Leggi della dinamica Rotazione R t i Punti di applicazione Diversi Ttot = Iω Traslazione Unico punto di applicazione Ftot = ma Statica Leve Ftot = 0 Equilibrio traslazionale Ttot = 0 E ilib i rotazionale Equilibrio t i l 1 La conservazione dell’energia dell energia •Il lavoro delle forze •L’energia L energia cinetica •L’energia potenziale per forze “conservative” •La conservazione dell’energia totale in assenza di attriti •La conservazione dell’energia in presenza di attriti: il calore. 2 Il lavoro di una forza Fm 0 Peso La forza peso comprime la molla che si deforma di x cm cm. La forza con cui la molla si oppone alla compressione È pari a Fm = - K x x Attenzione: la deformazione cresce nel tempo La compressione p smette q quando si giunge all’equilibrio fra Fm e il Peso: Fm + Peso = 0 Kx = Peso x = Peso/K La forza f peso e la forza f elastica della molla hanno compiuto un lavoro? ? 3 Lavoro: forza e spostamento Tutte le volte che la forza applicata induce uno spostamento diciamo che la forza ha compiuto un lavoro sul sistema a cui è applicata Perché questa definizione? Lavoro Æ effetto spostamento deformazione 4 v Il lavoro di una forza Fm Fm Peso Che si trasforma in un corpo i movimento in i Peso Il sistema in seguito alla deformazione d ll molla della ll acquisisce i i una ““capacità” ità” ((chiamiamola hi i l energia) i ) Può compiere a sua volta un lavoro mettendo tt d in i moto t un corpo 5 Quindi: •Compressione della molla: deformazione della molla •Il sistema si ferma all’equilibrio fra peso e forza elastica •Il sistema ha acquisito la capacità à di compiere altro lavoro: abbiamo bbi ““caricato” i t ” lla molla ll abbiamo fornito energia alla molla Ma il peso che aveva capacità di fare lavoro sulla molla all’inizio (molla estesa) perde questa capacità quando scende comprimendo la molla. Quindi: perchè la forza F compia lavoro, è essenziale che ci sia uno spostamento del punto di applicazione della forza. 6 La forza peso durante la compressione lenta Eguaglia la forza della molla che cresce: L Lavoro =P*S Spostamento t t 0 S P x Lavoro = P * Spostamento Per la scelta del sistema di coordinate Joule (J) è l’unità di misura del lavoro Corrisponde al lavoro fatto da una forza di 1 N che induce uno spostamento di 1 m Consideriamo SOLO la componente della forza parallela allo spostamento: Perché? 7 F Tutta l’ampiezza della forza Va in moto del carrello Tutta l’ampiezza della forza Viene bilanciata dalla reazione dei binari F Solo la componente parallela della forza Induce moto F|| F F⊥ l’ampiezza della forza perpendicolare al moto Viene bilanciata dalla reazione dei binari 8 Il lavoro compiuto da una forza è dato dal prodotto scalare della forza per lo spostamento. L = F ⋅ s = Fs cos(θ ) F θ s L>0 Lavoro motore θ F s L=0 F θ s L<0 Lavoro resistente 9 Lavoro = F * Spostamento Prodotto scalare La forza peso durante la compressione lenta eguaglia la forza della molla che cresce: 0 S F Lavoro = P * Spostamento = P x P = kkx x Per la scelta del sistema di coordinate L = kx2 Esempio: P = 100 N; x = 10 cm Lavoro = 100 N x 0.1 m= 10 Nm = 10 J In realta’ si può calcolare più esattamente che L = kx2/2 10 Approfondimento facoltativo Ruolo della dissipazione Se il peso passa da 0 a P, abbiamo una deformazione rapida della molla: Questo implica la presenza di dissipazione in termini di calore dissipato dalla molla Se non voglio avere dissipazione devo fare cambiamenti che implichino Velocità molto basse basse. Posso farlo pensando che istante per istante il peso aumenti in modo da essere sempre bilanciato con la forza elastica della molla, che nel processo di compressione cresce: P(x) = - kx Istante per istante Allora il lavoro fatto dal peso sarà kx2/2 Esattamente uguale e contrario a quello fatto sulla molla. 11 Approfondimento facoltativo La forza elastica non è costante durante la compressione: F = - kx Felastica 0 (è diretta in verso contrario allo spostamento) Lavoro = F x Spostamento S = deformazione Come facciamo a calcolare il lavoro? x Possiamo generalizzare la definizione: L Lavoro = F1S1 + F2 S2 + F3 S3 + …… 12 Approfondimento facoltativo Possiamo generalizzare la definizione: Risultato generale: Lavoro = F1S1 + F2 S2 + F3 S3 + …… F F S1 S2 x1 F1=-kx1 Lavoro = L Area del grafico Forza - spostamento x x2 x x F2=-kx2 F=-kx kx 2 Lavoromolla = − 2 Compressione !!! 13 Il lavoro di compressione p della molla è calcolabile e risulta in realtà Pari alla metà di quanto calcolato in base al peso che comprime la molla: kx 2 Lavoromolla = − 2 Compressione !!! Lavoro negativo : compressione E in generale tutte le volte in cui gli spostamenti sono in verso opposto alle forze (molla) Chi ha compiuto questo lavoro per deformare la molla? La forza PESO !! QuindiÆ LPeso = kx2/2 14 La molla viene deformata a discapito del lavoro della forza peso. Il lavoro fatto sulla molla è disponibile per: generare moto (velocità) o ulteriore deformazione. Quale legame c c’è è fra il lavoro e la velocità impartita?? N.B. F=ma È una relazione fra la forza impartita e l’accelerazione 15 Esempio: supponiamo di spingere su un piano orizzontale un oggetto con una forza F diretta lungo il piano. piano a 2 Spazio percorso = s = t 2 Velocità = v = at v t= a F a v2 v2 s= = 2 2a 2a v2 v2 Lavoro = F * s = ma * s = ma * =m 2 2a 16 Energia cinetica Questo appena visto è un risultato generale: Lavoro fatto dalle forze = variazione dell’energia cinetica v K =m 2 L = Kfin - Kin Stato finale 2 Unità di K: Kg* g m2/s2 = (Kg g * m/s2)*m = N*m = J Stato iniziale 17 esempio K = 10 N/m / Felastica = −kx Felastica x •Serve 1 N per deformare la molla di 10 cm •100 g di massa deformano la molla di 10 cm •Se Se una persona di 70kg salisse sulla molla la deformerebbe di x = P/k = 700/10 m = 70m Felastica P x 18 esempio Se deformiamo la molla di 10 cm il lavoro fatto contro molla è x2 [ N ] 0.12 [m]2 L = −k = −10 2 2 [ m] = -5 ⋅ 0.01[N][m] [ ][ ] = -0.05[J] [] Ora la molla è in grado di compiere un lavoro uguale e contrario espandendosi La molla è dotata di una energia potenziale elastica Q Questa t è stata t t acquisita i it a discapito di it del d l corpo che h l’ha l’h compressa 19 Legame fra Energia cinetica e lavoro meccanico 2 v K =m 2 v2 v2 L = K fin − K in = m − 0 = m 2 2 Il lavoro fatto dalla molla in espansione p è “quasi” q uguale g e contrario a quello subito in compressione x2 v2 0.05[ J ] = k =m 2 2 x2 L=k 2 x è la deformazione parte molla espandendosi p da cui p 20 Legame fra Energia cinetica e lavoro meccanico 2 2 x v k =m 2 2 Un corpo di massa 100g viene messo dalla molla in moto con v tale che: mv2/2 = 0.05 J v = 0.05 * 2 / m = 0.05 * 2 / 0.1 = 1m / s 21 Energia cinetica Il corpo “sparato” dalla molla “caricata di energia” urta contro un materiale e lo deforma o mette in moto un secondo corpo. Lavoro in espansione x2 k 2 Lavoro delle forze = Kfin - Kin K all’inizio del movimento K alla fine del movimento x2 v2 k = K fin − 0 = m 2 2 22 Energia cinetica Reciprocamente un corpo che si ferma contro una molla mentre si muove a una velocità V Æ deforma la molla Lavoro in compressione x2 −k 2 Lavoro delle forze = Kfin - Kin K all’inizio all’ini io del mo movimento: imento: È uguale a zero K alla fine del mo movimento: imento: È diversa a zero x2 v2 −k = 0 − K in = − m 2 2 23 Esempio: piano inclinato Assenza di attrito P|| = (h/S) mg h molto piccolo P|| S h D z Il cubo scivola: il suo peso compie il lavoro P|| S Lavoro gravitazionale (discesa!) = mgh = h mgS g = mgh g S 24 Assenza di attrito h molto lt piccolo i l h L = mgS = mgh S P|| S h D z Il cubo parte da fermo Kin = 0 Kfin = L mv2/2 = mgh v2 = 2gh 25 Assenza di attrito h molto lt piccolo i l D≅S h L = mgS = mgh S P|| S h D z h = 10 cm v = 2 gh = 20 * 0.1 = 1.4m / s Indipendente dalla massa!! 26 Il segno del lavoro LF = Fs > 0 LPeso = −mgh < 0 S h Fext P|| D Se il moto è molto lento….non c’è attrito (o molto poco) e LF = - Lpeso Il corpo sale contro la forza peso a discapito di qualche altro lavoro (muscolare) 27 Il segno del lavoro LF = Fs > 0 LPeso = −mgh < 0 S h Fext P|| D Se il moto non è lento…. c’è attrito e la forza di attrito compie lavoro Lf = -Ff * S sempre negativo LF = - Lpeso - Lf = - Lpeso + |Lf| Il corpo sale l contro t la l forza f peso e l’attrito l’ tt it a discapito di it di qualche altro lavoro (muscolare) e generando calore sul piano 28 Energia cinetica, cinetica lavoro e attrito K = mv2/2 Lavoro fforze di attrito L tt it Sempre negativo L + Lf = Kfin - Kin Stato finale Stato iniziale Kfin = Kin+L+Lf < Kin+L Le forze di attrito limitano la conversione di lavoro meccanico in energia cinetica cinetica. 29 Energia g p potenziale UN ESEMPIO: la forza gravitazionale L = mgh 0 xin h L = mg (xfin – xin) = mgxfin – mgxin = -Ufin + Uin= -(Ufin-Uin) = - ∆U P xfin x ∆U = mgh è detta variazione di energia potenziale gravitazionale Quella forma di energia che un corpo ha per il fatto si essere in una determinata posizione (raggiunta con un certo spostamento….) Forze per cui L = - ∆U sono dette forze conservative 30 Scelta di convenienza convenienza… Scegliamo di suddividere le forze che possono agire su un sistema in: 1. Forze gravitazionali 2 Forze 2. F di attrito i 3. Tutte le altre forze che agiscono sul sistema Il lavoro l fatto f tt da d TUTTE le l forze f serve a modificare difi l’l’energia i cinetica i ti d dell sistema i t 31 Forze di attrito Lg = - ∆Ug = mg(xfin-xin) Altre forze applicate Lavoro delle forze = Lg + Lf + LA = Kfin – Kin Lavoro delle forze = Lg - |Lf| + LA = Kfin – Kin Forze conservative sono quelle per cui il lavoro fatto NON dipende dal percorso x0 In teoria….. teoria Non si compie lavoro: h x1 Si guadagna lavoro nella prima meta’ del Percorso (L>0) e si compie lavoro nella seconda metà (L<0) … x 32 In realtà l’attrito c’e’ sempre!!! Cabina di massa m Il lavoro fatto dalle forze gravitazionali è mgh nel tragitto in discesa Mentre è –mgh nel tragitto in salita, ma !!!! h Le forze di attrito del p perno della ruota Agiscono sempre in modo da fare un lavoro Negativo: ovvero le forze di attrito sono sempre opposte al movimento. Lavoro delle forze = Lg + La = Kfin – Kin Lg - |La|= Kfin – Kin • A ogni giro il lavoro totale della gravitazione è nullo: Lg = 0 • Lf <0 • ∆K = Kfin – Kin = -|Lf|<0 33 Analizziamo mezzo giro: Cabina di massa m, v=vi Il lavoro fatto dalle forze gravitazionali è mgh nel tragitto in discesa Mentre le forze di attrito fanno lavoro negativo h Lavoro delle forze = mgh - |La| = Kfin – Kin Kfin = Kin + mgh - |La| Modulo di L=|L| è Il valore l con segno positivo iti vfin Se l’attrito è piccolo, mgh – |La| > 0 Kfin > Kin vfin > vin 34 Analizziamo mezzo giro, con attrito grande: Cabina di massa m, v=vi Lavoro delle forze = mgh - |La| = Kfin – Kin Paragonabile a mgh h SE mgh S g - ||La| = 0.1 0 mgh: g v fin = vin2 + 2 gh / 10 C attrito Con tt it v fin = vin2 + 2 gh S Senza attrito tt it E in salita???? Lavoro delle forze = - mgh - |La| = Kfin – Kin Non arriva in cima!!!! 35 Lavoro delle forze = Lg + Lf + LA = Kfin – Kin Se non c’e’ c e attrito e non ci sono altre forze oltre alla gravitazione…………. gravitazione Lg = mg (xfin – xin) = -Ufin + Uin L = mgh 0 Uin – Ufin = Kfin – Kin Uin + Kin = Ufin + Kfin xin Emec = U + K = costante xfin x 36 Energia meccanica in presenza di attrito? Lavoro delle forze = Lg - |Lf| = Kfin – Kin Lg = mg (xfin – xin) = -Ufin + Uin L = mgh Uin – Ufin - |Lf| = Kfin – Kin Uin + Kin = |Lf| + Ufin + Kfin 0 xin ∆Emec = U + K = -|L | f| xfin x L’energia meccanica decresce per Effetto dell’attrito 37 Esempio con il pendolo t = 0s 0 v = v0 = 0 x = x0 x0 U0 = mgx0 x v02 K0 = m = 0 2 Emec = U0 +0 = U0 38 Esempio con il pendolo t = T/4 0 v = v1 > 0 x = x1 < x0 x0 h v1 x1 x Un quarto di periodo U1 = mgx1 v12 K1 = m 2 Emec = U1 +K1 = U0 Da cui: v12 m = mgh 2 v1 = 2 gh Valore iniziale di Emec 39 Esempio con il pendolo t = T/2 0 v = v2 = 0 x = x2= x0 x2 M Mezzo periodo i d U2 = mgx2 = U0 8 U U0 energia [J] x v22 K2 = m = 0 2 U1 6 Emec = U2 = U0 4 2 0 K S Senza attrito 0 200 400 tempo (s) 600 40 Esempio con il pendolo 0 0 x2 U2 = mgx g 2 = U0 x1 x x U0 7 U1 energia a [J] 6 5 4 Lf = ∆Emec = ∆U + ∆K <0 3 2 1 0 C attrito Con tt it 0 200 400 tempo (s) 600 41 ∆U g = −mgH = −∆K = − K fin fi m 2 v fin = mgH H 2 v fin = 2 ggH ≅ 44m / s ≅ 130km / h H=100m S 42 Frenata, in quanto spazio? Attrito dinamico v fin = 44m / s µ d = 0.4 L f = −mgµ d S Questo deve “mangiarsi” Tutta l’energia g cinetica H L f = − mgµ d S = ∆K v 2fin ∆K = K fin − K in = 0 − m L f = −mgµ d S = −m v 2 2 fin 2 S= v 2fin 2 gµ d ≅ 246m S 43 Lavoro e calore LF = Fs > 0 LPeso = −mgh < 0 LA = − µ D mgS < 0 h S Fext D P|| FA=µDP⊥S La forza di attrito compie lavoro negativo Kin = Kfin =0 0 LF = ∆Ug - LA+∆K = ∆Ug – LA = ∆Ug + Q Calore(>0) fornito al cubo 44 Lavoro e calore LF = Fs > 0 F = forza muscolare LPeso = −mgh < 0 LA = − µ D mgS < 0 h S Fext P|| FA=µDP⊥S D •attrito sul piano (LA), •lavoro (chimico-elettrico) nel nostro muscolo, muscolo LF •e “attrito interno” nel muscolo, Lm < 0 La + Lmuscolo + Lm + LF = ∆Ug Q LA-L Q=-L Lm>0 0 Lmuscolo + LF = ∆Ug +Q 45 Lavoro muscolare ∆Uk = kx2/2 F = forza muscolare 0 S Lm + LF = ∆Uk + ∆K x LF = lavoro muscolare (elettrico, chimico) Lm = lavoro contro le forze di attrito interno del muscolo < 0 LF = ∆Uk + ∆K –Lm = ∆Uk + ∆K + Q N.B. se F = mg, allora LF=-mgx -2mgx+kx2 + Q=0 x = 2mg/k-Q 2 /k Q 46 gravitazionali Forze A T T R I T O elastiche S P O altre…. Elettromagnetiche, g , nucleari,, etc.. S T A M E Il LAVORO induce una Lavoro = Forza * Spostamento VARIAZIONE di ENERGIA N T O Cinetica ENERGIA Potenziale: gravitazionale, elastica, etc… CALORE 47 Leggi della dinamica Traslazione Unico punto di applicazione Ftot = ma Rotazione Punti di applicazione Diversi Ttot = Iω Leggi di conservazione Conservazione dell’energia Conservazione della Quantità di moto p = mv 48 Leggi di conservazione in Fisica Ftot = ma Ftot = m (v2 − v1 ) (t2 − t1 ) equilibrio Ftot = Ftot = 0 F (mv2 − mv1 ) (t2 − t1 ) -F 49 Leggi di conservazione in Fisica (mv2 − mv1 ) Ftot = =0 (t2 − t1 ) Se un corpo non è soggetto a forze (o le forze si equilibrano) : Ftot =0 ( mv2 − mv1 ) =0 (t2 − t1 ) mv2 − mv1 = 0 mv è detta quantità di moto È un vettore !!!! Perché la velocità è un vettore mv2 = mv1 50 Conservazione della quantità di moto Quantità di moto = p = mv m v p=mv p p = m V = costante 51 Conservazione della quantità di moto per un sistema di corpi 3 1 v 2 Quantità di moto totale = p1 + p2 +…. + Per un SISTEMA di CORPI non soggetto a forze ESTERNE o per cui le forze si equilibrano: La quantità di moto totale è costante m1 v1 v2 m2 P = m1 V1 + m2 V2 v1 m1 m2 v2 È costante PRIMA DOPO 52 Un caso particolare: i corpi si deformano attaccandosi (urto anelstico) p Ptotdopo = (m2 + m1 )v2 Ptotpprima = m1v1 Ptotprima = Ptotdopo m2 m1 m1v1 = (m2 + m1 )v2 m1 v2 = v1 (m2 + m1 ) 53 Questo è vero anche se alcune forze INTERNE AL SISTEMA agiscono: 1. La forza peso degli oggetti che è bilanciata esattamente dal piano. 2. Le forze legate al contatto dei corpi, ovvero al vero e proprio urto. Trascuriamo invece, nell’esempio, l’attrito. Sistema di due corpi che urtano 54 Ftot = 0 1 v2 v1 2 F12 = -F F21 F21 1 Ftot = F12 + F21 = 0 2 F12 Ftot = 0 v1 1 2 v2 55 Anche se ci sono forze INTERNE al sistema di corpi la quantità di moto totale del sistema rimane invariata invariata. F12 = -F21 Infatti att In ogni istante Ftot = 0 Sistema di due corpi che urtano 56 Esempio sulla conservazione della quantità di moto. m v1 = m v2 v1 = v2 v1 > 0 v1=0 v2=0 v1 = 0 v2 = 0 v1 = 0 v2 > 0 v2 = 0 57 Esempio sulla conservazione della quantità di moto. m1 v1 = m2 v2 v2 = m1v1/m2 m1 << m2 Al crescere della massa m2, la sfera pesante tende a rimanere ferma. 58 Esempio sulla conservazione della quantità di moto. m1 v1 = m2 v2 v2 = m1v1/m2 m1 << m2 Al crescere della massa m2, la sfera pesante tende a rimanere ferma. 59 Esempio sulla conservazione della quantità di moto. Il cannone spara mentre e’ sul vagone: applica una forza sul proiettile e subisce una forza (il “rinculo”) uguale e contraria che trasmette al vagone che va nel verso opposto al proiettile Fcannone Fproiettile Fvagone Il vagone dopo il colpo si muove di moto rettilineo uniforme in direzione Opposta al colpo sparato. 60 Esempio sulla conservazione della quantità di moto. Il cannone spara mentre e’ sul vagone: applica una forza sul proiettile e subisce una forza (il “rinculo”) uguale e contraria che trasmette al vagone che va nel verso opposto al proiettile Il vagone dopo il colpo si muove di moto rettilineo uniforme in direzione Opposta al colpo sparato. 61 Esempio sulla conservazione della quantità di moto. Il cannone spara mentre e’ sul vagone: applica una forza sul proiettile e subisce una forza (il “rinculo”) uguale e contraria che trasmette al vagone che va nel verso opposto al proiettile Ma vi è stato uno p netto Spostamento Del centro di massa di Tutto il sistema Quando il proiettile colpisce la parete del vagone e ci si conficca applica una Forza al vagone che lo fa fermare: in questo modo la quantità di moto Non è variata, ovvero rimane NULLA. 62 Esempio: quantità di moto (ppalla + pmuro )prima = (ppalla + pmuro )dopo p = m V = costante ppi + pmi = ppo + pmo pmi = 0 inizialmente il muro è fermo Muro: Massa molto grande ppi=mvi pmuro ppi = ppo + pmo ppo=mvo 63 Esempio: quantità di moto ppi = ppo + pmo Visto dall’alto x pix pox piy poy y ppi,x = ppo,x + pmo,x piy = -poy ppi,y = ppo,y + pmo,y 64