Smobilizzazione degli elementi nutritivi bloccati in vigneto Dosi crescenti di KSC Sulfacid liberano gli elementi minerali bloccati (vedi grafico) risolvendo il problema della clorosi (vedi foto) Vite clorotica a causa del blocco del ferro a livello radicale KSC Sulfacid sblocca il ferro risolvendo il problema della clorosi KSC SULFACID: Smobilizzazione elementi nutritivi bloccati in vigneto 1500 1400 1300 1200 1100 1000 900 800 700 600 500 Totale sali disciolti 30 697 40 795 50 1062 75 1127 100 1210 125 1362 Dosi KSC Sulfacid (Ml/10 Lt) Proprietà biostimolanti In KSC Sulfacid è presente EQM20, un complesso organico naturale estratto da materiali vegetali freschi con attività di stimolazione dello sviluppo della pianta grazie alla sua azione antistress e di induzione dello sviluppo del capillizio radicale. Acidificazione, proprietà ammendanti e desalinizzazione Oltre agli effetti nutrizionali dello zolfo, la liberazione di acido solforico, sostanza notoriamente più forte degli acidi nitrico e fosforico normalmente usati in fertirrigazione, ha un effetto importante sull’acidificazione della soluzione madre. È quindi necessaria una dose molto inferiore di KSC Sulfacid che degli altri due acidi per neutralizzare l’acqua della soluzione madre. Lo ione solfato, inoltre, è in grado di disgregare lo strato compatto superficiale di sali (cloruri e carbonati) che si formano nei terreni a lungo fertirrigati, aumentando la porosità del terreno, con effetto ammendante di notevole importanza per un ottimale sviluppo radicale. Infine lo ione solfato sposta il sodio (Na+) dal bulbo di irrigazione, estraendolo dal complesso di scambio e facilitando la sua sostituzione con il Calcio sbloccato dal terreno. Sicurezza Migliora la capacità di adattamento in condizioni di stress da salinità Il KSC Sulfacid non è un acido all’interno della confezione: la liberazione di acido solforico avviene solo dopo il contatto con acqua. Nella sua confezione KSC Sulfacid è solo leggermente acido e non libera alcun vapore tossico e irritante. Composizione, dosi e modalità d’impiego Composizione: Azoto 16%, SO3 41%. Complesso LCN, estratto EQM20. Dosi: In miscela con altri fertilizzanti: al 10% del peso del fertilizzante da miscelare. Es. kg. 100 di KSC 23.5.5 + kg. 10 KSC Sulfacid. In miscela con acido nitrico: al 10% del volume globale della soluzione finale. Es. lt. 90 ac. nitrico + lt. 10 KSC Sulfacid. Modalità d'impiego: Aggiungere sempre il sulfacid nell’acqua, mai l’acqua nel sulfacid. Incompatibilità: Non miscelare con soluzioni di fertilizzanti contenenti calcio. Non miscelare con sostanze umiche liquide. La responsabilità del produttore è espressamente limitata a garantire la qualità del prodotto nella sua confezione d’origine. CONCIME LIQUIDO CON PROPRIETA’ SMOBILIZZANTI, AZOTATO A LIBERAZIONE CONTROLLATA, PER FERTIRRIGAZIONE Smobilizzazione elementi nutritivi bloccati La nutrizione azotata a base di nitrati provoca l’alcalinizzazione (aumento del pH) dei tessuti radicali, con effetti negativi sulla traslocazione dei microelementi e del fosforo. Un eccesso di ione nitrico, cioè, induce effetti di carenza di taluni elementi nella pianta, nonostante che gli stessi siano comunque presenti nel terreno. Il lavori di Shaumberger (1990) e di Mengel e Geurtzen (1998) hanno provato che molte volte la clorosi ferrica non è causata da carenza in Fe, ma dal blocco dello stesso a livello radicale. Una nutrizione azotata ben bilanciata fra N nitrico e N ammoniacale permette una riduzione dell’alcalinizzazione a livello radicale, favorendo lo sblocco degli elementi retrogradati. Sostanza secca Smobilizzazione degli elementi nutritivi Base 100 grammi Immobilizzazione dello ione Ferro a livello radicale NH4+ / NO3 Shaumberger 1990 Mengel e Geurtzen 1998 – Shaumberger 1990 Mengel e Geurtzen 1998 P Ca Na Nutrizione azotata Normalmente la gestione dell’azoto viene effettuata tenendo conto solo della richiesta da parte della pianta e della volontà dell’agricoltore di rendere disponibile tale elemento immediatamente (N nitrico) o in un periodo di tempo più dilatato (N ammoniacale). Non si tiene conto della necessità della pianta di un equilibrio fra le diverse forme azotate. KSC Sulfacid contiene LCN, un complesso regolatore dell’evoluzione delle diverse forme azotate, che rallenta la trasformazione dell’azoto ammoniacale in N nitrico, mantenendo sempre ottimale il rapporto fra i due ioni. Tutto ciò determina: – maggior assorbimento e traslocazione del fosforo e dei microelementi; – migliore efficacia di utilizzazione dell’azoto; – maggiori rese della coltura. Annotazioni Evoluzione delle forme nitriche Quantità di N ammoniacale in mg/l di terreno In tal modo si eliminano o si riducono i seguenti effetti negativi: – alcalinizzazione dei tessuti radicali per eccesso di ioni nitrici; – perdite per liscivazione dell’azoto; – accumulo dei nitrati in falda; – eccesso di azoto nelle piante;