28 Dental Meeting & Congressi
Anno VI n. 10 - Ottobre 2010
Italian Edition
IV Corso Avanzato di Parodontologia 2011
In occasione del prossimo Corso Avanzato di Paradontologia (Università di Ferrara),
il prof. Trombelli illustra ai lettori di Dental Tribune le novità salienti e gli obbiettivi che il IV Corso si propone di raggiungere.
Nel 2011 si terrà la quarta edizione del Corso Avanzato di
Parodontologia dell’Università di Ferrara. Può indicarcene
i contenuti principali?
Il proposito con il quale è stato
progettato, fin dalla sua prima
edizione, il Corso Avanzato di
Parodontologia è la formazione
clinica, relativa alle metodiche
più accreditate di chirurgia parodontale, di odontoiatri e medicichirurghi con specializzazione in
odontoiatria. Le lezioni frontali
spazieranno dalle indicazioni e
controindicazioni delle principali metodiche chirurgiche alle
procedure tecnico-operative per
l’esecuzione di interventi di chirurgia ossea resettiva, ossea ricostruttiva e plastica ricostruttiva.
Nelle sue edizioni più recenti, il programma didattico del
Corso è stato ulteriormente
arricchito, aumentandone i
risvolti pratici-applicativi e
rendendone ancora più accattivanti i contenuti. Quali
novità sono state inserite nel
programma del 2011?
A supporto delle lezioni frontali,
che costituiscono il cardine attorno al quale ruota tutto il Corso, abbiamo ritenuto opportuno
effettuare alcune integrazioni
del programma didattico.
In primo luogo, in occasione di
ciascun incontro i corsisti vedranno applicare le nozioni teoriche
apprese nelle lezioni frontali
durante interventi live di chirurgia parodontale che potranno
essere seguiti attraverso un
sistema audiovisivo di elevatissima qualità. Inoltre, i corsisti
eseguiranno ciascuna tecnica
chirurgica durante sessioni di
esercitazione pratica su modello
e discuteranno collegialmente,
con il corpo docente e gli altri
corsisti, i casi clinici trattati
nella propria attività ambulatoriale. Dall’edizione 2009, infine,
abbiamo deciso di introdurre
un modulo didattico dedicato
specificamente alla discussione
guidata della letteratura scientifica parodontale, tenuto dal Dr.
Roberto Farina, Master di Ricerca Clinica ed Epidemiologica,
per dare un sostegno alle tecniche
chirurgiche proposte attraverso
l’analisi del background scientifico di ciascuna tecnica, e non da
ultimo, per consentire al corsista
di imparare a reperire, leggere e
interpretare autonomamente un
articolo scientifico, facilitandone
l’autoaggiornamento anche una
volta terminato il Corso.
Ci sono requisiti specifici che
vengono richiesti a coloro che
desiderano avere accesso al
Corso?
Nessun particolare requisito
specifico, fatta eccezione per la
Laurea in Odontoiatria o in
Medicina e Chirurgia. Data la
natura avanzata del Corso, e
corso avanzato di
parodontologia
Prof. Leonardo Trombelli
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Cari Colleghi, è con orgoglio che vi presento il
4° Corso Avanzato di Parodontologia organizzato dal Centro di Ricerca e Servizi per lo Studio delle
Malattie Parodontali dell’Università di Ferrara.
Il Corso è strutturato in modo da prevedere lezioni frontali, particolarmente incentrate sulle
principali tecniche chirurgiche parodontali, partecipazione ad interventi chirurgici “live”, revisioni della principale letteratura scientifica, mirata a provvedere al
corsista l’evidenza scientifica su cui basare le scelte diagnostiche
e terapeutiche, ed esercitazioni pratiche, in cui il corsista verrà
opportunamente addestrato su simulatori circa i disegni di lembo, le tecniche di osteotomia/osteoplastica, le tecniche di sutura,
l’impiego di biomateriali, membrane, agenti biologici per la ricostruzione parodontale.
Il tutto nella cornice clinica del nostro Centro, attrezzato per la didattica
post laurea, e con la possibilità di essere seguito da vicino da docenti e
tutor universitari che vi accompagneranno costantemente sia nel percorso formativo che nella attività pratica.
Vi aspetto a Ferrara!
Prof. Leonardo Trombelli
OBBIETTIVI
DEL CORSO
Al termine del corso i
partecipanti saranno
in grado di:
- eseguire corretta
diagnosi del caso parodontale: inquadramento diagnostico del
paziente e delle condizioni patologiche sitospecifiche; inquadramento prognostico del
caso (metodo UNIFE
per il periodontal risk assessment)
- conoscere indicazioni e controindicazioni delle principali metodiche di chirurgia parodontale, inclusi i differenti disegni di lembo e
relative tecniche di sutura
- avere le conoscenze tecnico-operative per eseguire le metodiche
di chirurgia ossea resettiva per la correzione dei difetti ossei e per
l’allungamento di corona clinica
- riconoscere potenziali e limiti delle differenti metodiche ricostruttive e rigenerative, basate su impiego di biomateriali, innesti ossei,
membrane, agenti biologici, con particolare riguardo al Single Flap
Approach
TEORICO PRATICO CON FREQUENZA IN REPARTO
LE MALATTIE PARODONTALI: BASI DIAGNOSTICHE E
TERAPIA NON CHIRURGICA
Incontro II (19-21 Maggio 2011)
ELEMENTI DI CHIRURGIA PARODONTALE
Incontro III (16-18 Giugno 2011)
CHIRURGIA OSSEA RESETTIVA
Incontro IV (7-9 Luglio 2011)
CHIRURGIA OSSEA
RICOSTRUTTIVA I
Incontro V (22-24 Settembre 2011)
CHIRURGIA OSSEA RICOSTRUTTIVA II
Incontro VI (6 - 8 Ottobre 2011)
CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA I
Incontro VII (10-12 Novembre 2011)
CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA II
Incontro VIII (15-17 Dicembre 2011)
RICOSTRUZIONE TESSUTI DURI E MOLLI
ATTORNO AD IMPIANTI VERIFICA CASI CLINICI
DEI PARTECIPANTI E TEST FINALE DI APPRENDIMENTO
Per Informazioni:
MV Congressi
Via Marchesi 26D - 43126 Parma - Tel 0521-290191 Fax 0521-291314
[email protected] - www.mvcongressi.it
Corso in attesa di assegnazione
di 50 crediti formativi ECM
LITOGRAFIA REVERBERI - PARMA 33883
Incontro I (7- 9 Aprile 2011)
serie di step operativi durante le
lezioni frontali, eseguita durante
le esercitazioni pratiche e, in ultimo, verificata durante la discussione dei casi clinici. In ogni caso,
anche al termine del corso, il corpo docente rimane a disposizione
del corsista che, a sua discrezione,
ha sempre un riferimento al quale esporre le proprie perplessità e
rivolgere i propri quesiti.
Tra le tematiche più innovative trattate nell’edizione 2011
del Corso c’è una nuova tecnica chirurgica elaborata all’interno del Centro di Ricerca da
lei diretto. Può darci qualche
informazione a riguardo?
Anche l’edizione 2011 del Corso Avanzato sarà ricca di nuovi
spunti, in gran parte derivanti dall’attività dei clinici e dei
ricercatori che lavorano presso
il Centro di Ricerca per lo Studio delle Malattie Parodontali e
Peri-Implantari dell’Università
di Ferrara. Sul versante clinico,
dal 2007 stiamo lavorando su
una tecnica chirurgica minimamente invasiva – il “Single Flap
Approach” – indicata nel trattamento ricostruttivo dei difetti
parodontali infraossei. Tale tecnica ci ha dato risultati estremamente promettenti, consentendo
di semplificare notevolmente il
management intraoperatorio di
tali lesioni ma, allo stesso tempo,
mantenendo un’efficacia clinica
sovrapponibile a quella di altre
procedure convenzionali più
complesse da applicare. Questa
tecnica, insieme ad altre, entrerà
a far parte del bagaglio culturale
di ciascun corsista.
Frutta rossa, denti più bianchi
- avere le conoscenze tecnico-operative per eseguire la correzione
chirurgica dei difetti muco-gengivali e di recessione attorno a denti
e impianti
Programma del corso
Considerando
l’esperienza
delle scorse edizioni del Corso, ritiene che la chirurgia
“live” e le esercitazioni pratiche consentano ai corsisti il
raggiungimento dell’autonomia operativa necessaria per
il management di un paziente
parodontalmentecompromesso?
Il raggiungimento di un’autonomia operativa da parte del corsista rappresenta, senza ombra di
dubbio, l’intento principale con il
quale è stato pensato questo Corso.
E proprio la struttura del Corso
garantisce la ridondanza didattica necessaria per consentire al
corsista di raggiungere la confidenza necessaria per l’operatività
sul paziente. Ciascuna metodica
chirurgica, infatti, viene analizzata in termini di razionale
scientifico durante la discussione
guidata della letteratura, analizzata durante gli interventi
chirurgici live, scorporata in una
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA - Centro di Ricerca e Servizi per lo Studio delle Malattie Parodontali
Aprile - Dicembre 2011
considerato il fatto che sia quasi
interamente dedicato alla parte
chirurgica, tuttavia, si richiede che i partecipanti possiedano
già un bagaglio di informazioni
relative all’anatomia orale e alla
parodontologia di base. A ogni
modo, le nozioni basilari per un
corretto inquadramento diagnostico e prognostico del paziente e
delle condizioni patologiche sitospecifiche nonché i concetti cardine della chirurgia parodontale
verranno ripresi a partire dalle
basi, garantendo un avanzamento e un apprendimento uniforme
per tutti i corsisti, indipendentemente dal loro iniziale livello di
formazione parodontale.
Uno studio recente dell’Università di Harvard ha rivelato
che mangiare quotidianamente la frutta è il modo migliore
per mantenere i denti bianchi.
Attraverso uno studio clinico
durato tre mesi, è stato determinato che le fragole, le scorze
delle arance e il succo di limone sono i migliori sbiancanti
dei denti del mondo. Le fragole
possono essere ridotte il poltiglia e spalmate sui denti... Le
fragole, infatti, contengono un
enzima naturale che rimuove
le macchie dei denti, secondo
TeethWhitener.net.
Anche le scorze dell’arancia
possono essere utilizzate per
eliminare le macchie, basta
sfregare la parte interna della
scorza contro la superficie dei
denti. Un po’ di succo di limone e sale sono un buon mix per
rimuovere le macchie, sciacquando la bocca con il limone,
oppure utilizzando sale e acqua
calda alla sera, prima di coricarsi: le macchie spariranno
grazie all’azione notturna di
questi componenti.
Il bicarbonato di sodio da
sempre è conosciuto come prodotto capace di rendere i sorrisi
meravigliosi. Magari il gusto è
terribile, tuttavia aggiungendo
il bicarbonato al dentifricio e,
successivamente, utilizzando
un collutorio, si può alleviare il
gusto cattivo. Anche la miscela
di fragole aggiunta al bicarbonato contribuisce a dare un
sapore più dolce all’impasto, ma
non solo: rende l’azione ancor
più sbiancante. Il top sarebbe
evitare di assumere caffè, the,
cola, vino rosso; bevande note
per le macchie che lasciano sui
denti causando, talvolta, anche
la demineralizzazione dello
smalto stesso. Mele e patate
possono causare decolorazioni,
e tendono anche a far cadere
i denti. L’uso del colluttorio è
comunque importante dopo
aver mangiato le mele.
Inoltre, bisogna diminuire o
smettere del tutto l’utilizzo di
tabacco, in quanto aspirare e
fumare può causare un permanente scolorimento dei denti.
Per concludere, bisogna ricordare che è meglio “un centesimo di prevenzione in più prima,
che troppi euro di cure poi”.
Andare dal dentista una volta o
due all’anno per una pulizia e
un checkup completo è sempre,
fortemente, consigliato.
A cura di Fred
Michmershuizen, DTA