MODULO VII MALATTIE DA QUARANTENA Che cosa significa • Con il termine “ malattie da quarantena” si intendono quelle malattie di origine infettiva provocate da Virus, batteri e fitoplasmi , per le quali si rendono necessarie misure di isolamento forzato , finalizzate al contenimento del contagio. • Il termine deriva da quaranta giorni, la durata tipica dell'isolamento cui venivano sottoposte le navi provenienti da zone colpite dalla peste, nel XIV secolo. • Lo stato attraverso leggi speciali ha sancito la lotta obbligatoria alle malattie da quarantena, sotto la stretta sorveglianza dei servizi fitosanitari, con l’obbligo per il cittadino di segnalare i casi di infezioni e di distruggere le piante infette Elenco malattie Fra le numerose malattie da quarantena, tre risultano particolarmente pericolose: la flavescenza dorata della vite la vaiolatura delle drupacee(Sharka) il colpo di fuoco batterico (Ervinia amilovora ) delle pomacee FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE • La flavescenza dorata (FD) è una malattia che colpisce la vite, causata un fitoplasma, che si insedia nei tessuti floematici dell'ospite e ne provoca il blocco della linfa elaborata, inducendo uno squilibrio della attività fisiologiche dalla pianta stessa. • La malattia viene trasmessa tramite un insetto cicalinide ( cicalina) appartenente alla ordine dei Rincoti omotteri Auchenorinchi, lo Scaphoideus titanus. • Il vettore rimane infettivo per tutta la durata del suo ciclo vitale, nutrendosi di piante infette, assume il fitoplasma e lo trasmette, attraverso l’infezione di saliva infetta, nei vasi cribovascolari delle nervature fogliari. • Il nome “ flavescenza dorata” viene attributo dalla colorazione gialla dorata che assumono le foglie, i tralci ed i grappoli di vitigni a bacca bianca e nera una volta colpiti Sintomatologia • I sintomi della malattia si osservano in piena estate, dal mese di luglio si accentuano progressivamente fino ad essere riconoscibili dalla metà di agosto alla metà di settembre. • Le foglie evidenziano anomalie cromatiche su una parte, le nervature o l'intera lamina. Possono assumere frequentemente una forma triangolare con i bordi arrotolati verso il basso con una cambiamento anche della consistenza al tatto che diventa cartacea. • I tralci rimangono erbacei per la mancata o irregolare lignificazione. • I grappoli possono presentare diversi sintomi parziali o totali disseccamenti del rachide oppure un appassimento e cascola degli acini al momento della maturazione. Foglie colpite da flavescenza dorata . Lotta • Le misure della lotta prevedono, una volta accertata la presenza della malattia, l'eliminazione delle piante infette ed il controllo per gli anni successivi. • Nel caso di contemporanea presenza della cicalina, si predispongono anche trattamenti con insetticidi specifici. • Tra le misure di prevenzione l'impiego di materiale di moltiplicazione sano. VAIOLATURA DELLE DRUPACEE ( SHARKA) • La Sharka, è la patologia vegetale virale più pericolosa e devastante per il genere Prunus. È causata dal Plum Pox Virus (PPV), e i diversi ceppi del virus possono colpire diverse specie tra cui pesco e nettarine, albicocco,susino, mandorlo e ciliegio dolce e acido, oltre ad alcune specie ornamentali e selvatiche. • Il principale vettore del virus sono gli afidi, vi è poi una diffusione dovuta al trasferimento su lunghe distanze di materiale infetto. Il virus non è pericoloso per i consumatori ma, oltre a portare alla morte della pianta, rende invendibili i frutti a causa delle deformità ed elevata acidità Sintomatologia • Foglie: manifestano aree clorotiche sotto forma di lineature sinuose e/o anelli presenti tra le nervature secondarie e terziarie. • Tali sintomi sono evidenti soprattutto alla ripresa vegetativa quando la temperatura è più fresca, mentre tendono ad attenuarsi durante l'estate (si manifestano in genere sulle foglie meno esposte al sole e sono più facilmente rivelabili guardandole controluce). • Frutti: i sintomi sono costituiti da deformazioni superficiali e infossatura ad anello. Compaiono all'invaiatura del frutto per poi accentuarsi sempre di più; la polpa circoscritta dall'anello a contorno clorotico matura in ritardo e l'epidermide è di colore gialloverdastro. • Caratteristica è la presenza su noccioli dell’albococco, di tipiche tacche rotondeggianti di colore chiaro a forma ben definita, consentendo una diagnosi inequivocabile Sintomi di attacco di Sharka su foglie e frutti di albicocco lotta • La Sharka in Italia è una malattia sottoposta a quarantena, sottoposta a lotta obbligatoria • Le misure della lotta prevedono, una volta accertata la presenza della malattia, l'eliminazione delle piante infette ed il controllo per gli anni successivi. COLPO DI FUOCO BATTERICO (ERVINIA AMILOVORA ) • Il colpo di fuoco batterico, noto nella letteratura in lingua inglese come "fire blight", colpisce numerose rosacee coltivate, arboree ( pero e melo in particolare ) e arbustive. • viene così detto per il caratteristico imbrunimento dei germogli, dei fiori e delle foglie che sembra causato da una fiammata. Ciclo biologico • E. amylovora svolge il proprio ciclo biologico in associazione con la pianta ospite, provocando in questa la formazione di cancri . • La penetrazione nei tessuti avviene principalmente attraverso le aperture naturali degli organi, della pianta quali le strutture fiorali e attraverso ferite, siano esse microscopiche o visibili. • In primavera il batterio comincia a moltiplicarsi invadendo nuovo tessuto corticale ed emettendo goccioline di essudato di colore biancastro e vischioso che può essere veicolato dal vento, dall'acqua ( nebbie, piogge e grandinate), dagli insetti, dagli uccelli o dall'uomo(es. con la potatura) infettando fiori foglie e germogli. • Il batterio, attraverso gli spazi intercellulari, si diffonde rapidamente nei giovani tessuti sino a raggiungere rami e tronco. Sintomatologia • Il colpo di fuoco batterico può manifestarsi su tutte le parti aeree della pianta. • I sintomi possono evidenziarsi dalla ripresa vegetativa con avvizzimento e annerimento dei mazzetti fiorali e più tardi, dopo l'allegagione, con l'imbrunimento e successivo disseccamento dei frutticini. • Dai punti di infezione primaria la batteriosi si trasmette poi ai rami; in assenza di infezioni fiorali i frutticini si possono infettare attraverso i piccioli inseriti su rametti colpiti dalla malattia. • Le infezioni fogliari si manifestano con imbrunimento della lamina e suo arrotolamento verso l'alto, cui segue un avvizzimento. • Alle infezioni fogliari e dei fiori può seguire la necrosi dei giovani germogli, erbacei ed in attiva crescita, che avvizzendo assumono il caratteristico ripiegamento a manico di ombrello. • In genere gli organi colpiti dal colpo di fuoco batterico assumono una colorazione bruno-nerastra Colorazione bruno-nerastra organi colpiti Colpo di fuoco batterico su foglie di pero- ripiegamento ad ombrello dei giovani germogli Comparsa cancri • Con la progressione dell'infezione sui rami, branche e tronco, si ha la formazione di cancri corticali più o meno espansi con aree di forma irregolare, di colore scuro, a margine leggermente sopraelevato e talora vescicoloso. • Quando il cancro interessa l'intera circonferenza di un ramo ne causa l'avvizzimento e può determinare la morte della pianta se interessa il tronco o il colletto. Alla fine della stagione vegetativa al bordo del cancro compaiono fessurazioni, la corteccia diventa bruna e s'affossa al centro. Il cancro in genere è diffuso e presenta sotto la corteccia delle striature color rosso volpino, spesso ha un odore caratteristico di mele fermentate. Cancri corticali con presenza di essudato Frutto di pera colpito da colpo di fuoco Cancri rameali Essudato batterico Difesa • La difesa al colpo di fuoco batterico è basata fondamentalmente sull'uso di materiale di propagazione sano, prodotto in aree esenti dalla batteriosi o dove questa sia sotto stretto controllo, così come stabilito dalla normativa comunitaria. • E' fondamentale controllare tutte le piante ospiti, siano esse coltivate, spontanee o presenti in vivaio, per individuare i primi focolai di infezione cui, deve seguire la immediata distruzione col fuoco delle piante infette, ed una attenta sorveglianza della situazione sanitaria delle piante ospiti vicine. • Per questo il D.M. 27/3/1996, che stabilisce l'obbligatorietà della lotta, impone di estirpare e distruggere immediatamente ogni pianta visibilmente infetta e, intorno ad essa, ogni altra pianta ospite per un raggio di dieci metri