IL NARCISO TROMBONE
E' molto frequente ed abbondante nei boschi e nei prati di molte regioni, anche se non dappertutto, e
fiorisce a partire da marzo, fino talvolta a maggio.
Si distingue dalle altre specie per la notevole lunghezza della corona, che arriva quasi a quella del
perianzio, e per gli stami che si inseriscono alla base del tubo. I fiori misurano 3,5- 5cm, di colore giallo
,con divisioni più pallide e larghe 5-10 mm, il tubo è svasato, la corona irregolarmente pieghettata. Sono
solitari e retti da una spata di colore pallido, membranosa. L' asta appiattita presenta due angoli.
Le foglie possono essere lunghe come l'asta, e sono di un verde pallido, un po' glauco, larghe 4-15mm,
ottuse in cima.
Il bulbo abbastanza grosso si moltiplica come le altre specie.
E' diffuso nell' Europa centrale, occidentale e meridionale, ma irregolarmente: più frequente qui, più raro
altrove. Può crescere fino a 2150 m d' altitudine. Esiste in numerose sottospecie e varietà, e per di più si
ibrida facilmente con altre specie, il che ne complica la determinazione, ma spiega l'importanza che ha
assunto in orticoltura.
IL NON TI SCORDAR DI ME
Nome comune di alcune specie di Myosotis , piante erbacee annue o perenni appartenenti alla famiglia
delle Borraginacee , ordine Tubiforme.
Sono caratterizzate da piccoli fiori azzurri posti in infiorescenza a cima scorpoide , piccole foglie
lanceolate , frutti secchi.
Sono comuni in prati umidi , lungo i fiumi e i ruscelli; in alcune varietà il colore del fiore puo' essere
roseo o bianco .
Sono coltivate a scopo ornamentale.
Tra specie piu' note: Myosotis palustris, Myosotis alpestris e Myosotis arventis.
LE VIOLE
Le piante di questa famiglia sono diffuse in tutti i continenti, ne son stati descritti circa 15 generi e 800
specie, tutte cosmopolite.
In Europa la famiglia è rappresentata solo dal genere VIOLA; nomi comuni: viola, viola mammola,
violetta e anche viola di San Giuseppe e viola zoppina.
Le viole fioriscono molto precocemente, in marzo e aprile, o anche in febbraio, oppure a maggio, se la
stagione è fredda, nelle siepi, nei prati, nelle zone erbose un po’ ombreggiate, al margine dei boschi.
Si riconosce non solo per il profumo dolce e delicato che condivide con altri fiori, ma anche per il ceppo
che permette stoloni aerei e sotterranei insieme.
I fiori, hanno solo 2 petali dritti e sono di un bel viola carico, di tonalità più intensa che non nelle diverse
specie affini inodore; esistono però varie gradazioni di colore, con fiori talvolta bianchi (ma in genere con
lo sperone colorato di viola), talvolta, sia pur raramente, rosa o anche (eccezionalmente) giallo con lo
sperone violetto.
Le foglie hanno un bordo convesso, con dentellature arrotondate; le stipole sono molto aguzze, intere o
brevemente frangiate, appena glandolose.
Il frutto è arrotondato e con corta peluria.
Quando la pianta si moltiplica per seme, alla fine della germinazione, si forma una prima rosetta di foglie
alla sommità di uno stelo; le gemme laterali emettono allora degli steli striscianti culminanti anche loro in
rosette e, all'ascesa delle squame di questi steli, nuove gemme danno vita a nuovi stoloni, e così di
seguito.
Alla prima fioritura, si formano per primi dei fiori fertili con petali nulli o abortiti; ma in seguito, i primi
ad apparire sono i fiori normali e sterili, seguiti da quelli fertili e cleistogemici..
La viola, comune dovunque in Europa (come nell'Asia occidentale, nel nord Africa e nelle isole Canarie),
è di origine mediterraneo-atlantica.
E' una pianta importante in orticoltura e nella regione mediterranea (e in particolare ligure ) è oggetto di
coltivazione intensa e di attivo commercio.
Ha grandissima importanza in profumeria. In medicina son state sfruttate tutte le parti della pianta: i fiori
in infusione o sciroppo, per calmare la tosse e come sudoriferi; le parti sotterranee, più o meno emetiche e
purgative; le foglie, che in cataplasma sono emollienti.
Le api, all'inizio della primavera, ne suggono volentieri il nettare, soprattutto quando i calabroni hanno
aperto loro la strada lacerando lo sperone del petalo posteriore.
Il profumo discreto delle viole e il loro formato minuscolo, poi, sono state scelte in poesia come simbolo
di modestia e discrezione nascosta.