Un virus buono per rigenerare il cuore - benessere :: Club3 - Vivere in Armonia -
lunedì 11 giugno 2012
6/11/12 8:59 AM
Home
Chi siamo
Redazione
Abbonamenti
Scrivici
Feed RSS
Registrati
ricerca
Nome utente
login
Password
Registrati
Recupera password
attualità
tempo libero
benessere
i nostri soldi
casa e hobby
salute
alimentazione
lo psicologo risponde
fitness e sport
il medico in linea
bellessere
Pubblicato il 31/05/2012
Ingrandisci il testo
Riduci il testo
Invia ad un
amico
Stampa
Commenta
Forum
Un virus buono per rigenerare il cuore
Entra subito nel
forum di Vivere!
All'Icgeb di Trieste si lavora a una soluzione per il recupero post-infarto
La rigenerazione cardiaca post-infarto potrà essere garantita da un virus “buono”. Alla
soluzione sta lavorando, da tempo, il laboratorio di Medicina molecolare del Centro
Internazionale di Ingegneria genetica e Biotecnologie (Icgeb) di Trieste, diretto da
Mauro Giacca. Proprio Giacca, esperto internazionale sull'utilizzo della terapia genica in
ambito cardiovascolare a scopo sperimentale, ha presentato i risultati delle sue ricerche
in occasione del congresso Frontiers in Cardiac and Vascular Regeneration che si sta
tenendo nel capoluogo friulano.
IL VIRUS BUONO – L’Icgeb è noto per la produzione dei vettori Aav (virus adenoassociato) che rappresentano, allo stato attuale, lo strumento più efficace per trasferire
geni ad alta efficienza nel cuore. Si tratta di virus umani, molto diffusi nella popolazione,
che non causano nessuna malattia. Possono essere modificati grazie all'ingegneria
genetica e utilizzati come vettori per veicolare nell'organismo un gene con funzione
Partecipa alle nostre discussioni e
dacci la tua opinione!
Sfoglia e leggi
Il numero di giugno 2012
terapeutica.
LA RIGENERAZIONE – L’equipe di Giacca ha identificato anche una serie di microRna che, veicolati nel cuore
tramite i vettori Aav, sono in grado di indurre la rigenerazione cardiaca dopo infarto. «Il problema - ha spiegato
l’esperto - è che il cuore, come anche i neuroni, la vista e l'udito, non si rigenera, e ciò causa l'invecchiamento e
la morte. L'idea è di trovare nuove terapie che rigenerino i tessuti grazie a geni oppure grazie alla coltivazione di
cellule staminali. Quest'ultima – ha aggiunto - è però una tecnologia difficilmente applicabile su larga scala».
L'altra strada è appunto quella di utilizzare virus modificati per stimolare la capacità del cuore di modificarsi.
IL PROGETTO - Il progetto dell'Icgeb per la rigenerazione cardiaca è partito nel 2003-2004. «Abbiamo trovato –
aggiunge Giacca - un paio di fattori che funzionano intervenendo dopo l'infarto. Il cuore adulto non si rigenera,
ma c'è una finestra di tempo dopo la nascita in cui c'è una capacità residua di proliferazione, poi le cellule si
bloccano». In poche parole, se si crea un danno in un embrione questo viene rigenerato. Proprio su questa
strada procede la ricerca: «Lavorando su cellule prese dai topolini subito dopo la nascita – conclude Giacca abbiamo visto che esistono piccoli Rna capaci di rigenerare il processo. In particolare, esistono una quarantina di
microRna che una volta messi nel cuore lo fanno diventare straordinariamente grande. Sono proprio questi che
iniettati dopo l'infarto possono riparare il cuore».
REGISTRATI!
ABBONATI SUBITO!
RICHIEDI UNA COPIA
OMAGGIO!
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious
Facebook
MySpace
http://www.vivereinarmonia.it/benessere/articolo/un-virus-buono-per-rigenerare-il-cuore.aspx
Twitter
Page 1 of 3