Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo [email protected] Razionamento del credito • Razionamento del credito = Situazione in cui al tasso di interesse di equilibrio la domanda di credito eccede l’offerta. – Nel mercato vi sono persone che cercano prestiti, che sarebbero a pagare un tasso di interesse superiore a quello che le banche attualmente richiedono, ma che non trovano chi gli presta i fondi. – Stiglitz e Weiss (1981): se un imprenditore non ottiene credito ed un altro, indistinguibile per la banca, lo ottiene, allora c’è razionamento ed il fenomeno è rilevante per il benessere sociale Razionamento: Un grafico Tasso sui prestiti Domanda di prestiti Offerta di prestiti E i1 ED → Processo di aggiustamento del tasso di interesse Se il tasso non si aggiusta ER EEO i1 0 Prestiti Razionati nel credito Razionamento dinamico • Si tratta di un razionamento di natura temporanea, dovuto ai ritardi con cui il tasso sui prestiti è adeguato al livello di equilibrio • Aggiustamento del tasso lento a seguito di eccessi di offerta o di domanda di depositi • Può essere ricondotto all'esistenza di costi di aggiustamento del tasso sui prestiti Razionamento di equilibrio • Il razionamento di "equilibrio" ha una natura permanente in quanto prefigura una situazione in cui la banca massimizza il suo profitto in corrispondenza di un tasso sui prestiti inferiore a quello di equilibrio • Il tasso sui prestiti di equilibrio è quello che uguaglia la domanda e l’offerta di prestiti. Ci concentriamo su questo!!! Cause del razionamento • Esistono due approcci principali che cercano di spiegare il razionamento del credito: – Approccio basato sul rischio di insolvenza del prenditore di fondi – Approccio basato sulle asimmetrie informative • Selezione avversa • Azzardo morale Razionamento e rischio di insolvenza • Rigidità nei tassi d’interesse razionamento – Fattori esogeni: ceiling sui tassi – Fattori endogeni: ci sono diversi fattori per cui il datore non è disposto a variare il tasso d’interesse • Nessun aumento di tasso può compensare il datore di fondi delle perdite attese per l'accresciuto rischio di insolvenza connesso alla crescita dell'ammontare di credito concesso. Hodgman (1960). • La curva di offerta del credito ha tratti decrescenti (rischio di insolvenza). All’aumentare del credito aumenta il tasso d’interesse sui prestiti, ma solo fino ad un certo punto. Freimer e Gordon (1965). Jaffee e Modigliani (1968) • Le banche hanno un elevato grado di potere monopolistico • Dovrebbero attuare una discriminazione del prezzo. Discriminazione di prezzo = prezzo personalizzato (prezzo = disponibilità a pagare) • Ma le banche, pur conoscendo esattamente il rischio di ciascun cliente, applicano tassi di interesse uniformi a clienti diversi per l'esistenza di vincoli istituzionali o allo scopo di prevenire "guerre dei prezzi“ tra loro • Limiti del modello: l'incapacità delle banche di discriminare dipende da fattori esogeni Endogeneizzazione informazioni asimmetriche!!! Asimmetrie informative • La selezione avversa (adverse selection) = quando in una transazione tra due agenti, uno (principale) non può osservare importanti caratteristiche esogene dell’altro (agente) o del bene che vende • Il rischio di comportamento sleale o azzardo morale (moral hazard) = quando in una transazione tra due agenti, uno (principale) non può osservare importanti azioni dell’altro (agente) Selezione avversa (Stiglitz Weiss 1981) • Lemmon market (mercato dei bidoni) – Il mercato non essendo in grado di distinguere i beni di buona qualità (auto buone) da quelli di cattiva qualità (bidoni), offre un prezzo medio che penalizza i beni di buona qualità. I beni di cattiva qualità spiazzano dal mercato quelli di buona qualità. “Lemmon principle” Akerlof (1970) • Razionamento del credito: Le banche non vogliono prestare a soggetti rischiosi, quindi Non aumentano il tasso perché se lo facessero resterebbero solo soggetti rischiosi Azzardo morale (Keeton 1979) • Quando le banche aumentano i tassi di interesse alcuni clienti tendono ad intraprendere progetti più rischiosi – I datori di fondi potrebbero non avere interesse ad accettare tassi più elevati dalla clientela – Tassi più alti e maggiore rischio, infatti, non è detto che aumentino il profitto atteso della banca – Se gli imprenditori sono più propensi al rischio delle banche Il tasso d’interesse sarà minore di quello in assenza di informazione asimmetrica. Asimmetrie informative: Sintesi • Due meccanismi: • L'effetto di selezione avversa = se il tasso di interesse aumenta, i clienti meno rischiosi abbandonano il mercato. • L'effetto di incentivo avverso = se il tasso di interesse si eleva, i prenditori di fondi saranno indotti ad intraprendere progetti più rischiosi. • Le banche vogliono i progetti meno rischiosi e non vogliono prestare fondi ad operatori che intraprendono progetti rischiosi Quindi non aumentano i tassi!!! Tasso di interesse reale ed inflazione • In assenza d’incertezza e in un mercato dei capitali privo di frizioni deve valere (1+iT)=(1+r)(1+ ) – iT tasso nominale sui titoli a lungo termine, r tasso d’interesse reale, tasso d’inflazione • Dato che il prodotto r è piccolo, l’identità si approssima come iT = r + • Quest’ultima è chiamata identità di Fisher Effetto Fischer • In caso vi sia incertezza iT = r + p iT = r + e • Nella teoria keynesiana un aumento di M determina una riduzione dei tassi (reali e nominali). • Tuttavia, se a seguito della riduzione dei tassi, il reddito cresce e così il tasso d’inflazione (o quello atteso), allora un aumento dell’aspettativa d’inflazione determina un aumento dei tassi nominali (effetto Fisher) Tasso di interesse L’effetto Fisher in pratica (2003) Tasso di inflazione