BG 1 - IMA Lecco

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1° GIORNO DI SCUOLA
COMMENTO ALLA CANZONE CI SONO ANCH’IO
Ci sono anch’io
Bello che ognuno di voi possa dirlo oggi. Ci sono anch’io
compagni, ci sono anch’io proff. Ci sono con entusiasmo e
voglia di cominciare oppure con un po’ di nostalgia dei mesi
estivi, con poca voglia di riprendere il ritmo, quello quotidiano,
costante, giorno dopo giorno, sveglia, scuola, studio. Però ci
sono, sono qui.
Di domande ne ho quante ne vuoi
Bellissimo! Portarsi dentro delle domande vere, quelle che, o
tieni deste, o vivi una vita che non vale la pena vivere. Chi sono, cosa voglio, perché stamattina mi
devo alzare, che senso ha studiare, perché questo autore mi coinvolge così, perché questo filosofo
dice cose che per me sono assurde, come fa un tramonto ad essere così struggente, e perché in
cima a questa montagna mi sento così vicino a Dio, chi sei Dio, esisti, cosa c’entri con me? E
potremmo andare avanti all’infinito. Non lasciate che la cenere della superficialità, del fascino
delle cose che attirano, ma non rendono felici, spenga la brace che tiene vive queste domande,
non permettetelo, perché altrimenti la vita diventa piatta, inutile, scialba, senza gusto.
Non so se è soltanto fantasia o se è solo una follia, quella stella lontana laggiù
La stella è sempre stata legata strettamente al desiderio, alla possibilità di realizzazione di un
desiderio, e Dante questo ce lo dice in modo mirabile. E la realizzazione di un desiderio porta alla
gioia, anzi, il desiderio più grande che ci portiamo dentro è quello della gioia, della felicità, della
pienezza che in certi momenti della vita sembra di non riuscire a contenere.
Chi canta sembra intravvedere una stella, una possibilità di felicità. Chissà se è solo fantasia, o
follia. Ma magari invece è vero. E il cuore comincia a sobbalzare. E questo mi piace moltissimo,
perché il tema di quest’anno, che avremo modo di approfondire, è proprio la FELICITÀ.
Quale felicità, quale stella, come raggiungerla? Cosa c’entra la scuola con la felicità? Ma a scuola si
può essere felici? E a casa, nella vita?
Per don Bosco l’allegria era un motto e un metodo per vivere.
Non è stato facile, perché nessun altro, a parte me, ha creduto, però ora so che tu vedi quel che
vedo io, il tuo mondo è come il mio e hai guardato nell'uomo che sono e sarò
Non si può percorrere da soli la strada della ricerca della felicità. Magari saranno poche le persone
che condivideranno fino in fondo, ma senza l’altro la felicità non esiste, e solo insieme si può
giungere alla meta.
E so che non è una fantasia, non è stata una follia quella stella la vedi anche tu perciò io la seguo e
adesso so che io la raggiungerò
La felicità è possibile, non è un’utopia. Non è facile la strada per raggiungerla, ma si può fare.
Dobbiamo credere nelle stelle, nelle promesse di bene e di felicità che ci vengono fatte, che, però,
devono essere vagliate. Non tutte le promesse di felicità mantengono la parola data. Se la strada è
troppo facile (bevuta al sabato sera per divertirsi un po’, fumatina di spinello per non pensare alle
cose che mi angosciano, studierò domani per gustarmi la giornata, sto con questo tipo o con
questa tipa anche solo per una sera, me la godo per qualche ora e poi chi si è visto si è visto), ecco,
se la strada è troppo facile, attenzione, nella maggior parte dei casi è una fregatura (dopo la
bevuta non mi rimane altro che nausea e mal di testa, dopo l’effetto della marjuana i problemi che
avevo ritornano e sono più grandi di prima, se rimando sempre lo studio a domani a scuola vivrò
con l’ansia delle interrogazioni e dovrò fare i conti con l’insuccesso, se sto con qualcuno senza
amore mi rimane sono un senso di insoddisfazione). Non ci credete. Credete a quelli che vi dicono
che la felicità esiste e vi indicano una strada un po’ in salita. Guardateli negli occhi, per vedere se
sono felici e, se lo sono, fidatevi, poi provate a percorrere quella strada.
BUON ANNO!
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