Martalive News Da la “Gioia è veloce” La luce è forte vuole spazzare via l’ombra è sposa del vento Dio del cielo e del cuore. I monti attendono quasi trepidano vorrebbero spalancare i cieli per stupire ancora. Lento il verde si apre alla luce che lo conosce da sempre. Il piccolo cuore sobbalza e prega che sia sempre così. Marta 27 gennaio 1993 Le prossime iniziative Passo dopo passo Sono trascorsi 8 anni da quando la nostra Associazione ha iniziato ad operare, cercando di portare qualche mattone a quella grande costruzione che è la ricerca sui tumori polmonari. Il compito è enorme e richiede tanto impegno e tante risorse, umane ed economiche, ma siamo convinti che stiamo riuscendo a dare un contributo e questo ci aiuta a proseguire nonostante le difficoltà dei tempi. A tutti coloro che ci aiutano con mezzi ed opere e a chi non ha ancora deciso se impegnarsi o no, i nostri auguri più sinceri per un buon 2005. Il nostro grazie a Lella e Alessandro Oltre al tradizionale Concerto per Natale al Tempietto di S. Lucio a Moncucco, del prossimo 18 dicembre, le manifestazioni già definite prevedono la prosecuzione del ciclo “La letteratura e le donne”, iniziato con lo spettacolo “Vi Canto Dante”: Ÿ Marzo 2005: all’Auditorium Civico di Brugherio, serata con Laura Curino. Ÿ 10 Maggio 2005: Ottavia Piccolo al Teatro San Giuseppe di Brugherio. Per l’Autunno 2005 è anche in programma una serata latino-americana con letture, musica e assaggi della cucina sudamericana, Biblioteca Civica di Brugherio. 5 ottobre 2004 - Lella Costa e Alessandro Binazzzini al Teatro San Giuseppe di Brugherio, al termine dello spettacolo “Vi Canto Dante” associazione marta nurizzo, per la ricerca sulle neoplasie polmonari newsletter, dicembre 2004 Il contributo dell’oncologo Aspetti diagnostici e terapeutici dei tumori polmonari: aggiornamento 2004 I tumori maligni del polmone rappresentano oggi la più rilevante causa di morte per neoplasia in Europa e negli USA: nel nostro continente si registrano oltre 300.000 nuovi casi/anno con una mortalità dell’ordine del 90% (la sopravvivenza globale a 5 anni è del 9,6%), con modeste variazioni fra diversi paesi europei. La loro incidenza appare in crescita, sia in Europa che negli USA, soprattutto per il sesso femminile per il quale la mortalità sta superando quella per tumore della mammella, universalmente considerato il primo killer femminile. I pazienti che giungono alla diagnosi presentano di solito una malattia estesa che non consente una terapia locale risolutiva (intervento chirurgico) e il 40% ca. dei soggetti è già affetto da metastasi. I sintomi e segni della malattia sono, nella fase iniziale, costantemente aspecifici ed insorgono in pazienti per lo più fumatori che presentano spesso tosse, espettorazione e altri modesti disturbi respiratori dovuti al quadro bronchitico cronico-enfisematoso già presente. La possibilità e l’utilità di effettuare screening per la diagnosi precoce dei tumori polmonari è tuttora oggetto di dibattito: gli studi effettuati nelle decadi passate, con coinvolgimento di circa 250.000 individui, studiati con RX torace e esame citologico dell’espettorato non hanno consentito di produrre raccomandazioni condivise. L’avvento di nuovi strumenti diagnostici per immagini, in particolare TC spirale multistrato - in grado di individuare, con modeste dosi di radiazioni, noduli polmonari di dimensioni molto piccole - ha dato impulso al dibattito e consentito l’avvio di studi in Europa e USA allo scopo di valutarne l’efficacia nel ridurre la mortalità nella popolazione in studio. La diagnosi di tumore polmonare necessita di un esame istologico per lo più di un prelievo bioptico ottenuto con differenti metodiche, dal momento che diversi sottotipi istologici possono presentare caratteristiche biologiche diverse e giovarsi di programmi terapeutici differenti: l’80% ca. dei casi è rappresentato dalle forme non a piccole cellule, in particolare carcinomi squamocellulari ed adenocarcinomi. Il carcinoma a piccole cellule rappresenta il restante 20% dei pazienti diagnosticati e presenta un comportamento clinico di particolare aggressività, che richiede nella quasi totalità dei pazienti un trattamento sistemico (chemioterapia) integrato in alcune circostanze da radioterapia. Per impostare un corretto programma terapeutico è sempre opportuno definire lo “stadio” di malattia, cioè l’estensione del tumore nell’organismo al momento della prima diagnosi: accanto all’anamnesi e alla visita clinica risultano utili uno studio TC del torace, addome, encefalo, una fibro-broncoscopia con biopsie multiple, uno studio scintigrafico scheletrico, in particolare per i pazienti con dolore osseo di origine non definita. Nei pazienti che presentano malattia toracica “periferica” cioè a ridosso della parete toracica e non raggiungibile dal comune broncoscopio, ci si può avvalere di tecniche di biopsia mirata sotto controllo TC (transtoracica) che presentano fino al 90% di accuratezza diagnostica in mani esperte. Metodiche particolarmente raffinate sono in fase di studio a scopo diagnostico e fra queste si possono citare l’ecografia broncoscopica, la broncoscopia virtuale, che necessitano di una conferma in studi appropriati. Va ricordata l’importanza dello studio dell’espressione genica, quale fattore determinante dal punto di vista causale e per la prospettiva terapeutica. Il trattamento dei tumori polmonari non a piccole cellule si avvale di diverse modalità terapeutiche, talora integrate tra loro. Nelle forme localizzate la chirurgia classica o toracoscopica (mini-invasiva) rappresenta il primo approccio di cura, spesso con buone prospettive di guarigione definitiva. A questo proposito lo stadio precoce di malattia e la radicalità oncologica dell’intervento sono fondamentali. La terapia medica si avvale di farmaci chemioterapici e di nuove molecole di recentissima introduzione e tuttora in fase di sperimentazione clinica, in grado di intervenire su specifici difetti molecolari delle cellule tumorali, che ne determinano la capacità di proliferare al di fuori dei normali meccanismi di controllo. La chemioterapia, che comprende sempre derivati del platino, è la terapia di scelta nelle fasi avanzate di malattia, dove ha dimostrato di ottenere un suo controllo e un miglioramento della qualità di vita in una buona percentuale di casi. Qualora il tumore polmonare sia ancora localizzato alla diagnosi, ma non immediatamente resecabile perché troppo esteso, la chemioterapia è in grado di ottenere in circa la metà dei pazienti una sua cospicua riduzione, con possibilità di successiva resezione chirurgica. Va segnalata la migliore tollerabilità dei trattamenti rispetto ad alcuni anni fa, grazie ad opportune terapie di supporto, in particolare per il controllo degli effetti collaterali, quali nausea, vomito, riduzione delle difese biologiche. La radioterapia utilizza differenti radiazioni ionizzanti e risulta utile nel trattamento dei tumori polmonari, sia per il controllo di alcuni sintomi quali dolore osseo, associazione marta nurizzo, per la ricerca sulle neoplasie polmonari newsletter, dicembre 2004 compressione mediastinica, emottisi recidivanti, sia nell’ambito di un programma terapeutico complesso, integrata con chirurgia e terapia medica. La collaborazione interdisciplinare di più specialisti garantisce il migliore utilizzo delle diverse modalità terapeutiche disponibili: le sperimentazioni in corso potranno portare nei prossimi anni all’introduzione di nuove tecniche, mirate al controllo selettivo delle cellule tumorali interferendo se possibile con i meccanismi cellulari alterati che determinano l’insorgenza e lo sviluppo dei tumori polmonari. Dr. Alberto Raina, Responsabile Unità Operativa Oncologia, Casa di Cura S. Pio X, Milano Il punto su …… LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE POLMONARE: LE NUOVE PROSPETTIVE Ogni anno in Italia circa 50 persone ogni 100.000 abitanti si ammalano di cancro polmonare. La malattia viene in genere individuata in ritardo, quando il tumore ha già raggiunto uno stadio avanzato e ha invaso altri tessuti o organi. A differenza di altri tumori, il cancro del polmone ha una prognosi infausta e attualmente esistono pochi strumenti di prevenzione e diagnosi precoce. Tuttavia, negli ultimi anni qualcosa si sta muovendo anche per il tumore polmonare e ci sono degli sviluppi significativi per la diagnosi precoce. Infatti, l’utilizzo di nuovi strumenti quali TAC spirale e PET è risultato molto utile per individuare tumori polmonari di piccole dimensioni, anche di 5 millimetri, e per stimarne il grado di aggressività e malignità, sulla base dei parametri di crescita e metabolici. Si tratta di esami radiologici non invasivi che espongono il paziente a livelli di radiazioni poco superiori a quelli di una normale radiografia toracica, che è molto meno risolutiva, e sono in grado di fornire il quadro completo di tutto il polmone. Il 21 Ottobre scorso, nel corso di un incontro organizzato dal dr. Pastorino - Direttore dell’Unità Operativa Chirurgia Toracica dell’Istituto Tumori di Milano - è stato fatto il punto sulle tecniche di individuazione precoce del tumore polmonare con diversi approcci. I radiologi della Cornell University, dr. Henschke, dr. Jankelevitz e dr. Reeves, e il dr. Pastorino hanno presentato i risultati dei loro studi che indicano una sopravvivenza superiore all’80% nei pazienti sottoposti a intervento per piccoli tumori intrapolmonari, diagnosticati precocemente (fino al limite dimensionale inferiore di 5-6 mm). Il Prof. Fazio dell’Istituto Scientifico San Raffaele, Milano, ha mostrato l’utilità della PET per la discriminazione dei tumori maligni dai noduli benigni. Il dr. Dragani, dell’Istituto Tumori di Milano, ha parlato dell’importanza dei fattori di predisposizione genetica nel rischio individuale di cancro polmonare e ha messo l’accento sulle possibilità che le nuove tecnologie d’indagine genetica molto probabilmente forniranno tra pochi anni, cioè l’individuazione del rischio individuale di cancro polmonare, mediante esami clinici non invasivi, sul sangue periferico o sullo sputo. La d.ssa Sozzi, dell’Istituto Tumori di Milano, ha mostrato come la quantificazione del DNA libero nel plasma, prodotto dallo sfaldamento delle cellule tumorali, potrà aiutare a disegnare un profilo di rischio della malattia in fase molto iniziale: un suo studio ha infatti mostrato che nei pazienti con tumore polmonare il DNA circolante è da 8 a 10 volte maggiore rispetto agli individui sani. Il Dr. Pastorino ha inoltre riferito sul «Progetto polmone», che si propone di arruolare 20 mila fumatori e monitorarli nel tempo per consentire di diagnosticare in tempi precoci un eventuale tumore polmonare in questi individui ad alto rischio. Il progetto coinvolgerà una ventina di ospedali italiani e durerà dieci anni. Da questi interventi emerge il ruolo importante delle nuove tecniche diagnostiche e genetiche che consentono di intervenire chirurgicamente anche su lesioni precoci, rendendo il tumore polmonare una malattia curabile con successo. Il nostro lavoro prosegue LA RICERCA IN CORSO CON L’ISTITUTO DEI TUMORI: SVILUPPI ATTUALI La ricerca sui campioni di sangue di ammalati non fumatori prosegue anche dopo la conclusione del triennio finanziato dalla Fondazione CARIPLO. L’obiettivo è quello di aumentare il numero dei campioni disponili ed in tal modo la significatività del progetto. La quasi totalità dei campioni utili procurati dall’Associazione Marta Nurizzo (137 pazienti e 100 consanguinei sani), insieme a quelli ottenuti direttamente presso l’Istituto dei Tumori (49) è stata sottoposta ad estrazione del DNA e sono iniziate alcune analisi genetiche. Tali analisi sono basate sul confronto tra il DNA dei pazienti e quello dei controlli sani nella frequenza di associazione marta nurizzo, per la ricerca sulle neoplasie polmonari newsletter, dicembre 2004 polimorfismi genetici. Per semplificare, possiamo paragonare il DNA ad una catena composta da 4 diversi “tasselli” o “mattoni”, chiamati basi nucleotidiche, che si succedono in un ordine preciso in ciascun individuo, costituendo una “catena”. Mentre la maggior parte dei “mattoni” del DNA sono uguali in tutti gli individui, alcuni di questi “mattoni” sono diversi e sono definiti “polimorfismi genetici”, si tratta cioè delle variazioni genetiche responsabili delle variazioni fenotipiche individuali, quali ad esempio altezza, peso, colore della pelle o dei capelli, ma anche della predisposizione o della resistenza dell’individuo alle malattie. In particolare, abbiamo partecipato ad uno studio multicentrico coordinato dalla d.ssa Taioli dell’Ospedale Policlinico di Milano, su un polimorfismo di un gene coinvolto nel metabolismo di sostanze esogene ed endogene (CYP1A1), osservando un’associazione significativa con il rischio di cancro polmonare. Il manoscritto è stato sottomesso per la pubblicazione con la citazione del contributo dell’Associazione Marta Nurizzo. Una parte dei campioni, assieme alla casistica dei fumatori e non-fumatori dell’Istituto Nazionale Tumori, sono stati analizzati per 200 polimorfismi genetici identificati da un gruppo tedesco-statunitense in associazione con il cancro polmonare. Tale studio è stato condotto in collaborazione con la ditta Sequenom di San Diego (USA), che dispone di attrezzature e metodologie per l’analisi dei polimorfismi genetici non disponibili in Italia. Da tale studio sono emersi tre geni associati con il rischio di cancro polmonare in casistiche indipendenti e, verosimilmente, molto promettenti dal punto di vista funzionale. Infatti, un problema degli studi di associazione, volti a identificare i fattori di rischio genetico di malattie sulla popolazione generale, è quello dei possibili falsi positivi, cioè associazioni dovute a variabilità statistica o a caratteristiche particolari di alcune casistiche, ma che non svolgono un ruolo funzionale nella patogenesi della malattia. Per tale motivo, la conferma dei risultati in casistiche indipendenti potrebbe essere molto utile per selezionare i risultati realmente rilevanti. Abbiamo iniziato poi l’analisi dell’intero genoma, che era nei nostri obiettivi iniziali. Abbiamo potuto intraprendere tale studio grazie alla disponibilità a costi affrontabili, di nuovi metodi di analisi genetica, in particolare il chip 100K della ditta americana Affymetrix, in grado di analizzare 100.000 polimorfismi genetici in un colpo solo. I costi di tali analisi, seppur ridotti rispetto a qualche anno fa, sarebbero stati non affrontabili con il nostro budget se avessimo voluto analizzare i singoli pazienti e controlli sani. Si è però ovviato a tale problema preparando dei “pools” di DNA: in altre parole, abbiamo mescolato un po’ di DNA proveniente dai pazienti, ottenendo il “pool del DNA dei pazienti” e lo stesso abbiamo fatto per i controlli sani, preparando il “pool del DNA dei controlli”. Il confronto dei “pool” dei DNA dei pazienti con quello dei controlli ci permette di evidenziare le regioni cromosomiche e i geni i cui polimorfismi sono diversi nei due gruppi, mentre, allo stesso tempo, i polimorfismi non rilevanti si distribuiscono con la stessa frequenza nei casi e nei controlli e costituiscono quindi il “rumore di fondo” di tale analisi. I primi risultati saranno disponibili per fine anno; dovremmo poi confermarli sul DNA dei singoli individui e condurre poi le analisi statistiche di associazione. Grazie ai campioni reclutati dall’Associazione Marta Nurizzo potremmo quindi essere in grado, per la prima volta in Italia e forse in campo internazionale, di identificare in maniera completa le variazioni genetiche la cui combinazione potrebbe conferire un rischio di cancro polmonare elevato. Tali risultati sarebbero di gran rilievo per la salute pubblica, poiché potrebbero permettere di sviluppare nuovi metodi per la prevenzione del tumore polmonare. Dr. Tommaso A. Dragani, Responsabile dell’Unità Operativa Ereditarietà Poligenica, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Milano Per chi desidera sostenerci o Soci effettivi: quota minima annua € 30,00 o Amici: contributo libero I versamenti possono essere effettuati sul: - c/c postale 38005203 - c/c 48631/06 Banca Intesa BCI, ABI 3069, CAB 01749 - c/c 404109/07 Banca di Credito Cooperativo di Carugate, ABI 08453, CAB 32640 - c/c 12327/00 RASBANK, ABI 03589, CAB 01600 Donazioni di imprese e società sono deducibili ai sensi del DPR 917/86 (art. 65, comma 2, lettera a) Associazione Marta Nurizzo Via Volturno, 80 20047 Brugherio (MI) Tel-Fax 039-2873839 e-mail: [email protected] www.martalive.org Numero verde per la Ricerca: 800-903609 associazione marta nurizzo, per la ricerca sulle neoplasie polmonari newsletter, dicembre 2004