RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1

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RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
URSILON RETARD 450 mg capsule rigide a rilascio prolungato
URSILON RETARD 225 mg capsule rigide a rilascio prolungato
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
URSILON RETARD 450 mg capsule rigide a rilascio prolungato
Ogni capsula contiene:
Principio attivo: Acido ursodesossicolico mg 450,00
URSILON RETARD 225 mg capsule rigide a rilascio prolungato
Ogni capsula contiene:
Principio attivo: Acido ursodesossicolico mg 225,00
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Capsule rigide a rilascio prolungato, per uso orale
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme con bile
sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo, o per realizzare
condizioni idonee allo scioglimento se sono già presenti calcoli radiotrasparenti, in particolare calcoli
colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti o ricorrenti dopo interventi sulle
vie biliari.
Dispepsie biliari.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Nell’uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile, la posologia è di 450 mg al giorno
(pari a una capsula di Ursilon Retard 450), mentre nei pazienti obesi, o comunque in presenza di altri
fattori litogeni importanti, è opportuno elevare il dosaggio giornaliero a 675 mg (cioè 3 capsule da 225
mg oppure 1 capsula da 450 mg più 1 capsula da 225 mg); il dosaggio più elevato è consigliabile
anche nei casi con calcoli di dimensioni superiori a 2 cm.
Per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli già presenti, la durata del trattamento
deve essere di almeno 4-6 mesi, fino anche a 9 mesi o più.
Nelle sindromi dispeptiche e nelle terapie di mantenimento sono generalmente sufficienti dosi di 225
mg al giorno (1 capsula di Ursilon Retard 225).
Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico.
Modo di somministrazione
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
La somministrazione di acido ursodesossicolico a rilascio controllato va effettuata in unica assunzione
serale, preferibilmente al momento di coricarsi.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
Ursilon non deve essere usato in pazienti con:
- infiammazione acuta della cistifellea o delle vie biliari
- occlusione delle vie biliari (occlusione del dotto biliare comune o dotto cistico)
- frequenti episodi di coliche biliari
- calcoli radio-opachi della cistifellea
- alterata contrattilità della cistifellea
- ulcera gastrica o duodenale in fase attiva
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Il presupposto per instaurare un trattamento calcololitico con acido ursodesossicolico è rappresentato
dalla natura colesterolica dei calcoli stessi; un indice attendibile in tale senso è rappresentato dalla loro
radiotrasparenza. I calcoli biliari che presentano più elevata probabilità di dissoluzione sono quelli di
piccole dimensioni in colecisti funzionante. L’avvenuta desaturazione della bile in colesterolo
rappresenta un utile elemento di previsione per un buon esito del trattamento, ma non è determinante,
dato che la dissoluzione può avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidi
indipendente dallo stato di saturazione.
Ursilon deve essere assunto sotto controllo medico.
Durante i primi tre mesi di trattamento, i parametri di funzionalità epatica, quali AST (SGOT), ALT
(SGPT) e γ-GT, devono essere monitorati da parte del medico ogni 4 settimane, successivamente ogni
3 mesi.
Questo monitoraggio è necessario per l’identificazione dei pazienti che rispondono alla terapia e quelli
che non rispondono.
Nei pazienti in trattamento per cirrosi biliare primitiva, oltre identificare i responder dai nonresponder, questo monitoraggio è utile anche per una diagnosi precoce di un potenziale aggravamento
epatico, specie nei pazienti in stadio avanzato di cirrosi biliare primitiva.
Quando utilizzato per sciogliere i calcoli di colesterolo
La colecisti deve essere visualizzata con una colecistografia orale o un controllo ecografico in
posizione eretta e supina, 6-10 mesi dopo l’inizio del trattamento, per verificare i progressi terapeutici
e per diagnosticare in tempo la possibile calcificazione dei calcoli.
Ursilon non deve essere utilizzato se la colecisti non può essere visualizzata con le radiografie, o in
caso di calcoli calcificati, di alterata contrattilità della colecisti o coliche biliari frequenti.
Le donne che assumono Ursilon per la dissoluzione dei calcoli biliari devono usare un efficace metodo
di contraccezione non ormonale, poiché i contraccettivi ormonali possono favorire la litiasi biliare
(vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Quando utilizzato per il trattamento degli stadi avanzati di cirrosi biliare primitiva (PBC)
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
In casi molto rari è stato osservato un peggioramento della cirrosi biliare, che regrediva parzialmente
dopo la sospensione del trattamento.
Nei pazienti con PBC in rari casi la sintomatologia clinica può peggiorare all’inizio del trattamento, il
prurito ad esempio può aumentare. In questi casi la dose di Ursilon deve essere ridotta a 300 mg/die,
poi gradualmente aumentato come descritto al paragrafo 4.2.
Se sopraggiunge diarrea, la dose deve essere ridotta e in caso di diarrea persistente la terapia deve
essere sospesa.
4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Ursilon non deve essere somministrato contemporaneamente alla colestiramina, colestipol o antiacidi
contenenti idrossido di alluminio e/o ossido di alluminio, poiché questi prodotti si legano all’ acido
ursodesossicolico nell’ intestino inibendone l’assorbimento e l’efficacia. Se fosse necessario l’uso di
un farmaco contenente questi principi attivi, questo deve essere assunto almeno 2 ore prima o dopo l’
Ursilon.
Ursilon può alterare l’assorbimento intestinale della ciclosporina. Pertanto, nei pazienti trattati con
ciclosporina, il medico deve controllarne la concentrazione ematica e se necessario regolarne la dose.
In casi isolati Ursilon può ridurre l’assorbimento di ciprofloxacina.
In uno studio clinico in volontari sani l’uso concomitante di UDCA (500 mg/die) e rosuvastatina (20
mg/die) si è visto un trascurabile aumento dei livelli plasmatici di rosuvastatina. Non è nota la
rilevanza clinica di questa interazione anche per altre statine.
E’ stato dimostrato che l’acido ursodesossicolico reduce la concentrazione ematica (Cmax) e l’area
sotto la curva (AUC) del calcio antagonista nitrendipina in volontari sani. Si raccomanda un attento
monitoraggio dei risultati della somministrazione contemporanea di acido ursodesossicolico e
nitrendipina. Può essere necessario un aumento della dose di nitrendipina. E’ stata inoltre riportata
un’interazione con riduzione dell’effetto terapeutico di dapsone. Queste osservazioni oltre alle ricerche
in vitro, potrebbero indicare una potenziale azione dell’acido ursodesossicolico sull’attivazione degli
enzimi del citocromo P450 3A. Tuttavia, tale induzione non è stata osservata in un studio ben
progettato interazione con budesonide, che è un noto substrato del citocromo P450 3A.
Gli ormoni estrogeni e i farmaci ipocolesterolemizzanti, come il clofibrato, aumentano la secrezione
biliare di colesterolo e possono pertanto favorire la litiasi biliare e dunque avere un effetto contrario
all’ azione dell’acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli.
4.6 Fertilità, gravidanza e allattamento
Fertilità
Studi sugli animali non hanno dimostrato che l’acido ursodesossicolico possa avere effetti sulla
fertilità (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati nell’uomo sugli effetti sulla fertilità
conseguenti al trattamento con acido ursodesossicolico.
Gravidanza
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Non ci sono dati, se non limitati, sull’ uso dell’acido ursodesossicolico in donne in gravidanza. Studi
sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva durante le fasi iniziali della gestazione (vedere
paragrafo 5.3).
Ursilon non deve essere utilizzato in gravidanza, se non strettamente necessario. Donne
potenzialmente fertili devono essere trattate solo se adottano efficaci metodi contraccettivi; è
raccomandato l’uso di contraccettivi non-ormonali o contraccettivi orali a basso contenuto di
estrogeni.
Comunque, in pazienti che assumono Ursilon per calcolosi, deve essere adottata la contraccezione
non-ormonale, poiché i contraccettivi orali ormonali possono aumentare la litiasi biliare. Prima di
iniziare il trattamento, deve essere esclusa una gravidanza.
Allattamento
In accordo ai pochi casi documentati di donne in allattamento, il contenuto di acido ursodesossicolico
nel latte è molto basso e probabilmente non ci si devono aspettare eventi avversi nel lattante.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
L’acido ursodesossicolico non ha alcuna influenza, se non trascurabile, sulla capacità di guidare
veicoli e utilizzare macchinari.
4.8 Effetti indesiderati
La valutazione degli effetti indesiderati è basata sui seguenti dati:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100 , < 1/10)
Non comune (≥ 1/1,000 , < 1/100)
Raro (≥ 1/10,000 , < 1/1,000):
Non nota (< 1/10,000 / la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie Gastrointestinali:
Comune, negli studi clinici sono stati segnalate feci molli o diarrea durante la terapia con acido
ursodesossicolico.
Molto raro, forte dolore nel quadrante addominale superiore destro durante il trattamento di cirrosi
biliare primitiva.
Patologie Epatobiliari:
Molto raro, possono verificarsi casi di calcificazione dei calcoli durante il trattamento con acido
ursodesossicolico.
In casi molto rari è stato osservato un peggioramento della cirrosi biliare, che regrediva parzialmente
dopo la sospensione del trattamento.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Molto raro, orticaria.
Segnalazione di effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio si rivolga
al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il
sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo
medicinale.
4.9 Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio si può verificare diarrea. In genere, sono sconosciuti altri sintomi da
sovradosaggio perchè l’assorbimento di acido ursodesossicolico diminuisce con l’aumentare della
dose e pertanto è escreto in quantità maggiore con le feci.
Non sono necessarie contromisure specifiche e le conseguenze della diarrea devono essere trattate
sintomaticamente ristabilendo l’equilibrio idro-elettrolitico.
Informazioni aggiuntive in popolazioni speciali:
In pazienti con colangite sclerosante primitiva (uso off-label), la terapia con alto dosaggio di UDCA
(28-30 mg/kg/die) per lungo tempo è stata associata con un alto tasso di eventi avversi gravi.
5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Preparati a base di acidi biliari, codice ATC A05AA02
L’acido ursodesossicolico chimicamente corrispondente al 7 beta epimero dell’acido
chenodesossicolico, è un acido biliare presente fisiologicamente nella bile umana, dove è contenuto in
modesta percentuale sul totale degli acidi biliari.
L’acido ursodesossicolico, da tempo usato in clinica per il trattamento di varie affezioni a carico delle
vie biliari, è stato riconosciuto recentemente in grado di aumentare la capacità di solubilizzazione della
bile nei confronti del colesterolo trasformando la bile litogena in non litogena.
L’attività clinico-terapeutica dell’acido ursodesossicolico riguarda la capacità di correggere alterazioni
della funzione biligenetica, con l’effetto di opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo e di
realizzare condizioni idonee per il loro scioglimento, se già presenti; tali proprietà consentono
all’acido ursodesossicolico di influire pure, con notevole e pronta efficacia, sui sintomi di tipo
dispeptico che a tali forme si accompagnano.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione orale, l’acido ursodesossicolico viene facilmente assorbito a livello
intestinale, captato dal fegato ed escreto nella bile in forma prevalentemente glico-coniugata entrando
così nel circolo enteroepatico, esso viene parzialmente metabolizzato ad opera della flora intestinale ed
i suoi metaboliti vengono eliminati per via fecale.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
La tossicità sperimentale dell’acido ursodesossicolico è generalmente molto bassa, la Dl 50 per via
orale è risultata 10 gr/Kg nel ratto, mentre nel topo è risultata rispettivamente di 5740 mg/Kg per il
maschio e 6000 mg/Kg per la femmina. Trattamenti cronici nel ratto per via orale non hanno
evidenziato alcuna variazione patologica dei parametri istologici studiati.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
URSILON RETARD 450 mg: Gomma xantano, bario solfato, cellulosa microcristallina,
polivinilpirrolidone reticolato, idrossipropilmetilcellulosa, carbomer, triacetina, eudragit L100, talco,
gelatina, titanio biossido, ossido di ferro rosso, ossido di ferro nero, eritrosina.
URSILON RETARD 225 mg: Gomma xantano, bario solfato, cellulosa microcristallina,
polivinilpirrolidone reticolato, idrossipropilmetilcellulosa, carbomer, triacetina, eudragit L100, talco,
gelatina, titanio biossido, ossido di ferro giallo, indigotina.
6.2 Incompatibilità
Non pertinente
6.3 Periodo di validità
3 anni
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Blister in astuccio di cartone.
URSILON RETARD 20 capsule rigide a rilascio prolungato da mg 225
URSILON RETARD 20 capsule rigide a rilascio prolungato da mg 450
6.6. Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare
7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
ISTITUTO BIOCHIMICO ITALIANO GIOVANNI LORENZINI S.p.A.
Via Fossignano, 2 – 04011 Aprilia (LT)
8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
URSILON RETARD 225 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 20 capsule
AIC N° 024173066
URSILON RETARD 450 mg capsule rigide a rilascio prolungato, 20 capsule
AIC N° 024173054
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Maggio 2005
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
URSILON 150 mg capsule rigide
URSILON 300 mg capsule rigide
URSILON 150 mg granuli per sospensione orale
URSILON 300 mg granuli per sospensione orale
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
URSILON 150 mg capsule rigide
Ogni capsula rigida contiene:
Principio attivo: acido ursodesossicolico mg 150
URSILON 300 mg capsule rigide
Ogni capsula rigida contiene:
Principio attivo: acido ursodesossicolico mg 300
URSILON 150 mg granuli per sospensione orale
Ogni bustina contiene:
Principio attivo: acido ursodesossicolico mg 150
URSILON 300 mg granuli per sospensione orale
Ogni bustina contiene:
Principio attivo: acido ursodesossicolico mg 300
Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
3. FORMA FARMACEUTICA
Capsule rigide contenenti granuli per sospensione orale
Bustina contenente granulato per sospensione orale
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1 Indicazioni terapeutiche
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le forme con bile
sovrasatura di colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per realizzare
condizioni idonee allo scioglimento se sono già presenti calcoli radiotrasparenti, in particolare calcoli
colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti e ricorrenti dopo interventi sulle
vie biliari. Dispepsie biliari.
4.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Popolazione pediatrica
Non é previsto il trattamento di pazienti in età pediatrica.
Adulti
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Nell’uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile la posologia media giornaliera é di
5-10mg/kg; nella maggior parte dei casi la posologia giornaliera é compresa fra 300 e 600 mg al
giorno (dopo o durante i pasti e la sera); per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei
calcoli già presenti, la durata del trattamento deve essere almeno di 4-6 mesi, fino anche a 12 o più,
ininterrottamente e deve essere proseguita per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica
dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i 2 anni. Nelle sindromi dispeptiche e
nella terapia di mantenimento sono sufficienti dosi di 300 mg al giorno, suddivise in 2-3
somministrazioni. Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico. Nei pazienti in
trattamento per la dissoluzione di calcoli biliari é opportuno verificare l’efficacia del medicamento
mediante esami colecistografici o ecografici ogni 6 mesi.
Modo di somministrazione
URSILON 150 mg e 300 mg granuli per sospensione orale: per la somministrazione disperdere il
contenuto della bustina in mezzo bicchiere d’acqua.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1
Ursilon non deve essere usato in pazienti con:
- infiammazione acuta della cistifellea o delle vie biliari
- occlusione delle vie biliari (occlusione del dotto biliare comune o dotto cistico)
- frequenti episodi di coliche biliari
- calcoli radio-opachi della cistifellea
- alterata contrattilità della cistifellea
- ulcera gastrica o duodenale in fase attiva
4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Il presupposto per instaurare un trattamento calcololitico con acido ursodesossicolico é rappresentato
dalla natura colesterolica dei calcoli stessi: un indice attendibile in tal senso é rappresentato dalla loro
radio trasparenza. I calcoli biliari che rappresentano più elevata probabilità di dissoluzione sono quelli
di piccole dimensioni in colecisti funzionante. L’avvenuta desaturazione della bile in colesterolo
rappresenta un utile elemento di previsione per un buon esito del trattamento, ma non é determinante,
dato che la dissoluzione può avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidi
indipendente dallo stato di saturazione
Ursilon deve essere assunto sotto controllo medico.
Durante i primi tre mesi di trattamento, i parametri di funzionalità epatica, quali AST (SGOT), ALT
(SGPT) e γ-GT, devono essere monitorati da parte del medico ogni 4 settimane, successivamente ogni
3 mesi.
Questo monitoraggio è necessario per l’identificazione dei pazienti che rispondono alla terapia e quelli
che non rispondono.
Nei pazienti in trattamento per cirrosi biliare primitiva, oltre identificare i responder dai nonresponder, questo monitoraggio è utile anche per una diagnosi precoce di un potenziale aggravamento
epatico, specie nei pazienti in stadio avanzato di cirrosi biliare primitiva.
Quando utilizzato per sciogliere i calcoli di colesterolo
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
La colecisti deve essere visualizzata con una colecistografia orale o un controllo ecografico in
posizione eretta e supina, 6-10 mesi dopo l’ inizio del trattamento, per verificare i progressi terapeutici
e per diagnosticare in tempo la possibile calcificazione dei calcoli.
Ursilon non deve essere utilizzato se la colecisti non può essere visualizzata con le radiografie, o in
caso di calcoli calcificati, di alterata contattilità della colecisti o coliche biliari frequenti.
Le donne che assumono Ursilon per la dissoluzione dei calcoli biliari devono usare un efficace metodo
di contraccezione non ormonale, poiché i contraccettivi ormonali possono favorire la litiasi biliare
(vedere paragrafi 4.5 e 4.6).
Quando utilizzato per il trattamento degli stadi avanzati di cirrosi biliare primitiva (PBC)
In casi molto rari è stato osservato un peggioramento della cirrosi biliare, che regrediva parzialmente
dopo la sospensione del trattamento.
Nei pazienti con PBC in rari casi la sintomatologia clinica può peggiorare all’inizio del trattamento, il
prurito ad esempio può aumentare. In questi casi la dose di Ursilon deve essere ridotta a 300 mg/die,
poi gradualmente aumentato come descritto al paragrafo 4.2.
Se sopraggiunge diarrea, la dose deve essere ridotta e in caso di diarrea persistente la terapia deve
essere sospesa.
4.5 Interazione con altri medicinali ed altre forme di interazione
Ursilon non deve essere somministrato contemporaneamente alla colestiramina, colestipol o antiacidi
contenenti idrossido di alluminio e/o ossido di alluminio, poichè questi prodotti si legano all’ acido
ursodesossicolico nell’ intestino inibendone l’assobimento e l’efficacia. Se fosse necessario l’uso di un
farmaco contenente questi principi attivi, questo deve essere assunto almeno 2 ore prima o dopo
l’Ursilon.
Ursilon può aumentare l’assorbimento intestinale della ciclosporina. Pertanto, nei pazienti trattati con
ciclosporina, il medico deve controllarne la concentrazione ematica e se necessario regolarne la dose.
In casi isolati Ursilon può ridurre l’assorbimento di ciprofloxacina.
In uno studio clinico in volontari sani l’uso concomitante di UDCA (500 mg/die) e rosuvastatina (20
mg/die) si è visto un trascurabile aumento dei livelli plasmatici di rosuvastatina. Non è nota la
rilevanza clinica di questa interazione anche per altre statine.
E’ stato dimostrato che l’acido ursodesossicolico reduce la concentrazione ematica (Cmax) e l’area
sotto la curva (AUC) del calcio antagonista nitrendipina in volontari sani. Si raccomanda un attento
monitoraggio dei risultati della somministrazione contemporanea di acido ursodesossicolico e
nitrendipina. Può essere necessario un aumento della dose di nitrendipina. E’ stata inoltre riportata
un’interazione con riduzione dell’ effetto terapeutico di dapsone. Queste osservazioni oltre alle
ricerche in vitro, potrebbero indicare una potenziale azione dell’acido ursodesossicolico
sull’attivazione degli enzimi del citocromo P450 3A. Tuttavia, tale induzione non è stata osservata in
un studio ben progettato interazione con budesonide, che è un noto substrato del citocromo P450 3A.
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Gli ormoni estrogeni e i farmaci ipocolesterolemizzanti, come il clofibrato, aumentano la secrezione
biliare di colesterolo e possono pertanto favorire la litiasi biliare e dunque avere un effetto contrario
all’azione dell’acido ursodesossicolico per la dissoluzione dei calcoli.
4.6 Fertlità, gravidanza e allattamento
Fertilità
Studi sugli animali non hanno dimostrato che l’acido ursodesossicolico possa avere effetti sulla
fertilità (vedere paragrafo 5.3). Non sono disponibili dati nell’uomo sugli effetti sulla fertilità
conseguenti al trattamento con acido ursodesossicolico.
Gravidanza
Non ci sono dati, se non limitati, sull’ uso dell’acido ursodesossicolico in donne in gravidanza. Studi
sugli animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva durante le fasi iniziali della gestazione (vedere
paragrafo 5.3).
Ursilon non deve essere utilizzato in gravidanza, se non strettamente necessario. Donne
potenzialmente fertili devono essere trattate solo se adottano efficaci metodi contraccettivi; è
raccomandato l’uso di contraccettivi non-ormonali o contraccettivi orali a basso contenuto di
estrogeni.
Comunque, in pazienti che assumono Ursilon per calcolosi, deve essere adottata la contraccezione
non-ormonale, poiché i contraccettivi orali ormonali possono aumentare la litiasi biliare. Prima di
iniziare il trattamento, deve essere esclusa una gravidanza.
Allattamento
In accordo ai pochi casi documentati di donne in allattamento, il contenuto di acido ursodesossicolico
nel latte è molto basso e probabilmente non ci si devono aspettare eventi avversi nel lattante.
4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
L’acido ursodesossicolico non ha alcuna influenza, se non trascurabile, sulla capacità di guidare
veicoli e utilizzare macchinari.
4.8 Effetti indesiderati
La valutazione degli effetti indesiderati è basata sui seguenti dati:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100 to < 1/10)
Non comune (≥ 1/1,000 to < 1/100)
Raro (≥ 1/10,000 to < 1/1,000):
Non nota (< 1/10,000 / la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie Gastrointestinali:
Comune, negli studi clinici sono stati segnalate feci molli o diarrea durante la terapia con acido
ursodesossicolico.
Molto raro, forte dolore nel quadrante addominale superiore destro durante il trattamento di cirrosi
biliare primitiva.
Patologie Epatobiliari:
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Molto raro, possono verificarsi casi di calcificazione dei calcoli durante il trattamento con acido
ursodesossicolico.
In casi molto rari è stato osservato un peggioramento della cirrosi biliare, che regrediva parzialmente
dopo la sospensione del trattamento.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Molto raro, orticaria.
Segnalazione di effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio si rivolga
al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il
sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando
gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo
medicinale.
4.9 Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio si può verificare diarrea. In genere, sono sconosciuti altri sintomi da
sovradosaggio perchè l’assorbimento di acido ursodesossicolico diminuisce con l’aumentare della
dose e pertanto è escreto in quantità maggiore con le feci.
Non sono necessarie contromisure specifiche e le conseguenze della diarrea devono essere trattate
sintomaticamente ristabilendo l’equilibrio idro-elettrolitico.
Informazioni aggiuntive in popolazioni speciali:
In pazienti con colangite sclerosante primitiva (uso off-label), la terapia con alto dosaggio di UDCA
(28-30 mg/kg/die) per lungo tempo è stata associata con un alto tasso di eventi avversi gravi
5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacotarapeutica: Preparati a base di acidi biliari, codice ATC A05AA02
L’acido ursodesossicolico (UDCA) è il 7ß-epimero dell’acido chenodesossicolico ed é un acido biliare
presente fisiologicamente nella bile umana, dove rappresenta una piccola percentuale degli acidi biliari
totali. L’UDCA é in grado di aumentare nell’uomo la capacità solubilizzante della bile nei confronti
del colesterolo trasformando la bile litogena in non litogena. I meccanismi attraverso cui tale effetto si
realizza sono molteplici:
- diminuzione della secrezione di colesterolo nella bile tramite una riduzione dell’assorbimento
intestinale e della sintesi epatica del colesterolo stesso;
- aumento del pool complessivo degli acidi biliari favorenti la solubilizzazione micellare del
colesterolo;
- formazione di una mesofase liquido-cristallina che permette una solubilizzazione non micellare del
colesterolo superiore a quella ottenibile nella fase di equilibrio.
Il trattamento con acido ursodesossicolico determina pertanto la formazione di bile insatura di
colesterolo e più ricca di sali biliari idonei alla sua solubilizzazione, favorendo anche un regolare
flusso della bile e lo svuotamento della colecisti.
5.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo la somministrazione orale, l’acido ursodesossicolico viene facilmente assorbito a livello
intestinale, captato dal fegato ed escreto nella bile in forma prevalentemente glicoconiugata, entrando
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei
medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
così nel circolo enteroepatico: esso viene parzialmente metabolizzato ad opera della flora intestinale
ed i suoi metaboliti vengono eliminati per via fecale.
5.3 Dati preclinici di sicurezza
L’acido ursodesossicolico presenta rispetto al chenodesossicolico i vantaggi di una ridotta formazione
di litocolato (acido litocolico), considerato epatotossico nell’animale da esperimento rispetto all’uomo,
che attraverso il meccanismo di difesa della solfatazione rende questo metabolita più idrosolubile e
pertanto meno assorbibile a livello intestinale. Di conseguenza il modesto aumento delle transaminasi
sieriche, riscontrato in corso di trattamenti a lungo termine nell’uomo, è risultato transitorio e di scarso
significato clinico. La tossicità sperimentale dell’UDCA é generalmente molto bassa: la DL 50 per via
orale é risultata 10 g/kg nel ratto, mentre nel topo é risultata rispettivamente di 5740 mg/kg per il
maschio e 6000 mg/kg per la femmina.
Trattamenti cronici di 28 settimane nel ratto con dosi sino a 2000 mg/kg per via orale non hanno
evidenziato alcuna variazione patologica dei parametri istopatologici studiati.
Trattamenti per un anno nel cane con dosi sino a 100 mg/kg per via orale sono stati pure ben tollerati
senza alcuna reazione sfavorevole. In particolare, non sono stati evidenziati effetti epatolesivi di
rilievo, effetti sfavorevoli cancerogeni, lesioni della mucosa gastrica.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti
URSILON 150 mg capsule rigide
Talco (E 553b), sodio carbossimetilamido, silice colloidale anidra, silice idrata, amido di mais,
magnesio stearato. Capsula di: gelatina, ossido di ferro giallo (E 172), titanio biossido (E 171).
URSILON 300 mg capsule rigide
Talco (E 553b), sodio carbossimetilamido, silice colloidale anidra, silice idrata, amido di mais,
magnesio stearato. Capsula di: gelatina, ossido di ferro giallo (E 172), titanio biossido (E 171),
eritrosina (E 127).
URSILON 150 mg granuli per sospensione orale
Acido metacrilico-etil acrilato copolimero (1:1), triacetina (E1518), talco (E553b), mannitolo (E 421),
acido citrico monoidrato (E330), saccarina sodica (E954), amido di mais, cellulosa microcristallina
(E460), aroma crema, sodio laurilsolfato.
URSILON 300 mg granuli per sospensione orale
Acido metacrilico-etil acrilato copolimero (1:1), triacetina (E1518), talco (E553b), mannitolo (E 421),
acido citrico monoidrato (E330), saccarina sodica (E954), amido di mais, cellulosa microcristallina
(E460), aroma crema, sodio laurilsolfato.
6.2 Incompatibilità
Non pertinente
6.3 Periodo di validità
Capsule rigide: 5 anni
Granuli per sospensione orale: 4 anni
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (o titolare AIC).
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
6.5 Natura e contenuto del contenitore
Capsule rigide: blister di accoppiato PVC - alluminio da 20 capsule
Bustine: bustine di accoppiato carta/alluminio/PE
6.6. Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare
7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
ISTITUTO BIOCHIMICO ITALIANO GIOVANNI LORENZINI S.p.A.
Via Fossignano, 2 – 04011 Aprilia (LT)
8. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
URSILON
URSILON
URSILON
URSILON
150 mg capsule rigide, 20 capsule AIC n° 024173078
300 mg capsule rigide, 20 capsule AIC n° 024173080
150 mg granuli per sospensione orale, 20 bustine AIC n° 024173092
300 mg granuli per sospensione orale, 20 bustine AIC n° 024173104
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE / RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Capsule: rinnovo autorizzazione: Maggio 2005
Bustine: prima autorizzazione: Luglio 2007
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016
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medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione
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