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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Stato e interazione politica
Prof. Sergio Severino
Università degli Studi di Enna - KORE
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007
Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Lo Stato è un ordinamento giuridico politico che a fini generali esercita il potere
sovrano su un determinato territorio e sui soggetti a esso appartenenti.
Una Nazione è un complesso di persone che, avendo in comune
caratteristiche quali la storia, la lingua, il territorio, la cultura, l'etnia,
la politica, si identifica in una comune identità a cui essi sentono di
appartenere legati da un sentimento di solidarietà e che sentono di
condividere un destino comune. Al fine di autodeterminare la propria
esistenza, spesso la nazione aspira a diventare Stato, cioè a darsi un
ordinamento giuridico che ne affermi la sovranità.
Quando una nazione diventa Stato dà vita a quello che più specificatamente
viene chiamato Stato-nazione.!
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Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Per arrivare a una definizione corretta della politica occorre partire
dal concetto di potere politico
!
L’origine dello stato moderno!
Thomas Hobbes, nel suo Leviatano, espone l'origine del potere politico come
volontaria cessione di libertà e potere incondizionato da parte dei singoli
mediante un patto reciproco in vista dell'autoconservazione. !
In assenza di stato infatti l'uomo gode del diritto su tutto e su tutti e non
vigendo alcuna delimitazione della sfera di arbitrio si trova in una condizione
di guerra perenne. !
Nella mutua rinuncia totale degli uomini all'autogoverno risiede la
legittimazione del potere dello stato cui viene trasferita l'assoluta sovranità.
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•  La moderna teoria della
separazione dei poteri viene
tradizionalmente associata al
nome di Montesquieu.
•  Il filosofo francese, nello Spirito
delle leggi, pubblicato nel 1748,
fonda la sua teoria sull'idea che
"Chiunque abbia potere è portato
ad abusarne; egli arriva sin dove
non trova limiti [...]. Perché non
si possa abusare del potere
occorre che [...] il potere arresti il
potere".
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Distinguiamo tre tipi di potere in riferimento ai mezzi,
ovvero alle risorse di cui un’organizzazione o un attore
può disporre:
-  potere economico
-  potere ideologico
-  potere politico
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Potere economico  chi possiede certi beni materiali o
risorse finanziarie può indurre che non li possiede ad
accettare una determinata condotta.
Potere ideologico  la capacità di influenzare i
comportamenti della gente con idee espresse da
persone alle quali è riconosciuta un’autorità al riguardo.
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Potere politico
  il controllo degli strumenti attraverso i quali si
esercita la forza fisica
  la capacità di elaborare, selezionare e
introdurre nella competizione politica interessi
e identità sociali, costruendo identità politiche
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Lo stato – la principale istituzione politica,
attorno al quale ruota la politica moderna – ha
il monopolio dell’uso legittimo della forza.
(Weber)
Ciò significa due cose:
- lo stato sottrae a qualsiasi altro gruppo l’uso
della forza;
- l’uso possibile della forza per ottenere
obbedienza.
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La politica produce comandi vincolanti, riguardanti
l’organizzazione e il governo della società, che devono
essere rispettati da tutti: la minaccia dell’uso della
forza è garanzia che questi comandi siano obbediti.
Questo potere rende necessario che la stessa politica
debba, con le sue leggi, fissare i propri confini, al fine
di non invadere gli spazi della  società civile =
relazioni, istituzioni, associazioni che non sono
politiche, ma culturali o economiche.
(cfr. 1° comma, pag.507)
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Ci sono due dimensioni della politica (che hanno
radici nella polis greca) e che consentono di
collocare istituzioni e interazioni politiche:
•  dimensione verticale  relativa al potere e al
controllo;
•  dimensione orizzontale  relativa alle scelte
liberamente prese discutendo e convincendo.
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Caratteri della polis:
•  persuasione  con la parola e non con la forza (vs.
famiglia);
•  libertà  nessuna sottomissione e libertà di essere se
stessi;
•  eguali  vs economia e rapporti familiari.
•  Hannah Arendt: nella vita pubblica si decideva con la persuasione e con la
parola, piuttosto che con la forza o la violenza.Con la politica si accede
alla libertà…e si è fra eguali.
•  L'armonia esistente fra la polis e gli individui che la componevano era
assimilata così a quella esistente in natura fra il tutto e le sue singole
parti. In virtù di una tale corrispondenza l'uomo greco era portato a
sentirsi organicamente inserito nella sua comunità. Ognuno trovava la
propria realizzazione nella partecipazione alla vita collettiva e nella
costruzione del bene comune
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Lo stato è un’organizzazione politica particolarmente
complessa, che governa, organizza e controlla nel suo
insieme una società stabilita in un certo territorio.
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I caratteri dello stato moderno che sono andati
affermandosi progressivamente sono:
•  differenziazione
•  sovranità
•  centralizzazione
•  nazionalità e cittadinanza
•  legittimazione democratica
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Differenziazione = distinzione tra società civile e stato 
lo stato regola in generale e in astratto i comportamenti
dei cittadini, ma riconosce e tutela il loro diritto a
perseguire fini privati e di interesse generale,
associandosi liberamente in ambiti e per attività intese
come non politiche.
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Sovranità = il monopolio del controllo politico di una
società in un certo territorio 
la facoltà di governarla e organizzarla nel suo insieme,
con la risorsa in ultima istanza del monopolio della
coercizione legittima
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Centralizzazione = omogeneizzazione di regole,
organizzazione unitaria del governo articolato in
un’organizzazione centrale e in organismi periferici
Cittadinanza = insieme di diritti e doveri che definiscono la
condizione di appartenenza a uno stato  dimensione politica
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fasi di sviluppo della cittadinanza (Marshall):
- cittadinanza civile - libertà individuale -XVIII sec
- cittadinanza politica - esercizio del potere politico
- cittadinanza sociale - diritto di accedere a certi standard
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Nazionalità = le comuni radici etniche, ovvero storiche,
religiose, linguistiche  dimensione culturale
Nazione etnos e demos
Cittadinanza = sottomissione al potere regolativo
Legittimazione democratica = la democrazia è un regime
politico basato sul consenso popolare e sul controllo
dei governanti da parte dei governati
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Robert Dahl = si può parlare di democrazia se le
istituzioni politiche sono congegnate in modo da
garantire:
1 - libertà di associazione
2 - libertà di espressione
3 - diritto di voto
4 - eleggibilità alle cariche pubbliche
5 - diritto di competere per il sostegno elettorale
6 - fonti alternative di informazione
7 - elezioni libere e corrette
8 -esistenza di istituzioni che rendono le scelte del
governo dipendenti dal voto e da altre espressioni di
preferenza
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Autocrazia
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Monarchia
Assolutismo Monarchico
Oligarchia
Democrazia
Anarchia
Totalitarismo
Teocrazia
Ierocrazia
Protettorato
Plutocrazia
Oclocrazia - Demagogia
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Il potere si trasforma in autorità quando viene
legittimato.
La legittimazione riguarda quell’intimo convincimento
dei governati che chi comanda ha il diritto di farlo e che
è giusto obbedire.
Si possono distinguere tre tipi di potere legittimo:
 tradizionale
 carismatico
 razionale
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Potere tradizionale = la legittimità si basa sulla credenza
del carattere sacro delle tradizioni.
Potere carismatico = la legittimità si basa sulla credenza
del carattere straordinario di un capo, dotato di virtù o
capacità esemplari.
Potere razionale = la legittimità si basa sulla credenza
che un certo sistema di norme statuite è valido. Chi
occupa il potere ne ha il diritto, perché correttamente
nominato o eletto secondo criteri previsti dalle norme.
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Vi sono due meccanismi di regolazione dei sistemi di
relazioni:
•  exit
•  voice
L’Exit è il comportamento di attori pronti a uscire dalla
relazione  risente spesso del fatto che si tratta di
decisioni che le singole persone prendono separatamente
le une dalle altre, sulla base di un calcolo di interesse a
breve termine
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Albert Hirschman
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La Voice consiste nel discutere e convincere il proprio
interlocutore.
Rispetto all’exit:
 trasmette un numero maggiore di informazioni su
che cosa va o non va della relazione
 mira a vantaggi che si possono ottenere senza
traumi, correggendo la situazione e investendo di
più su un lungo periodo
 è efficace quando l’azione individuale si trasforma
in azione collettiva
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L’identità collettiva spiega perché molti individui
partecipano all’azione collettiva, pur se sarebbe
più utile un comportamento da
free riders  il comportamento opportunistico di
chi defeziona, non partecipa all’azione collettiva,
ma ne gode dei vantaggi ottenuti da quella azione
di Voice.
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L’identità collettiva produce programmi, idee che
definiscono e giustificano fini e interessi collettivi di
lungo periodo, fornisce simboli che servono per
riconoscersi come membri di una certa collettività, e
linguaggi per comunicare e concordare l’azione
collettiva.
L’identità collettiva produce lealtà, che normalmente
contrasta l’exit e favorisce la pratica della voice.
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La partecipazione politica è il coinvolgimento
dell’individuo nel sistema politico a vari livelli
di attività, dal disinteresse totale alla titolarità
di una carica politica.
La partecipazione politica può essere
rappresentata da una scala piramidale, al
crescere della quale si restringe il numero di
coloro che partecipano.
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Il voto può essere classificato sulla base delle
caratteristiche formali della relazione che lega
votante e votato.
Abbiamo tre tipi di voto:
- di opinione
- di appartenenza
- di scambio
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Voto di opinione = è chiesto sulla
base di un programma.
Voto di appartenenza = testimonia e
ribadisce un’identità.
Voto di scambio = è una transazione
nella quale si ha un votante che
avanza una richiesta personale da
soddisfare e per la quale è pronto a
barattare il voto, e un candidato che
ha la risorsa e la possibilità, una volta
eletto, di soddisfare la richiesta.
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Cleavages sociali e partiti politici
Vi sono due principali attività dei partiti politici,
che riguardano il rapporto politica-società:
 formazione, aggregazione e trasmissione della
domanda politica
 organizzazione della delega politica
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Domanda politica = i partiti raccolgono e definiscono in
modi diversi i problemi di una società, ne rappresentano
i valori, proteggono interessi e bisogni che possono
essere soddisfatti da leggi o altri provvedimenti pubblici
vincolanti per tutti.
Delega politica = processo per cui i membri di una
società si identificano con determinati partiti,
considerandoli loro rappresentanti sulla scena politica e
dunque anche del processo di formazione e selezione dei
candidati a cariche pubbliche.
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Le società sono attraversate da linee di frattura
lungo le quali corrono i conflitti sociali, che a loro
volta vengono mediati dai partiti che aggregano e
rappresentano nelle istituzioni i valori e gli interessi
di differenti gruppi sociali.
Quattro cleavages sociali sono stati importanti nella
formazione dei partiti moderni:
•  centro-periferia
•  stato-chiesa
•  città-campagna
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•  capitale-lavoro
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Partiti politici nella loro evoluzione storica:
 partito di notabili
 partito di massa
 partito elettorale
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I movimenti sociali sono forme di azione
collettiva non istituzionalizzata, che
propongono cambiamenti delle regole, dei
valori, dei ruoli e degli obiettivi sociali, della
allocazione delle risorse.
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Tipi di movimenti sociali
Movimento di restaurazione = è una reazione
a un precedente orientamento di
cambiamento sociale.
Movimenti rivoluzionari = mettono in
discussione i valori sociali dominanti in una
società, cercando di affermarne degli altri.
Movimenti riformatori = perseguono un
cambiamento nell’allocazione delle risorse o
di valori, ma all’interno del sistema stesso.
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La struttura del potere
Esistono due importanti linee teoriche per studiare
la distribuzione del potere, ovvero l’interpretazione
della struttura del potere:
- teoria élitista
- teoria pluralista
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Teoria élitista = in tutte le società sono poche persone
che prendono le decisioni fondamentali.
Mosca e Michels  una minoranza al potere può
facilmente organizzarsi e perpetuarsi, mentre la
maggioranza non è organizzata e ha difficoltà a farlo.
Wright Mills  in America vi è un’élite al potere, formata
dai vertici delle gerarchie economiche, militari e politiche,
che provengono dagli stessi ambienti sociali, hanno uno
stesso stile di vita, sono intercambiabili.
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•  La legge ferrea dell'oligarchia, formulata nel 1911 dal
politologo tedesco Robert Michels nel suo libro Sociologia del
partito politico, teorizza che tutti i partiti politici si evolvano
da una struttura democratica aperta alla base, in una
struttura dominata da una oligarchia, ovvero da un numero
ristretto di dirigenti. Questo deriva dalla necessità di
specializzazione, che fa sì che un partito si strutturi in modo
burocratico, creando dei capi sempre più svincolati dal
controllo dei militanti di base. Con il tempo, chi occupa
cariche dirigenti si "imborghesisce", allontanandosi dalla base
e diventando un'élite compatta dotata di spirito di corpo.
Nello stesso tempo, il partito tende a moderare i propri
obiettivi: l'obiettivo fondamentale diventa la sopravvivenza
dell'organizzazione, e non la realizzazione del suo
programma
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Strutture di potere
•  Piramidale
•  Di fazione
•  Di coalizione
•  Amorfa
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Teoria pluralista della democrazia = la democrazia è un
metodo per giungere a decisioni politiche.
Schumpeter  in una società grande e complessa non è
possibile la democrazia diretta, dove tutti partecipano a
tutte le decisioni. Nei fatti, più élite entrano in
concorrenza tra loro per ottenere il suffragio degli
elettori e l’investitura a governare. Siccome devono
essere rielette, esse diventano sensibili all’influenza
dell’elettorato e, in questo senso, sono controllate.
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