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12 CAMPIONATO GIORNALISMO
GIOVEDÌ 10 APRILE 2014
Scuola media — San Marino
Una mostra contro le guerre nucleari
La classe III M in visita all’esposizione internazionale a San Marino
L’INCONTRO
Vittoriano,
ex deportato
a Mathausen
L’11 FEBBRAIO scorso, tutti noi ragazzi di terza media di
Fonte dell’Ovo abbiamo avuto
l’occasione di incontrare Vittoriano Zaccherini, un ex deportato di un campo di concentramento, per conoscere la sua
esperienza. Ci ha raccontato
che è stato deportato all’età di
17 anni nel campo di Mathausen. Inizialmente pensava che
vi fosse stato portato per lavorare, ma quando entrò nel campo,
vide varie persone, magre, sfinite con un vestito a righe e capì
che non sarebbe stata «un’esperienza facile». Appena entrato, a Vittoriano venne assegnato un numero e sulla maglia
gli venne cucito un triangolo
rosso che indicava i prigionieri
politici. Dormivano in quattro
su un pagliericcio di 80 centimetri e c’era la sveglia alle 4 di
mattina. Lavoravano distaccati l’uno dall’altro in modo che
non potessero parlare fra loro.
Nel campo si mangiava: una
broda e bucce di patate e Vittoriano pesava solamente 28 chilogrammi al momento della Liberazione. Vittoriano, uscito
dal campo, non ha parlato di
questa storia per 18 anni perché ripensare a quel periodo lo
faceva stare troppo male. Ma
poi ha capito che era necessario testimoniare la sua esperienza affinché questa tragedia
non capiti mai più. Zaccherini
nonostante abbia 88 anni riesce e vuole ancora parlare di
quel periodo, e nonostante il dolore che il ricordo gli provoca
ancora,continuerà a farlo finchè avrà vita. Siamo stati davvero fortunati ad averlo nostro
ospite ed è stato un incontro veramente interessante che non
dimenticheremo mai.
Giada Gennari III M
VENERDÌ 7 marzo scorso, si è
svolta l’uscita didattica della classe III M alla mostra «Senzatomica» a San Marino città. La mostra
aveva come obiettivo la prevenzione dello sviluppo della bomba atomica. La visita è partita con la
spiegazione della guida sugli effetti della bomba atomica . All’interno della mostra c’era anche un simulatore che riproduceva il fragoroso suono che produceva l’esplosione di una bomba atomica a 90
chilometri di distanza. La guida
ha anche spiegato che la bomba
atomica ha un effetto radioattivo
che dura per centinaia di anni avvelenando tutti gli organismi viventi e rendendo altamente tossico anche il suolo e l’acqua. È stato
mostrato anche un video dei sopravvissuti di Nagasaki e Hiroshima che informava sugli effetti provocati sull’uomo, infatti ad una
certa distanza si moriva all’istante, carbonizzati dal calore sprigionato e uccisi dall’energia sprigionata dall’esplosione, sempre più
lontano invece le persone venivano accecate dal lampo di luce provocato dalla bomba ustionati dal
calore della bomba ed i pochi sopravvissuti erano ridotti malissimo con malattie che si trasmette-
La locandina
della mostra
Senzatomica
che si è tenuta
da febbraio a
marzo al
centro
congressi del
Best Western
Palace Hotel di
Serravalle
vano dai genitori ai figli.
una morte inevitabile.
I SOPRAVVISSUTI molto spesso morivano nel corso di pochi
giorni, infatti c’è una testimonianza di una persona che si trovava
su un treno dopo una catastrofe
nucleare e raccontava che le persone continuavano a morire, una dopo l’altra, parlava delle grida dei
bambini a cui morivano i genitori
per l’effetto della bomba atomica,
LA GUIDA ha inoltre spiegato
cosa accadrebbe se si scatenasse
una guerra nucleare, con conseguenza la fine dell’umanità. Ci ha
inoltre fatto riflettere su cosa accadrebbe se, al contrario i soldi spesi nella creazione di armi andrebbero spesi per far cessare la fame
nel mondo e lo sviluppo di scienze utili, come la medicina.
A PARER MIO continuare nello
sviluppo di armi nucleari è insensato, poiché i soldi che non andrebbero spesi lì potrebbero essere impiegati meglio, per far cessare la crisi, dobbiamo svegliarci!
Non possiamo permettere che accadano ancora atrocità come quella di Nagasaki o Hiroshima nel
mondo, altrimenti moriremo tutti senza vincitori né vinti.
Alessandro Guidi III M
L’INTERVISTA ROSA PACI, UNA INSEGNANTE DELLE ELEMENTARI DI FIORENTINO SI RACCONTA ALLA CLASSE
«Cosa fare da grande? La maestra»
LA SCELTA della scuola superiore è una delle più impegnative della vita, perché la scuola che si frequenterà
dopo le medie è quella che darà le basi per il nostro futuro.
Proprio per questo abbiamo deciso di recarci alla scuola
elementare di Fiorentino, per poter meglio conoscere un
lavoro che a noi interessa particolarmente, ovvero quello
della maestra. Abbiamo intervistato Rosa Paci.
E’ un lavoro che impegna solo durante le ore
scolastiche?
La maestra Rosa Paci insieme
alle ragazze della III M
«Alle 4 ore che si lavorano al mattino segue poi quello
pomeridiano di preparazione dei materiali e delle attività. Alla fine non si stacca mai. Anche perché ora come
ora sono sempre più frequenti bambini con problemi sia
fisici ma anche familiari, e quindi per loro devi essere sempre presente».
Quali sono gli aspetti negativi e positivi?
«Uno degli aspetti positivi è sicuramente che è sempre
una sfida. Ogni giorno è diverso dall’altro, ogni mese e
ogni anno. Quando vedi un bambino che sta crescendo e
che sta migliorando è una soddisfazione perché una parte
di tutto quello è anche merito tuo. Gli aspetti negativi sono invece quando trascuri un po’ la famiglia, nel senso
che ci sono dei periodi come la fine della scuola, la fine del
quadrimestre o quando si organizza lo spettacolo di Natale, in cui si pensa soprattutto a quello». Non conoscevamo
molti aspetti di questo mestiere. E’ un lavoro che deve piacere: bisogna mettersi in gioco per migliorare. E questo è
quello che ci ha colpite maggiormente.
Anna Mularoni, Stella Paoletti,
Lucia Pasolini III M
VITA STUPEFACENTE
LA VITA è stupefacente, non sprecatela.
La Gendarmeria della Repubblica spiega
ai ragazzi la sicurezza sulla strada. «La vita è davvero stupefacente» è il titolo perfetto per l’incontro con la gendarmeria
che si svolge ogni anno alla scuola media
di San Marino, dove agenti di polizia specializzati illustrano ai ragazzi i pericoli legati all’abuso di sostanze stupefacenti e di
alcol .L’incontro, finalizzato alla preven-
zione delle “dipendenze,” risulta sempre
di grande interesse e di rilevante importanza per i giovani della nostra repubblica.
Pietro Castellani III M
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