sono tutti numeri divisibili per 8 che corrisponde ai numeri di modi di vibrazione fisica delle superstringhe, esprimibile attraverso la seguente equazione di 6 Ramanujan: ∞ cos πtxw' − πx 2 w ' e dx ∫ 142 0 cosh πx 4 anti log ⋅ 2 πt 2 t w' w' − e 4 φw' (itw') 1 8= .) 3 10 + 11 2 10 + 7 2 + log 4 4 In questo caso otteniamo risultati esatti perché il rapporto r = q/p è un quadrato perfetto (4) e la sua radice quadrata è quindi un numero intero (2). Ma tale rapporto non è sempre un quadrato perfetto, e quindi la sua radice quadrata è un numero decimale, ma dà ugualmente un risultato quasi perfetto. Per esempio per p=127, n = 170,53 e q = 229, N = 127*229=29083, r = 229/127 = 1,80314960629… e √r =1,34281406244 Sostituiamo alle (2) e avremo p ≈ 170,53/1,34281406244 = 126,994499662 ≈ 127 q ≈ 228,990082067 ≈ 229 (cioè 170,53 * 1,34281406244) In questi casi, basta arrotondare alla cifra intera successiva per avere i valori esatti di p e q. Il problema è che non 7 conosciamo ancora p e q, e quindi nemmeno il loro rapporto r e √r, da ricercare con altre vie. Una, possibile solo per alcuni casi (rapporto r molto basso e prossimo a 1), funziona con buona approssimazione e solo per tali rapporti bassissimi. Ma per rapporti leggermente più alti non funziona più o meno bene, (vedi Ipotesi percentuale in Rif. 1); ma è ancora tutta da dimostrare, tuttavia fornisce un qualche utile appiglio, una volta dimostrata (ma è difficile), per trovare r anche molto approssimativo, ed eliminare buona parte dei tempi di calcolo. Tale ipotesi dice che la percentuale di p rispetto ad n può essere di circa le due prime cifre decimali della radice quadrata di N. Per esempio, per il numero N 29083= 127 * 229 sopra visto, la radice quadrata è 170, 53, con p approssimativo al 53% di n : p ≈ 53% di 170, 53 = 170,53*0,53 = 90,3809, e per trovare 8 p = 127 occorre cercarlo dopo 90 , risparmiando i tempi di calcolo da p = 3 a p = 90. La vera percentuale è però circa il 74% di n, poichè 127/1,70 = 74,70, e 170,53*0,7470 = 127,38591. C’è quindi una differenza di 74 – 53 = 21% tra la percentuale stimata e quella reale, almeno in questo esempio. Ma si risparmia già il tempo di calcolo fino a 90; e questo è un caso già attendibile in qualche misura, di solito non è così, ma anche peggio. Una futura nostra dimostrazione della nostra ipotesi percentuale (partendo dalla congettura di Legendre e da una sua conseguenza che sembra essere coinvolta nella formazione della parte decimale) potrebbe ridurre tali divergenze, (sempre più piccole al decrescere del rapporto p/q); ma al massimo del 2% - 3% ma non di più: comunque non ancora abbastanza per permettere di violare la crittografia RSA. (Per maggiori dettagli, Rif.1). 9 Una progressione quasi perfetta è la serie di Fibonacci, dove si verifica il relativo paradosso: presa una terna di Fibonacci, per es. 8, 13, 21 il quadrato di 13 è 169 = 168 = 169 -1: se si prende la terna successiva. 13, 21 34, abbiamo 21*21 = 441 mentre 13*34 = 442 =441 +1, e 1 e -1 si alternano all’infinito per tutte le terne successive; poiché sappiamo che il rapporto in genere è r = 2,617924 e √r = √2,617924 = 1,618 , si possono applicare le (2) per avere 13 e 34: 21/1,618 = 12,97 ≈ 13 e 21*1,618 = 33,978 ≈ 34, com’è gia noto ai matematici. Il problema principale, quindi, resta sempre quello di trovare r con buona approssimazione, sia con la futura ma difficile dimostrazione della nostra ipotesi percentuale sia anche, eventualmente, per altre possibili vie alternative. Qui un esempio di utile applicazione della nostra ipotesi percentuale per p e q molto vicini: N = 13 068 221 = 3613*3617 è un prodotto di tali numeri, in 10 questo caso cugini (differenza 4) è facile fattorizzarlo con i computer, ed in particolar modo con l’algoritmo di fattorizzazione alla Fermat; ma se volessimo fattorizzarlo a mano occorrerebbe moltissimo tempo, provando tutti i numeri primi fino a poco meno della sua radice quadrata n = 3614,99944: la parte decimale di n, e cioè 0,99944… tradisce la piccola differenza (4), poichè i suoi fattori sono 3613 e 3617, con differenza 4, con 3613 vicinissimo ad n, e in tal caso conviene tentare la fattorizzazione a ritroso, dalla radice quadrata ai numeri primi più vicini; ponendo n intero = 3615, basta provare col numero dispari inferiore e anche primo (3613), e scoprire che è il valore reale di p cercato, poiché divide N = 13 068 221. Il rapporto reale r = q/n è infatti molto basso, r = 3617/3613= 1,0011… e la sua radice quadrata è √ 1,001107 = 1,000553, da cui poi 3614,99/1,000553 = 3612,992 ≈ 3613 = p e 3614,99 *1,000553 = 3616,989 ≈ 3617 = q, il tutto sfruttando 11 velocemente la nostra ipotesi percentuale per questi casi in cui funziona. Resta da capire perché tale metodo funziona sempre per differenze q - p molto piccole, e quindi con rapporti molto bassi, e raramente per differenze maggiori e rapporti un po’ più alti. Questo fenomeno sarà studiato meglio in futuro, possibilmente anche da noi, ma dopo un’eventuale , ma molto difficile, nostra o altrui dimostrazione della nostra ipotesi percentuale. Questo Teorema Fondamentale sulla fattorizzazione veloce potrebbe sicuramente contribuire alla dimostrazione dell’ipotesi percentuale, e solo allora la fattorizzazione potrebbe essere finalmente essere chiamata “veloce”, permettendo di risparmiare più del 90% dei tempi di calcolo attuali. Niente più secoli ne tanto meno millenni, ma solo qualche anno, e (nei casi di numeri RSA con sole alcune 12 decine di cifre o anche 100 o poco più) anche qualche mese, al massimo qualche giorno, oppure, come scrisse Marcus du Sautoy, (nel suo libro “L’enigma dei numeri primi” Rizzoli) “17 anni in 17 minuti”. Un corollario/conseguenza di questo teorema è che, per rapporti r ≈ q/p ≈ 2, come mediamente succede nei numeri RSA (r mediamente variabile da 1 a 2,3) p è composto dalla metà di cifre del numero N, e quindi è inutile cercarlo tra i numeri primi con un numero inferiore di cifre, come forse si fa ancora adesso, sia pure con potentissimi computer. Se il numero di cifre c è dispari, allora il numero di cifre di n e di p è (c + 1)/2 ; infatti tutti i numeri RSA già fattorizzati hanno tale caratteristica, comune anche ai numeri RSA non ancora fattorizzati (e difficilmente lo saranno, poiché i relativi premi sono già stati ritirati). Tuttavia, in Rif. 2 proponiamo una possibile e fattibile fattorizzazione del numero RSA - 2048 in tempi ragionevoli 13 supponendo che il numero p sia circa la metà di q, come media approssimativa tra n/2 ed n, corrispondente ad una percentuale tra il 70% e il 72% di n = √N con N = RSA -2048. Riferimenti 1) “Ipotesi su p < n come possibile percentuale di n = √N per una fattorizzazione più veloce” Francesco Di Noto, Michele Nardelli (Gruppo “B.Riemann”) 2) “- Numero RSA - 2048: una previsione sulla stima approssimativa dei suoi fattori p e q – “ (di prossima pubblicazione) Francesco Di Noto, Michele Nardelli (entrambi su questo sito) 14