PERLE D’ACQUA 16 medicina termale Le possibilità terapeutiche alle Terme L’ipoacusia è una compromissione dell’udito che può variare dalla difficoltà a comprendere parole e suoni alla sordità completa. La presenza di tale deficit condiziona notevolmente la qualità di vita dell’individuo perché spesso tende ad isolarsi ed a non partecipare alle conversazioni. La difficoltà a comunicare può risultare un dato importante in grado di favorire nell’anziano un processo graduale di isolamento e di solitudine. Vale la pena considerare che non è tanto da temere la mancanza di un lavoro nel soggetto, quanto la mancanza di una qualsivoglia comunicabilità, essendo questa e non il lavoro uno dei bisogni fondamentali dell'uomo. Si stima che tra gli ultra sessantacinquenni il 10-60 % ha problemi di udito vari; in uno studio condotto in Veneto su 2398 anziani con più di 65 anni, la prevalenza di problemi uditivi soggettivi era del 8,1% negli uomini e del 9,3% nelle donne. La prevalenza di tale disturbo rilevato attraverso un’indagine audiometrica era del 19% in entrambi i sessi. Le affezioni dell'orecchio medio sono quasi sempre secondarie a flogosi rino-faringee (infiammazioni della mucosa del naso e novembre 2008 PERLE D’ACQUA Sordità NELL’ANZIANO di Francesca Angeli specialista in idrologia medica della gola), le ipoacusie che ne conseguono vengono definite sordità rinogene. Il trattamento della patologia infiammatoria cronica e ricorrente delle prime vie aeree e dell’orecchio medio è una delle indicazioni principali della crenoterapia sulfurea praticata alle terme. Questa terapia esercita azioni locali e generali, specifiche e aspecifiche di risoluzione o attenuazione delle flogosi croniche dell'orecchio medio e del rino-faringe e prevenzione delle recidive. In corso di terapia termale sulfurea, tra le azioni terapeutiche importanti abbiamo l'umidificazione delle mucose e delle secrezioni: il calore erogato tramite l'inalazione a getto di vapore svolge, infatti, di per sé un'azione terapeutica nelle flogosi croniche, subacute e/o recidivanti. PERLE D’ACQUA 17 medicina termale Foto in alto Terme di Raffaello Quando trattiamo un soggetto anziano con disturbi di sordità di tipo misto, il protocollo terapeutico termale da applicare deve porsi precisi obiettivi per opporsi all'evoluzione verso l’aggravamento della sua capacità a comprendere il linguaggio parlato: - risoluzione o attenuazione delle flogosi rino-faringee; - azione diretta sulla funzione tubarica e sui processi infettivi ed infiammatori cronici dell'orecchio medio; - prevenzione delle riacutizzazioni delle flogosi delle vie aeree superiori; - effetto terapeutico a lungo termine più volte verificato controllando a distanza di tempo il mantenimento parziale o totale dei risultati conseguiti. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento del numero di pazienti anziani che ricorrono alla terapia termale per la cura di patologie croniche delle vie aeree superiori. Tra queste una percentuale non trascurabile è costituita dalle affezioni infiammatorie croniche e dalle disfunzioni tubariche responsabili della sordità rinogena. Pur considerando una minor vitalità dei tessuti e delle mucose in rapporto all'età, supponendo quindi una modesta reazione di essi all'azione stimolante dei gruppi sulfidrilici (gli SH hanno un effetto fluidifi- cante sul catarro e sono contenuti in molte molecole corporee), i risultati che si sono osservati negli anni nei soggetti trattati si prestano ad interessanti deduzioni. E’ evidente e statisticamente significativa l'azione esercitata dalla crenoterapia sulfurea inalatoria ed insufflatoria sia a breve che a lungo termine. In particolare emerge che la terapia termale: - migliora dopo ogni ciclo la capacità uditiva; - mantiene gran parte dei risultati negli anni; - consegue, dopo cicli ripetuti annualmente, un incremento progressivo dei risultati terapeutici; Tutto questo anche quando sono presenti lesioni dell'orecchio medio che, interessando l'apparato percettivo, provocano deficit di tipo misto. La cura crenoterapica con acqua solfurea salsobromoiodica ha dimostrato, nel suo complesso, di poter sollecitare la funzionalità uditiva, confermando quindi la sua validità ed utilità anche in quelle forme non più classificabili tra quelle rinogene pure. Tale terapia è consigliabile quindi a maggior ragione nei pazienti anziani nei quali l’isolamento sociale infastidisce più della semplice ipoacusia. PERLE D’ACQUA novembre 2008