Il lungo viaggio del carbonio letto nei diamanti

Il lungo viaggio del carbonio
letto nei diamanti
Sei preziosi esemplari di diamanti sono stati estratti da un
giacimento della regione di Juina, in Brasile hanno permesso a
un gruppo di ricercatori coordinato da Michael Walter
dell’università britannica di Bristol di tracciare il percorso
fatto dal carbonio, che, a quanto pare, arriva fino al cuore
della Terra, a profondità mai immaginate finora.
A testimoniarlo sono le impurità minerali contenute nei
diamanti, nati alla profondità record di oltre 700 chilometri.
Grazie a una serie di approfondite analisi, si è compreso che
le impurità presenti al loro interno sono costituite da
minerali che si possono formare quando il basalto si fonde e
cristallizza in condizioni estreme di temperatura e pressione,
tipiche della parte più interna del mantello terrestre, che si
trova a oltre 700 chilometri di profondità.
I ricercatori ipotizzano quindi che le inclusioni dei diamanti
si siano formate quando una placca della crosta oceanica
(ricca di basalti) è scivolata sotto un’altra placca andando
poi a unirsi alle rocce fuse del mantello terrestre.
I diamanti avrebbero quindi conservato i resti di questa
fusione e avrebbero addirittura ‘registrato’ la loro risalita
verso la superficie terrestre, avvenuta durante il Cretaceo,
circa 70 milioni di anni fa, cristallizzando al loro interno i
cambiamenti di fase delle inclusioni minerali dovuti alle
variazioni di pressione e temperatura incontrate nel viaggio.
A.U.
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