GITA ALLA SCOPERTA DELLA VALCHIAVENNA. Escursione priva di difficoltà. La prima parte si può fare tranquillamente con scarpette da ginnastica e passeggini al seguito. Basta aver voglia di camminare ed ammirare! Cominciamo con la scoperta della cittadina di Chiavenna attraversata dal fiume Mera e situata al crocevia tra le strade per il passo del Maloja e quello dello Spluga, un luogo che rappresenta l'emblema del nome stesso della città :“Chiave delle Alpi”. Cammineremo attraverso il suo centro storico caratterizzato dai palazzi dalle ricche facciate (es. il palazzo Salis), dalle numerose piazzette con tipica pavimentazione, dalle fontane e dai portali in pietra “ollàre”. Con questa pietra anticamente venivano create “le olle”, ovvero le pentole utilizzate per cucinare o i recipienti per la cucina. Passeremo per la chiesa di San Lorenzo dove avremo modo di visitare “la fonte battesimale”, un monolite di pietra “ollàre” del 1156. Riusciremo anche a vedere il “crotto” più caratteristico di Chiavenna. I crotti, quasi tutti privati, sono locali adibiti a cantina grazie alla temperatura che si mantiene costante ( 7° - 10° gradi ) tutto l’anno grazie all’aria fresca, il "sorel", che esce dalla montagna. Proseguiremo poi per 2 Km sulla ciclabile che costeggia il fiume Mera per raggiungere Prosto di Piuro e visitare il “Palazzo Vertemate Franchi”. Residenza rinascimentale è l’unico edificio che si è salvato dalla frana che nel 1618 sommerse il paese. All’interno vedremo sale e soffitti riccamente affrescati, soffitti in legno intagliato e la “stua” (tipica stufa di ceramica). All’esterno il giardino all’italiana, l’orto e il vigneto. Terminata la visita del palazzo ritorneremo sulla ciclabile per raggiungere le cascate dell´Acqua Fraggia dove ci fermeremo per consumare il nostro pic-nic. Per chi lo volesse poco prima c’è un Agriturismo dove è possibile gustare i piatti tipici della valle. Il bacino dell´Acqua Fraggia è situato all´imbocco ovest della Val Bregaglia. Il torrente omonimo nasce dal pizzo di Lago a 3050 msm, in un punto di spartiacque alpino dal quale scendono fiumi che sfociano nel mare del Nord, nel mar Nero e nel Mediterraneo. L´Acqua Fraggia forma quindi una serie di cascate, di cui quelle più in basso, con il loro doppio salto sono solo le più suggestive. Si capisce così l´origine del nome Acqua Fraggia, da "acqua fracta", cioè torrente interrotto da cascate. Sulle sponde del torrente, circa a quota 1000, sorgono i paesi di Savogno e Dasile dove ci recheremo con i più volenterosi. Savogno è un paese caratteristico, con antiche case in pietra raggruppate e strette vie che lo attraversano. Lo si raggiunge solamente a piedi seguendo un’antica mulattiera tutta a gradini o seguendo il sentiero panoramico a fianco delle cascate (il nostro percorso). Circa un’ora e mezza per 500 m. di dislivello. Da Savogno andremo a Dasile, che sorge invece su un terrazzo erboso con vista panoramica sull’intera vallata, in circa mezz’ora di cammino per 100 m di dislivello.