Programma - Settimana del Cervello

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LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA «E lei come si chiama?»
«Aspetti, ce l'ho sulla punta della lingua.»
Umberto Eco. La misteriosa fiamma della regina Loana.
COMUNICATO STAMPA
Un simposio medico, una serata al cinema, una conferenza pubblica e 8 incontri nelle scuole
Ricordi e oblio alla Settimana del cervello
Io non sono il mio cervello! Sono anche le relazioni, il mio corpo, l’ambiente. Sono anche la tazza
del caffè che tengo in mano al mattino. Sono anche i miei vestiti, il mio lavoro, io sono lo sguardo
degli altri. Sono le mie scarpe, io sono la persona che amo. È vero. Ma quando la patologia trafigge
il cervello e sfilaccia la rete di neuroni, io non sono più. Non sono più nemmeno le mie scarpe. Non
riconosco la mia tazza del caffè e nemmeno le storie che vi si riflettevano ogni mattino. Non discerno
più, non mi riconosco più.
Per tanti anni abbiamo cura dei nostri neuroni, li nutriamo di incontri ed esperienze, li coltiviamo con
l’immaginazione e gli stimoli sensoriali, li rinforziamo delicatamente con l’apprendimento. Ma un
giorno, senza sapere il perché, il cervello si sfilaccia. Come un castello di sabbia raggiuto dall’alta
marea, appiattito dalle onde. Il solido mastio del pensiero si sgretola, mura e fossati lasciano entrare
fragilità e confusione, il ponte levatoio resta fermo, senza sapere più se alzarsi o abbassarsi. La
persona si dissolve. Che cosa resta di quel castello ferito dalle onde? Che cosa significa non sapere
più di avere moglie, figli o nipoti e non sapere più nulla di se stessi? Cos’è un uomo senza quel
racconto che oggi giorno trova conferma nella propria storia? Che cosa succede quando i nostri ricordi
spariscono e esploriamo il quotidiano come un’esperienza senza significato e slegata da noi?
La malattia di Alzheimer colpisce il 5 % delle persone che hanno superato i 65 anni e il 40 % delle
persone che hanno superato gli 85 anni. I meccanismi alla base dell’insorgenza della patologia sono
complicati e in parte ancora poco chiari: due proteine presenti nel nostro cervello (il peptide amiloide
o la proteina tau) si trasformano da amici a nemici e bloccano le comunicazioni fra i nostri neuroni
portandoli alla degenerazione. A subirne gli effetti non sono solo le nostre cellule cerebrali. La vita
familiare viene messa a dura prova e gli equilibri relazionali devono trovare nuovi sbocchi. La
malattia di Alzheimer, come anche altre forme di demenza, ci interroga, ci obbliga a trovare nuovi
trattamenti, ma ci invita anche a ripensare alla nostra società, che sempre più anziana, avrà bisogno
di nuove forme di cura e accoglienza e nuove modalità per assicurare un sostegno ai famigliari del
malati. La “Settimana del cervello” quest’anno rifletterà su questo tema con un simposio medico
(martedì 17 marzo all’Ospedale Civico di Lugano) che farà il punto su quanto oggi sappiamo sulla
perdita di memoria (tra normale invecchiamento e patologie), ma anche con due momenti rivolti al
pubblico: la proiezione gratuita del film Still Alice (domenica 15 marzo, ore 18.00, CineStar di
Lugano, posti fino ad esaurimento dei biglietti) che ci aiuterà a riflettere sui cambiamenti che i malati
e i famigliari affrontano quando la malattia entra nella loro vita e una conferenza pubblica sulla
malattia di Alzheimer (martedì 17 marzo, ore 20,30, Auditorium USI Lugano) con tre esperti. Il
fascino per il cervello, organo del pensiero e della creatività, sarà anche presente con 8 conferenze in
diverse scuole del Cantone. Informazioni: www.settimanacervello.ch
Documentazione per la stampa: http://www.settimanacervello.ch/stampa/ Password: cervello 14
LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA Gli incontri pubblici
Domenica 15 marzo 2015, ore 18.00
Cinestar di Lugano , Via Ciani 100, Lugano
Still Alice
Proiezione speciale del film di R. Glatzer, W. Westmoreland. Con
Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth, Hunter
Parrish, durata 99 min. USA 2014. Proiezione gratuita. Ritirare i biglietti
alla cassa del Cinestar il giorno stesso della proiezione dalle 14.00 alle
18.00. Posti disponibili fino ad esaurimento dei biglietti.
Alla fine del film seguirà un breve commento da parte di Dr. med. Claudio
Staedler, primario di Neurologia presso il Neurocentro della Svizzera
italiana e presidente della Settimana del cervello Ticino, Prof. Dr. med.
Alain Kaelin, Direttore Neurocentro, Ospedale Regionale di Lugano.
Alice Howland è una donna alla soglia dei cinquant'anni, orgogliosa degli obiettivi raggiunti. È un'affermata linguista e
insegna alla Columbia University, ha una solida famiglia composta dal marito chimico e da tre figli, Anna, Tom e
Lydia, tutti e tre realizzati. Ma improvvisamente la sua vita cambia, quando le viene diagnosticata una forma presenile
di Alzheimer. Tutte le sue certezze crollano, diventando una donna fragile e indifesa, anche agli occhi della famiglia che
l'ha sempre vista come un pilastro. La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still Alice)
scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova e pubblicato in Italia da Edizioni Piemme.
Martedì 17 marzo 2015, ore 20.30
Auditorium dell’Università della Svizzera italiana, Via G. Buffi 13, Lugano
Sto perdendo la memoria?
Malattia Alzheimer oppure semplici problemi di memoria?
Conferenza pubblica con Dr med. Pierluigi Quadri, Caposervizio Geriatria
OBV e ORL , Dr. Paolo Paganetti, responsabile ricerca di base del
Neurocentro della Svizzera italiana e Dr. med. Leonardo Sacco,
capoclinica presso il Neurocentro della Svizzera italiana. Moderazione: Dr.
Giovanni Pellegri
La malattia di Alzheimer colpisce il 5 % delle persone che hanno superato i 65 anni e il 40 % delle persone che hanno
superato gli 85 anni. Delle sostanze (il peptide amiloide o la proteina tau) si trasformano da amici a nemici nel nostro
cervello e bloccano le comunicazioni fra i nostri neuroni portandoli alla degenerazione. Un fenomeno che si riscontra
anche in altre malattie neurodegenerative come la malattia di Parkinson. Inizialmente vengono coinvolti i centri delle
memoria, si dimentica dove si è parcheggiata la macchina, dove si sono messe le chiavi, l’appuntamento con il dentista.
Poi i nostri ricordi del passato e le nostre conoscenze culturali e lessicali si affievoliscono e la nostra iniziativa spesso
scema con l’umore che diventa altalenante. La nostra vita familiare viene messa a dura prova e gli equilibri relazionali
devono trovare nuovi sbocchi. Nella terapia farmacologica in corso di sperimentazione e negli aiuti sociali dobbiamo
trovare una risposta a questo problema che coinvolge tutti noi.
LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA Conferenze nelle scuole
Gli insegnanti che lo desiderano possono richiedere alla Settimana del cervello delle conferenze con
a tema il cervello e le importanti sfide per combattere le numerose malattie che lo affliggono.
Nel 2015, si parlerà di cervello con gli studenti in queste scuole:
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Lunedì 16 marzo 2015, ore 9.00, Scuola cantonale di
commercio, Bellinzona
Mercoledì 25 marzo, ore 13.30, Liceo cantonale di Bellinzona
Martedì 30 marzo, ore 8.00, Scuola cantonale di commercio,
Bellinzona
Mercoledì 1° aprile, ore 10.00, Scuola cantonale di
commercio, Bellinzona
Martedì 21 aprile, ore 8.00, Liceo cantonale di Mendrisio
Mercoledì 22 aprile, ore 8.00, Liceo cantonale di Lugano 1
Lunedì 27 aprile, ore 14.00, Liceo cantonale di Locarno
Martedì 28 aprile, ore 8.00, Liceo cantonale di Lugano 2
Il simposio per medici
Martedì 17 marzo 2015 dalle 16.00 alle 19.30
“Memoria” fra normale e patologico
Ospedale Regionale di Lugano, Civico – Aula Magna
Scarica il programma: www.settimanacervello.ch/programma/
Quest’anno la settimana del cervello s’interesserà di memoria e invecchiamento. Sarà un’occasione per
affrontare le novità riguardo la terapia e la diagnostica della malattia di Alzheimer che fa sempre più passi in
avanti. Il simposio medico dedicherà particolare attenzione alla diagnostica neuropsicologica e alla biologia
dell’invecchiamento patologico. Abbiamo poi deciso di dare uno spazio a un argomento poco affrontato e
molto eccitante della neuropsicologia che riguarda la memoria dei delitti. Per questo abbiamo invitato un
esperto internazionale che ha fatto da perito a casi famosi di cronaca e gli abbiamo chiesto di parlarci di come
i giudici fondano spesso la tesi dell’accusa su un’idea della memoria del testimone che non sempre è dimostrata
da prove neuropsicologiche.
LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA Il comitato nella Svizzera italiana
Le attività nella Svizzera italiana sono coordinate da un comitato regionale composto da:
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Dr. med. Claudio Städler (presidente), primario di neurologia, Neurocentro della Svizzera
Italiana, Ospedale Regionale di Lugano
Prof. Dr. phil. med. Alain Kaelin, Direttore Neurocentro, Ospedale Regionale di Lugano
Dr. Med Rafael Traber, direttore medico della Clinica psichiatrica cantonale
dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale
Dr. Med. Claudio Gobbi, viceprimario di neurologia, Ospedale Regionale di Lugano
Dr. med. Leonardo Sacco, Leonardo Sacco Capo-clinica Neurologia, Neurocentro della
Svizzera Italiana
Dr. Giovanni Pellegri, neurobiologo e divulgatore scientifico, Università della Svizzera
italiana, Lugano
Comunicazione e relazioni pubbliche
Settimana del cervello
c/o L’ideatorio
USI Università della Svizzera italiana
Via Lambertenghi 10a
CH - 6904 Lugano
Tel. +41 58 666 45 20
E-mail: [email protected]
Le attività della Settimana del cervello sono possibili grazie al lavoro di volontariato di medici e
ricercatori e grazie al sostegno di alcuni enti che promuovono le iniziative.
Neurocentro della Svizzera italiana
Università della Svizzera italiana – L’ideatorio
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