42 l l 28 MARZO 2011 AFFARI & FINANZA Rapporto/ RISPARMIO GESTITO Lo scenario geopolitico sconvolto da eventi naturali e dal “Risorgimento arabo” raffredda gli entusiasmi sui titoli azionari e spinge verso le obbligazioni PAOLA JADELUCA Roma o Tsunami in Giappone, la guerra in Libia, le nubi radioattive della centrale nucleare di Fukushima, le rivolte civili dallo Yemen alla Siria al Bahrein. Il globo è in piena rivoluzione, le scelte di investimento e di portafoglio sono in balia di un vero e proprio terremoto finanziario: «Ci troviamo di fronte a un cambiamento di scenario che ha un diretto impatto con l’allocazione non solo di fondi, assicurazioni e Sgr ma anche degli investitori finali che hanno a che fare con una somma di variabili geopolitiche e rischi macroeconomici che si modificano in linea con i cambiamenti dello scacchiere mondiale», spiega Claudia Segre, segretario generale Assiom Forex, l’associazione che raccoglie più di 1.500 soci, in rappresentanza di circa 450 istituzioni finanziarie, un osservatorio privilegiato per delineare lo scenario che si presenta in questa fase critica del pianeta. Quale è stato il primo impatto? «Inevitabile il ritorno a un atteggiamento difensivo. All’inizio dell’anno, anche in prospettiva di un rialzo dei tassi, gli investimenti si erano spostati sul mercato azionario, grazie alla buona capacità del mondo corporate di rifinanziarsi sul mercato e di proporre utili e ritorni interessanti. Ora, assistiamo al movimento inverso, un rientro sul comparto obbligazionario e quindi un ribilanciamento immediato dei portafogli, prima sbilanciati sull’azionario». Obbligazioni di stato? «Sì, i governativi anche con il discorso dei Pigs, Grecia compresa, possono rappresentare un’ottima opportunità, anche se più speculativa. A mano a mano che si dipana la matassa delle misure di contenimento da parte della autorità di mercato e degli organi comunitari, tutto ciò che ha garanzia governativa esplicita torna quindi a essere interessante, anche quando emesso da Paesi core Ue». L’Economist in edicola questa settimana delinea uno scenario nefasto: mentre il caccia Eurofighter Typhoon sorvola il Mediterraneo, la crisi dei debiti d’Europa è in pieno tumulto. E le dimissioni del primo Ministro portoghese di fronte alla mancata approvazione del piano di risanamento hanno aggravato la situazione. La cancellazione del debito irlandese da parte del governo di Dublino, è un altro colpo. Tutto questo non rischia di scaricare sui creditori privati il debito europeo? «I criteri di patrimonializzazione più severi con Basilea III, per le banche, e Solvency II, per quanto riguarda il comparto assicurativo, concentrano gli impegni di patrimonializzazione verso la carta governativa Ue e vedranno anche gli istituti finanziari più di frequente approvvigionarsi sul mercato. E non appena la situazione europea dovesse stabilizzarsi queste emissioni diventeranno estremamente allettanti». Ma sullo scenario mondiale incombe ora l’incognita Giappo- RIVOLTE E PAURA Terremoto, tsunami e guerra non hanno sconvolto solo lo scenario geopolitico ma anche lo scacchiere finanziario internazionale con gli operatori costretti in poche settimane a rivedere le strategie per i loro investimenti in cerca di un rifugio più sicuro L schio che il Giappone si tiri dietro tutta l’economia mondiale, rappresenta una minima parte delle importazioni ed esportazioni globali». Ma una turbolenza finanziario, seppure circoscritta, l’ha comunque creata. «Sono stati fortemente colpiti i titoli assicurativi e riassicurativi, e si è creata una forte volatilità nei “I governativi possono rappresentare un’ottima opportunità, anche se più speculativa” spiega Claudia Segre, semiconduttori, in cui il Giappone ha un ruolo chiave. E anche segretario generale Assiom Forex. “Ma è l’America Latina, Brasile in testa, a uscire vincitrice sui mercati” nell’automotive». La guerra in Libia e le rivolte nei paesi orientali hanno riaccesiamo in una fase di globalizza- so la miccia del caro-petrolio. «Questa sorta di Risorgimento zione in cui il coordinamento strategico funziona e permette di arabo — le rivolte che si sono esteevitare sia crolli inaspettati che se dal Maghreb allo Yemen, e sino al Barhein — crea una situazione recuperi esagerati». Il Nikkei, l’indice della borsa che rischia di sfuggire di mano. Il faro è acceso sull’Africa, nipponica, è crollato, ma che rappresenta ottime a inizio settimana ha fat“L’Europa opportunità per le comto improvvisamente reha sottovalutato Claudia modity, sia metalli che gistrare un sensibile rialla messa Segre tutto quanto gira attorno zo. in sicurezza (Assiom alle risorse energetiche, «Un rimbalzo tecnico Forex) dovuto ad aspettative della polveriera compreso il petrolio. C’è piuttosto ottimistiche. Al mediterranea” da dire che l’arrivo della buona stagione dovrebbe primo accenno di ripresa ne. Ci si chiede se non possa pro- (pari a circa il 223% del pil), tenu- che non ha fatto da supporto ai ti- dell’alimentazione elettrica nelle attenuare gli incrementi del gregvocare uno shock finanziario co- to in mano dai domestici, circa il toli giapponesi. Inoltre l’inter- prefetture colpite e nella centrale gio, che difficilmente potranno rime quello seguito alla bancarot- 90% del totale, per lo più investi- vento della Banca centrale è stato nucleare, oltre alla messa in sicu- toccare i record storici dei 150 dolta della Lehman. tori istituzionali che sono obbli- molto rapido ed evidente, sullo rezza dei reattori più a rischio, si è lari al barile, a meno di un coinvol«Nel mercato giapponese è gati dal governo a mantenere in- yen, ed è stato coadiuvato dal creata un’ondata positiva, poi gimento nelle rivolte dell’Arabia elevatissimo il debito pubblico, vestimento in titoli pubblici, cosa supporto del G7. Ciò prova che rientrata. Ma, ripeto, non c’è il ri- Saudita, per ora scongiurato dall’intervento governativo». La guerra in Libia rende il quadro ancora più turbolento. L’ENERGIA «Tutto fa pensare che la battaSe vuoi raggiungere i tuoi obiettivi, glia Nato si concluderà abbastanfatti guidare da chi conosce la strada. za rapidamente, sappiamo che l’esercito libico è poco organizzal blocco del programma nucleare deciso dalla to, a differenza che in Egitto o AraCina, con sessanta centrali in cantiere, in bia Saudita, Bahrein e Qatar. contemporanea allo stop di altri Paesi Emerge, però, che ancora una emergenti al programma di sviluppo volta la messa in sicurezza della dell’energia nucleare, e la brusca frenata situazione del Mediterraneo è sempre sulla “scelta atomica” annunciata dal stata sottovalutata dalla stessa premier tedesco Angela Merkel. Dopo il Europa. Questo va a vantaggio di terremoto in Giappone si aprono tutti i fornitori di energia verso inevitabilmente «nuovi scenari energetici — l’Europa: dalla Russia, al Kazakisecondo il segretario generale Assiom Forex, stan, all’Azerbaigian ed all’UzPaola Segre — Indubbiamente si apre la caccia bekista». ai titoli del fotovoltaico. D’altro canto c’è da Se noi siamo al centro del conchiedersi anche se tutti i piani nei confronti del flitto, c’è un’altra parte del monnucleare che le società energetiche avevano do che vede positivo e osserva da fatto non possano creare opportunità di lontano, l’America Latina. acquisto sulle quotazioni dei relativi titoli, perché «Chi esce vincitore assoluto è se nel prossimo anno per il Giappone permarrà l’America Latina, dove si conferuna grande volatilità per questi settori si ma leader il Brasile con gli altri potrebbero riaprire nuove strade di investimento paesi vicini come Colombia, Cile e riallocazione dei flussi di investimento». e Perù che fanno delle commodity (p.jad.) il loro traino agli investimenti e all’export». © RIPRODUZIONE RISERVATA www.ubipramerica.it L’Africa brucia, il Giappone trema è il momento di giocare in difesa Parte ora la caccia ai titoli fotovoltaici I © RIPRODUZIONE RISERVATA