anno XXVII , n. 1 - aprile 2011 1 Editoriale di Roby Noris 2 Buona Pasqua di Resurrezione di Chiara Pirovano 3 John Henry Newman di Silvana Held Balbo 6 Giornata delle comunicazioni sociali 2011 di Francesco Muratori 8 Società Amici del pensiero (intervista con Giacomo B. Contri) di Dante Balbo 10Giovanni Paolo II, testimoni del suo tempo AAVV 16 E tu come ti poni? di Nicola Di Feo 18Corso Tutor di Dani Noris 20No alle banche alimentari di Roby Noris 23La fantasia del risparmio di Dani Noris 25Cornelia Sorabji di Marco Di Feo 26Manuel Exitu: il cinema racconta storie di accoglienza di Roby Noris 28Sentire con gli occhi parlare con le mani: Maurizio Scarpa di Francesco Muratori 34Pilota il Cessna 172 e suona il sax: incontro con il Cardinale Oscar R. Maradiaga di Marco Fantoni 37Il matrimonio, il lutto, il sacerdozio: Stefano Haulik di Dante Balbo 38Legge disoccupazione: modifiche di Marco Fantoni 40L’uomo e il farmaco: incontro con Lorenzo Pezzoli 2 di Dante Balbo 42NUOVA RUBRICA: e-Book, e-Reader e-Dintorni di Marco Di Feo 44SANTI DA SCOPRIRE Santo Espedito di Patrizia Solari Editore: Caritas Ticino Direzione, redazione e amministrazione: Via Merlecco 8, Pregassona [email protected] Tel 091/936 30 20 - Fax 091/936 30 21 Tipografia: Fontana Print SA, via Maraini 23, Pregassona Abbonamento: 4 numeri Fr. 20.Copia singola: Fr. 5.- CCP 69-3300-5 Direttore Responsabile: Roby Noris Redazione: Dante Balbo, Michela Bricout, Marco Di Feo, Nicola Di Feo, Marco Fantoni, Stefano Frisoli, Silvana Held Balbo, Francesco Muratori, Dani Noris, Giovanni Pellegri, Chiara Pirovano, Patrizia Solari Copertina: Resurrezione, 1986, Nag Arnoldi (per gentile concessione dell’Autore) Foto da: Archivio Caritas Ticino; Caritas Insieme TV, www.flickr.com Foto di: AAVV, Roby Noris, Chiara Pirovano Tiratura: 6’000 copie ISSN 1422-2884 Qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, dà diritto all’abbonamento Buona Pasqua di Resurrezione Gli auguri pasquali di Caritas Ticino in copertina: bozzetto della scultura in bronzo “Resurrezione” di Nag Arnoldi NAG ARNOLDI: scheda tecnica N di Chiara Pirovano* ato a Locarno nel 1928, inizia il suo iter formativo a Lugano, verso la fine degli anni quaranta, grazie alla frequentazione di artisti ticinesi. Studia, sperimenta e padroneggia dalla giovinezza varie tecniche artistiche tra cui il vetro e la ceramica. Pittura e scultura le espressioni artistiche “sue” per eccellenza ma, a partire dagli anni sessanta, s’intensifica decisamente nell’artista il rapporto con la scultura tanto da divenire la sua prima forma d’arte. Sarà proprio la scultura a confermare la fama di Nag Arnoldi sia sulla piazza nazionale sia sui mercati internazionali. Fondamentale nella crescita dell’artista, oltre al suo legame con la cultura italiana, anche il suo incontro con gli Stati Uniti e il Messico cui si lega l’attrazione esercitata su di lui dalle antiche civiltà precolombiane, dalle forme della cultura maya, che gli suggeriscono una serie di soluzioni formali, e dal loro particolare atteggiamento “di distaccato coinvolgimento”, apprendendone, col tempo, quella tensione a plasmare la materia, conferendole “valori ieratici e simbolici” (cfr. Caramel). Dovendo sintetizzare in poche righe la poetica di Nag Arnoldi, ci permettiamo di citare un significativo intervento del critico d’arte Raffaele De Grada: “nei suoi pezzi *storica dell’arte ➤ Nag Arnoldi, Resurrezione, 1986, bronzo PERSONAGGI John Henry Newman migliori Nag Arnoldi ci dà questo dramma del passaggio repentino tra forma e non forma, tra forza e annullamento, tra impronta e cancellazione. Tale istinto potente e genuino è continuamente sottoposto da Arnoldi ad una elaborazione intellettuale, più evidente dove egli supera l’istante dell’emozione e predilige il fare monumentale, sorridente e ironico, arcaico e solenne”. Intorno agli anni ottanta, Arnoldi si accosta ai soggetti sacri cui si dedica mantenendosi fedele al suo ormai definito linguaggio formale: “dinamica plastica stupefacente, capacità di trasfigurazione dei soggetti, efficace descrittività delle composizioni” (cfr. Pierre Jouvet) sono alcune delle caratteristiche che emergono dalla materia vibrante delle sculture di Arnoldi. Nell’opera Resurrezione, di cui presentiamo in copertina il bozzetto preparatorio e nell’interno la scultura in bronzo, risalente al 1986, la tensione verso l’alto del Cristo risorto si regge su di un gioco di opposti cui ben si presta la materia bronzea: pieno-vuoto, opacolucido, luce-ombra, liscio-ruvido. E la tragica bellezza del tema trattato si traduce in una composizione in cui la forte dinamicità del momento narrato viene congelata nella splendida immobilità dell’immagine tridimensionale. ■ di Silvana Held Balbo G razie anche alla bravura dei relatori della settimana intensiva su J.H.Newman, organizzata dalla Facoltà di Teologia di Lugano, ho scoperto un uomo che, ora, vorrei tanto conoscere personalmente. Educare la fede con la ragione per spiegare la verità “I Padri della Chiesa mi hanno fatto cattolico” disse Newman. Affermazione enigmatica. I Padri della Chiesa sono i successori degli apostoli, sono anche coloro che hanno custodito e tramandato la fede nei primi secoli; ma per Newman furono soprattutto amici, con i quali parlare e condividere i pensieri. Non erano testimoni lontani e morti, ma compagni di vita, che lo aiutarono a crescere nella fede, lo sorressero nei suoi studi con delicatezza e fermezza tali da portarlo alla convinzione che, se fossero nati oggi, i Padri della Chiesa sarebbero stati cattolici, e da condurlo, contro la sua stessa volontà, a divenire cattolico egli stesso. Tre anni prima della sua conversione al cattolicesimo, aveva detto a Dio che era disposto a donargli tutto della sua vita a patto che 3