2000: La ripresa economica si rafforza COMMENTO AL MERCATO Per tutto il 1999 il mercato Italiano è stato penalizzato dalla risalita dei rendimenti obbligazionari legata alla migliori prospettiva di crescita delleconomia ed ai conseguenti timori circa una ripresa dellinflazione. Al tempo stesso la mancanza di grandi opportunità nei settori ciclici e la sostanziale assenza di titoli tecnologici, a cui vanno aggiunti le perplessità ed i ritardi nella presentazione di un convincente piano industriale per le società del gruppo Olivetti/ Telecom, hanno confinato la borsa italiana a worst performer dellanno 1999. La natura difensiva del mercato Italiano, che in passato aveva rappresentato un punto di forza, si è pertanto rivelata un elemento a sfavore della performance. Mercato italiano: worst performer 1999 Il gap negativo di performance si è, inoltre, ampliato negli ultimi 3 mesi duranti i quali la leadership di mercato è stato esercitata in modo particolare dai settori High Tech ed Internet, aree dove il mercato Italiano può offrire un numero davvero limitato di titoli quotati. Il grafico 2 mette in evidenza le performance degli indici Stoxx settoriali al 13 dic. 1999. Grafico 1. Mibtel e Euro Stoxx Grafico 2. Performance settoriali indici Stoxx Il divario si è accentuato nella seconda parte dellanno Tecnologici stars dei listini 5 Bassa crescita ed elevata esposizione sui financials hanno penalizzato il mercato Il modesto risultato, in termini relativi, raggiunto dalla borsa italiana è da ricondurre ai seguenti elementi: · a fine 99, secondo le nostre stime, lItalia dovrebbe realizzare il più basso tasso di crescita delleconomia (Pil +1.1% vs. una media EU del 2.1%); · elevata esposizione verso i financials (banche, assicurazioni) che hanno un peso di circa il 40% sul totale della market cap; · limitata presenza di titoli Internet e High Tech; · sul fronte dei flussi è proseguita la diversificazione degli investimenti verso lestero così come evidenziato dalla percentuale di azioni italiane detenute dai fondi che, rispetto ad un anno fa, è scesa dal 10.6% all8.1% mentre la quota di azioni estere è salita, nello stesso periodo, dall11.7% al 19.5% (media ultimi tre mesi). Cosa ci riserverà il 2000? Ma se i risultati del 1999 sono, nel complesso, deludenti quali sono allora le aspettative per i primi mesi del 2000? Il mercato Italiano continuerà a sottoperformare le altre borse europee o si prenderà una rivincita? E su quali settori si dovrà puntare? Dagli elementi che abbiamo considerato la risposta è purtroppo ancora negativa. Prevediamo un miglioramento del mercato ma la specifica composizione settoriale continuerà, infatti, ad essere un elemento negativo per la performance. Lo scenario del 2000 è caratterizzato da: Fattori positivi Fattori negativi · Accelerazione della ripresa · Crescita economica ancora sotto la me- economica. · Moderato rialzo dei tassi di interesse. dia europea. · Mancanza di segnali forti sulla ripresa del processo di consolidamento nel settore finanziario. · Earning momentum favorevole. · Limitata presenza nel mercato di titoli tecnologici ed Internet related. 1. Lo scenario economico: crescita senza inflazione Nel 2000 con un ciclo in fase di crescita 6 Nellultima parte del 1999 sono aumentate le evidenze della ripresa economica globale: a questo punto si può ragionevolmente affermare che la crisi economica di fine 1998 è stata completamente superata e che leconomia mondiale si sta avviando a raggiungere tassi di crescita in linea con il trend storico di lungo termine. La domanda mondiale è infatti vista in forte ripresa nel 2000, con un tasso di crescita di quasi il 5%, che segue una contrazione dello 0.4% nel 1999. Dopo la forte espansione delleconomia statunitense, che ha permesso di arginare gli effetti della crisi dei paesi emergenti nel 1998, un significativo contributo alla crescita del 2000 sarà dato dai paesi emergenti, dal Giappone e dallEuropa. Il supporto alla crescita è offerto soprattutto dalle politiche economiche espansive adottate a partire dalla fine dellanno scorso e i cui effetti si dispiegheranno pienamente nel 2000. Nel 2000 i tassi di inflazione sono visti particolarmente contenuti in Europa (1.4%) e Giappone (0.2%). Segnaliamo, inoltre, la nostra revisione al ribasso delle aspettative sul tasso di inflazione italiano nel 2000, da 2.1% a 1.7%. Fattori strutturali quali la liberalizzazione crescente dei mercati e la presenza di un elevato output gap contribuiranno a contenere la crescita dei prezzi, pur in presenza di una ripresa dei prezzi delle materie prime, in particolare del prezzo del petrolio che a partire dallinizio dellanno è più che raddoppiato. Il prezzo del petrolio nel 2000 è visto ancora particolarmente sostenuto, attorno ai 20$/barile. Negli Usa linflazione è vista attorno al 2.7%, compatibile con un tasso di crescita delleconomia più elevato rispetto agli altri paesi industrializzati. Gli aumenti dei Fed Funds effettuati nel corso del 1999 (75 centesimi complessivamente) dovrebbero consentire un soft landing delleconomia nel 2000, quando il tasso di crescita passerà dal 3.8% del 1999 al 2.9%. Tuttavia, nel 2000 è previsto un ulteriore incremento contenuto dei Fed Funds, visti a 5.75% a fine anno. Tassi di interesse (fine periodo) 1996 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Repo Rate* Euro 3 mesi** BTP 10 anni ○ ○ ○ ○ ○ ○ Euro-Dollaro Lira-Marco Lira-Dollaro ○ ○ ○ ○ ○ 1997 ○ 7.5 8.5 7.6 Tassi di cambio (medie annue) ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 1998 ○ 5.5 6.4 6.3 ○ ○ ○ 1026 1543 * tasso di sconto fino al 1997 ○ ○ ○ ○ 975 1703 ○ ○ ○ ○ ○ 1999E ○ ○ 3.0 3.2 4.0 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 2000E ○ ○ 3.0 3.4 5.5 ○ ○ ○ 990 1723 ○ ○ ○ ○ 1.05 1844 Inflazione quasi inesistente in Europa ○ ○ 3.5 3.7 5.7 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 1.08 1793 ** eurolira fino al 1998 In Europa, dopo il recente aumento del Refi Rate al 3% non ci attendiamo nuove manovre restrittive prima del secondo semestre del 2000. La nostra visione si discosta dal consenso degli economisti, che si attendono un aumento dei tassi a breve termine già nel primo trimestre dellanno sulla base di aspettative più pessimistiche delle nostre riguardo allinflazione. Bce on hold fino al 2000 H2 Anche per quanto riguarda i tassi a lungo termine europei, le nostre previsioni sono per livelli più bassi rispetto al consenso. In particolare, il tasso sul benchmark decennale italiano è visto attorno al 5.5% nella prima parte del 2000 e in salita successivamente fino a 5.65% per fine anno. Tassi a lunga in discesa Il nostro scenario prevede una volatilità molto contenuta dei cambi. Infatti, la valuta europea è vista abbastanza stabile nel 2000: il cambio medio euro/dollaro è visto attorno a 1.08 (1.05 nel 1999). Questa dinamica rappresenta un fattore di supporto per leconomia globale in quanto permette una crescita equilibrata dei vari blocchi economici senza linterferenza di Volatilità contenuta dei cambi 7 shock valutari. Inoltre, leuro prossimo alla parità con il dollaro contribuisce a mantenere elevata la competitività delle esportazioni di Eurolandia. Italia - Principali variabili macro (Var % media annua) 1996 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Prodotto interno lordo Consumi delle famiglie Consumi collettivi Investimenti fissi lordi Esportazioni merci e servizi Importazioni merci e servizi Partite correnti (mgl mld) Produzione industriale Tasso di disoccupazione Prezzi alla produzione Prezzi al consumo Indebit. netto (Lit. mld) % del Pil Debito Amm. Pubb. (% Pil) ○ ○ ○ ○ ○ ○ 0.9 0.5 1.4 2.3 1.5 -1.3 68.2 -1.9 11.7 1.9 4.0 123.1 6.6 124.6 ○ ○ 1997 ○ ○ ○ 1.5 2.6 -0.5 0.9 5.0 10.0 51.9 3.8 11.7 1.3 2.0 52.2 2.7 122.4 ○ ○ 1998 ○ ○ ○ 1.3 1.7 1.3 3.5 1.2 6.1 47.5 1.1 11.8 0.1 2.0 54.3 2.7 118.7 ○ 1999P ○ ○ ○ ○ 1.1 1.6 2.4 2.8 -1.0 3.4 32.6 -0.1 11.6 -0.4 1.7 46.8 2.2 115.2 ○ 2000P ○ ○ ○ ○ 2.2 2.2 0.9 4.1 3.9 3.3 39.9 2.5 11.3 1.3 1.7 36.7 1.7 112.3 Fonte: UniCredito Italiano 8 Europa in accelerazione nel 2000 La crescita dellarea euro è stimata attorno all1.9% nel 1999 e 2.6% nel 2000. Il contributo maggiore allespansione europea dovrebbe essere offerto dalla spesa delle famiglie, vista in crescita del 2.8% grazie ad un miglioramento della situazione occupazionale e ad una crescita del reddito disponibile. In conformità a quanto avvenuto nel 1999, nel 2000 permarrà il divario tra paesi in crescita robusta (tra cui Spagna e Francia) e quelli caratterizzati da unespansione più contenuta (tra cui, Italia e Germania). Italia in lenta ripresa Per quanto riguarda lItalia, nel 2000 prevediamo una crescita del Pil del 2.2%, tra le più basse in ambito europeo. Tra le componenti più dinamiche del reddito vi sono gli investimenti, visti in accelerazione nel 2000, da 2.8% a 4.1%. In particolare, alcuni sondaggi segnalano una prossima ripresa della componente degli investimenti relativa ai macchinari e attrezzature. Effetto Giubileo Alla vigilia del Giubileo del 2000 abbiamo valutato limpatto sul Pil dellarrivo di un imponente flusso di visitatori. Per questa occasione è stata stimata una spesa aggiuntiva degli stranieri in Italia attorno a circa 9000 mld di lire e 2500 mld quella degli italiani. Limpatto di questo evento sul settore turistico sarà quindi considerevole: quantificato per il 2000 tra lo 0.3% e lo 0.5% in termini di maggiore crescita del Pil, esso sarà uno dei fattori che sosterrà la nostra stima di crescita del 2.2%. Finanza pubblica ormai corretta Le prospettive per i prossimi anni rimarranno caratterizzate da una netta correzione dei conti pubblici italiani. Sulla base delle manovre programmate nellultimo Dpef, il nostro scenario sconta una discesa dellindebitamento netto al di sotto dell1% del Pil alla fine del 2003 (2.2% nel 1999 e 1.7% nel 2000), confermando che lobiettivo di una correzione strutturale del bilancio pubblico è un risultato ormai acquisito. 2. Liquidità Anche il quadro della liquidità sembra destinato ad essere neutrale nella prima parte del 2000. Non dovrebbe, in ogni caso, venire meno leffetto gennaio dal momento che tra cedole e rimborsi netti di titoli stato i risparmiatori dovrebbero incassare circa 11.5 mld di euro, a cui vanno sommati i flussi rivenienti dalle componenti cash delle Opa recentemente concluse sul mercato, pari ad oltre 3.5 mld di . Bisogna ricordare che, in generale, il bimestre gennaio febbraio è il meno indicato per significative operazioni sul mercato primario, e che quindi in questo periodo la liquidità potrebbe giocare comunque un ruolo positivo. Abbiamo indicato nel grafico 3 la performance del mercato italiano, assoluta e relativa ad un indice pan-europeo, negli ultimi 5 anni, dalla quale si vede che, a prescindere da un effetto generale sui mercati europei, in effetti il mercato italiano ha sempre sovraperformato gli altri mercati. Effetto gennaio in vista Grafico 3. Mercato Italiano e Indice Stoxx nei mesi dic./genn. 3. Valutazione Sulla base del modello di valutazione del P/E il mercato italiano non presenta livelli particolarmente attraenti. Il tasso di crescita degli utili è sostanzialmente in linea con le medie europee il che porta il mercato ad esprimere un P/E 2000 pari a 27.4. Anche il PEG ratio, seppur significativamente migliore rispetto ad altri mercati quali la Germania staziona sempre intorno a 1.4 riflettendo una valutazione allineata rispetto alla media europea. Valutazione fair rispetto ai mercati europei 9 Tabella 1. Valutazione comparativa mercati ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Italia Germania Francia Spagna Paesi Bassi Gran Bretagna ○ ○ Capitaliz. (mld $) ○ ○ ○ ○ 626,9 1218,3 1209,1 334,1 642,7 2672,9 ○ 98 ○ ○ 39,4 41,6 42,2 32,6 34,2 31,4 media ponderata ○ P/E 99E 00E ○ 35,4 45,7 58,0 25,9 25,9 26,7 ○ ○ ○ 27,4 36,9 30,4 22,3 22,7 23,6 ○ 01E ○ ○ 23,9 31,6 27,5 18,5 19,7 21,6 ○ EPS growth PEG2000E 99E 00E 01E 98 ○ ○ 23,8 8,8 19,9 17,4 31,9 8,9 ○ ○ ○ 19,4 19,2 22,5 17,6 22,9 19,1 ○ ○ ○ 15,2 18,1 20,8 16,8 14,8 21,2 36,3 36,5 27,4 24,4 14,9 20,0 19,2 ○ ○ 1,4 1,9 1,4 1,3 1,0 1,2 ○ ○ ○ 19,5 17,4 22,3 13,1 24,1 21,7 ○ P/CF 99E 00E ○ ○ 14,7 16,5 19,6 10,5 18,2 20,0 ○ ○ 13,8 14,4 16,9 9,3 15,0 19,5 ○ 01E ○ ○ ○ ○ 98 ○ ○ Yield 99E 00E ○ ○ ○ ○ ○ 01E ○ ○ 13,5 11,7 16,7 8,7 12,7 16,6 1,5 1,5 1,1 2,1 2,6 2,6 1,9 1,6 1,3 2,4 2,9 2,7 6,7 1,7 1,5 2,9 3,1 2,9 2,4 1,9 1,7 3,6 3,5 3,2 1,4 20,6 18,2 16,6 14,7 2,0 2,2 2,8 2,7 ○ Fonte: First Call-World Equities Va sottolineato che queste considerazioni sono basate su dati omogenei relativi ai principali mercati europei. Tuttavia, a livello di mercato italiano, le nostre aspettative sono più aggressive di quelle di consenso, in quanto ci aspettiamo una crescita degli utili del 24% ca nel 2000 rispetto al 19.3% indicato nella tabella. Il rapporto P/E 2000 relativo al nostro universo di società italiane risulta pari a 23.1x, significativamente inferiore alla media dei mercati europei. Grafico 4. Rapporto prezzi/utili Valutazione di mercato fair sul P/E... Grafico 5. Earning yield ratio ... ma cheap sullearning yield ratio 10 Grafico 6. Crescita EPS 1999/2001 4. Earning momentum favorevole Per quanto riguarda le aspettative di crescita degli utili, riteniamo che gli eventuali rischi di errore siano più probabili nella direzione di una revisione al rialzo degli utili. In tale ottica anche la valutazione sostanzialmente fair del mercato italiano evidenziata dal raffronto sui dati di consensus può essere considerata un elemento positivo. Learning momentum è infatti favorevole: nellultimo mese si è registrato un significativo turnaround nel processo di revisione degli utili attesi che ha visto il mercato Italiano recuperare il terreno perduto nel 99. Riteniamo che il processo di revisione non sia ancor del tutto concluso ed anche se gran parte del merito è ancora da ricondurre al settore finanziario è probabile che nelle prossime settimane anche il settore industriale possa beneficiare di un nuovo upgrade sulla scia di un migliore percezione del trend economico evento che, temporalmente, collochiamo nelle prime settimane del 2.000 subito dopo il superamento dei timori legati al millennium bug. 11 Grafico 7. EPS 2000 Revisions (%) 5. Rischi dello scenario 2000 Eventuali rischi sullo scenario sono soprattutto legati ai tassi 12 Il quadro di mercato appare nel complesso favorevole anche se non vanno trascurati eventuali rischi legati alla possibilità di una maggiore crescita dellinflazione e, conseguentemente, di un più sostenuto rialzo dei rendimenti obbligazionari. Questo avrebbe un impatto negativo sul mercato Italiano data la sua composizione, e quindi la sua correlazione allandamento dei tassi. Se questo non è avvenuto nel corso del 1999, nonostante un aumento dei rendimenti nellordine del 150 bp, è perché il mercato è stato sostenuto da una intensa attività di operazioni straordinarie, cosa che non appare facilmente ripetibile nel 2000. Grafico 8. Indice di Borsa e tassi dinteresse a 3 mesi Effetto millennium bug sui tassi a breve Tabella 2. Performance delle principali borse internazionali 14-dic-99 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 1 MESE ass. rel. ○ ○ ○ ITALIA (MIBTEL) 13.1 FRANCIA (CAC 40) 8.2 GERMANIA (DAX) 6.9 G. BRETAGNA (FTSE 100) 2.9 GIAPPONE (NIKKEI 500) 3.0 USA (STAND. & POORS 500) 0.5 SPAGNA (MADRID S.E.) 7.7 ○ ○ ○ ○ 3 MESI ass. rel. ○ ○ ○ ○ 11.6 15.5 14.6 9.6 7.7 5.0 13.2 4.9 6.3 10.2 10.1 12.6 5.4 ○ ○ ○ 6 MESI ass. rel. ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 1 ANNO ass. rel. ○ ○ ○ ○ ○ -6.9 -3.0 2.0 3.9 6.6 -1.6 10.9 27.3 -16.4 17.4 -6.5 4.2 -6.5 29.0 -18.1 8.4 2.5 11.1 -0.2 24.3 51.9 -27.6 36.8 -12.5 21.1 3.2 62.8 -38.5 23.0 1.3 22.4 2.0 3 MESI ass. rel. 6 MESI ass. rel. 1 ANNO ass. rel. ○ Buona performance nellultimo mese Tabella 3. Performance settoriale 14-dic-99 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ TOT. MERCATO (MIBTEL) ASSICURAZIONI BANCHE HOLDINGS INDUSTRIALI Energia & Utilities ○ ○ 1 MESE ass. rel. ○ ○ ○ ○ ○ ○ 13.1 6.5 -6.6 2.1 -11.0 10.9 -2.2 22.3 9.2 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 11.6 7.7 -3.9 -3.0 -14.6 9.2 -2.4 21.5 9.9 ○ ○ ○ ○ ○ ○ 10.9 3.9 -7.0 -2.6 -13.5 -1.8 -12.7 19.5 8.6 -16.7 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 24.3 9.6 -14.7 1.1 -23.2 -1.1 -25.4 40.8 16.5 0.7 -12.4 -6.2 -17.8 -5.8 10.3 -14.0 Media 33.6 20.5 53.3 41.7 65.4 54.5 136.6 112.3 Telecoms 40.0 26.9 43.8 32.2 36.5 25.6 61.2 36.9 -7.2 Machinery&Engineering 7.7 -5.5 7.1 -4.5 7.2 -3.7 17.1 Beni di consumo 5.7 -7.4 7.0 -4.7 11.7 0.8 18.8 -5.5 Materiali di base -1.2 -14.3 -12.8 -24.4 -10.7 -21.6 9.1 -11.0 7.6 -5.5 -1.8 -13.4 -4.5 -15.4 5.7 -18.6 Auto&Componentistica ○ Solo Media e Telecoms 13 Tabella 4. Liquidità (lire mld) ○ ○ ○ ○ ○ 1994 ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Impieghi Aumenti di capitale cash obbligazioni convertibili warrants OPV & OPVS - dividendi distribuiti - OPA Impieghi netti Fonti Fondi comuni italiani Investitori esteri FLUSSI NETTI STIMATI ○ ○ ○ ○ 1995 ○ ○ ○ ○ 1996 ○ ○ ○ ○ ○ 1997 ○ ○ ○ ○ 1998 ○ ○ ○ ○ ○ 1999p ○ ○ ○ ○ ○ 32.456 16.250 15.902 51.223 37.042 83.404 20.776 9.313 1.127 13.422 16.082 36.714 13.232 6.951 964 8.704 11.970 33.612 2.792 1.288 0 2.415 1.874 1.389 4.752 1.074 163 2.303 2.238 1.713 11.680 6.937 14.775 37.801 20.960 46.690 5.411 5.788 7.602 8.851 11.656 22.221 1.452 5.788 1.038 2.966 700 85.964 25.594 4.674 7.261 39.405 24.686 -24.781 7.538 4.082 14.034 21.850 44.150 24.877 9.400 130 -380 6.850 19.150 -1.123 -1.862 3.952 14.414 15.000 25.000 26.000 -18.056 -592 6.773 -17.555 19.464 49.658 Volumi Medi Giornalieri 773 563 626 1.383 3.300 2.000 Tabella 5. Operazioni (LIT/mld) ○ ○ ○ ○ Gen. 99 Feb. 99 Mar. 99 Apr. 99 Mag. 99 Giu. 99 Lug. 99 ○ ○ Aumenti di cap. ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 14 ○ ○ Quotaz./Privatiz. ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 17,2 Bco Desio 38,3 Cementir 60,0 Necchi 1996,6 Bca Intesa 500,0 Ducati 25,0 Nav. Montanari 94,3 Mirato 40 CMI 394,4 5935,5 23236,0 495,6 66,3 3902,0 220,9 503,4 32,0 B.P. Com. Industria 326,3 Olivetti 1607,4 Tecnost 129,1 B.P. Verona B.S. 55,8 66,0 74,5 106,5 58,3 151,0 Opengate Monte Paschi Coin Interbanca Fil. Pollone Cr. Artigiano Acea Trevi Bca Profilo Marcolin Olidata Roncadin Vemer Permasteelisa 83,6 St. Microelectro Ott. 99 198,0 Autos. TO-MI Nov. 99 260,0 Gemina 1186,8 B. Pop. Novara ○ ○ ○ ○ ○ OPA ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ 3118,0 BAM 77,0 Frette 410,5 Cr. Valtellinese 359,6 Brioschi Ago. 99 Set. 99 Dic. 99 ○ 35,0 25,0 21,5 270,7 43,9 30285,0 235,7 105,2 151,0 130,7 7368,3 29,4 24,5 Fiar 5,3 Aedes 123,3 70413,0 1233,9 120,7 Zucchini Telecom It. Toro Ass. Comau 30,1 Stayer 196,3 Castelgarden 177,3 Ris. Napoli 820,0 B.N.A. 47,9 Fin. Part ACSM Prime Industria Poligraf. S.Faustina Tiscali Tecnodiffusione It. ENEL Italdesign Giug. 53,4 Basic Net 277,6 Grandi Navi Veloci Finmatica Autostrade 3970,0 Gandalf Aerlines 5200,0 3,0 Riva Finanziaria Deroma Holding UNIM INA Zucchini