1 PAS Classe A060 – Lab did. Chimica Area CHIMICA GENERALE (4.5 CFU) Docenti: Daniela Ascenzi/Graziano Guella Lezioni teoriche: • Stechiometria di processi chimici • Atomi, molecole, forze intra- e intermolecolari • Soluzioni • Diagrammi di stato e proprietà colligative • Equilibri chimici in fase omogenea e eterogenea Esperienze di laboratorio: • Titolazioni conduttimetriche • Titolazioni acido-base 2 PAS Classe A060 – Lab did. Chimica Calendario Lezioni teoriche: Giovedi 6 marzo Giovedi 13 marzo Giovedi 20 marzo Giovedi 27 marzo 15.30-18.45 15.30-18.45 15.30-18.45 15.30-18.45 Giovedi 3 aprile 15.30-18.45 Giovedi 10 aprile 15.30-18.45 Giovedi 17 aprile 15.30-18.45 Docente Ascenzi Docente Guella Esperienze di laboratorio: Giovedi 24 aprile 15.30-18.45 Ascenzi Giovedi 15 maggio 15.30-18.45 Guella 1 3 Come presentate ai vostri studenti il corso di Chimica? 4 A cosa serve la chimica? A produrre risorse materiali… e sviluppare/migliorare le fonti di energia… A produrre farmaci migliori …, rispettando il Pianeta! Per realizzare un essere umano serve un numero enorme di reazioni chimiche 2 Come ottenere buoni risultati in chimica 5 1. Avere curiosità ed immaginazione 2. Calcolare dei risultati e quantificare le informazioni 3. Impegno «Mi piace l’idea che gli esseri umani possano fare tutto ciò che vogliono, anche se a volte hanno bisogno di essere formati. Hanno bisogno di un maestro che risvegli la loro intelligenza, ma sono felice di dire che, per essere un chimico, non occorre un talento speciale. Con il duro lavoro tutti possono diventarlo» Roald Hoffmann (Premio Nobel Chimica 1981) Il metodo scientifico 6 La Chimica, come tutte le scienze (matematica, fisica, biologia) si fonda sul metodo scientifico Osservazione / esperimento ipotesi, modello NO verifica SI Teoria - principio 3 Materia: miscele, composti, elementi Es: aria, acqua salata bronzo (lega rame+altro metallo) oro a 14 carati Es: legno, acqua del mare, macedonia, sale+limatura di ferro Es: anidride carbonica (CO2), acqua (H2O), cloruro di sodio (NaCl) 7 Es: ossigeno (O2), azoto (N2), idrogeno (H2), carbonio (C), ferro (Fe), oro (Au) Trasformazioni fisiche della materia 8 cambiamento dello stato fisico ma NON della natura chimica (es. ebollizione dell’acqua, liquefazione del ghiaccio, filtrazione, solubilizzazione di sali) Esempio: le transizioni di fase 4 Trasformazioni chimiche della materia 9 Tutte quelle che comportano una variazione dell’ identità chimica della/e sostanza/e lievitazione del pane combustione formazione della ruggine (Fe metallico si trasforma in ossido di ferro Fe2O3) esplosione della nitroglicerina respirazione Esempio: alcune proprietà caratteristiche del rame (Cu) Proprietà Chimiche Proprietà Fisiche • • • • • • • Lucentezza metallica rossobruna Buon conduttore di calore e elettricità Elevata malleabilità (facilmente manipolabile in forma di fogli) e duttilità (in forma di fili; capacità di deformazione plastica) Si può fondere e mescolare con lo zinco per formare l’ottone Punto di fusione: 1083 ºC Punto di ebollizione: 2570 ºC Densità: 8.95 g/cm3 10 • Se lasciato in aria umida forma nel tempo un carbonato verde (malachite) • Forma una soluzione blu scura in ammoniaca acquosa • Reagisce con gli acidi nitrico e solforico http://www.chimica-online.it/video.htm 5 11 Proprietà della Materia Intensive: se NON dipendono dall’ammontare della sostanza considerata (es. densità, temperatura) Estensive: se dipendono dall’ammontare della sostanza considerata (es. massa, volume) Esempi: 1. densità 2. Variazione di funzioni termodinamiche (∆H, ∆G, ∆S) in reazioni chimiche CH4(g) + 2O2(g)→ CO2(g)+2H2O(l) ΔHreaz=-890.8kJ È estensiva Ma se la riferisco ad 1 mole di CH4 diventa intensiva: ΔHreaz (molare)=-890.8 kJ/mol Principi fondamentali delle scienze chimichefisiche: 1. legge di conservazione della massa 12 “In una reazione chimica la massa totale si conserva” ovvero: la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti Evidenza sperimentale: 2 g di idrogeno reagiscono con 16 g di ossigeno per dare 18 g di acqua Evidenza sperimentale: 4 g di metano + 16 g di ossigeno = 11 g di anidride carbonica e 9 g di acqua Excursus storico: gli esperimenti di Lavoisier 6 Principi fondamentali delle scienze chimiche-fisiche 13 2. Conservazione dell’energia Energia: capacità di un sistema di compiere lavoro o trasferire calore 14 I costituenti fondamentali della materia: gli atomi e le teoria atomica 7 La teoria atomica di Dalton 15 Democrito (IV a.C.) immagina la materia costituita da piccolissime particelle indivisibili che chiamò “atomos” Il Chimico inglese J. Dalton nell’800 sviluppo le intuizioni di Democrito segnando l’inizio della chimica moderna. Le ipotesi sulla natura della materia su cui si basa la teoria di Dalton sono: 1. La materia è composta da particelle piccole ed indivisibili dette atomi (no ipotesi sulla struttura). 2. Tutti gli atomi dello stesso elemento sono uguali (per dimensioni, massa e proprietà chimiche). 3. Elementi diversi hanno atomi differenti, in particolare per massa. 4. I composti sono formati da atomi di più di un elemento. In un determinato composto un tipo di atomo è sempre presente con lo stesso rapporto relativo 5. Gli atomi sono “indistruttibili” e le reazioni chimiche non li cambiano, ma li riorganizzano in composti diversi Chimica moderna: struttura dell’atomo 16 Esperimenti (XIX e XX secolo) che hanno portato alla scoperta delle particelle subatomiche: elettroni, protoni e neutroni 1. Thompson (UK, 1897) Esperimenti con i tubi catodici, la «scoperta» dell’elettrone e la misura del rapporto m/e 2. Millikan (USA, 1909) Esperimento della goccia d’olio e misura della carica elettrica dell’elettrone 3. Rutherford (UK, 1910) Esperimento dei raggi alfa contro lamina d’oro: il nucleo e il modello atomico «planetario» 8 Esperimento di Thompson: tubo a raggi catodici 17 I raggi catodici potevano essere deviati sia da campi elettrici che da campi magnetici Applicando un campo elettrico con polarità nota perpendicolarmente alla direzione del raggio questo deviava verso la polarità positiva → raggi composti da particelle con carica negativa Anche applicando un campo magnetico il raggio veniva deviato Thompson dimostrò che i raggi catodici sono costituiti da un flusso di particelle a carica negativa che chiamò elettroni Thompson: misura del rapporto carica/massa dell’elettrone (1897) 18 Un fascio di raggi catodici attraversa un campo elettrico e uno magnetico. L’esperimento è predisposto in modo che il campo elettrico devia il fascio in una direzione mentre quello magnetico lo devia nella direzione opposta. Bilanciando gli effetti è possibile determinare il rapporto carica/massa dell’elettrone e/m = 1.7588 x 108 C (coulomb)/g Indipendente dal tipo di metallo usato per il catodo 9 Esperimento di Millikan: determinazione della carica dell’elettrone 19 Misura di “e” Scoperta della quantizzazione della carica elettrica Robert A. Millikan, University of Chicago (1909) Nobel Prize in Physics (1923) Esperimento di Millikan: determinazione della carica dell’elettrone 20 +++++++++++++++++ Gocce di olio cariche elettricamente vengono fatte cadere in presenza di un Felettrico campo elettrico. Dalla massa nota delle goccioline cariche e dal voltaggio applicato per mantenerle ferme Fgravità Mullikan calcolò la carica presente su una goccia. -----------------Fu trovato che tutte le cariche F elettrico=QE elettriche sono multiple di una carica Q: carica complessiva della goccia elementare minima, assunta come E: campo elettrico carica dell’elettrone. Fgravità=mg e = 1.602 x 10-19 C (Coulomb) m: massa della goccia g: accelerazione di gravità 10 21 Modello nucleare dell’atomo Modello di Thompson: elettroni immersi in un “fluido” di carica positiva uniforme (globalmente elettricamente neutro) – Modello “a panettone” Esperimento di Rutherford (~1910) Risultato atteso Atomo di Au Raggi α: particelle positive con massa 4 volte l’idrogeno (massa dell’elio, carica +2) 22 Esperimento di Rutherford Evidenza sperimentale: la maggior parte delle particelle a attraversavano la lamina senza subire variazioni, ma una piccola parte veniva fortemente deviata o addirittura respinta !!! Risultato ottenuto 11 23 Modello nucleare di Rutherford La maggior parte della massa di un atomo è concentrata in un centro carico positivamente (nucleo) attorno al quale si muovono gli elettroni (di massa trascurabile) a distanze molto grandi rispetto alle loro dimensioni (e a quelle del nucleo) La maggior parte dell’atomo è vuota!! Dimensioni atomiche: raggio circa 100 pm = 1 Å Dimensioni nucleari: raggio circa 10-3 pm = 10-5 Å 1 picometro (pm) = 10-12 m 1 angstrom (Å) = 10-10 m 24 Struttura nucleare Ogni elemento è caratterizzato da una carica nucleare tipica che è un multiplo della carica dell’elettrone e. Questo multiplo viene indicato con la lettera Z Ad ogni Z corrisponde un elemento, nell’ordine: H Z=1 He Z=2 Li Z=3 . . . . Nell’atomo neutro attorno a tale nucleo si muovono Z elettroni. Il nucleo è costituito da due tipi di particelle: Protoni carica +e massa 1836 volte quella dell’elettrone Neutroni carica 0 massa 1839 volte quella dell’elettrone Quindi per definire univocamente un nucleo dobbiamo indicare due numeri (protoni e neutroni): 12 Numero atomico, numero di massa e simbolo atomico Numero di Massa (p+ + n0) Numero Atomico (p+) A Z Simbolo Atomico X 25 Numero di massa (A) il numero di protoni + neutroni contenuti nel nucleo di un elemento 12 Numero atomico (Z) il numero di protoni (e quindi anche degli elettroni dato che l’atomo è neutro). Ogni elemento ha uno Z differente. Il numero atomico definisce l’identità dell’elemento. Tutti gli atomi dello stesso elemento hanno lo stesso Z C 6 16 O 8 238 92 U A –Z = numero dei neutroni 26 Simboli atomici degli elementi Notazione fatta di una o due lettere identificative di un elemento. In genere corrisponde alla prima o alle prime due lettere del nome dell’elemento. Per gli elementi noti dall’antichità si fa uso delle prime lettere del nome latino K Cl O Ossigeno N Azoto da Nitrogène Potassio da Kalium Na Sodio da Natrium Cloro Au Oro da Aurum Simboli degli elementi sviluppati da Dalton 13 27 Isotopi Atomi i cui nuclei hanno lo stesso numero di protoni (Z) ma diverso numero di neutroni (e quindi diverso A) sono detti isotopi Es: l’idrogeno ha tre isotopi D T Es: i due isotopi più comuni dell’uranio sono È quello usato nei reattori nucleari 235U 92 uranio-235 92 protoni 235-92=143 neutroni 238U 92 uranio-238 92 protoni 238-92=146 neutroni Le proprietà chimiche di un elemento dipendono dal numero (e dalla disposizione) degli elettroni. Quindi gli isotopi dello stesso elemento hanno proprietà chimiche (a volte anche fisiche) simili 28 Isotopi Gli elementi presenti in natura sono in genere miscele di isotopi: Es: il cloro 35Cl 17 17 protoni 18 neutroni 75.8% 37Cl 17 17 protoni 20 neutroni 24.2% Abbondanza isotopica relativa: frazione del numero totale di atomi di un dato isotopo Es: il carbonio 12C 6 6 protoni 6 neutroni 98.89% 13C 6 6 protoni 7 neutroni 1.11% esiste anche 14C ma in abbondanza trascurabile! 6 14 29 Le masse degli atomi Si assegna un valore alla massa di un atomo (di uno specifico isotopo) di un dato elemento in modo da poterlo utilizzare come standard Unità di massa atomica : Simbolo: 1 u.m.a. (u) = 1/12 massa 12C = 1.66x10-27kg uma, amu, u , Da Es: l’isotopo C-12 ha massa 12 uma esattamente. L’isotopo 1H dell’idrogeno ha una massa pari a 8.3985% la massa del 12C. Quindi 1H ha massa = 12/100*8.3985 = 1.0078 uma E’ anche indicata come “massa atomica relativa” Massa atomica media (=peso atomico) di un elemento: Se un elemento è costituito da più di un isotopo, la sua massa atomica media sarà la media delle masse dei suoi isotopi naturali pesata per le loro abbondanze naturali La Tavola Periodica riporta le masse atomiche medie (P.A.) Massa atomica media 30 Esempio 2 15 31 Come si misurano le masse degli atomi? Atomi e molecole sono troppo piccoli per poter essere pesati direttamente Utilizzando la Spettrometria di massa si può determinare la massa e l’abbondanza relativa di ciascun isotopo naturale di un elemento Spettro di massa del neon abbondanza relativa 20Ne 10 (90.48%) 21Ne 22Ne 10 (0.27%)10 (9.25%) massa atomica relativa 32 La Tavola periodica Gruppo (colonne) Le proprietà chimiche degli elementi sono funzioni periodiche del numero atomico Z Periodo (righe) VIIIA IIB 16 La Tavola periodica: blocchi e struttura elettronica blocco s 33 blocco p blocco d VIIIA IIB blocco f Metalli, non metalli e semimetalli 34 17 35 Proprietà di metalli e non metalli METALLI • elevata conducibilità elettrica • elevata conducibilità termica • lucentezza • solidi (quasi tutti) • malleabili • duttili Fisiche NON METALLI • bassa conducibilità elettrica • bassa conducibilità termica • nessuna lucentezza • solidi, liquidi o gas • fragili allo stato solido • non duttili Chimiche • gusci esterni con pochi elettroni • formano cationi (ioni positivi) • formano composti ionici con non metalli • legame metallico allo stato solido • gusci esterni con 4 o più elettroni • formano anioni (ioni negativi) • formano composti ionici con i metalli e covalenti con i non metalli • molecole covalenti, o monoatomici (gas nobili) 36 Dagli atomi alle molecole alle reazioni chimiche: stechiometria dei processi chimici 18 Formule chimiche 37 Esistono tre tipi di formule chimiche: empirica, molecolare e strutturale Formula empirica (o minima): indica i numeri relativi di atomi di ogni elemento presenti in un composto. E’ il più semplice tipo di formula chimica Esempi: La formula empirica del perossido di idrigeno è HO: c’è un rapporto 1:1 tra il n. di atomi di H e di O Formula empirica del cloruro di sodio è NaCl → Na:Cl = 1:1 Formula empirica dell’ossido di alluminio è Al2O3 → Al:O=2:3 Formule chimiche 38 Formula molecolare: indica il numero reale di atomi di ciascun elemento presenti in una singola molecola di un composto. Esempio: La formula empirica del perossido di idrogeno è H2O2 Ci sono due atomi di H e due atomi di O in ogni molecola di questa sostanza Le formule molecolare possono essere multipli delle formule empiriche 19 39 Formule chimiche Formula di struttura: precisa il numero di atomi di ciascun tipo e i relativi legami che li legano. Rappresenta la disposizione spaziale relativa degli atomi nella molecola Esempio: La formula strutturale del perossido di idrogeno è: formula strutturale semplificata formula strutturale con disposizione spaziale Isomeri (costituzionali o strutturali) 40 Composti che hanno la stessa formula molecolare, ma differente formula di struttura Esempi: 1. Tre isomeri con formula strutturale C8H16 2. Due isomeri con formula strutturale C2H6O etanolo dimetiletere 20 Calssificazione dei composti chimici 41 Composti molecolari Sostanze che esistono sotto forma di molecole distinte ed uguali tra loro Composti ionici Sostanze formate da raggruppamenti di un gran numero di atomi (in forma di ioni) in una disposizione spaziale regolare con dimensioni >> dei singoli atomi 42 Composti molecolari Molecole: gruppo di atomi connessi da legami chimici (forti). La parte più piccola di un elemento o di un composto che può esistere libera e stabile in natura Molecole biatomiche Alcuni elementi esistono in forma di molecole biatomiche (anche N2, Cl2 ,Br2) modelli space-filling Molecole poliatomiche Fosforo, P4 Zolfo rombico, S8 Alcuni elementi esistono in forma di molecole poliatomiche 21 43 Molecole Le molecole dei composti sono formate da atomi di elementi diversi modelli ball-and-stick Una sostanza molecolare è una sostanza composta da molecole tutte uguali 44 Ioni Acquisto o perdita di elettroni (carica -) da parte di un atomo di un elemento porta alla formazione di uno ione positivi (CATIONE) o negativo (ANIONE) carica q carica Per gli ioni: Esempi: n. elettroni = Z-q 0 perde 1 elettroni 11 Na el.=prot.=11 0 26 Fe perde 2 elettroni el.=prot.=26 perde 3 elettroni + 11Na 2+ 26 Fe 3+ 26 Fe 0 perde 3 elettroni Al 13 el.=prot.=13 catione sodio n. elettroni = 11-1=10 3+ 13 Al catione ferro (II) n. elettroni = 26-2=24 catione ferro (III) n. elettroni = 26-3=23 catione alliminio (III) n. elettroni = 13-3=10 22 Esempi di ioni monoatomici 45 ioni a carica 8-7 = 1- ioni a carica 1+ ioni a carica 8-6 = 2ioni a carica 2+ ioni a carica 8-5 = 3- alcuni metalli formano più di uno ione monoatomico Metalli che formano più di uno ione monoatomico 46 23 47 Ioni poliatomici Cationi e anioni si possono formare per perdita (o acquisto) di elettroni da parte di un gruppo di atomi legati chimicamente 48 Sostanze ioniche Sostanza ionica è un composto costituito da cationi ed anioni tenuti assieme da forze elettrostatiche in una disposizione spaziale regolare Cristallo di cloruro di sodio ogni Cl è circondato da 6 Na+ ogni Na+ è circondato da 6 Cl- Il cristallo è elettricamente neutro quindi Na+:Cl-=1:1 da cui NaCl 24 49 Formule chimiche per sostanze ioniche Nomenclatura composti ionici 50 La formazione di un composto ionico implica la neutralità della carica globale: carica positiva totale dei cationi deve bilanciare la carica negativa totale degli anioni Esempi: Unità formula: il più piccolo rapporto possibile tra numeri interi di ioni che fornisce elettroneutralità 25 Peso molecolare (massa molecolare) 51 Il peso molecolare (massa molecolare) di una sostanza è la somma delle masse atomici di tutti gli atomi presenti nella molecola della sostanza Esempio: H2O PA(H) = 1.0 u PA(O) = 16.0 u PM(H2O) = 2x1.0 + 16.0 = 18.0 u Nel caso di composti ionici è più corretto parlare di peso formula del composto, riferendosi ad unità formula Esempio: NaCl PA(Na) = 22.99 u PA(Cl) = 35.45 u PF(NaCl) = 22.99 + 35.45 = 58.44 u Il concetto di mole 52 Esperimenti chimici sono fatti con quantità misurabili di sostanza, ma atomi e molecole sono molto piccoli e difficilmente contabili La mole (mol) La quantità di sostanza che contiene un numero di entità elementari (atomi, molecole, elettroni, protoni…) pari al numero di atomi presenti in 12.0000g di 12C. Questo numero è chiamato numero di Avogadro Numero di Avogadro (N0 o NA) = 6.022 x 1023 NA entità (atomi, molecole, elettroni, uova, pizzette …) = 1 mole 26 53 Il numero di Avogadro Il numero di Avogadro è enormemente grande! Se un numero NA di monete da 1 €cent venissero distribuite tra tutti gli italiani (60milioni) ognuno avrebbe: 6.022x1023/60x106 [€cent/testa] = = 1.0x1016 [€cent/testa] = 1.0x1014 [€/testa]= = 100 000 miliardi di €/testa Manovre economiche di un paese come Italia ~50 miliardi di € 54 Mole e numero di Avogadro Al Br Hg S Zn Una mole di atomi di elementi comuni Cu Fe 12 uova = 1 dozzina di uova = ~640g 6.022x1023 atomi di Fe = 1 mole di atomi di Fe = 55.847 g di Fe 27 55 Mole e massa molare La massa molare è la massa per quantità di sostanza, cioè la massa di una mole di sostanza Massa campione (m) = n. moli (n) x massa molare (M) Esempio: Per come abbiamo definito la mole: 12.0000g di corrispondono a 1 mole 12.000g = 1 x M 12C quindi: da cui M(12C) = 12g/mol numericamente uguale alla massa atomica in a.m.u. Per tutte le sostanze la massa molare (in g/mol) è uguale alla massa molecolare (o peso molecolare) (in a.m.u) Calcoli con le moli 56 a) Da grammi a moli Es: A quante moli corrispondono 39.6 g di solfato di ammonio (NH4)2SO4 ? b) Da moli a grammi Es: Quanto pesano 0.0654 moli di ioduro di Zn(II) ZnI2? c) Calcolare la massa di un atomo Es: Quanto pesa (in g) un atomo di cloro (Cl)? d) Calcolare il numero di molecole per una data massa Es: Quante molecole ci sono in 3.46 g di acido cloridrico (HCl)? 28 Composizione percentuale in massa (o peso) 57 Per un atomo A in una data molecola: Esempi: a) Calcolare le percentuali in peso di C, H e O in un composto di formula molecolare C2H4O2 b) Dall’analisi elementare risulta che un composto è costituito da C (per il 40%), H (per il 6.73%) ed O per la restante %: stabilire la formula empirica del composto R: CH2O Ma la formula molecolare può essere (CH2O)n con n=1,2,... 58 Determinazione della formula molecolare Formula molecolare = n x formula empirica 29 59 Reazioni ed equazioni chimiche CH4 + 2O2 → CO2 + 2H2O Informazioni contenute in una equazione chimica: • sostanze che reagiscono (reagenti) • sostanze che si formano (prodotti) • rapporti ponderali tra reagenti e prodotti 60 Reazioni ed equazioni chimiche 30 61 Tipi di reazioni chimiche Si possono dividere in due classi: 1. Reazioni che avvengono senza trasferimento di elettroni (reazioni di scambio, di neutralizzazione, di dissociazione, acido-base) BaCl2 (aq)+ 2AgNO3(aq)→ 2AgCl(s) + Ba(NO3)2 (aq) HCl(aq)+ NaOH(aq)→ NaCl(aq) + H2O(l) Nessuna delle specie atomiche coinvolte cambia la propria struttura elettronica 2. Reazioni che avvengono con trasferimento di elettroni (reazioni di ossidoriduzione o redox) Cu2+(aq)+ Zn (s) → Cu(s) + Zn2+(aq) Le specie cambiano la loro struttura elettronica: atomo di Zn si trasforma in ione Zn2+ e lo ione Cu2+ si trasforma in atomo neutro Cu scambio di elettroni: Cu2+ +2e-→ Cu Zn → Zn2+ +2e- Bilanciamento di una equazione chimica (non red-ox) 62 Bilanciare = determinare correttamente i coefficienti stechiometrici CH4(g) + O2(g) → CO2(g) + H2O(l) Reazione NON bilanciata CH4(g) + 2O2(g) → CO2(g) + 2H2O(l) Reazione bilanciata Per reazioni che avvengono senza trasferimento di elettroni i coefficienti stechiometrici devono rispettare: • principio di conservazione della massa • principio di conservazione della carica (per eq. scritte in forma ionica) Conservazione della massa: numero totale di atomi dei reagenti=numero totale di atomi dei prodotti (per tutte le sostanze che compaiono nell’equazione chimica) Conservazione della carica: somma algebrica delle cariche degli ioni nei reagenti=somma algebrica cariche degli ioni nei prodotti 31 Regole pratiche per il bilanciamento di una equazione chimica 63 ?C4H10(g) + ?O2(g) → ?CO2(g) + ?H2O(l) • Agire unicamente sui coefficienti stechiometrici (aggiungere, eliminare o cambiare una specie chimica significa cambiare la reazione!) •Iniziare a bilanciare da una specie atomica che compare in un solo reagente e in un solo prodotto, proseguendo poi con gli elementi per cui il n. di atomi da una parte della freccia è già stabilito 1C4H10(g) + ?O2(g) → 4CO2(g) + ?H2O(l) Conteggio atomi prima: Conteggio atomi dopo: n. reag. atomo n. prod. n. reag. atomo 4 10 2 1 2 3 4 10 2 C H O C H O n. prod. 4 2 9 Regole pratiche per il bilanciamento di una equazione chimica 64 1C4H10(g) + ?O2(g) → 4CO2(g) + ?H2O(l) • contare gli atomi (o gruppi) attentamente e controllare i loro numeri ogni volta che si cambia un coefficiente • non cambiare mai coefficienti già determinati Sistemiamo prima gli atomi di H: 1C4H10(g) + ?O2(g) → 4CO2(g) + 5H2O(l) Conteggio atomi : e poi quelli di O: n. reag. 4 10 2 atomo C H O n. prod. 4 10 13 1C4H10(g) + 13/2O2(g) → 4CO2(g) + 5H2O(l) Conteggio atomi : n. reag. 4 10 13 atomo C H O n. prod. 4 10 13 32 Regole pratiche per il bilanciamento di una equazione chimica 65 1C4H10(g) + 13/2O2(g) → 4CO2(g) + 5H2O(l) • Per avere coeff. stechiometrici interi si possono moltiplicare tutti i coefficienti per lo stesso fattore 2C4H10(g) + 13O2(g) → 8CO2(g) + 10H2O(l) Conteggio atomi : n. reag. 8 20 26 atomo C H O n. prod. 8 20 26 66 Bilanciameto di reazioni redox Numero di ossidazione Numero convenzionale (formale) positivo, negativo, nullo, intero o non intero Corrisponde all’ipotetica carica che ogni atomo presente in una formula (neutra o ionica) acquisterebbe in seguito all’attribuzione degli elettroni di legame secondo due convenzioni: 1. Gli elettroni di legame tra atomi a diversa elettronegatività sono attribuiti all’atomo più elettronegativo 2. Gli elettroni di legame tra atomi avente uguale elettronegatività sono equiripartiti fra i due atomi 33 67 Numero di ossidazione Per i composti ionici costituiti da ioni elementari, i numeri di ossidazione corrispondono alle cariche dei cationi e degli anioni corrispondenti Esempi: NaCl: CaCl2: FeBr2: Fe2Br3: CrO: Cr2O3: Na+ e Cl- , Ca2+ e Cl- , Fe2+ e Br-, Fe3+ e Br-, Cr2+ e O2-, Cr3+ e O2-, Na(n.o. +1) e Cl(n.o. -1) Ca(n.o. +2) e Cl(n.o. -1) Fe(n.o. +2) e Br(n.o. -1) Fe(n.o. +3) e Br(n.o. -1) Cr(n.o. +2) e O(n.o. -2) Cr(n.o. +3) e O(n.o. -2) Numero di ossidazione e Tavola Periodica • il n. o. più alto corrisponde al numero del gruppo (IVA) • per gli elementi alla fine del gruppo è più stabile C: +2,+4 n.o. diminuito di 2 Si:+2,+4 • metalli di trans. hanno più di un n. ox (IA) (IIA) +1 +2 -1 (idruri), +1 Sn:+2,+4 Pb:+2,+4 68 (VA) N: -3,+1,+2,+3,+4,+5 P:-3,+1,+3,+5 As:-3,+3,+5 Sb:-3,+3,+5 (IIIA) +3 VIB Cr:+2,+3,+6 VIIIB Fe:+2,+3 VIIB Co:+2,+3 Mn:+2,+3,+6,+7 Ni:+2,+3 (IB)(IIB) +1 +2 +2, +1 (VIA) O: -2,-1 S:+2,+4,+6 F: -1 Cl:-1,+1,+3,+5,+7 VIIA: Br:-1,+1,+3,+5,+7 I:-1,+1,+3,+5,+7 34 Regole (semplici) per la determinazione di n.o.di un atomo in un composto 69 1. n.o. di una specie elementare è 0 (es. N2, S8) 2. il n.o. di un catione o di una anione elementare corrisponde alla propria carica (es. Na+, Cl-) 3. H ha sempre n.o. +1, tranne che negli idruri (composti binari con metalli) in cui ha n.o. -1 (es. HCl vs LiH) 4. O ha sempre n.o. -2, tranne in OF2 (+2), nei perossidi (-OO-, n.o. -1) e nei superossidi (n.o. -1/2) 5. Il F ha sempre n.o. -1 6. Il Cl ha sempre n.o. -1 tranne che nei legami con F e O in cui ha n.o. positivi 7. In una molecola la somma algebrica dei n.o. di tutti gli atomi deve essere pari a zero 8. In uno ione poliatomico la somma algebrica dei n.o. di tutti gli atomi deve essere uguale alla carica dello ione Bilanciamento con il metodo delle semireazioni 70 Una semireazione è • la reazione di una coppia di elementi che subiscono reazione redox • contiene elettroni come reagenti o prodotti riduzione aOss1 + ne- → cRid1 bRid2 → dOss2 + ne- ossidazione aOss1+ bRid2 → cRid1+ dOss2 A + e- → Aacquisto di elettroni B → B+ + eperdita di elettroni Riduzione, elettroni a sinistra n.o.(A) diminuisce, A si riduce. A è detto agente ossidante Ossidazione, elettroni a destra n.o.(B) aumenta, B si ossida B è detto agente riducente 35 71 Metodo delle semireazioni 1. Si usa il n.o. per individuare due coppie redox (una che si ossida e una che si riduce, o più) 2. Si separano i due processi: Ox di ossidazione e RED di riduzione 3. Si bilanciano (per carica e massa) separatamente i due processi, facendo finta che esistano elettroni come reagenti o prodotti 4. Si sommano i due processi, stando attenti a far scomparire gli elettroni dal processo finale 5. Spesso nel bilanciamento è necessario utilizzare, oltre ad e-, specie come H+, OH-, H2O 72 Esempio di applicazione red MnO2 + HCl → MnCl2 + Cl2 + H2O +4 -1 +2 ox 0 1. Semireazione di riduzione MnO2(IV) → Mn(II) MnO2 + 2e- → Mn2+ riduzione per acquisto di 2 elettroni 2 cariche negative 2 cariche positive Differenza di 4 cariche 4 H+ MnO2 + 2e- +4H+→ Mn2+ 2 ossigeni e 4 idrogeni bilancio di carica zero O e zero H 2 molecole di acqua MnO2 + 2e- +4H+→ Mn2+ + 2H2O bilancio di carica e di massa 36 73 Risoluzione con metodo delle semireazioni red MnO2 + HCl → MnCl2 + Cl2 + H2O -1 +4 +2 0 ox 2. Semireazione di ossidazione Cl- → Cl2(0) bilancio atomi di Cl e riduzione per perdita di 2 elettroni Ok bilancio carica e massa 2Cl- → Cl2 + 2e- 3. Somma delle due semireazioni in modo da far sparire gli elettroni red: MnO2 + 2e- +4H+→ Mn2+ + 2H2O ox: 2Cl- → Cl2 + 2eMnO2 + 4H+ + 2Cl-→ Mn2+ + 2H2O + Cl2 in forma ionica aggiunta MnO2 + 4H+ + 2Cl-+ 2Cl-→ Mn2+ + 2H2O + Cl2 +2Cl- formale di 2Cl- a ambo i membri MnO2 + 4HCl→ MnCl2 + 2H2O + Cl2 in forma molecolare 74 Reazioni di dismutazione (o disproporzione) • Reazioni redox in cui lo stesso composto si ossida (in parte) e in parte si riduce • le reazioni opposte si dicono di comproporzione red P4(s) → PH3 (g) + H3PO4(aq) 0 Riduzione: -3 ox +5 P4 +12e- +12H+→ 4PH3 X 5 ossidazione: P4 +16H2O→ 4H3PO4 +20 e- +20H+ +60e- +60H+→ X 3 perché il m.c.m. tra 12 e 20 è pari a 60 5P4 20PH3 + 3P4 +48H2O→ 12H3PO4 +60 e- +60H+ 8P4 +48H2O→ 12H3PO4 +20PH3 2P4(s) +12H2O(l)→ 3H3PO4(aq) +5PH3(g) divido tutto per 4 Eq. finale bilanciata 37 Informazioni non deducibili da una eq. chimica 75 1) Le condizioni in cui una reazione può avvenire 2) Il grado di conversione dei reagenti in prodotti 3) La velocità e il meccanismo della reazione 76 Reagente limitante Il reagente limitante è quello presente in difetto stechiometrico, che viene consumato completamente durante la reazione. L’altro/i reagenti si dicono in eccesso 38 77 Reagente limitante + = ? panini Per fare un panino servono due fette di pane e una di salame In questo esempio: il pane è il reagente limitante il salame è il reagente in eccesso 78 Reagente limitante Esempio: CO (g) + 2H2(g) → CH3OH(l) Se abbiamo inizialmente 5 moli di CO e 8 moli di H2, quale è il reagente limitante? moli(CO) : moli(H ) = 1 : 2 2 Strategia di soluzione (a): moli(H2) = 2⋅moli(CO) Calcolo le moli di H2 necessarie per reagire con 5 moli di CO: moli(H2) = 2⋅5 = 10 mol H2 siccome ne ho solo 8, H2 è il reagente limitante Strategia di soluzione (b): moli(CO) = 1/2⋅moli(H2) Calcolo le moli di CO necessarie per reagire con 8 moli di H2: moli(CO) = 1/2⋅8 = 4 mol CO siccome ne ho 5, CO è in eccesso e quindi H2 è il reagente limitante 39 79 Resa (o rendimento) di una reazione Resa teorica: massima resa ottenibile prevista dall’eq. bilanciata (stechiometria) Resa reale: quantità di prodotto realmente ottenuta in una reazione • reazione può non andare a completamento alle condizioni usate per la reazione • presenza di reazioni secondarie • efficienza nell’isolare e recuperare i prodotti • reagenti impuri o contaminati Resa % = resa reale x100 % resa teorica 80 Resa e reagente limitante Esempio generico: Data la generica reazione: A + 3B → 2C + D Stabilire quante moli di C si formano mescolando 0.5 moli di A con 0.5 moli di B ed assumendo una resa del 90% Esempio numerico: Calcolare la resa percentuale della reazione in cui 10.4 g di CH3OH vengono posti a reagire con 20 g O2 e si formano 10.1 g di CO2 secondo: 2CH3OH(l) + 3O2(g) → 2CO2(g)+4H2O(l) 40