LaStampa_”In Val d`Aosta nasce il giardino con erbe e piante di

annuncio pubblicitario
18 .Cronache
(Segue da pag. 14)
STAMPA
.LA
DOMENICA 12 GIUGNO 2016
Il Lions Club Torino Superga con i
soci Acquarone Giovanni, Bigando
Guglielmo, Bonfanti Mario, Caccamo
Paolo, Caccia Paolo, Chiesa Alessandro, Cinaglia Luigi, Fiandra Umberto,
Foglia Pier Luigi, Formia Fabrizio, Gai
Massimo, Garbossa Diego, Giura Vittorio, Guercio Nicola, Lupo Giovanni,
Maccario Guido, Maggi Angelo, Maggio Cosimo, Marchesi Lorenzo, Marengo Sergio, Manzone Alessandro,
Massa Gianpaolo, Mengoni Mario,
Merani Carlo, Montanari Giorgio,
Obligato Francesco, Pagella Gian
Piero, Peroni Giovanni, Rapellino
Marco, Rolando Sergio, Stefani Luigi,
Tapparo Giancarlo, Tartaglia Michele,
Trinchero Roberto, Vecchiati Giancarlo, Viglieno Cossalino Giovanni, Viglione Raul, Vigna Enrico, Vitucci Righini di Sant’Albino Giancarlo annuncia la dipartita del carissimo socio
LE STORIE
17
coppie
Nel Biellese,
tra Salussola, Buronzo
e Rovasenda, si trova
uno dei siti
di nidificazione
più grossi
in Italia con
17 coppie
pronte a far
nascere
i piccoli
Giuseppe Cerchio
Ciao Giuseppe, sarai sempre presente
tra di noi.
- Torino, 11 giugno 2016
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
Giusi Territo
in Sanna
Biella, a spasso col custode delle cicogne
di anni 65
Ne danno il triste annuncio il marito
Salvatore, le sorelle, i cognati e i nipoti. Il Funerale avrà luogo lunedì 13
c.m. alle ore 11,30 partendo
dall’ospedale Pierantoni di Forlì per il
Duomo di Forlì; dopo le Esequie si
proseguirà per il nuovo cimitero Urbano di Cesena, Tipano, ove successivamente la salma sarà cremata. Le ceneri saranno tumulate nel cimitero di
Torino. Non fiori ma offerte pro
I.R.S.T. di Meldola.
- Forlì, 11 giugno 2016
O.F. Fornasari e Montaguti
tel. 0543.745599
Oggi, accompagnati da volontari Lipu, si possono osservare le coppie
in attesa dei piccoli: “La nostra sfida è tutelarle perché non scompaiano”
VALENTINA ROBERTO
Giuseppe
Ranghino,
delegato
della Lipu
per Biella
e Vercelli,
mentre prepara una
piattaforma
per un nido
BIELLA
ffascinanti e delicate,
hanno trovato il loro
paradiso sospeso tra
terra e acqua nelle risaie tra
Biellese e Vercellese: da quasi
mezzo secolo un uomo ne segue l’evoluzione e ormai è conosciuto come il «custode
delle cicogne».
Oggi è una giornata speciale nel calendario della natura e Giuseppe Ranghino,
delegato Lipu per le due province, accompagnerà chiunque lo richieda a scoprire le
17 coppie che nidificano nella
zona situata tra Buronzo, Salussola e Rovasenda in occasione del «Cicogna Day». «La
mia passione è nata nel lontano 1977 - ricorda Ranghino -.
All’epoca questi volatili erano
rarissimi nel nostro territorio e subito capii che erano
una specie da tutelare».
Tanti gli aneddoti da raccontare. Ma al «custode delle
A
cicogne» ne piace uno in particolare: «Erano i primi Anni 80 spiega - e fui chiamato per soccorrere una cicogna che non
riusciva più a stare in piedi. Si
trovava a Rovasenda, nell’oasi
Chalet. Quando arrivai vidi subito che questo esemplare di
femmina aveva solo una zampa:
l’altra era tranciata, probabilmente da mesi perché la ferita
era cicatrizzata. Con una sola
zampa era riuscita ad allevare i
suoi piccoli, per poi cedere definitivamente alla stanchezza».
Ogni storia ha un filo conduttore e racconta dell’amore tra
coppie di cicogne e della loro
sfida a riprodursi: «Spesso le
coppie giovani fanno il nido ma
poi si fermano perché manca loro un po’ di pazienza. Come negli umani, anche in questo caso
l’età dona saggezza».
Grazie al lavoro quotidiano
di volontari Lipu come Giusep-
pe ora questo esemplare ha ripreso a volare anche in Italia.
Erano 100 coppie nidificanti fino a soli 2 anni fa, da allora sono
prima raddoppiate poi quasi
triplicate: 277 coppie in Italia
per 537 nuovi nati che hanno
preso il volo. Un volo iniziato a
metà Anni 80 quando la Lipu,
dopo secoli di assenza della
specie dal territorio nazionale,
inizia un progetto di reintroduzione a Racconigi, creando con
la famiglia Vaschetti un centro
di allevamento con esemplari
forniti dal Centro svizzero di
Max Bloesch, in collaborazione
con la Stazione Ornitologica
Svizzera di Sempach.
Nel Biellese, tra Salussola,
Buronzo (da dove oggi partirà
la visita guidata) e Rovasenda,
si trova uno dei siti di nidificazione più numeroso in Italia con
17 coppie pronte a far nascere i
propri piccoli. Tra gli altri più
importanti vi sono quelli di Piana di Gela (Sicilia), Cerro al
Lambro (Milano), Valera Fratta
(Lodi), Valle del Crati e Piana di
Sibari (Cosenza), e foce del Neto (Crotone). Anche nel resto
del territorio nazionale si hanno numeri soddisfacenti: oggi la
regione leader come numero di
coppie è la Sicilia (76) seguita
da Lombardia (67) e Piemonte
(54). Grandi risultati anche in
Calabria (18 coppie), Friuli Venezia-Giulia (21) e Puglia (15).
«Ora la vera sfida sta nel tutelare questo animale - conclude Ranghino - e la tutela passa
dalla creazione di strutture appositamente pensate per la loro conservazione, quali l’installazione di sagome e piattaforme su tralicci per attirare nuovi individui riproduttori, senza
contare il lavoro di messa in sicurezza di tratti della linea
elettrica adiacenti ai nidi, scongiurando casi di folgorazione
ancora frequenti. Solo in questo modo avremo in futuro la
possibilità di vedere ancora più
cicogne tra le nostre risaie».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
In Val d’Aosta nasce il giardino
con erbe e piante di Carlomagno
E’ mancato all’affetto dei propri cari
Elio Marchisio
ciclista, tassista, corniciaio
Maestro singolare
anni 85
La Cerimonia di Cremazione si svolgerà lunedì 13 alle ore 10,30 al cimitero Monumentale. Grazie a tutti i
preziosi amici.
- Torino, 10 giugno 2016
O.F. Centro Europa
tel. 011.3140830
Ci ha lasciati
Giacomo Raimondo Abburà
(Mondo)
Grossista di fiori
Come da sua volontà, a Funerali avvenuti, ne danno il triste annuncio: la
moglie Renata, i figli Giovanni con
Giuliana, Marco; i nipoti Annachiara,
Giacomo, Francesco; le sorelle Ninuccia e Mariuccia con le rispettive famiglie.
- Monasterolo, 8 giugno 2016
Serenamente è mancato
Dottor
Vincenzo Prunotto
Cavaliere della Repubblica
Lo annunciano la moglie Maria Cristina, le figlie Patrizia, Gabriella, Paola
e Gloria, nipoti e parenti tutti. Funerale lunedì 13 giugno ore 14,30 parrocchia Immacolata Concezione e San
Donato. Non fiori ma offerte per missioni salesiane.
- Torino, 11 giugno 2016
RINGRAZIAMENTI
Il 19 maggio a Biella
Mariolina Bianchetti
Giraudi
Giuseppina Marguerettaz ha realizzato l’orto medioevale
Aperto al pubblico, salverà le antiche varietà botaniche
ci ha lasciati. Parenti ed amici la ricorderanno il 15 giugno alle ore 18,30
nella parrocchia di Santa Margherita
di Torino.
- Torino, 6 giugno 2016
ENRICO MARTINET
AOSTA
olui che è addetto
alla cura delle
piante non trascuri di avere l’erba detta barba
di Giove». Settantesimo e ultimo articolo delle «leggi» (Capitulare de villis) di Carlomagno. Giuseppina Marguerettaz, valdostana esperta di flora, raffinata curatrice di giardini alpini, indica un angolo
dell’orto fresco di coltura:
«Ecco la barba di Giove». Nome scientifico, sempervivum
tectorum, pianta grassa che
osa arrampicarsi fino a tremila metri. Carlomagno l’aveva
inserita nelle sue regole capaci di unificare usi e costumi
dei tanti popoli suoi sudditi
perché serviva per preservare i tetti in legno o in paglia
dagli incendi causati da fulmini. Quelle foglie a corone con-
«C
centriche sono zeppe d’acqua.
E Marguerettaz l’ha inserita
nell’orto-museo («È trent’anni
che sogno di poter realizzare
un giardino medioevale») per
farlo diventare «testimone vivente delle cultura alpina, valdostana in particolare».
È l’idea raccolta dalla «Maison des anciens remèdes» di Jovençan, piccolo Comune vicino
ad Aosta. La «Maison» custodisce i segreti delle erbe officinali
e i rimedi legati alla tradizione.
Mancava però un giardino dove
coltivare le erbe, da aprire al
pubblico. Sono arrivati gli euro
dall’Europa per il progetto e la
signora Marguerettaz ha potuto realizzare il suo sogno di hortus conclusus. Nasce così il
«Jardin des anciens remèdes».
L’orto è diviso in aiuole, meglio,
in parcelle quadrate disposte
intorno a una croce e delimitate
da assi di larice, preferito al ca-
Le specie
Dall’alto,
la barba
di Giove
(Sempervivum
tectorum) e
l’erba
dei gatti
(Nepeta
cataria)
nonico bosso, colpito dal piralide, bruco defogliatore che lo indebolisce. In quei quadrati ci
«sono piante da salvare a futura memoria».
All’inizio del viaggio tra verdure, erbe e fiori un cartello annuncia che si entra in un regno
già codificato da Carlomagno.
La sua frase: «Vogliamo che in
ciascun orto siano contenuti...».
Elenco corposo. A Jovençan,
con la barba di Giove, c’è l’«erba
di tsatte» (erba dei gatti), nepeta cataria. Oltre a avere proprietà digestive è un tranquillante, mentre è un eccitante per
i felini. C’è la cipolla perenne, alta oltre il metro e mezzo o il
grande sedano selvatico, quel
levisticum indicato da Carlomagno e usato anche come insetticida: veniva strofinato sui
dorsi di asini e muli per tenere
lontano i tafani. Mezzo metro
quadrato è per la «parietta»,
ANNIVERSARI
1959
2016
Maddalena Gai
Le famiglie Gai
ricordano i loro
versario chiesa
zione, via Nizza
ore 18.
Vestidello Oddenino
cari. Messa di AnniImmacolata Conce47, 14 giugno 2016
2009
Giuseppina
Marguerettaz
mostra
le cipolle
perenni dell’orto: sono
alte oltre
un metro
e mezzo
santoreggia, usata anche come
essenza per vermut. Il perimetro dell’orto è un corridoio di
piante ornamentali. Fra queste
il sinforicarpo i cui frutti, piccole palline candide, servivano
per adornare le tombe. O la
asclepias syriaca, semi setosi e
frutti a forma di pappagallini
verdi. «Si raccoglievano - conclude - e mettevano sui davanzali per stupire i passanti».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
2016
Maria Dassano
ved. Marchese
Gli anni passano e portano via tante
cose, ma non il nostro ricordo. La famiglia.
1996
2016
"La vita è memoria. La
memoria è vita."
Ines Gariglio Garbarino
Sempre viva nel ricordo affettuoso dei
tuoi cari.
Scarica