INTEGRAZIONE NUTRIZIONALE PER IL KARATEKA L’integrazione nutrizionale viene fatta per soddisfare i bisogni specifici che tale attività impone e per evitare danni all’organismo, soprattutto in virtù dell’eccessiva produzione di radicali liberi che la pratica del karate, specie se fatta a livello agonistico, tende a produrre. La supplementazione può essere fatta con due classi di integratori nutrizionali, gli integratori multipli ed i singoli. I primi , quelli multipli, prevedono l’utilizzo di sostanze presenti in natura e ricche di numerosi micronutrienti, vitamine, minerali, amminoacidi ecc. quali il polline, le alghe, il lievito di birra ecc. I secondi , quelli singoli, prevedono l’utilizzo mirato di singole sostanze nutrizionali date ad un dosaggio nettamente superiore a quelli presenti nei supplementi nutrizionali multipli. Quale che sia l’approccio di integrazione che ogni singolo atleta segue, singolo, multiplo o tutte e due, esso va sempre eseguito dopo aver modificato la dieta, meglio se fatta in relazione alla costituzione individuale. Una volta modificata la dieta allora ha maggior senso implementare le sostanze nutrizionali. L’INTEGRAZIONE NUTRIZIONALE COSTITUZIONALE Prima di addentrarci nella specifica integrazione relativa alla pratica del karate, volevo spendere due parole sulle esigenze di integrazione relative ai bisogni costituzionali. Come detto nel precedente articolo, sull’alimentazione relativa alle costituzioni, abbiamo visto le biodiversità di ogni costituzione in base allo sviluppo maggiore o minore di alcuni tessuti ed organi. Dobbiamo considerare dapprima le esigenze costituzionali ovverosia i punti deboli che ogni costituzione può avere da un punto di vista genetico prima di supplementare per la specifica attività fisica, L’INTEGRAZIONE PER IL SOGGETTO ENDOMORFO Fondamentalmente il soggetto ENDOMORFO è il soggetto più sviluppato sia come matrice ossea che come massa muscolare e questo determina la maggior forza costituzionale. Ricordo brevemente che le funzioni vitali quali digestione, assimilazione, risposta immunitaria, detossificazione, azione antiossidante ecc sono operate da stimoli ormonali, nervosi ed immunologici ma l’operaio finale, l’esecutore materiale di tali funzioni è l’ENZIMA. L’enzima o meglio gli enzimi, sono tutti costituiti da PROTEINE, ed io vedrò nelle proteine muscolari la quantità di tale substrato e da MINERALI, fondamentali attivatori enzimatici. La matrice ossea e quindi la dimensione, il volume delle ossa, in particolare il diametro delle ossa lunghe del braccio e della gamba, sono dei buoni indicatori del potenziale enzimatico individuale, in quanto riserva di minerali. Di fronte a questi due indicatori, massa muscolare ed il diametro delle ossa, posso farmi un’idea della forza enzimatica costituzionale, geneticamente data di ognuno. Sulla base di questo parametro potrò dire, che il soggetto ENDOMORFO ha le migliori funzioni vitali. Purtroppo, in genere dopo i quaranta anni di età, una di queste funzioni vitali, cioè l’ELIMINAZIONE DELLE TOSSINE per questo soggetto funzionerà meno bene. In Omeopatia questa situazione viene definita come PSORA ovverosia l’entrata rimane buona, la forza di digestione e di assimilazione rimangono eccellenti anche in tarda età ma la forza di eliminazione degli scarti si ridurrà progressivamente creando l’accumulo di tali sostanze tossiniche, la PSORA per l’appunto. Questa situazione di disequilibrio tra entrate e uscite si manifesta dapprima con una ritenzione di tali scorie nel Mesenchima ovverosia il tessuto connettivo. Una sorta di ponte tra il SANGUE e i TESSUTI ORGANICI veri e propri. Determinando un aumento ponderale considerevole, abbastanza tipico di queste tipologie, esempio evidente è stato il calciatore Maradona, che è aumentato ponderalmente in maniera assai vistosa appena smesso l’attività calcistica. Secondariamente queste tossine e le sostanze nutrizionali, zuccheri e grassi che entrano e non escono anche per un calo fisiologico dell’attività fisica col passare degli anni, queste sostanze si depositano sui tessuti creando vere e proprie situazioni patologiche quali le DISLIPIDEMIE ( Colesterolo e trigliceridi elevati), IL diabete, L’ipertensione, L’ateroma ecc. Di fronte a questi rischi il soggetto ENDOMORFO dovrebbe mantenere una attività fisica costante e da un punto di vista Nutrizionale integrare con la VITAMINA E che verrà consigliata a cicli di due mesi una o due volte l’anno nella misura di 200 Unità Internazionali al dì. Questo integratore ha la capacità di rendere il sangue fluido e di migliorare l’apporto di ossigeno, condizione indispensabile per produrre la combustione aerobica di zuccheri e grassi evitando così l’accumulo pericoloso di tali sostanze. Numerosi studi clinici pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali hanno evidenziato che la supplementazione di tale vitamina si è dimostrata utile nella prevenzione di incidenti cardio vascolari. Vero punto debole per il soggetto endomorfo è proprio il sistema cardio-vascolare. L’INTEGRAZIONE PER IL SOGGETTO ECTOMORFO La costituzione ECTOMORFA invece ha un deficit soprattutto nella matrice ossea e nella massa magra. Questa situazione definisce una minor forza enzimatica di tali soggetti. In tal caso la supplementazione si impone sottoforma di vitamine e minerali, come attivatori enzimatici e di amminoacidi come costituenti di proteine e quindi il “corpo” enzimatico. A livello generale questo si può tradurre nell’uso più o meno costante di integratori multipli, alternandoli tra loro quali il GERME DI GRANO, vera miniera di vitamine B, di ZINCO; preziosissimo minerale e spesso carente nelle diete classiche e di Vitamina E, prezioso come antiossidante. Il POLLINE, prezioso per l’apporto di vitamine del gruppo B e di minerali. Una menzione particolare spetta all’Alga KLAMATH vero e proprio integratore multiplo, ricco di AMMINOACIDI, di vitamine del gruppo B, di Beta carotene, della vitamina B12, e di moltissimi altri micronutrienti. Inoltre ha un’azione importante di regolazione della risposta immunitaria, data dalle FICOCIANINE e sul sistema nervoso con la FENILTILAMINA dall’azione tonica e antidepressiva naturale. Questi integratori si possono alternare a periodi ma sarebbe opportuno integrare almeno una settimana al mese di qualcuno di questi integratori multipli L’INTEGRAZIONE PER IL SOGGETTO MESOMORFO. Il Soggetto MESOMORFO non ha punti deboli costituzionali, se non una ipersensibilità a livello epatico per l’accumulo di tossine. Questa condizione non è in realtà una debolezza anzi una importante risposta immunitaria che evidenzia precocemente l’entrata eccessiva di sostanze tossiche. L’organismo del MESOMORFO, manifesterà quindi spesso situazioni di INFIAMMAZIONE, INTOLLERANZE a volte ALLERGIE come reazione a sostanze tossiniche. Ha un sistema d’allarme ipersensibile e scatta in maniera, anche forte, contro sostanze che per le altre costituzioni non scatenerebbero reazioni. Questi “fastidi” però sono la salvaguardia di questa costituzione che elimina sul nascere potenziali sostanze dannose per l’organismo. Per questa costituzione potrebbe essere utile a scopo di rinforzo dell’organo preposto all’eliminazione delle tossine, e cioè il FEGATO, di integrare in base ai bisogni, quindi in base a quanto si eccede alimentarmente, l’AMMINOACIDO N-ACETIL CISTEINA che si trova come integratore alimentare nella misura di 500 milligrammi,preso alla sera prima di dormire per un mese circa. Questo ai cambi stagione, in particolar modo in Primavera, oppure al bisogno. Questa sostanza viene data come farmaco mucolitico, ma si trova anche come integratore utile per migliorare la detossificazione epatica. LE ESIGENZE SPECIFICHE DELLA PRATICA DEL KARATE Ora affronterò le specifiche esigenze che la pratica del karate impone, a prescindere dalla costituzione individuale. Questo significa che ognuno potrà integrare con le sostanze nutrizionali specifiche della propria costituzione più quelle relative alla pratica del Karate. Innanzitutto la pratica del Karate è definita come pratica mista ovverosia AEROBICA ed ANAEROBICA . Nel primo caso avviene la combustione dei substrati alimentari con la presenza di Ossigeno e questo determina una buona produzione di ATP ( la molecola energetica per eccellenza), calore, acqua e anidride carbonica. Una sostanza volatile facilmente eliminabile dai polmoni. Questa parte aerobica, si ha nelle fasi di esecuzione, lente, nel riscaldamento e nella pratica di media intensità. Più aumenta il ritmo, e durante le esecuzioni veloci ed esplosive l’apporto di ossigeno non è più sufficiente, allora l’organismo deve produrre energia, in maniera ANAEROBICA e questo motore produce poco ATP e molto ACIDO LATTICO, principale responsabile del dolore muscolare e dell’affaticamento. Siccome il karateka usa entrambi questi motori, bisognerà utilizzare degli integratori che massimizzano queste funzioni. Alcuni sono reticenti nell’utilizzare gli integratori pensando che l’alimentazione possa da sola compensare le perdite nutrizionali causate dalla pratica. Sfortunatamente, come dimostrato in diversi studi francesi ed americani, il più noto quello eseguito nella cittadina francese di Val-del-Marne dove sono stati studiati i modi di alimentarsi dell’intera popolazione di questa di altre città francesi, hanno evidenziato che vi era una carenza di apporto della quasi totalità di micronutrienti essenziali, vitamine e minerali, prendendo come valore di riferimento il fabbisogno minimo di queste sostanze. Per dare un’idea di quanto sia minimo questo livello pensate che in America, questo valore è noto come RDA ovverosia Assunzione raccomandata giornaliera, viene dato dai 4 anni di età e adulti allo stesso livello. Come se il fabbisogno di un bambino di 4 anni e di un adulto sia lo stesso. Questo livello è considerato come un minimo vitale sotto il quale non bisogna andare. Ebbene la totalità delle persone non raggiunge in una o più sostanze questo minimo vitale. Che dire poi, se uno usa la “macchina” per avere delle performance in più? Inoltre se si vogliono evitare i danni da invecchiamento prodotti dai radicali liberi si deve integrare. la centralina energetica della cellula , il MITOCONDRIO, in questa area si produce la combustione, ma anche quando questa viene prodotta in maniera aerobica, cioè con poco scarto, una parte dell’ossigeno si trasforma in molecole dette Radicali Liberi ritenuti oramai una delle cause principali di invecchiamento e malattie degenerative. Figuriamoci se questa centralina è obbligata a produrre energia per una pratica intensa come il Karate. COME MIGLIORAE LA PERFORMANCE AEROBICA Ovviamente la cosa migliore è l’allenamento costante, ma da un punto di vista nutrizionale possiamo fare molto per migliorare quella che viene definita l’ossigenazione cellulare, ovverosia lo scambio di elettroni causato da numerosi enzimi all’interno dei mitocondri. Questi enzimi dipendono tutti da cofattori enzimatici che sono vitamine e minerali. Le sostanze più indicate sono: la VITAMINA E. Questa vitamina, già menzionata in precedenza, è utile in quanto una delle sue azioni è quella di inibire un enzima che si chiama FOSFOLIPASI A2. Questo enzima è in grado, alla fine della sua reazione biochimica, di produrre sostanze INFIAMMATORIE e AGGREGANTI PIASTRINICHE come le PROSTAGLANDINE 2 , LEUCOTRIENI e TROMBOXANO A2. La sua azione finale è quella di avere un sangue più fluido in grado di trasportare al meglio l’ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule. Come integrazione, il karateka può prendere una compressa da 200 U.I. a pranzo e una a cena per un periodo di due mesi. Un’altra sostanza essenziale per ottenere la miglior diffusione dell’ossigeno e delle sostanze nutritive alle cellule è l’AMMINOACIDO L-ARGININA. Questa sostanza è stata usata da sempre dai body builder in quanto è uno stimolatore dell’ormone della crescita. Recentemente anche la classe medica ha rivalutato l’azione di questo amminoacido in quanto stimola la produzione dell’OSSIDO NITRICO (NO). L’NO è una delle sostanze più potenti come VASODILATATORE, basti pensare a farmaci che inducono la liberazione di NO come il famoso Viagra. Viene recentemente considerata nelle forme di malattie cardio vascolari come un anti ischemico. Per l’atleta è essenziale agire sia a livello del sangue fluidificandolo con la vitamina E , sia a livello del vaso sanguigno dilatandolo con la LARGININA. Per quest’ultima sostanza è opportuno integrare almeno 4-6 grammi al dì, preferibilmente prima dell’allenamento o prima di dormire, (come stimolatore dell’ormone della crescita) nei giorni di riposo. In questo modo si ottiene la miglior perfusione e quindi la maggior durata della fase aerobica. OTTIMIZZARE LA PRODUZIONE DI ENERGIA A questo punto le sostanze nutritive arrivano al meglio alle cellule, ora abbiamo bisogno di ottimizzare la loro trasformazione in energia. Per trasformare al meglio il glicogeno ( risultato della trasformazione dei carboidrati) in energia abbiamo bisogno di una sostanza che lo veicoli all’interno delle cellule, magari senza utilizzare l’insulina per il trasporto. Questa sostanza è l’ACIDO ALFA LIPOICO. Tale sostanza ha molteplici utilizzi, per quel che ci riguarda è un ottimo trasportatore intracellulare del glicogeno e partecipa ad alcune fasi della sua trasformazione in AP tramite il ciclo aerobico ( KREBS). Nel contempo è uno dei più importanti antiossidanti, questo equivale a massimizzare la produzione energetica e ridurre al minimo la produzione dei radicali liberi. Il medico deve essere avvertito dell’assunzione di questa sostanza per i soggetti diabetici che assumano già degli ipoglicemizzanti in quanto ne potenzia l’azione. Normalmente se ne assumono 600 milligrammi mezz’ora circa prima dell’alllenamento. Per trasformare al meglio l’altro substrato energetico in energia, cioè i grassi, abbiamo bisogno di una sostanza che veicola tali sostanze all’interno dei mitocondri e ne permetta la combustione. Questa sostanza è la L-CARNITINA, amminoacido che ha la precisa funzione di garantire la combustione dei grassi circolanti e la loro trasformazione in energia. Se ne assume almeno due grammi al dì. COME MIGLIORARE LA PERFORMANCE ANAEROBICA Nelle fasi concitate di un kumite o di un kata o nell’allenamento ad oltranza e quando si va in debito di ossigeno, allora per sopperire alle richieste di energia l’organismo usa la produzione ANAEROBICA. La miglior sostanza che aumenta la forza, soprattutto durante questi momenti è la CREATINA. Questa sostanza deriva da tre amminoacidi, l’ARGININA, la GLICINA e la METIONINA. Essa agisce come un enzima nelle cellule muscolari, catalizzando la trasformazione dei fosfati in energia ed ha una importante azione nella contrazione muscolare. In pratica ricarica le molecole di ATP. Normalmente se ne consiglia l’assunzione di uno- due grammi prima dell’allenamento. Inoltre stimola la combustione del glicogeno e dal momento che la sua idrolisi consuma ioni idrogeno, essa offre un contributo importante nel “tamponare” l’acidosi intracellulare durante l’esercizio, ritardando quindi la sensazione di affaticamento e crampi muscolari. L’AZIONE ANTIOSSIDANTE Per ultimo il karateka deve neutralizzare i danni indotti dall’iperproduzione di Radicali Liberi, A questo proposito esistono numerose sostanze, prima fra tutte l’ACIDO ALFA-LIPOICO. Per non incorrere all’uso di altri costosi integratori , possiamo prendere ad esempio lo studio eseguito nella popolazione più longeva del mondo, guarda caso la popolazione di OKINAWA, patria nativa della nostra amata arte marziale. Questo studio afferma che nonostante gli intensi allenamenti a cui si sottopongono i praticanti dell’isola, essi hanno una longevità più alta rispetto ad alteti che non ne fanno uso. I numerosi scienziati che hanno studiato il fenomeno hanno trovato che venivano utilizzati, più che in altri paesi compreso il vicino Giappone, due super antiossidanti il THE VERDE e la CURCUMA. Queste sostanze eccezionali offrono numerosi e documentati benefici all’organismo soprattutto nella lotta all’invecchiamento. La CAMELIA SINENSIS nome latino del THE VERDE è ricchissima di CATECHINE sostanze importantissime ad azione antiinfiammatoria e potente azione antiossidante, numerosi studi ne confermano l’azione protettrice per lo stomaco, la prostata, il polmone e i vasi sanguigni. Basta assumere da tre a cinque tazze al dì di questa preziosa sostanza per lenire i danni da radicali liberi. Se non si sopporta la teina, allora rimane l’integrazione in compresse da 100 milligrammi titolate al 94% di Catechine totali di cui l’84% in Epigallocatechine gallato. Se ne usano almeno tre o quattro compresse al dì. La CURCUMA è una sostanza preziosa e studiata per le sue numerose attività antiinfiammatorie, detossificanti epatiche e antiossidanti potenti, studiata nella prevenzione delle malattie degenerative quali l’Alzheimer e il cancro. Si può assumere sotto forma di “CURRY”, la famosa spezia orientale. Il fatto di assumerla sotto questa forma è importante in quanto la presenza del pepe aumenta moltissimo l’assimilazione dei principi attivi antiossidanti della curcuma ossia i CURCUMINOIDI. Normalmente si usa a crudo su insalate o sui primi o sui secondi. Se non piace il sapore allora bisogna ricorrere all’integrazione con compresse di Curcuma titolate al 95% in Curcuminoidi se ne assumono 300 milligrammi due tre volte al dì. In sintesi una integrazione da fare a cicli di due mesi per due- tre volte l’anno VITAMINA E 400 U.I. L-ARGININA 4-6 grammi ACIDO ALFA-LIPOICO 600 milligrammi L-CARNITINA 2 grammi CREATINA 2 grammi E un utilizzo quotidiano di: THE VERDE e CURCUMA