Magnetismo (lezione 2) Prof. Mario Angelo Giordano Circuito magnetico La presenza di f.m.m. determina la presenza di un flusso di induzione magnetica che si sliluppa nell’aria. Il circuito magnetico non è ridotto al solo nucleo, ma anche a tutto lo spazio circostante. Ciascuno dei percorsi in aria può essere rappresentato dallo schema equivalente: Abbiamo tre possibili percorsi in aria. Se ipotizziamo che il nucleo sia realizzato con materiale a elevata permeabilità magnetica (materiale ferromagnetici) la riluttanza dei percorsi realizzati nel nucleo è molto minore di quella dei corrispondenti percorsi in aria. Possiamo affermare che: ℜ p1 >> ℜ 1 ℜ p2 >> ℜ 2 ℜ p3 >> ℜ eq = ℜ 1 + ℜ 2 In un circuito magnetico il flusso dell’induzione magnetica si sviluppa tutto nel nucleo, tranne trascurate perdite, per i fatto che esso presenta una bassa riluttanza magnetica Circuito a singola maglia continua Circuito a maglia singola con traferro La riluttanza magnetica presentata dal traferro è costante per il fatto che la permeabilità magnetica dell’aria non dipende dal valore di flusso che la interessa; il traferro è un componente lineare. Circuiti magnetici multimaglia La presenza del traferro semplifica notevolmente l’analisi della rete; sappiamo infatti che esso presenta una riluttanza costante e molto maggiore di quella delle parti del nucleo realizzate con materiale ferromagnetico. Circuito equivalente: Il terzo ramo presenta allora una riluttanza molto maggiore del secondo e la riluttanza equivalente coincide con il valore della riluttanza del secondo ramo Una volta trovato il flusso che circola nel primo ramo si determina il valore della caduta di potenziale magnetico tra a e b e si determina il valore del flusso nel terzo ramo con la legge di Hopkinson esercizio La riluttanza del terzo ramo può essere trascurata essendo: ℜtr >> ℜ 2 Poiché i rami hanno la stessa sezione possono essere considerati come un componente unico con lunghezza pari alla somma delle loro lunghezze. l=l1+l2=40 cm L’intensità di campo magnetico vale: NI 250 H= = = 625 Aspire / m l 0,4 Dalla curva di magnetizzazione deduciamo che l’induzione B corrispondente all’intensità di campo magnetico H=625 Aspire/m B ≅ 1,25T La sezione del circuito S=8cm2=0,0008 m2 il flusso che interessa è: Φ = B * S = 1,25 * 0,0008 = 1mWb Le lunghezze del ramo 1 e del ramo 2 sono nel rapporto 3 a 1, dunque lo stesso rapporto l’avranno le cadute di potenziale magnetico sui due rami. La caduta sul ramo 2 risulta: U Mab NI = = 62,5 Aspire 4 La riluttanza del traferro vale: ltr 1*10 −2 6 −1 ℜtr = = = 10 * 10 H µ0 S3 1,26 *10 −6 * 8 *10 − 4 Il flusso che interessa il terzo ramo vale: U Mab 62,5 Φ3 = = = 6,2 µWb 6 ℜtr 10 *10 Il rapporto tra i due flussi è: Φ 1*10 −3 = = 161 −6 Φ 3 6,2 *10