la coltivazione in vaso dell`ortensia

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Risultati di due prove effettuate in provincia di Genova:
sfalsamento dell'epoca di produzione in due diversi ambienti di
coltivazione
ed utilizzo di regolatori di crescita.
LA COLTIVAZIONE IN VASO
DELL'ORTENSIA
1
Fiorenzo GIMELLI1, Paola DUJARDIN2, Giulio MALAVOLTI3
Istituto Regionale per la Floricoltura -Sanremo. 2 Servizio Agroalimentare - Genova.
3
A.R.A.T.E.C.(Confederazione Italiana Agricoltori) - Genova.
Negli ultimi anni sono state effettuate prove di coltivazione dell'ortensia da vaso fiorito a seguito
dell'iniziativa di floricoltori della Cooperativa Agricola del Levante di estendere la zona di
coltivazione dell'ortensia dalla tradizionale area di costa a quella montana allo scopo di allungare il
periodo produttivo e di commercializzazione.
Questa attività rientrando nelle linee di indirizzo del programma triennale dei Servizi di Sviluppo
Agricolo orientate alla diffusione di specie microterme adatte quindi al recupero e alla valorizzazione delle aree marginali e stata seguita con particolare attenzione.
Le prove effettuate hanno verificato i risultati produttivi in due diversi ambienti di coltivazione:
l'area a livello del mare nel comune di Santa Margherita e la zona monta-na nel comune di
Borzonasca (Monte Bregaceto) a 700 m.s.l.m. . Quest'area, nella quale si trovava l'ex vivaio
forestale della Comunità Montana Valli Aveto Gravegha e Sturla, presenta la peculiarità di essere
un appezzamento unico, pianeggiante e facilmente accessibile ai mezzi di trasporto, caratteristiche difficilmente riscontra-bili nel territorio della pro-vincia di Genova.
Lo scopo essenziale della sperimentazione è stato quel-lo di quantificare la risposta alle
differenti condizioni climatiche e quello di verificare l'applicabilità di diversi regolatori di crescita.
Foto 1 : Visione della prova effettuata in quota (Dante Bregaceto)
1°prova:
Coltivazione dell'ortensie per vaso fiorito. Verifica dell'influenza delle diverse
condizioni ambientali sull'epoca di fioritura e sulle caratteristiche merceologiche del
fiore.
Materiali e metodi:
Sono state utilizzate piante ben formate di quattro diver-se varietà:
- Frodestein (Rl)
- Bodensee (C)
- Astrid (R2)
- Dineman (RS)
Una parte è stata mantenuta a livello del mare e una parte è stata portata a fine Febbraio 1995
a circa 700 m.s.l.m. (Località Monte Bregaceto, Comune di Borzonasca - GE) in modo che lo
sviluppo del fiore, dopo il periodo di forzatura a freddo, avvenisse in condizioni climatiche molto
diverse.
Per quanto riguarda la prova in quota è stata ulteriormente verificata l'influenza della copertura
(rete ombreggiante al 70%) rispetto alla normale coltivazione a cielo aperto. Sono state utilizzate
30 piante per varietà e per ogni
trattamento, scelte in odo da garantire la
massima omogeneità possibile e, divise in
lotti più piccoli per ridurre gli effetti di
bordo, sono state sottoposte alle normali
cure colturali.
I rilievi effettuati su ogni pianta (al
momento della fioritura del 1° fiore) sono
stati i seguenti:
1. Data di fioritura
2. Altezza primo fiore
3. Diametro primo fiore.
In conclusione per meglio verificare la
differenza tra piante coltivate sotto rete
ombreggiante e non, sono stati altresì
rilevati i caratteri:
4. Altezza pianta (alla fioritura).
5. Lunghezza di un internodo.
Foto 2 Varietà Bodensce
Risultati e discussione:
II risultato mostra come ci si poteva aspettare, una marcata differenza di comportamento legata
alle caratteristiche varietali. Le variazioni osservate nei due ambienti diversi sono però omogenee.
La differenza nell'epoca di fioritura del primo fiore tra le piante colti-vate in quota e m riva al mare è
nettissima (35-40 giorni) sia per la varietà più precoce (Bodensee) che per le altre (Grafico 1).
A questo però corrisponde una minore altezza delle pian-te (misurata come altezza del primo
fiore) che sono in modo significativo sempre più basse, in quota rispetto a quelle al livello del mare
(Grafico 2). La misura del diametro del primo fiore non risulta invece essere diversa nei due
ambienti.
Dati medi di 30 piante per campione
Frodestein (Rl)
Epoca fioritura
Altezza1° fiore"
Diametro1° fiore
Altezza pianta"
Lungh. internodo"
Livello mare
Quota aperto
Quota copertura
03 Giugno
14 Luglio
13 Luglio
37.4
29.7
29.8
19.1
15.8
16.5
31
32
12
13.1
Astrid (R2)
Epoca fioritura
Altezza1° fiore"
Diametro1° fiore"
Altezza pianta"
Lungh. internodo"
Livello mare
Quota aperto
Quota copertura
08 Giugno
12 Luglio
11 Luglio
41
33.6
33.1
16.8
16.9
17.0
35.0
34.8
13.9
14.6
Epoca fioritura
Altezza1° fiore"
Diametro1° fiore"
Altezza pianta"
Lungh. internodo"
06 Giugno
15 Luglio
15 Luglio
40.9
30.6
32.5
16.7
15.8
16.2
32
34.1
13.3
14
Epoca fioritura
Altezza1° fiore"
Diametro1° fiore"
Altezza pianta"
Lungh. internodo"
29 Maggio
09 Luglio
OS Luglio
3 1.9
25.6
28.5
17.1
15.9
i 6.8
29.2
32.9
13.2
13.8
Dineman (RS)
Livello mare
Quota aperto
Quota copertura
Kodensee (C)
Livello mare
Quota aperto
Quota copertura
In nessun caso appaiono differenze significative nel comportamento in quota per quanto
riguarda le piante ombreggiate e quelle in pieno sole. Si può quindi dire riassumendo che una
coltivazione in quota nelle condizioni descritte produce un ritardo di fioritura superiore al mese e
una marcata riduzione nella taglia delle piante, sen/.a particolare influenza sul diametro dei fiori, e
clic l'eventuale ombreggiamento non comporta cambiamenti produttivi significativi.
23 Prova:
Influenza dei fitoregolatori di crescita nello sviluppo delle piante in vaso.
Materiali e metodi:
Le prove sono state effettuate in località Monte Bregaceto, Comune di Borzonasca (GÈ). Sono
state saggiate due varietà (Frodestein e Bodensee) con i 3 regolatori di crescita utilizzati oggi nel
nostro paese con le modalità comuni e alle dosi suggerite dalla letteratura tecnica, come qui sotto
evidenziato.
- Cycocel (p.a. Chiormequat) 300 mli/100 l
- Alar (p.a. Daminazide) 300 gr/100 l
- Bonzi (p.a. Paclobutnzolo) 125 ml/100 l.
I trattamenti fogliari sono stati effettuati allo stadio di 4-5 foglie estese, a Maggio e ripetuti a 20
giorni di distanza. I caratteri rilevati sonostati i seguenti:
1. Epoca di fioritura.
2. Altezza primo fiore.
3. Diametro primo fiore.
4. Altezza pianta.
5. Lunghezza internodo.
Risultati e discussione:
Solo il Bonzi ha mostrato una qualche efficacia (Grafico 3) anche se le condizioni m cui si e
svolta la prova non si sono rilevate ideali soprattutto a causa della bassa temperatura nel momento
del trattamento e per il fatto che le condizioni di quota, come abbiamo visto, riducono naturalmente
lo sviluppo delle piante.
Risultati
Oltre a permetterci di quantificare l'ampiezza dello sfalsamcnto dell'epoca di pro-duzione la
prova a avuto dei risultati positivi anche dal punto di vista commerciale ed economico.
Dati medi di 30 piante per campione (Dati espressi in cm.)
Frodestein (Rl)
Epoca fioritura
Altezza 1° fiore
Diametro 1° fiore
Altezza pianta
Lungh.internod
Cycocel
13 Luglio
29.6
16.1
30.8
12.8
Alar
13 Luglio
26.8
15.9
28.5
11.7
Bonzi
14 Luglio
24.9
14.4
27.2
10.5
13 Luglio
28.9
15.8
30.1
13.1
Bodensee (C)
Epoca fioritura
Altezza 1° fiore
Diametro 1° fiore
Altezza pianta
Lungh.internodo
Cycocel
08 Luglio
28.0
17.9
35.1
14.4
Alar
06 Luglio
25.9
16.7
29.6
12.3
Bonzi
07 Luglio
26.0
16.7
29.6
12.5
Testimone
07 Luglio
27.8
17.3
31.4
14.7
Testimone
Secondo le informazioni sulla commercializ-zazione forniteci dalla Coop.del I.ovante, nel corso
del 1994, le vendite erano andate aumentando a cominciare dalla metà di marzo per ter-minare ai
primi di luglio, epoca in cui si arrestava com-pletamente la produzione a livello del mare. Nel corso
del 1995 invece il periodo di commercializzazione (riferito alla produzione globale e non
limitatamente alle piante in prova) è iniziato sempre a marzo, in corrispondenza dell'inizio di
vendita sulla costa ,
e si e rotratto fino ai
primi
di
agosto,
quando e ter-minata
la fioritura delle piante in quota.Il risultato
conomico e stato
positivo
visto che
durante il periodo di
luglio e inizio agosto
la vendita si e
mantenuta su buoni
livelli
con
una
elevata richiesta da
parte del mercato.
Foto 3: Parcella della prova con fitoregolatori
Bibliografia
D.A. Bailey, 1989 Hydrangea Production Timber Press, Portland, Oregon USA
J.B. Shanks, 1985 Hydrangea i “Balls Red Book” 14 th Edition (ed V. Ball) pp. 535-558 Reston
Publishing Company Inc. Reston, Virginia, USA
R. Jimenes Mejias, M. Laballero Ruano, 1990, El cultivo Industrial de plantas en maceta. Ed de
Horticoltura REUS ESP
R. A. Larson, 1985, Growth regulatrs in floricolture. Horticultural Reviews, vol. 7 399-480 , Avi
Publishing Company
D.A. Bailey, 1992, Hydrangeas in “ Introduction to floricolture” 2 nd edition, pp. 365-383 Academic
Press, San Diego California USA
E. Accati Garibaldi, 1992, Le piante fiorite in vaso, Edagricole Bologna
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