INCONTRO INCONTRO CON CON LO LO SPECIALISTA: SPECIALISTA: LA LA SINDROME SINDROME DELLE DELLE APNEE APNEE NOTTURNE NOTTURNE UNA UNA CAUSA CAUSA SOTTOVALUTATA SOTTOVALUTATA DI DI ALTERAZIONE ALTERAZIONE DELLA DELLA QUALITA’ QUALITA’ DI DI VITA VITA Dott. C.Mezzedimi Lucca, 2 ottobre 2014 RONCOPATIA CRONICA Vibrazione delle strutture molli oro-ipofaringee (87dB HL) con riduzione del lume respiratorio RUSSAMENTO OSAS Classificazione 0 Pre-clinico I Lugaresi 1983 Russamento abituale con o senza episodi di apnee Apnee ricorrenti in certe situazioni (posizione supina o durante il sonno REM) Iniziale II Apnee ricorrenti durante tutto il sonno Conclamato Apnee ricorrenti associate a ipoventilazione polmonare anche durante la veglia e caduta Complicato della Sat O22 durante il sonno REM III INCIDENZA (Lugaresi 1980) Casist. Finlandesi (Koskenvuo 1985 ) Casist. Ispano Americane (Scmhidt, Nowara 1991) Casist. Greche (Siafakas 1994) 24% maschi 13% femmine 9% maschi 3,6%femmine 31% maschi 17% femmine 54% dell’intera popolazione Difficoltà a riferire una incidenza precisa per diverse tecniche di campionamento Diversa prevalenza nei vari gruppi etnici legata a differente incidenza dei fattori di rischio (es. obesità!) RONCOPATIA CRONICA: Incidenza Russamento: all’età di 25 anni 20% 5% all’età di 40 anni 60% 40% 4% 2% OSAS : INCIDENZA - Aumento con l’età - Aumento con l’eccesso ponderale - Rapporto maschio/femmina =2/1 - Comparsa III – V decade - Riduzione VII decade Roncopatia Cronica: importanza del fenomeno ronf Disturbi della sfera affettiva Frequenza cardiaca Alterazioni emodinamiche: P polmonare P arteriosa Roncopatia Cronica: importanza del fenomeno Russatori con AHI>5 sono predisposti a sviluppare ipertensione indipendentemente da altri fattori di rischio (obesità, età, sesso). Mae e Coll (1994) Pazienti con OSA più severe presentano un > rischio di morte precoce. Mc Gregor, 1989; He et al, 1988 EZIOPATOGENESI (Hudgel 1992) - ristrettezza anatomica delle vie aeree - aumentata cedevolezza o collassabilità delle vie aeree - riflessi influenzanti il calibro delle V.A.S. - ridotta attività tonica muscolare durante il sonno Naso Pressione inspiratoria negativa Orofaringe Segmento collassabile del tratto aerodigestivo superiore Riflessi a partenza da recettori nasali , faringolaringei, polmonari e cardiovascolari capacità di modificare il calibro delle VAS tramite modificazioni dell’attività muscolare respiratoria Tale attività riflessa diminuisce durante il sonno! EZIOPATOGENESI Posizione supina ronf Russamento Fenomeno essenzialmente notturno Aggravando la stenosi delle vie aeree superiori in quanto lingua e volta del palato tendono ad avvicinarsi alla parete posteriore del faringe OSA: classificazione delle sedi di ostruzione Tipo I: palato (base lingua normale) ostruzione orofaringea Tipo II: palato e base lingua Tipo III: base lingua ostruzione ipofaringea Fujita,1987; Riley et al,1989 FATTORI PREDISPONENTI Fattori ereditari - aumento tess. adiposo a livello dell’ugola - difettoso controllo calibro vie aeree Obesità ALCOOL FUMO - compressione addominale sulla espansione polmonare - diminuzione calibro VAS - accumulo tessuto adiposo a livello faringeo peso corporeo= russamento -effetto irritativo sulla mucosa delle VA - nicotina: effetto diretto sulla ventilazione Farmaci Ipnotici (BDZ, ansiolitici) RUOLO dell’OSTRUZIONE NASALE Zwillich- Clin. Resp. 1979 Olsen KD-Otolaryngol HNS 1981 Russamento, apnee ed ipopnee in soggetti con stenosi nasale artificialmente indotta Lavie- Acta Otolaringol. 1983 Presenza di brevi risvegli associati ad ipopneecon frequenza 10 vv maggiore nei pz. con rinopatia vasomotoria rispetto ai soggetti sani. CONTRO Feinsilver 1992- OSAS e Gravidanza Kramer 2001 -OSAS e Rinite Allergica DeVito 2001-ostruz. nasale nel 44% dei pz OSA Non correlazione tra stenosi nasale e gravità dell’OSA PRO Cassisi 1971- OSAS e tamponamento nasale Zwillich 1981- aumentato n° di arousals nel tamp.nasale Mc Nicholas 1982- OSAS e Rinite Allergica Lofaso 2000- variazione soggettiva delle resistenze nasali in posiz. supina. Resistenze nasali più basse nella popolazione sana rispetto all’0SA Predisposizione genetica L’ostruzione nasale indotta artificialmente in individui non apnoici, ma con familiarità per OSAS provoca un aumento dell’indice di apnea (AI) di gran lunga maggiore rispetto al gruppo di controllo Lavie e Rubin- Acta Otolaryngol, 1984. RONCOPATIA CRONICA: valutazione diagnostica Quantificazione dell’ostruzione respiratoria Identificazione delle cause Identificazione della sede Anamnesi mirata: sintomi associati • • • • • • • • Roncopatia Apnee notturne osservate dal partner Risvegli con sensazione di soffocamento Agitazione motoria Sudorazione eccessiva Stanchezza mattutina Secchezza delle fauci al risveglio Sonnolenza diurna Anamnesi mirata: complicanze • Ipertensione arteriosa • Patologie cardiovascolari • Incidenti sul lavoro o alla guida di autoveicoli dovuti a colpi di sonno Epworth Sleepiness Scale (E.S.S) • • • • • • • • Seduto, leggendo un libro o un giornale Guardando la televisione Seduto in un cinema, o ad una conferenza Seduto come passeggero in auto (> 1 ora) Sdraiato a riposare durante il pomeriggio Seduto conversando con qualcuno Seduto tranquillamente dopo il pasto Alla guida di una auto bloccato nel traffico Totale valore normale <6 RONCOPATIA CRONICA: valutazione diagnostica Neurofisiopatologia respiratoria ANAMNESI DEL PZ E DEI FAMILIARI Clinica ORL • ESAME OBIETTIVO ORL Valutazione ORL • Rinoscopia anteriore e posteriore • Orofaringoscopia • Ipofaringolaringoscopia Consente l’identificazione di importanti fattori anatomici responsabili di sindrome ostruttiva delle vie aeree Quando esiste un’ostruzione nasale patologica che provoca russamento, le strutture orofaringee sono sottoposte ad un continuo trauma meccanico, che può condurre ad alterazioni istopatologiche quali: -Ipertrofia dell’ugola -Ipotrofia delle componenti muscolari -Degenerazione assonale delle terminazioni nervose -Edema-fibrosi interstiziale -Congestione del sistema fibrovascolare Woodson, Laryngoscope, 1991. RAPPORTI FRA OSTRUZIONE NASALE E RUSSAMENTO OSTRUZIONE NASALE FLUSSO TURBOLENTO RESPIRAZIONE BUCCALE OSCILLAZIONE PALATALE RILASCIAMENTO mm genioglosso e genioioideo OSCILLAZIONE PALATALE RUSSAMENTO RUSSAMENTO Ruolo dell’ Ostruzione nasale • Insufficienza della valvola nasale 25% • Deviazione settale ed ipertrofia dei turbinati 50% Ipertrofia adenoidea + tonsillite cronica 25% Fibroendoscopia:Manovra di Muller Classificazione di Sher,1985 + (minima ostruzione) ++ (ostruzione50%) +++ (ostruzione 75%) ++++ (ostruzione totale) • L’esame fibroscopico con manovra di Muller consente una valutazione statica e dinamica delle prime vie aeree in modo semplice, rapido, economico e poco invasivo. • I limiti dell’esame sono legati all’interpretazione soggettiva da parte dell’operatore e alla variabilità della collaborazione del paziente. • L’esame è caratterizzato da scarsa predittività sulla presenza di collasso nell’area base lingua-epiglottide durante il sonno e deve essere integrato dagli altri accertamenti • Esame endoscopico delle prime vie aeree durante il sonno indotto farmacologicamente. • Esame svolto in condizioni che si avvicinano molto a quelle del sonno fisiologico. • Consente di acquisire informazioni utili per la pianificazione chirurgica. • Indicato nel caso di chirurgia invasiva A paziente addormentato si procede all’endoscopia delle VADS, con fibroscopio Flessibile • Attento monitoraggio dei parametri vitali • L’attenzione viene focalizzata a livello orofaringeo, ipofaringeo e laringeo La metodica permette di evidenziare la presenza di un’ ostruzione laringea nella patogenesi dell’evento ostruttivo. • Studi preliminari indicano che l’utilizzo della metodica consente di ottenere una più alta percentuale di successi chirurgici • Il limite principale è costituito dalla possibilità che i farmaci utilizzati possano accentuare l’ipotonia del muscolo genioglosso modificando così i parametri dell’ostruzione. In neurofisiopatologia respiratoria Obiettività clinica generale- caratteristiche antropometriche (peso, altezza, BMI) BMI> 27.8 negli uomini BMI> 27.3 nelle donne definita come obesità e predispone all’OSAS Ø del collo >43 cm (misurata alla membrana cricotiroidea) predispone all’OSAS nel 30% dei pz Obiettività neurologica Test di sonnolenza diurna • Esame obiettivo neurologico • Polisonnografia (PSG): rappresenta attualmente il “gold standard” nella diagnosi dell’OSAS - in laboratorio - dinamica ambulatoriale Polisonnografia classica: In laboratorio con la sorveglianza continua di un tecnico. I parametri registrati sono: lo scoring delle fasi del sonno (3 canali, EEG, EOG, EMG del m. miloioideo), lo studio del pattern ventilatorio (respirogramma oro-nasale, toraco-addominale, microfono tracheale per il russamento, Sa O2), ECG, EMG dei m.tibiali Polisonnografia dinamica ambulatoriale A domicilio del paziente con apparecchio portatile che acquisisce tutti i parametri sopra descritti tranne quelli per lo scoring delle fasi del sonno ed EMG m.tibiali. Le indagini ambulatoriali hanno sensibilità tra il 90 e il 95% confrontate con quelle su pazienti in laboratorio. I DATI PIU’ IMPORTANTI FORNITI DALLA PSG SONO: Indice di apnea/ipopnea (AHI) o indice di disturbo respiratorio (RDI)= nOO di apnee/ipopnee per h di sonno Livello di sat O22 Apnea= Apnea= arresto arresto della della respirazione respirazione per per almeno almeno 10’’ 10’’ Ipopnea= Ipopnea= riduzione riduzione del del 50% 50% del del volume volume corrente corrente GRAVITA’ DELL’OSAS basata sull’AHI: OSAS lieve OSAS moderata AHI <20, Sat O2 >85% AHI: 20-40 OSAS moderata-severa AHI: 40-60 OSAS severa AHI> 60 Roncopatia cronica: Diagnosi Indagini radiologiche Rx telencefalo in sola proiezione laterale (inclusiva di ioide e cartilagine tiroidea) TC (cine-TC), RMN: costi eccessivi, esposizione a radiazioni) Valutazione cefalometrica Sede di ostruzione Ostruzione nasale: 70-90% (in nessun caso costituisce l’unico rilievo patologico) Ostruzione palatale: nella quasi totalità dei soggetti esaminati Componenti linguali: 30-50% Più sedi coinvolte: 2 sedi nel 50% dei casi 3 sedi nel 30% dei casi Ostruzione nasale + Ostruzione velopalatale o linguale Ostruzione nasale velopalatale e linguale Sede di ostruzione RARAMENTE IL NASO E LA BASE LINGUALE POSSONO, COME UNICA SEDE, DETERMINARE UN’OSAS L’OROFARINGE E’ IMPORTANTE NELLA GENESI DELLA RONCOPATIA ED E’ FONDAMENTALE NEL DETERMINARE IL RUSSAMENTO Sede Di Ostruzione Nostre osservazioni: ULTIMI 100 CASI Ostruzione nasale isolata : Ostruzione retrovelare isolata : Ostruzione retrolinguale isolata : 3% 18% 2% ASSOCIAZIONI: Naso+velo+lingua: 34% Naso+velo: 31% Velo+lingua: 10% Naso+lingua: 2% Terapia medica Terapia chirurgica RONCOPATIA CRONICA: TERAPIA MEDICA Terapia igienico-comportamentale Spray/devices nasali (Ronfnyl, Breath right) Dispositivi di aggiustamento posturale nCPAP Dispositivi dentari per mantenere la mandibola o la lingua avanzata Diminuzione del peso corporeo Abolizione dell’uso di sostanze (alcool e tabacco), farmaci psicolettici che favoriscono il collasso delle vie aeree e prolungano il periodo di apnee. Modificazione della posizione notturna (uso di cuscini) Snore ball Bracciali con sensore acustico Cerotto “breath-right ” Collari per mantenere la bocca chiusa PRESSIONE POSITIVA CONTINUA NASALE (nCPAP) Maschera nasale collegata ad un compressore d’aria erogata attraverso le fosse nasali in modo costante e continuo Vantaggi: Mantenimento della pervietà delle VAS Svantaggi: -Compliance variabile -Alta incidenza di effetti collaterali (irritazione mucosa nasale, cefalea, irritazione oculare, irritazione cute perinasale) -Insorgenza di apnee dopo interruzione del trattamento RONCOPATIA CRONICA: TERAPIA CHIRURGICA Una corretta diagnosi di gravità e di sede è fondamentale nella scelta dell’intervento e ne condiziona il successo L’intervento deve essere proposto qualora, per differenti motivi, il trattamento non invasivo risulti non efficace, mal tollerato o espressamente richiesto Evoluzione della chirurgia nella roncopatia cronica ANNI’70 ANNI’70 ANNI ANNI ‘60 ‘60 Tracheotomia Tracheotomia per per le le OSAS OSAS gravi gravi Kuhlo et al,1969 UPPP UPPP Fujita et al., 1979 LAUP LAUP ANNI ANNI ‘80 ‘80 Chirurgia Chirurgia multisedemultisedemultistadio multistadio personalizzata personalizzata Protocollo di Standford, Riley et al,1988 ANNI ANNI ’90 ’90 (Kamami, 1994) Flap Flap uvulo-palatale uvulo-palatale (Powell,1996) Tecniche di avanzamento genioglosso e sospensione ioidea superiore o inferiore (Riley et al,1994) ANNI 2000: Ricerca di soluzioni meno traumatiche e dolorose Sospensione basilinguale mininvasiva Tecniche con radiofrequenze Riduzione delle resistenze Riduzione della P negativa endofaringea Settoplastica, valvuloplastica turbinoplastica, etmoidectomia, adenoidectomia Ampliamento lume ORFG UPPP classica e modificata Accorciamento LAUP classica e modificata Accorciamento+ispessimento Uvulo Palatal Flap Irrigidimento RFVR Laser a diodi Ampliamento lume IPFO Sospensione linguale Riduzione volume BL Subglossectomia con CO2 laser RFVR Avanzamento Anteriore Avanzamento genioglosso e maxmand., sospensione ioidea, OSAS Algoritmo di trattamento Perdita di peso, igiene del sonno nCPAP Pz non tolleranti la nCPAP CHIRURGIA In relazione alla sede di ostruzione Collasso retropalatino Collasso retrolinguale OSAS media OSAS medio-moderata Avanzamento UPPP genioglosso/sospensione ioidea OSAS severa AVANZAMENTO BIMASCELLARE Surgical steps: Tonsillectomy – With mycroscope magnification: elevation, section of superior pharyngeal constrictor and anterior suture to the palatoglossus muscle – Section of the palatopharyngeus muscle and supero-laterally elevation with espansion palatopharyngeal Zplasty