I ST. DI M ATEMATICA I [A-E] 4. Lezione lunedı̀ 10 ottobre 2016 4.1. Funzioni. Sono funzioni tutti i procedimenti di calcolo di cui ci serviamo in numerose occasioni: esse coinvolgono • un valore da assegnare, • un procedimento di calcolo sul valore assegnato, • un risultato. Il valore assegnato si indica con una lettera, generalmente x, il procedimento di calcolo si indica con un’altra lettera, per esempio f e il risultato del procedimento f eseguito sul numero assegnato x si indica con f (x). E SEMPIO 4.1. Il procedimento di elevazione al quadrato è una funzione f f: x 7→ x2 Le varie funzioni, cioè i vari procedimenti, possono essere assegnati su alcuni valori e non su altri: per esempio il procedimento 1 x è definito solo sui valori x 6= 0: si dice in tal caso che la funzione g assegnata è definita su R − {0} e tale insieme prende il nome di dominio della funzione. g : x 7→ Il dominio di una funzione può essere assegnato direttamente Sia f la funzione che ad ogni x ∈ [0, 1] fa corrispondere il risultato f (x) = 3x cioè considero il procedimento di triplicazione limitatamente ai numeri x di quell’intervallo. Oppure, caso più frequente, il dominio dipende dalla eseguibilità del procedimento da eseguire Sia h la funzione che fa corrispondere ad x la sua radice √ quadrata x 2 È evidente che tale procedimento è eseguibile solo sui numeri x maggiori o uguali a zero. Il dominio della funzione h sarà pertanto l’insieme dei numeri maggiori o uguali a zero. NOTA: Una funzione puó servirsi di differenti procedimenti a seconda dei differenti valori x che vengono assegnati. Ad esempio consideriamo la funzione f che calcola • se x ≤ 0 • se x > 0 f (x) = 3x f (x) = x2 4.2. Il grafico. Si tratta di uno strumento di informazione su una funzione (un procedimento di calcolo): • per ogni x del dominio della funzione f • si calcola il corrispondente risultato f (x) • si segna sul piano cartesiano il punto di coordinate (x, f (x)). Il grafico, tutti i punti (x, f (x)) al variare di x nel dominio della funzione, è un disegno sul piano cartesiano. Esistono attualmente molti software, liberi, che permettono di disegnare il grafico di moltissime funzioni: ad esempio • http://www.wolframalpha.com/ • https://www.geogebra.org/ • http://gnuplot.sourceforge.net/ 4.3. Polinomi. Le prime e più importanti funzioni da considerare sono i procedimenti polinomiali di cui elenchiamo ovvi esempi • f : x 7→ 3x + 5, f (x) = 3x + 5 • g : x 7→ x2 + 1, g(x) = x2 + 1 • h : x 7→ x3 , h(x) = x3 È necessario impratichirsi, a partire dagli esempi proposti, di tali funzioni polinomiali: le prime hanno grafici rette, le seconde parabole, le terze cubiche. Familiarizzate con esse tramite http://www.wolframalpha.com/. E SEMPIO 4.2. Determinare la funzione che ha come grafico la retta passante per A = (−1, −6) e B = (3, 2). 4. LEZIONE 3 Si tratta di una f (x) = ax+b che verifichi le condizioni f (−1) = −6, f (3) = 2, quindi −a + b = −6 → a = 2, b = −4 3a + b = 2 f (x) = 2x − 4 E SEMPIO 4.3. Sia f (x) = x = 2, x = 1, x = 0 sono f (2) f (1) f (0) 2x2 − 3x + 1: i valori della funzione negli = 2 ∗ 22 − 3 ∗ 2 + 1 = 3 = 2 ∗ 12 − 3 ∗ 1 + 1 = 0 = 2 ∗ 02 − 3 ∗ 0 + 1 = 1 f (2 + h) = 2 ∗ (2 + h)2 − 3 ∗ (2 + h) + 1 = 2 ∗ (4 + 4h + h2 ) − 3 ∗ (2 + h) + 1 f (2 + h) = 2h2 + 5h + 7 4.4. La fattorizzazione. Le funzioni (i procedimenti) polinomiali, e non solo, possono, a volte, presentarsi sotto forma di prodotti. E SEMPIO 4.4. f (x) = x2 − 5x + 4 = (x − 4)(x − 1) 3 2 g(x) = x − 3x + 3x − 1 = (x − 1)3 h(x) = x3 − 7x2 + 16x − 10 = (x − 1)(x2 − 6x + 10) La fattorizzazione è particolarmente interessante per determinare i valori x0 in cui una funzione si annulla, ovvero f (x0 ) = 0. Infatti la legge di annullamento dice che un prodotto è nullo se e solo se è nullo uno dei fattori. Quindi l’equazione x3 − 7x2 + 16x − 10 = 0 ha come radici quelle che annullano uno (almeno) dei due fattori (x − 1) = 0, (x2 − 6x + 10) = 0 (che abbiamo avuto la fortuna di conoscere sopra.) 4.5. Funzioni razionali. Le funzioni razionali corrispondono a procedimenti che includono, oltre i calcoli di polinomi, divisioni. È evidente quindi che, sovente le funzioni razionali non saranno definite in corrispondenza ai valori x rispetto ai quali qualcuna delle divisioni da eseguire presentasse un denomiknatore nullo. Elenchiamo ovvi esempi di funzioni razionali: • f : x 7→ 1x , f (x) = 1x 4 • g : x 7→ x21−1 , g(x) = x21−1 x+1 , h(x) = x+1 • h : x 7→ x−1 x−1 Provate a familiarizzare con esse tramite http://www.wolframalpha.com/. 4.6. Funzioni trigonometriche. Le funzioni trigonometriche sono essenzialmente le tre funzioni seno, coseno e tangente I procedimenti che le definiscono sono quelli leggibili sulla circonferenza goniometrica (centro l’origine O e raggio r = 1): coseno e seno sono le ccordinate dei punti P di tale circonferenza, il valore x da assegnare è la misura, in radianti, dell’angolo tra l’asse delle ascisse e il segmento OP: P = (cos(x), sin(x)) Questa lettura consente di riconoscere che −1 ≤ sin(x) ≤ 1, cos2 (x) + sin2 (x) = 1 sin(x) La tangente è il quoziente tan(x) = . cos(x) Nella scuola secondaria sono generalmente proposte, sotto il titolo Trigonometria numerose formule che collegano fra loro le funzioni trigonometriche. È bene non dimenticare: • i legami in un triangolo rettangolo tra cateti, ipotenusa e funzioni trigonometriche degli angoli del triangolo, • le relazioni sulle somme e/o differenze sin(α ± β ), cos(α ± β ) • le relazioni di duplicazione sin(2α), cos(2β ). È particolarmente importante familiarizzare con i grafici delle funzioni −1 ≤ cos(x) ≤ 1, sin(n x), sin(x + α), A sin(x) + B cos(x) al variare dei parametri n, α, A, B introdotti.