Data: 22/05/2017 | Pagina: 9
Categorie: EURAC
Turismo, al lavoro
per facilitare l’arrivo
dei turisti stranieri
Il Consorzio Dolomiti sta sviluppando nuovi contatti anche
con l’aeroporto di Treviso. «La Regione Veneto ci sostenga»
◗ BELLUNO
Mentre la Provincia di Belluno
si accinge a firmare il contratto
con l’Eurac, la società che ha
vinto il bando per redigere il
piano marketing territoriale
del valore di 5.5 milioni di euro
arrivati dal Fondo comuni confinanti, il Consorzio Dolomiti,
un tempo incaricato della promozione, si sta muovendo, pur
nella situazione di stallo in cui
versa da un paio d’anni, su più
fronti in vista di tempi migliori.
Nelle settimane scorse il
Consorzio ha approvato il bilancio consuntivo 2016, «un bilancio che deve tener conto del
fatto che dobbiamo pagare i
debiti e riscuotere i crediti, e
portare a termine progetti finanziati da fondi regionali»,
precisa il presidente Fabrizio
Piller Roner. Che aggiunge: «Attendiamo il piano marketing
dell’Eurac per poterlo poi mettere in pratica insieme con i
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consorzi di valle che restano i
principali soggetti della promozione turistica, anche se con
tutti i problemi economici che
ci sono».
«Stiamo lavorando su alcune idee», prosegue il capo del
Consorzio Dolomiti, «una è già
a livello avanzato insieme con
la Camera di commercio di Belluno e Treviso per stringere accordi che ci permettano di mettere in comune esperienze e
progetti». Ma il piano su cui si
sta impegnando di più è quello
che vede come protagonista
l’aeroporto di Treviso Canova.
«Sappiamo che i turisti arrivano oggi in aereo, più che con
pullman o altri mezzi, anche in
considerazione dei costi poco
elevati dei voli low cost», spiega Piller Roner, «e sappiamo
anche che da Treviso ogni anno sbarcano tramite i vettori
Ryanair e Easy Jet circa 1,5 milione di passeggeri. Anche per
la stagione sciistica invernale i
nostri turisti arrivano al Canova, soprattutto se provengono
dall’Est Europa, Cechia, Romania, Polonia, Slovacchia, Bulgaria. Consideriamo che il
60-70% di chi viene a sciare in
alcune località dolomitiche sono stranieri. Quindi chiediamo
alla Regione di dialogare con i
tutti i vettori aerei perché considerino anche le tratte che sono più utili alla montagna e allo sci, a partire dal prossimo
anno. Lo chiediamo perché le
idee le abbiamo, ma ci mancano le risorse per sostenerle.
Credo che una presa di posizione della Regione debba arrivare presto e non solo per il nostro interesse, ma per tutta
l’economia veneta».
(p.d.a.)
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