Corpo umano 1° anno Capitolo 1 Concetti generali Energia • Energia è un “entità dinamica “ in continua trasformazione. Locomozione • Sole > alberi> carbone > elettricità Industrie Consumi domestici Lavoro Forme di energia Energia E=M.C 2 Massa come forma di energia , che può liberarsi e trasformarsi in altre forme. La “Massa” è la fonte di energia primaria da cui derivano tutte le altre Termica atomica massa Chimica Meccanica Massa Massa = quantità di materia contenuta in un corpo. Tipi di materia Legno Ferro Grassi Proteine Acqua Carta Plastica Vetro … “Agglomerati” Di Energia Energia chimica Nella materia l’energia e sotto forma di energia chimica L’energia chimica è data da un equilibrio più o meno stabile di 2 fattori elettrici opposti. Per convenzione questi fattori sono definiti come carica negativa e carica positiva (avrebbero potuto chiamarsi anche yin e yang) La materia è pertanto un aggregato di cariche positive e negative Elementi e composti • Gli elementi sono gli “aggregati energetici” elementari che compongono la materia ( vedi TAVOLA PERIODICA degli ELEMENTI semplificata a pag. 17 e 18: la sua prima stesura, a cura del chimico russo Mendeleev, risale al 1869). • Gli elementi rinvenuti a oggi (gennaio 2016) sono 118 e con questi sono composti tutti i tipi di materiali sulla Terra e nella sua atmosfera. • Questi 118 aggregati energetici sono appunto i 118 tipi di atomi presenti sulla Terra. • Tipi di atomi : Calcio, Ferro, Carbonio, Azoto, Oro, Ossigeno, Idrogeno... …118 Aggregati energetici +++ -++ -+-+ -- -++ +++ ---+++ -+- -++ --+ --+++ ++--+++ ++--++ ++--+++ ----+-+-++-++-+-+ --+ -++ ----+ -++ +-+ ++ -- - +- Atomi di elementi Ossigeno (O), Calcio (Ca), Idrogeno (H), Azoto (N)… Gli atomi si possono unire tra loro a formare molecole (composti) : H2O, Nacl, NaOH…. +++ -+ -- +++ -+ -- Le molecole si possono unire tra loro a formare strutture più o meno complesse Organismo umano ed energia L’organismo umano può essere letto come un aggregato energetico immerso in ecosistema di altri aggregati energetici con cui dovrà interagire. Interagire per difendersi, relazionarsi, nutrirsi e riprodursi. Il mantenimento dello stato vitale, si può anche intendere,come tutti quelli scambi energetici che avvengono all’interno della “massa uomo” e tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Tutti questi scambi energetici devono avvenire in modo da garantire un funzionamento ottimale degli apparati e sistemi corporei. La malattia si può anche intendere come una perturbazione di questo equilibrio per cause interne (genetiche, vecchiaia) o esterne (batteriche, virali, ambientali e accidentali). La cura sarà finalizzata a ristabilire un ottimale scambio energetico mediante interventi manuali, verbali, meditativi e medicamentosi. Struttura dell’atomo L’ atomo è una particella a sua volta costituita da particelle più semplici caricate positivamente (protoni) e negativamente (elettroni). Ognuno dei 105 elementi ha un suo particolare numero di protoni ed elettroni. L’atomo del Litio è costituito da 3 protoni , che formano il nucleo, e 3 elettroni che orbitano attorno al nucleo Le cariche positive sono uguali a quelle negative e l’atomo è elettricamente neutro. Un atomo può perdere o acquistare elettroni , rimanendo lo stesso elemento + + - + - Litio - - + + Ione Litio + + Ioni positivi e Ioni negativi A - IONE - - - - + + + + + + + + - + - + - - 2 atomi neutri B - - L’elettrone passa da B aA IONE + + + + + “Dinamismo atomico” • Nella dinamica della vita gli atomi elettricamente neutri sono poco rappresentati. • Gli atomi tendono continuamente a perdere o acquistare elettroni assumendo la conformazione di ione. Modello atomico • Gli elettroni attorno al nucleo sono disposti secondo uno schema preciso. • Attorno al nucleo abbiamo un primo livello (n 1) che può ospitare 2 elettroni • Attorno al primo livello abbiamo un secondo livello (n 2) che può ospitare fino a 8 elettroni) • I livelli successivi (n 3, n 4…) potranno ospitare fino a 8 elettroni (in realtà dal terzo livello in su la disposizione è più complessa) • L’ultimo livello può essere riempito parzialmente Livelli atomici (schema) n 1 2 elettroni 2+ n1 due elettroni, n2 otto elettroni 10 + n1 due elettroni, n2 otto elettroni, n3 otto elettroni 18 + Il numero positivo dentro il nucleo indica il numero di protoni caratteristico di quell’atomo, questo numero è detto NUMERO ATOMICO Atomi e livelli atomici 1 H, idrogeno, numero atomico 1 Li, Litio, numero atomico 3 Na, sodio, numero atomico 11 1+ 3+ 11+ Tutti e 3 gli elementi presentano un elettrone nel livello più esterno Atomi e livelli atomici 2 C, carbonio, numero atomico 6 6+ Tutti e 2 gli elementi presentano 4 elettroni nel livello più esterno S, silicio, numero atomico 14 14+ Atomi e livelli atomici 3 He, elio numero atomico 2 2+ Tutti e 2 gli elementi presentano il livello esterno completo Ne, neon, numero atomico 10 10+ Tutti i 118 elementi possono essere raggruppati in gruppi, con la caratteristica di avere lo stesso numero di elettroni nel livello più esterno. Tutti gli elementi che appartengono allo stesso gruppo hanno caratteristiche chimiche simili: reattività, conducibilità, conformazione spaziale … H , Li e Na apparterranno allo stesso gruppo; C e Si apparterranno ad un altro gruppo; He e Ne apparterranno ad un altro gruppo ancora (vedi pag. 18). • • • • • Tabella periodica degli elementi La tabella nella prossima diapositiva è una rappresentazione semplificata della “Tabella periodica degli elementi” I numeri in testa ad ogni colonna (1 a, 2 a,… rappresentano il numero di elettroni nell’ultimo livello di quel gruppo. I numeri dentro ad ogni casella rappresentano il numero atomico (numero di protoni) di quell’elemento. Gli elementi in rosso sono quelli più rappresentati nella composizione del corpo umano La colonna con in testa lo 0 significa che gli elementi di quella colonna hanno l’ultimo livello completo. Questi elementi sono detti “gas nobili”. 1a 2a 3a 4a 5a 6a 7a 1 H 0 2 He 3 Li 4 Be 5 B 6 C 7 N 8 O 9 F 10 Ne 11 12 Mg 13 Al 14 Si 15 P 16 S 17 Cl 18 Ar 33 As 34 Se 35 Br 36 Kr 52 Te 53 I 54 Xe 85 At 86 Rn Na 19 K 37 Rb 55 Cs 87 Fr 20 Ca 38 Sr 56 Ba 88 Ra Legami chimici Un atomo è una struttura instabile nel senso che tende a perdere o acquistare elettroni per completare l’ultima orbita e acquistare la struttura di un gas nobile. (+) Litio 3+ Perde un elettrone 3+ Ione litio + (-) Floro Ione floro 9+ 9+ Acquista un elettrone Legame ionico 1 • Gli atomi che tendono a perdere elettroni per acquisire la struttura di gas nobile sono quelli a sinistra della tabella, cioè con pochi elettroni nell’ultima orbita, mentre quelli che tendono ad acquisirli sono quelli a destra, cioè quelli con molti elettroni nell’ultima orbita. • La forza con cui un atomo tende ad attirare elettroni prende il nome di elettronegatività • Gli elementi a destra della tabella saranno più elettronegativi di quelli di sinistra. Legame ionico 2 ( per ogni elemento sono indicati solo gli elettroni del livello più esterno) Na + (perde un elettrone e si carica +) Na Cl Cl - (acquista un elettrone e si carica -) Il Na + e il Cl- avendo cariche opposte (ione+ e ione-) eserciteranno una attrazione reciproca, legandosi fra loro, a formare la molecola di NaCl = Cloruro di Sodio. Na+ + Cl- NaCl Il legame ionico avviene tra 2 atomi che hanno una marcata differenza di elettronegatività Legame covalente Il legame covalente avviene quando 2 atomi hanno identico valore di elettronegatività (non esiste un dominante) H + H I 2 atomi di H hanno lo stesso valore di elettronegatività Per poter completare il livello esterno (2 elettroni) mettono in comune il rispettivo elettrone H H + H H I 2 elettroni orbiteranno il 50% del tempo attorno ad un atomo di H e l’altro 50% attorno a quell’altro. H+H H2 Il legame covalente è un legame più forte del legame ionico Legami: “visione complessiva” Le molecole formate da legami ionici sono molecole “ fortemente polarizzate”, nel senso che gli elettroni (negativi) tenderanno a stare dalla parte dell’elemento più elettronegativo. - + Polo positivo NaCl Polo negativo Le molecole pertanto eserciteranno tra loro forze attrattive per poli opposti (come calamite) + NaCl + NaCl - + Na Cl - Legame a idrogeno La molecola dell’acqua è fortemente polarizzata e le molecole eserciteranno tra loro una forte attrazione reciproca, il cosiddetto legame a idrogeno (+) H2O (-) (+) H2O (-) (+) H2O (-) (+) H2O (-) I legami a idrogeno danno all’acqua proprietà particolari 1) Elevata tensione superficiale 2) Alto punto debollizione (alta capacità termica) 3) L’elevata polarità della molecola la rende un solvente ideale per molecole polarizzate tipo NaCl, ma non per i lipidi. (+) H2O (-) Le molecole biologiche 1 Gli elementi reagiscono tra loro formando molecole in cui le cariche elettriche sono spesso “sbilanciate” e la molecola è polarizzata. Alcune molecole sono entità molto “grandi”, una molecola di DNA è miliardi di volte più grande di un molecola di glucosio HCl per cui molte Moltissime reazioni sono reversibili H+ + Cl reazioni presentano nello stesso momento sia i reagenti che il prodotto, questo significa che nei liquidi biologici c’è una costante presenza di ioni positivi e negativi, che sono determinanti per moltissime reazioni biologiche Da un punto di vista della comprensione generale è utile immaginare le molecole biologiche come strutture grandi, tridimensionali, anche con la presenza contemporanea nella stessa molecola di polarità negative e positive. Molecole biologiche 2 ___ ___ ++ Fe Glicogeno emoglobina (vit B12) ++++ ++++ + - + - RNA - - + + ioni + + - Reazioni chimica • La reazione chimica è un processo per il quale da una o più sostanze si ottengono una o più sostanze diverse. • Dal punto di vista metabolico esistono 2 tipi di reazioni : anaboliche e cataboliche. • Sono anaboliche quelle reazioni in cui i prodotti finali hanno un contenuto energetico più alto dei prodotti di partenza • Sono cataboliche quelle reazioni dove i prodotti finali hanno un contenuto energetico più basso dei prodotti di partenza. “Energia” di una molecola • Una molecola grande e complessa ha in genere un contenuto energetico più grande di una molecola piccola • La presenza di legami covalenti dà, a quella molecola, un contenuto energetico più alto rispetto ad una molecola con legami ionici. • Fondamentalmente “l’energia” di una molecola è data dal: numero, tipo e orientamento spaziale dei legami atomici al suo interno. Reazioni cataboliche energia + calore CH4 + O2 CO2 + H2O Il metano ha 4 legami covalenti (con una particolare disposizione spaziale) che gli danno un contenuto energetico importante; reagendo con l’ossigeno libera energia e produce acqua e anidride carbonica con un contenuto energetico complessivo più basso. Nell’organismo un importante reazione catabolica vede coinvolto il glucosio che reagendo con l’ossigeno libera energia energia C6H12O6 + O2 CO2 + H2O L’energia prodotta dal catabolismo del glucosio non viene dispersa ma viene usata per sintetizzare la molecola dell’ ATP ATP “la molecola energetica” L’ADP (adenosin-di-fosfato) in presenza di energia e di Fosforo (P) si lega alla molecola formando l’ATP (adenosin-tri-fosfato). Energia Di Legame energia P P + P P (ADP) (ATP) P P + acqua (H2O) L’ ATP è di fatto la “moneta energetica” spendibile in tutti i processi biologici che richiedono un apporto di energia P P + P Energia disponibile Reazioni anaboliche • Sono reazioni anaboliche tutte quelle razioni metaboliche che richiedono un apporto di energia. 1) Amminoacidi Proteine (sostanze semplici) (sostanze complesse) 2) Sintesi di sostanze complesse (ormoni, enzimi, DNA…) Metabolismo Catabolismo Anabolismo Stato solido : sostanza dotata di forma e volume propri Solidi covalenti (molto duri) Solidi ionici (meno duri) Forze attrattive tra le molecole Legami covalenti tra tutti gli atomi (diamante) carbonio Legame Ionico nella molecola (sale da cucina) IL carbonio • IL carbonio grazie alla sua struttura atomica (4 elettroni nell’ultimo livello) ha la caratteristica di formare legami covalenti con altri atomi di carbonio per formare strutture molto stabili. • Questa sua “qualità” biochimica ha fatto si che le catene di atomi di carbonio siano la struttura di base della gran parte delle molecole biologiche della “vita” Stato liquido: la sostanza assume la forma del contenitore Tensione superficiale • Le attrazioni tra molecole sono presenti anche nei liquidi, solo che sono più deboli che nei solidi. • Queste forze si evidenziano nella curvatura superficiale di Liquido in un liquido in un contenitore un contenitore (tensione superficiale) e dalla forma a sfera che piccole particelle di liquido tendono ad assumere Goccia di liquido Soluzioni, sospensioni • Per soluzione si intende la dispersione di una sostanza (soluto) in una fase liquida (solvente) • Il sale da cucina in soluzione acquosa è una soluzione nel senso che il sale reagisce con l’acqua e si scompone in ioni Na+ e Cl-. • Raggiunto il limite di solubilità il soluto si deposita sul fondo e la soluzione si dice satura. • Si dice sospensione quando una sostanza non reagisce e non si scioglie rimanendo in sospensione : Argilla in acqua, olio in acqua. VES (velocità di eritrosedimentazione) Le strutture biologiche, in virtù della loro composizione presentano una relativa distribuzione delle cariche negative e positive. I globuli rossi presentano sulla membrana esterna solo cariche negative. Messi in contenitore in virtù della carica negativa essi si respingeranno uno con l’altro non sedimentando immediatamente alla base del contenitore Col passare del tempo i globuli rossi cominceranno a morire perdendo le cariche negative in superficie Dopo un certo periodo di tempo i globuli rossi saranno tutti morti e sedimenteranno sul fondo. Qualsiasi fattore che limiti il numero di cariche negative sulla membrana dei globuli rossi aumenterà la velocità di sedimentazione dei globuli rossi sul fondo VES a b Dopo un ora Globuli rossi c d Dopo mezza ora (2) In (a) abbiamo il sangue di un individuo sano, i globuli rossi si respingono e tendono a non sedimentare. Dopo un certo periodo di tempo saranno tutti sul fondo (b) In c abbiamo il sangue di un individuo con una generica infiammazione, in questo individuo i globuli rossi sono dotati di meno cariche negative e sedimenteranno in un tempo più breve.(d) VES (3) • La VES è un indagine generica che indica la presenza di un processo infiammatorio ( da un infezione batterica al cancro) • In laboratorio si misura l’altezza del sedimento dopo un ora in una provetta. Individuo sano: altezza sedimento 1-10 mm Ammalato: altezza sedimento 90 – 100 mm Equilibri 1 2 3 • Molte reazioni chimiche sono reversibili, cioè la reazione procede nei due sensi, non sempre con la stessa velocità. • La reazione 3 ci indica che l’H e il Cl associandosi non formeranno solo HCl ma che una parte dell’HCl si dissocia riformando H e Cl. Le 2 reazioni non procedono con la stessa velocità, le 2 frecce significano che la reazione è più veloce verso sinistra. 4 • Il fatto che la reazione è sposata a sinistra indica che l’HCl e presente più in forma dissociata che 5 associata. 6 Forma dissociata • Il rapporto tra la forma associata e quella dissociata è sempre Forma associata costante, questa costante prende il nome di costante di equilibrio Soluzioni acide e basiche. • Definiremo acida, una soluzione dove sono presenti ioni H + Definiremo basica una soluzione dove sono presenti ioni OH• Definiremo neutra una soluzione dove la conc. di H+ e OH – sono uguali. • La misura dell’acidità e basicità ci viene data dal PH PH 0 PH 14 PH 7 Neutro (Cresce L’acidità) (molti H+) (cresce la basicità) Molti OH- Acidi e basi forti e deboli (acido Cloridrico) (acido Acetico) (Soda caustica) (Idrato di Ammonio) • L’acido cloridrico e l’acido acetico sono 2 acidi (rilasciano H+); però l ’ HCl è molto più dissociato dell’acido acetico, rilascia più ioni H+, pertanto l’acido cloridrico è un acido più forte dell’acido acetico. • La soda caustica e l ’ idrato d’ammonio sono 2 basi, la soda caustica essendo più dissociata sarà una base più forte, rilasciando in soluzione più ioni OH- dell’idrato d’ammonio. • L’acqua è dissociata in ioni H+ e OH-, ma essendo gli H+ e gli OHin numero uguale, l’acqua è neutra. PH fisiologico • Le reazioni fisiologiche avvengono nella maggioranza a PH leggermente basico (7,4) a parte alcuni liquidi fisiologici come il succo gastrico PH 2, e la bile PH5 • Il plasma ha un PH di 7,4 e il Liquido cerebrospinale ha un PH di 7,36. • E’ fondamentale il mantenimento del PH fisiologico. • In genere il PH fisiologico si altera verso l’acidità • L’organismo mette in atto diversi sistemi (sistemi ‘Tampone’) per il ripristino del PH fisiologico (tutti finalizzati, in caso di acidosi, a togliere o neutralizzare ioni H+) Soluzioni tampone Le soluzioni tampone sono reazioni in cui gli ioni H+ dissociati (che creano acidità) sono combinati con dei sali. Lo ione H+ combinato perde la natura di ione e non influisce più sul valore dell’acidità. H+ + HCl NaHCO3 Na+ Cl - (situazione di iperacidità gastrica) + HCO3- (ingestione di sale ) Gli ioni H+ dell’ HCl si andranno a combinare con lo ione carbonato (HCO3 -) a formare l’acido carbonico. L’acido carbonico è poco dissociato pertanto rilascia pochi ioni H+ in soluzione. H+ + HCO3- H2CO3 Da un punto di vista strettamente quantitativo molti atomi di idrogeno sono passati da una forma dissociata ad una associata e questo alza il PH diminuendo l’acidità della soluzione Ossa e acidosi 1 ossa sangue (1) Ca(HCO)2 Ca+ + HCO3 In caso di acidosi c’è un aumento di (2) H+ nel sangue H+ H+ H+ H+ HCO3- H2CO3 - Il bicarbonato di calcio (costituente delle ossa) è in equilibrio con i suoi ioni sciolti nel sangue. (3) Lo ione HCO3si combinerà con H+ formando H2CO3 poco dissociato e l’acidità diminuisce Ossa e acidosi 2 La perdita di ioni HCO3- andati a tamponare l’acidità comporta un aumento della dissociazione del Ca(HCO3), per il rispetto della costante di equilibrio. (se calano gli ioni deve calare anche il sale) Ca(HCO)2 Ca+ + HCO3(a combinarsi con H+) (aumento del calcio ematico con il rischio di calcoli) Diminuzione della densità minerale ossea conseguenze Reni ed Acidosi reni H+ H+ Na+ Na+ sangue H+ Na+ H+ H+ Na+ Na+ 1) I reni possono togliere ioni H+ dal sangue ed eliminarli con l’urina 2) L’eliminazione degli H+ comporta da parte del rene una immissione nel sangue di ioni Na +. Questo scambio avviene per rispettare l’equilibrio tra cariche positive e negative nel sangue. (un positivo escreto un positivo riassorbito) Cause di acidosi • • • • Insufficienza respiratoria Digiuni prolungati Dieta iperlipidica e iperproteica Errori alimentari. Un’alimentazione che contrasta l’acidosi è ricca di Sali minerali. I Sali minerali esplicano la stessa funzione del bicarbonato di calcio: tamponano l’acidità e fanno in modo che il bicarbonato di calcio rimanga nelle ossa. Gli alimenti ideali ricchi di Sali minerali sono le verdure Pressione osmotica • La pressione osmotica è una grandezza da considerare relativamente al volume degli ioni in una soluzione. Caratteristiche dell’acqua: • Possibilità di formare legami idrogeno • Alta tensione superficiale • Elevata capacità di trattenere il calore • Ottimo solvente • Reagente in molte reazioni metaboliche “Spinta” del solvente solvente soluto In 2 contenitori separati da membrana impermeabile al soluto ma non al solvente, se la concentrazione del soluto è uguale nei 2 contenitori, non si genera nessun flusso (soluzioni isotoniche) Pressione Osmotica 2 a b Se la concentrazione di soluto è più alta nel contenitore a (soluzione ipertonica), si genera un flusso di solvente da b verso a : flusso passivo dalla soluzione più diluita o ipotonica a quella più concentrata. La “spinta” del solvente tende a far alzare il livello della soluzione nel contenitore a . Questa “spinta” prende il nome di Pressione Osmotica A Cellule e pressione osmotica B Na Na Mg Mg k Na k k ioni Na Na Se una cellula si trova immersa in un ambiente ipotonico si genera un flusso osmotico di liquido verso l’interno della cellula. Na Na Na Na Se una cellula si trova immersa in un ambiente ipertonico si genera un flusso osmotico li liquido dalla cellula verso l’esterno Il flusso osmotico è relativo alla concentrazione di ioni fuori e dentro la cellula. Per esempio: una cellula può aumentare la concentrazione di ioni al suo interno fino ad avere una concentrazione di ioni più alta di quella presente nel liquido extracellulare e passare dalla situazione B alla situazione A. Pressione osmotica e capillari P.idrostatica Capillari arteriosi P. Osmotica Capillari venosi I capillari sanguigni sono strutture fenestrate in grado di scambiare con l’ambiente esterno ( gas, nutrienti, cataboliti…) I Capillari arteriosi trapassano nei capillari venosi. 2 tipi di pressione agiscono a livello dei capillari: 1) la pressione idrostatica, che è la pressione esercitata dal cuore, che tende a spingere i liquidi verso l’esterno e 2) la pressione osmotica che in virtù degli ioni sciolti nel sangue tende a richiamare i liquidi verso l’interno. A livello dei capillari arteriosi prevale la pressione idrostatica per cui prevarranno i processi espulsivi (ossigenazione e rinnovo tessuti) A livello dei capillari venosi prevale la pressione osmotica, pertanto saranno più attivi i processi di rimozione dai tessuti. Liquidi corporei • I liquidi corporei, in generale, risultano composti per il 90% di acqua e per il rimanente 10 % di ioni, proteine, gas, cataboliti… • Nel corpo umano questi liquidi sono distinti in 2 tipi: • 1) liquidi intracellulari (sono i liquidi dentro le cellule) • 2) liquidi extracellulari (tutti i liquidi fuori dalle cellule) cioè sangue, liquido interstiziale, linfa, liquido cerebrospinale… Questi 2 liquidi si differenziano, in generale, per il fatto che i liquidi intracellulari sono ricchi di potassio mentre i liquidi extracellulari sono più ricchi in sodio. Liquidi corporei 2 • La distribuzione dei liquidi corporei e regolata principalmente dalla pressione osmotica e da quella cardiaca. • Una alterazione della pressione cardiaca può alterare questa distribuzione • Una anomala distribuzione di ioni può modificare la pressione osmotica e creare una alterata distribuzione di liquidi corporei. • Chiameremo edema un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali fra le cellule dei tessuti, dovuto a una alterazione dell’equilibrio tra pressione cardiaca e pressione osmotica. Edema 1 Fisiologico richiamo osmotico (1) Alterazione della permeabilità dei vasi (per es: allergie -> istamina) con fuoriuscita di ioni (2) Anomalo richiamo osmotico di liquido in una cavità interstiziale con formazione di edema Edema 2 Richiamo osmotico Le proteine nel sangue sono più o meno costanti ed esercitano una fisiologica attrazione osmotica a carico dei liquidi extracellulari. Richiamo osmotico diminuito edema I digiuni prolungati fanno calare drasticamente la concentrazione di proteine nel sangue e conseguentemente diminuirà il richiamo per osmosi dei liquidi extracellulari, che ristagneranno negli spazi interstiziali, formando edema Edema 3 Sangue venoso fegato Sangue venoso Il fegato “filtra” il sangue venoso proveniente dall’apparato digerente fegato Se il fegato è ipofunzionale e danneggiato nella struttura (cirrosi, tumore) non riesce a filtrare efficacemente il sangue che tenderà a fuoriuscire dai vasi causando edema e rischio di emorragie addominali Edema 4 ostruzione linfa edema Il circolo linfatico è un sistema circolatorio privo di una forza propulsiva, come lo è il cuore per il circolo sanguigno. Al suo interno scorre la linfa che circola grazie alla contrazione muscolare. Ostruzioni dei vasi o scarsa attività muscolare possono causare edema. Caratteristiche degli esseri viventi • Crescere e svilupparsi • Scambiare energia con l’esterno • Possedere informazioni relative alla propria organizzazione • Essere in grado di riprodursi trasmettendo le informazioni relative alla propria organizzazione • Essere in grado di adattarsi all’ambiente. Fanno eccezione a queste regole i virus e i prioni Composizione del corpo umano • Il corpo umano risulta composto per il 60-70% di acqua di cui il 60% è intracellulare e il 40% è extracellulare. • Composizione in bioelementi 1) Per il 96% in peso risulta composto da: Ossigeno, Carbonio, Idrogeno e Azoto e per il 3,3% da: Calcio, Fosforo, Zolfo, Potassio, Sodio, Cloro e Magnesio, nel loro insieme definiti MACROCOSTITUENTI. 2) Per lo 0,7% da Iodio, Fluoro,Ferro, Zinco, Bromo, Silicio, Rame e altri, che nel loro insieme sono definiti MICROCOSTITUENTI. IL carbonio Il carbonio grazie alla caratteristica di formare 4 legami covalenti stabili con altrettanti atomi e/o molecole è in grado di creare strutture molecolari stabili e anche molto grandi. Quasi tutte le molecole biologiche: carboidrati, lipidi, proteine, DNA, RNA… hanno un “telaio” di atomi di Carbonio. ( un po’ come il mattoncino del Lego) H H C H Atomo di Carbonio che forma 4 legami covalenti con 4 atomi di idrogeno (catena carboniosa) H C C C C C C Elettroni disponibili per legami covalenti con atomi e/o molecole = La linea sottintende 2 elettroni Glucosio Serina (amminoacido) Catena carboniosa satura nessun doppio legame (molto stabile) Catena carboniosa insatura 1 doppio legame (instabile) Catena carboniosa insatura 1 triplo legame (molto instabile) “Nuovi” legami con i 2 atomi di idrogeno “Nuovo” legame tra i 2 atomi di carbonio L’atomo di carbonio tende a instaurare dei legami semplici per avere maggiore stabilità. La catena carboniosa insatura, in presenza di una molecola di idrogeno, spezza il doppio legame tra i 2 atomi di carbonio. I 2 atomi di carbonio si legano rispettivamente, con un legame covalente, ai 2 atomi di idrogeno. Ai 2 atomi di carbonio rimane un elettrone disponibile ciascuno che mettono in comune per un legame covalente Glucidi CO2 energia amido Clorofilla Fruttosio CO2 + H2O GLUCIDI cellulosa H2O Cellulosa Amido Fruttosio GLUCIDI Monosaccaridi I monosaccaridi sono composti da un’unica molecola Fruttosio F Si trova libero e combinato nel mondo vegetale Galattosio Ga Non si trova libero negli organismi Glucosio Gl Si trova libero e combinato nel mondo animale e vegetale Disaccaridi Gl F Saccarosio Largamente diffuso nel mondo vegetale I disaccaridi risultano composti dall’unione di 2 molecole Ga Gl Lattosio Sintetizzato dalle ghiandole mammarie Gl Gl maltosio Presente nel mondo vegetale come fase intermedia della scomposizione dell’amido Polisaccaridi I polisaccaridi sono costituiti da lunghe catene di molecole di monosaccaridi, più o meno ramificate. (le lunghe catene di molecole prendono in generale il nome di polimeri) = Glucosio Amido Glicogeno Cellulosa Cellofan Polisaccaridi : proprietà Amido, glicogeno, cellulosa sono polimeri costituiti da molecole di glucosio ma il diverso orientamento spaziale conferisce loro caratteristiche diverse: •AMIDO: la Ptialina salivare e gli enzimi pancreatici riescono a digerirlo e scomporlo in molecole di glucosio •GLICOGENO: il glicogeno viene sintetizzato dall’organismo umano partendo dal glucosio, in caso di necessità il glicogeno viene scomposto in molecole di glucosio che viene utilizzato a fini energetici •La CELLULOSA non viene scissa dai succhi digerenti e il glucosio non può essere utilizzato. Riveste però un ruolo nutrizionale importante in quanto è componente fondamentale della fibra alimentare. Lipidi Acidi grassi (saturo) (monoinsaturo) (polinsaturo) (omega 6) 2 doppi legami • I lipidi sono molecole che hanno la caratteristica di avere nella loro molecola uno o più acidi grassi • La natura dell’acido grasso determina le proprietà del lipide (omega 3) 3 doppi legami Gli acidi grassi sono catene carboniose da 4 a 20 atomi di carbonio con un gruppo ( COOH) alla fine. Possono avere zero, uno o più doppi legami • La presenza di doppi legami rende l’acido grasso più instabile.(tende a traformarli in due legami semplici ciascuno) Gliceridi I gliceridi sono lipidi formati dall’unione di una molecola di glicerina e da uno a tre acidi grassi G L I C R I N A Acido grasso OH OH Monogliceridi G L I C R I N A Acido grasso Acido grasso Digliceridi OH G L I C R I N A Acido grasso Acido grasso Acido grasso Trigliceridi La natura dell’acido grasso determina lo stato fisico del lipide: Gli acidi grassi insaturi sono più fluidi dei saturi, perciò i lipidi vegetali, in genere più ricchi di grassi insaturi, a temperatura ambiente saranno liquidi; mentre quelli animali, composti di grassi saturi, saranno solidi. Dal punto di vista del metabolismo umano i gliceridi, sotto forma di trigliceridi, si accumulano nei tessuti in forma di grasso corporeo (adipe) Fosfogliceridi G L I C E R I N A Acido grasso Acido grasso Acido fosforico I fosfogliceridi sono formati dalla unione di una molecola di glicerina con 2 acidi grassi e una molecola di acido fosforico. Sono componenti importanti delle membrane cellulari Le membrane cellulari sono determinanti nel definire una buon funzionamento dell’attività cellulare. La natura degli acidi grassi dei fosfogliceridi è in buona parte definito dal tipo di alimentazione. Un alimentazione ricca di grassi saturi definirà una membrana “infarcita” di acidi grassi saturi, meno fluida: ciò renderà tutti i processi metabolici a livello di membrana meno funzionali. Sfingolipidi Alcol sfingosina Acido grasso Gli sfingolipidi sono formati dalla unione di una molecola di sfingosina, un alcol e un acido grasso. Formano la guaina di Mielina che avvolge i neuroni fibra nervosa Guaina di mielina I neuroni sono cellule del tessuto nervoso in grado di condurre l’impulso motorio e sensoriale; la guaina di mielina è fondamentale per la funzionalità del neurone. Alcune malattie degenerative del sistema nervoso (sclerosi multipla) sono state collegate alla carenza di grassi insaturi nella dieta, che può alterare la sintesi della mielina e una guaina meno funzionale. Lipoproteine proteina trigliceride colesterolo I lipidi, non essendo solubili nel sangue, per essere veicolati debbono legarsi ad una proteina. Esistono diversi tipi di lipoproteine a secondo del “tragitto” fisiologico che devono percorrere. Chilomicroni : dal digerente al fegato LDL: Dal fegato alla periferia (colesterolo ‘cattivo’) HDL: Dalla periferia al fegato. I tipi di grassi assunti col cibo influenzano la sintesi delle lipoproteine. Gli acidi grassi insaturi omega 3 (e omega 6) favoriscono la sintesi delle HDL; oltre ad altri accorgimenti alimentari e abitudini di vita Prostaglandine Acido grasso Molecole formate da un anello a 5 atomi di carbonio e 2 catene laterali ad una delle quali è legata un acido grasso. Gruppo di molecole ad attività ormonale sintetizzate direttamente dalle cellule. Agiscono su pressione del sangue, aggregazione piastrinica, modulazione del sistema immunitario e metabolismo glucidico e lipidico. Le prostaglandine agiscono in modo antitetico : se una aggrega le piastrine, un’altra le disaggrega, se una stimola l’immunitario, un’altra lo deprime: attraverso le Prostaglandine le cellule influenzano direttamente la fisiologia dei tessuti di cui fanno parte. Per la sintesi delle Prostaglandine sono fondamentali gli acidi grassi polinsaturi che devono essere introdotti con l’alimentazione. Una carenza relativamente a questi nutrienti, può provocare una sbilanciamento nella sintesi delle Prostaglandine. Altri lipidi Alcune molecole di interesse biologico, anche se prive di acidi grassi, vengono classificate come lipidi. Due di queste sono l’Isoprene e il Ciclopentanodeidrofenandrene da cui derivano: Oli essenziali isoprene Sostanze aromatiche Vit. A, E, K Colesterolo Ormoni Ciclopentanodeidrofenandrene Vit D Proteine • Rappresentano il 50% del peso secco del corpo • Sono costituite da polimeri più o meno lunghi composti da vari fra 20 tipi di amminoacidi Sono fondamentali in quasi tutte le funzioni metaboliche: 1)Struttura contrattile dei muscoli 2)Trasporto gas respiratori 3) Funzioni strutturali: composizione ossa e connettivi 4) Immunitario : composizione degli anticorpi 5) Composizione degli enzimi 6) Composizione di molti ormoni Amminoacidi H NH2 C COOH CH2OH (Amminoacido Serina) Gli amminoacidi che costituiscono le proteine umane sono venti. Sono tutti costituiti da un carbonio centrale legato a 4 gruppi. Tutti gli amminoacidi hanno i gruppi NH2 e COOH e differiscono tra loro per la diversa composizione degli altri gruppi o radicali (in rosso nella figura) NH2 Alanina COOH NH2 Serina NH2 Glicina COOH NH2 Lisina Alcuni amminoacidi in struttura semplificata COOH COOH Struttura delle proteine Gli amminoacidi si legano tra loro con i rispettivi gruppi COOH e NH2 formando catene anche lunghe migliaia di unità. …. CONH CONH …. Nella formazione del legame si libera una molecola di H2O L’organismo partendo dai 20 amminoacidi sintetizza tutte le proteine per le proprie esigenze metaboliche e strutturali. Durante questo lavoro di sintesi è importante la presenza di tutti i 20 amminoacidi. 10 di questi se non sono presenti, l’organismo riesce a fabbricarli, i rimanenti 10 l’organismo non riesce a fabbricarli e devono essere introdotti con l’alimentazione. Questi ultimi prendono il nome di amminoacidi essenziali. Struttura spaziale delle proteine Il lungo polimero degli amminoacidi di una proteina assume, in virtù principalmente dei legami idrogeno, forme globulari a volte molto complesse amminoacidi Enzimi Le reazioni metaboliche (digestione, assimilazione, contrazione muscolare…) avvengono tutte a 37 gradi, a pressione atmosferica ed in tempi relativamente brevi. Questo è reso possibile dagli Enzimi. Un enzima è una proteina che favorisce la velocità di una reazione, rendendo possibile il fatto che le reazioni metaboliche possano avvenire in frazioni di secondi; le stesse reazioni, senza l’azione enzimatica, avrebbero tempi incompatibili con la vita! Ogni enzima è altamente specifico, nel senso che favorisce solo una reazione (per es. per arrivare da A a E ci sono 4 reazioni intermedie) Enzima 2 Enzima 1 A b Enzima 3 c Enzima 4 d E Metabolismo Tramite l’alimentazione l’organismo assume grassi, proteine e glucidi; prima di essere utilizzati per il proprio metabolismo questi nutrienti debbono essere scomposti attraverso l’apparato digerente in: •Glucidi: in Glucosio •Proteine: in Amminoacidi •Lipidi: in Acidi Grassi Metabolismo dei glucidi = glucosio = galattosio Amido Saccarosio = fruttosio Lattosio Maltosio Piatto Bocca Stomaco Duodeno Cellule intestinali Fegato (sintesi glicogeno) Glucosio finale (produzione energia) Zuccheri nel sangue • La glicemia misura il tasso di glucosio nel sangue: il suo valore, a digiuno, deve essere attorno al grammo per litro. • Il fruttosio incide poco sulla glicemia in quanto deve essere trasformato in glucosio nel fegato e viene in buona parte convertito in trigliceridi. • La cosiddetta intolleranza al Lattosio è in realtà una carenza di enzima lattasi. La carenza di questo enzima, che scinde il lattosio a glucosio e galattosio, lascia indigerito il lattosio nell’intestino, dove per osmosi attira acqua, causando diarrea. amminoacidi Metabolismo Proteico Proteine alimentari Nello stomaco, grazie alla pepsina le proteine sono scisse in frammenti (peptoni) Nel duodeno grazie agli enzimi pancreatici abbiamo la liberazione degli amminoacidi Gli amminoacidi digeriti nel duodeno sono inviati al fegato dove possono: 1) Essere convertiti in altri amminoacidi 2) Usati per la sintesi di proteine 3) Inviati ad altri distretti per la sintesi di proteine 4) Metabolizzati per produrre energia (in mancanza d’altro) (1) Metabolismo lipidico LDL (4) (Lipidi alimentari) colesterolo HDL trigliceridi Fegato arrivano indigeriti nel duodeno dove grazie alla bile e alla lipasi pancreatica sono scomposti in (2) Acido grasso (3) Acido grasso Acido grasso glicerina proteina trigliceridi colesterolo colesterolo monogliceridi All’interno delle cellule intestinali vengono sintetizzati i Chilomicroni ed inviati al fegato Principi nutrizionali • Dopo la digestione i nutrienti vengono scomposti fondamentalmente in 3 principi nutrizionali : Glucosio, amminoacidi e acidi grassi. • Glucosio: utilizzato a scopo energetico • Acidi grassi: utilizzati a scopo funzionale e energetico • Amminoacidi: utilizzati a scopo plastico, funzionale ed eventualmente energetico. Produzione energetica dal glucosio Cellula 2 mol. O Acido lattico S S G Glicolisi anaerobica Acetil Co A N I E O mitocondrio glucosio 8 molecole di ATP Ciclo di Kreps Glicolisi Aerobica 30molecole di ATP H2O CO2 Glicolisi anaerobica e ciclo di Kreps • La produzione energetica dal glucosio nella cellula avviene in 2 fasi • Il glucosio viene demolito attraverso una serie di reazioni, in assenza di ossigeno, a 2 molecole di acido lattico queste reazioni sviluppano una quota energetica di 8 molecole di ATP. • Successivamente l’acido lattico, dopo essere trasformato in Acetil CoA entra dentro i mitocondri dove reagendo con l’ossigeno sviluppa 30 molecole di ATP producendo come residuo acqua ed anidride carbonica. • La reazione di demolizione dell’acido lattico a CO2, H2O, con produzione di ATP viene definita OSSIDAZIONE Produzione energetica dai lipidi La demolizione degli acidi grassi a scopo energetico avviene dentro i mitocondri Vengono staccati 2 atomi di carbonio alla volta, trasformati in Acetil CoA, ed immessi nei mitocondri per l’ossidazione O2 COOH-CH2-CH2-CH2-CH3 Acetil CoA Acido grasso ATP CO2 H2O Se la produzione energetica avviene solo a scapito dei lipidi, come nel caso di digiuno o di un’alimentazione iperlipidica, abbiamo un eccesso di produzione di Acetil CoA (demolizione tumultuosa), i quali non riescono ad entrare tutti dentro i mitocondri. La conseguenza sarà che gli Acetil CoA eccedenti si combineranno tra loro formando acidi (corpi chetonici) , creando acidosi metabolica Produzione energetica dalle proteine amminoacido COOH H-C-NH2 CH2OH COOH H-C Acetil CoA CH2OH ATP Deaminazione O2 CO2 H2O La produzione energetica dagli amminoacidi da un punto di vista metabolico non è conveniente. Comporta una perdita di massa magra (Gli amminoacidi nel sangue sono in parte di origine alimentare e in parte provengono dalle proteine corporee ); per essere immessi nel ciclo di Kreps gli amminoacidi debbono essere privati del radicale ammonio (deaminazione). Il radicale ammonio è tossico e viene eliminato dal fegato e reni. Un eccesso proteico nell’alimentazione può pertanto comportare un affaticamento renale ed epatico ed un accumulo di radicale ammonio nel sangue. Energia ed eccessi ponderali • L’ Acetil CoA è l’imbuto metabolico in cui convergono: Glucidi, Lipidi e Proteine. • Si è visto che un’alimentazione iperlipidica porta, per un eccesso di Acetil CoA, alla formazione di corpi chetonici. • Un’altra strada che possono percorrere gli Acetil CoA (qualunque sia la loro provenienza) è il percorso inverso, cioè la formazione di acidi grassi e depositarsi come eccesso lipidico nei tessuti. Tessuti che “funzionano” solo a glucosio • Si è visto che per le proprie esigenze energetiche le cellule possono “bruciare” glucosio, proteine e grassi. • Alcuni tessuti (cellule nervose e gonadi) non sono in grado di “bruciare” grassi e proteine e debbono sopperire alle proprie esigenze energetiche solo con il glucosio. • In caso di carenza il glucosio il fegato può trasformare l’acido lattico, il glicerolo e gli amminoacidi in glucosio con cui rifornire le cellule nervose e le gonadi (Neoglucogenesi) Metabolismo dell’alcol etanolo • L’etanolo viene assorbito agevolmente nello stomaco e lungo tutto l’intestino. In parte viene eliminato come tale attraverso reni e polmoni, e il resto trasformato in acido acetico nel fegato. L’acido acetico può essere trasformato in Acetil CoA ed entrare nelle reazioni correlate. Come nelle diete iperlipidiche, l’Acetil CoA viene prodotto in modo “tumultuoso” con conseguente acidosi e accumulo di grasso nel fegato (steatosi). Inoltre l’energia prodotta viene dissipata in calore e non utilizzata a fini metabolici. La cellula • E’ l’unità biologica alla base di tutti gli esseri viventi. • Struttura delimitata da una membrana flessibile e dinamica attraverso cui avvengono gli scambi con l’ambiente e le altre cellule. • All’interno della membrana si trova il citoplasma dove avvengono i processi metabolici cellulari • E’ dotata di un nucleo di materiale genetico o DNA contenente le informazioni relative al suo metabolismo • Le sue informazioni possono essere trasmesse alla progenie • Le cellule hanno dimensioni da 10 a 100 micron ( 1 micron = 1millesimo di millimetro). Cellula procariote • Dal punto di vista evolutivo è la più antica forma di organizzazione cellulare • Nel citoplasma non sono presenti organelli • Il materiale genetico è organizzato in una unica molecola di DNA • Non sono mai organizzate in tessuti e sono presenti solo allo stadio di vita unicellulare • Hanno struttura Procariote alcune alghe unicellulari ‘azzurre’ (per es. Chlorella, Klamath, Nori, Spirulina..) e tutti i batteri. Cellula eucariote • Sono cellule più grandi, complesse ed evolute rispetto le procariote • Le funzioni metaboliche avvengono in definite strutture (organelli), dentro il citoplasma. • Il materiale genetico (DNA) è organizzato in cromosomi dentro il nucleo. • E’ presente anche allo stadio di vita unicellulare (Ameba, Tripanosoma) • Tutti gli organismi pluricellulari sono formati da cellule eucariote (dalla spugna all’uomo) Cellula Reticolo endoplasmatico (sintesi dei lipidi) membrana Ribosomi (sintesi proteica) mitocondri Lisosomi (contengono enzimi digestivi) Nucleo Con cromosomi Apparato del Golgi (sistema vescicolare dove vengono accolte ed escrete le proteine) Filamenti proteici (citoscheletro) Cellule differenziate. • In un organismo pluricellulare le cellule sono organizzate in vari tipi di tessuti. • Ci sono tessuti contrattili, secernenti, di sostegno, eccitabili, di deposito e altri. • All’inizio dello sviluppo dell’organismo (fase embrionale) le cellule sono indifferenziate (staminali), poi maturando si differenziano acquistando le caratteristiche relative al tessuto di appartenenza. • Le cellule costituenti i differenti tessuti hanno caratteristiche morfologiche e biochimiche diverse. Cellula nervosa (neurone) molto specializzata, eccitabile, conduce lo stimolo, molto attiva metabolicamente, lunga fino a 45 cm. Cellula epatica : molto attiva la sintesi proteica Cellula muscolare (miofibrilla) ricca di filamenti proteici e mitocondri emoglobina trigliceridi Globulo rosso (eritrocita) cellula senza nucleo, vita breve, privo di organelli, è pieno di emoglobina. Adipocita : cellula del tessuto adiposo, ha l’aspetto di un enorme sacca (vacuolo) piena di trigliceridi; organelli e nucleo sono schiacciati contro la membrana. lisosomi Leucocita (macrofago) cellula competente del sistema immunitario, molto mobile, in grado di fagocitare (inglobare) sostanze e materiali, e distruggerli grazie ai lisosomi. Spermatozoo : Cellula aploide riproduttiva dotata di un lungo flagello mobile (coda) di natura proteica. Membrana plasmatica cellulare • Tutte le cellule sono dotate di membrana. • Tutti i processi metabolici e osmotici di scambio con l’ambiente esterno avvengono attraverso la membrana. • Gli acidi grassi rivestono un ruolo fondamentale nella funzionalità di membrana, nel senso che la qualità degli stessi, determina la qualità degli scambi di membrana. • Gli acidi grassi omega 3 e 6 danno alla membrana quella struttura a “mosaico fluido” che determina una fisiologica attività di membrana Struttura della membrana plasmatica esterno + - + - + - + - + - + - + - + - + - + - Testa polarizzata + - + - + - + - Membrana costituita da un “ mosaico” di molecole di fosfogliceridi con una testa polare e una coda costituita da 2 acidi grassi, non polarizzati + + interno + - + - + - + - Acidi grassi La presenza di grassi saturi e colesterolo rende la membrana rigida, meno fluida con compromissione degli scambi attraverso la membrana + - Colesterolo Grassi insaturi Grassi saturi Canalicolo = struttura proteica di membrana esterno + + - (2) + - (1) + - (3) + - + - + - + - + - + - + - + - + - interno + - + - + - + - + - + - + - + - + - Le sostanze polari non possono attraversare la membrana in quanto respinte dalle cariche + e – della superficie (1) Le sostanze non polari (lipidi) possono attraversare la membrana (2) Le sostanze polarizzate possono attraversare la membrana in corrispondenza delle strutture canalicolari costituite da proteine, che ne consentono il passaggio (3) Proteine di membrana • Le proteine di membrana sono strutture per il trasporto di sostanze (soluti). Esse si legano al soluto e lo veicolano all’interno della cellula. • Possono veicolare sostanze ionizzate e molecole come: ormoni, enzimi, zuccheri … modulando la loro entrata a seconda delle esigenze cellulari. • Il consumo di energia (ATP) delle proteine di membrana dipende dalla concentrazione del soluto dentro e fuori la membrana: passaggio osmotico (senza consumo di ATP) o trasporto attivo (con consumo di ATP) Doppio strato lipidico Concentrazione esterna bassa di soluto Fuori Proteina di trasporto Dentro ADP ATP soluto Trasporto di membrana con dispendio energetico Trasporto con dispendio energetico = trasporto attivo: la proteina di membrana consuma ATP per trasportare un soluto da un ambiente dove questo è meno concentrato ( fuori dalla cellula) a dentro la cellula dove il soluto è più concentrato. Concentrazione esterna alta di soluto Fuori Dentro Trasporto di membrana senza dispendio energetico Il flusso di soluto da fuori la cellula, dove questo è più concentrato, a dentro la cellula dove questo è meno concentrato avviene attraverso la proteina di membrana, senza dispendio energetico (flusso osmotico). (A) Trasporto relativo alle cariche del soluto + + + + + + + + energia + (B) + + - Il consumo energetico per il trasporto del soluto è elevato nella situazione (A), dove gli ioni interni e ioni esterni possiedono la stessa carica. + - + + + + energia + La maggiore richiesta energetica serve a vincere la naturale repulsione tra cariche uguali. Nella situazione (B), a parità di soluto introdotto la richiesta energetica sarà più bassa di (A) in quanto il flusso sarà facilitato dalla naturale attrazione tra cariche diverse. Cavità gastrica Sangue H+ Cellula gastrica H+ H+ H+ H+ H+ H+ H+ H+ H+ H+ H+ Conc. H+ Bassa PH 7 H+ L’acidità molto forte nello stomaco è creata dalle cellule gastriche (mucosa gastrica) che sono interposte tra il sangue e la cavità gastrica. H+ H+ H+ H+ H+ H+ H+ La concentrazione di ioni H+ è molto alta nello stomaco (PH 2) mentre nel sangue è bassa (PH 7). H+ H+ H+ H+ H+ Conc H+ Alta PH 2 Esse introiettano da un polo, quello verso il sangue, ioni H+, e “spingono” gli stessi ioni H+ nella cavità gastrica attraverso il polo opposto. Questo tipo di trasporto prende il nome di Trasporto Transcellulare in quanto attraversa tutta la cellula e riesce a creare concentrazioni molto alte di ioni H+nello stomaco. Pompa Sodio- Potassio + 2 K+ ATP 3 Na+ esterno ADP interno La concentrazione intracellulare di K è circa 15 volte quella del Na, mentre quella extracellulare è circa l’inverso. Questa differenza di concentrazione è mantenuta dall’espulsione attiva (con consumo di energia) di 3 ioni Na+ fuori dalla cellula e dalla loro sostituzione con 2 ioni K+ dentro, da parte di una proteina di trasporto di membrana (pompa Sodio-Potassio). La pompa Sodio-Potassio trasportando 3 ioni Na positivi fuori e 2 ioni positivi dentro contribuisce a creare una disuguale distribuzione di cariche tra l’esterno e interno la membrana in modo che l’esterno risulta positivo e l’interno negativo. Concentrazioni di Potassio alte sono fondamentali per: 1)Sintesi proteica 2) Sintesi enzimatica 3) Mantenimento del potenziale di membrana ( positivo fuori, negativo dentro) Potenziale di membrana + + - + - + - + - - + + La differente distribuzione di cariche, viene misurata come potenziale di membrana, le cellule hanno un potenziale di membrana di - 60 millivolt 0 + - 60 millivolt + - La differente distribuzione di cariche della membrana, viene definita MEMBRANA POLARIZZATA (nel senso che presenta 2 polarità) Neurone a riposo (polarizzato) -60 Potenziale a riposo 1 Uno stimolo provoca in un punto un Inversione di polarità +30 (depolarizza) 2 Potenziale di eccitazione + + Il punto depolarizzato si ristabilizza mentre si depolarizza quello adiacente 3 4 mielina La depolarizzazione (per punti) prosegue per tutta la fibra Lo stimolo, punto x punto, percorre tutta la fibra fino al prossimo neurone, che a sua volta, sarà stimolato dalla depolarizzazione e la trasmetterà. Virus DNA virale DNA virale DNA cellulare DNA virale DNA virale Il virus introduce il proprio DNA dentro la cellula infettandola. Il DNA virale, usando i materiali e organelli della cellula, replica se stesso e si moltiplica. Quando la cellula muore i virus fuoriescono e possono trasmettere l’infezione ad altre cellule. DNA virale Proteina sana Prioni Prione 1 2 La proteina anomala (Prione) si “stende” su una proteina sana e la modifica rendendola uguale a se stessa e disfunzionale. L‘alterazione continua fino alla totale modifica del tessuto. Metabolismo autotrofo ed eterotrofo • Per metabolismo autotrofo si intende il metabolismo di quegli organismi in grado di utilizzare la luce solare per la sintesi dei glucidi partendo dall’acqua e dalla anidride carbonica. • Per metabolismo eterotrofo si intende il metabolismo di quegli organismi che non sono in grado di produrre glucidi e se li devono procurare ingerendo altri organismi. Procarioti Eucarioti Unicellulari unicellulari Eucarioti pluricellulari Evoluzione e complessità Alghe azzurre Batteri Amebe Flagellati Funghi Funghi Alghe Vegetali Animali Uomo Microrganismi come patogeni (batteri) • Alcuni batteri si possono insediare su tessuti umani e tramite il loro sviluppo produrre tossine e infiammazione, con decorso a volte molto severo, in genere si sviluppano in condizioni favorevoli (per loro): disbiosi, caduta delle difese immunitarie, età avanzata, alimentazione impropria… • Si vuole rimarcare che aldilà della possibile infezione è fondamentale per il loro sviluppo lo stato del nostro terreno fisiologico Metabolismo batterico • I batteri risultano adattati a quasi tutti gli ambienti con relativi diversi tipi di metabolismo. • Alcuni riescono ad ossidare completamente i glucidi: ma gli enzimi della glicolisi aerobica non sono nei mitocondri bensì nella membrana. • Altri batteri sono in grado di compiere solo la glicolisi anaerobica e producono acido lattico. Batteri (buoni) I batteri rivestono un ruolo fondamentale nella trasformazione e conservazione degli alimenti. Batteri dello Yogurt Glucidi Glicolisi anaerobica Acido lattico Batteri del formaggio Glucidi glicolisi anaerobica acido lattico acido butirrico acido lattico alcol etilico Batteri del vino Glucidi glicolisi anaerobica … e altri ancora : burro, birra, salumi, crauti, tamari… Contrasto dei batteri I batteri in particolari situazioni ambientali a loro non favorevoli (temperatura, umidità) possono assumere la conformazione di spore. La spora è una forma di resistenza vitale, assunta dal batterio, per superare condizioni ambientali a lui non favorevoli. Sotto forma di spora il Batterio in condizioni batterio non compie ambientali favorevoli alcuna attività metabolica e si blocca; al ripristino delle condizioni ambientali favorevoli, potrà riattivarsi Sterilizzazione e disinfestazione Per sterilizzazione si intende l’uccisione di tutti i microrganismi: può essere fatta col calore, uso di sostanze chimiche, filtrazione e irraggiamento. La disinfestazione o disinfettazione uccide solo in parte i microrganismi bloccandone altri. Un batterio sotto forma di spora è notevolmente più resistente alla sterilizzazione e alla disinfezione dell’equivalente non sotto forma di spora. Funghi come patogeni • Anche se assomigliano alle piante hanno un metabolismo di tipo etetrotrofo e possono accumulare glicogeno. • Si nutrono di materiale organico e possono insediarsi su organismi viventi e diventare patogeni. Le malattie causate dai funghi sono dette micosi • Le persone ammalate o immunodepresse sono particolarmente esposte alle micosi: è il caso tipico del fungo Candida albicans che compare normalmente in molte persone senza causare particolari problemi, ma in persone debilitate può proliferare e causare infezioni a carico della mucosa orale, vaginale e intestinale. Commensalismo, simbiosi, parassitismo I microrganismi possono instaurare con l’uomo, con gli animali e con le piante rapporti di convivenza di diverso tipo •Commensalismo: il microrganismo invade l’ospite senza danneggiarlo. •Simbiosi: Il microrganismo e l’ospite traggono entrambi dei benefici: protisti e batteri entrano nella composizione della flora batterica dei ruminanti e dell’uomo. •Parassitismo: L’ospite viene danneggiato dalla presenza del microrganismo come nel caso dei batteri e protisti patogeni. Ameba (Entamoeba Histolitica) senza membrana, si alimenta con l’emissioni di pseudopodi L‘Ameba è un organismo pluricellulare parassita che può infettare l’intestino dell’uomo causando gravi dissenterie. Viene espulsa con le feci e in questa fase rimane latente. intestino In condizioni igieniche precarie le feci col parassita possono direttamente/indirettamente infettare acqua e/o cibo Ameba Feci infette Se l’ameba viene ingerita dall’uomo, nell’intestino essa esce dalla fase latente, si rivitalizza e causa l’infezione. Questo tipo di infezione segue il cosiddetto circuito orofecale La Giardia enterica (Giardia Lamblia) presenta un ciclo infettivo analogo Tripanosoma Gambiense Parassita flagellato sangue zanzara Il Tripanosoma è un parassita del sangue, responsabile della Malattia del Sonno. Il ciclo infettivo inizia quando un vettore (zanzara) preleva indirettamente il parassita da un individuo infetto. Nella zanzara il parassita rimane latente. parassita Quando la zanzara punge un altro individuo il Tripanosoma può passare nel sangue del nuovo ospite, riattivarsi e provocare la malattia.