Paradosso dei condensatori e dell’energia mancante. A cura di Eugenio Amitrano Contenuto dell’articolo: 1. Introduzione . . . . . . . . 2 2. Descrizione del paradosso . . . . . . . 2 3. Dimostrazione . . . . . . . . 3 4. Conclusioni . . . . . . . . . 4 Paradosso dei condensatori e dell’energia mancante. 1. Introduzione Il presente articolo vuole dimostrare matematicamente l’inesistenza del paradosso dei condensatori e dell’energia mancante, che spesso gli studenti di elettronica incontrano durante il loro percorso di studio. 2. Descrizione del paradosso Dati due condensatori di pari capacità Ci , il primo carico, del quale misuriamo ai suoi capi una tensione Vi e il secondo completamente scarico. L’energia immagazzinata nel condensatore carico, corrisponde al lavoro svolto per caricarlo, ed è data dalla seguente formula: Ei 1 2 Ci Vi 2 Cosa succede, quando colleghiamo i due condensatori fra loro? Da semplici considerazioni fisiche, è facile verificare che: 1) La capacità raddoppia C f 2 Ci 1 2 2) La tensione dimezza V f Vi Se proviamo a calcolare nuovamente l’energia, notiamo qualcosa che non quadra: 2 1 1 1 1 1 2 2 E f C f V f 2 Ci Vi Ci Vi Ei 2 2 4 2 2 Visto che idealmente non ho considerato nessuna resistenza, la domanda è che fine ha fatto metà dell’energia iniziale? Molto spesso ci si accontenta del paradosso, ma la risposta corretta alla precedente domanda è che l’energia mancante, in realtà si è dissipata. Eugenio Amitrano 2 Paradosso dei condensatori e dell’energia mancante. 3. Dimostrazione Consideriamo il seguente circuito. La potenza elettrica per il calcolo dell’energia dissipata da una resistenza elettrica, istante per istante, è data dalla formula Pt R I 2 t da cui l’energia dissipata è W Px dx R I 2 x dx . t t 0 0 W R I 2 x dx t (1) 0 Nel nostro caso reale la corrente ë variabile nel tempo ed è data dalla relazione: d Vi C f dQ(t ) I t t t RC f 1 e t t RC f d 1 e Vi C f t t t RC f Vi RC f V C e e i f RC f R 2t (2) V I t i e RCi R 1 2 Considerando che con la presenza della resistenza risulta C f Ci Sostituendo la relazione (2) nella relazione (1), otteniamo: 2x V RC i W R I x dx R e i 0 0 R t 2 t 2 t 4x 4x 4t 2 2 dx Vi t e RCi dx Vi RC i e RCi 1 C V 2 1 e RCi i i R 0 R 4 0 4 (3) 4t 1 2 RCi W CiVi 1 e 4 Non possiamo calcolare l’intensità di corrente e di conseguenza nemmeno l’energia dissipata per valori di R 0 , ma possiamo farlo nel suo intorno. Osserviamo cosa succede quando i valori di R 0 : Eugenio Amitrano 3 Paradosso dei condensatori e dell’energia mancante. 4t 1 2 W lim . C i Vi 1 e RCi R 0 4 Quindi l’energia dissipata è sempre 1 C V 2 4 i i 1 2 C i Vi . 4 Come Volevasi Dimostrare. 4. Conclusioni La dimostrazione del paradosso è di natura puramente matematica. Non sono stati presi in esame i reali effetti fisici e comportamenti del fenomeno. Eugenio Amitrano 4