Periodico semestrale dell’Associazione Culturale Fonopòli - Anno 10 - N° 1 - Giugno ‘11 - Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale 70% - Roma Carta straccia... Non potevamo scegliere una copertina più eloquente. Carta straccia. Se non proprio da buttare, certamente malridotta. Ci si leggono ancora i sentimenti e le emozioni nel grido dei titoli, ma l'enfasi è stropicciata dal tempo. I quotidiani raccontano la realtà con la gradualità di una cadenza giornaliera. I cambiamenti, allora, sembrano avvenire con calma, quasi come una logica successione che tende a giustificare qualsiasi evoluzione. La nostra periodicità invece, è impietosa. La cadenza di sei mesi consente delle storie molto dettagliate, ma non di raccontare il cambiamento. La foto del 'vero' che si fa ad inizio anno, rischia di non coincidere con la foto del vero (pur sempre vero) che sei mesi dopo ci si presenta, magari rovesciata. La nostra foto è diversa dalla precedente. C'è un salto logico, che noi stessi stentiamo a capire. È come quando, in televisione o al cinema, capiamo che e' stato fatto un 'taglio' e le immagini sono ri-montate. Vediamo il taglio, ma non sappiamo quanto e cosa sia stato cancellato. Questo numero di inFonopoli è molto diverso dal numero di inizio anno. Stiamo sempre attenti a non abbandonarci a facili celebrazioni e verifichiamo quello che viene detto e scritto, anche per rispetto a chi leggerà queste pagine nei mesi successivi. E' stato fatto lo stesso, quando abbiamo scritto: "Fonopoli si farà". Le virgolette sono un codice giornalistico che responsabilizza chi fa le affermazioni. Sono il modo con il quale il giornalista dice: 'puoi contraddire le mie opinioni, ma non puoi dire di non aver pronunciato quelle parole' "Fonopoli si farà". Una frase pronunciata davanti a migliaia di persone e ripresa da audio e video. Una frase vera, non smentita. Leggerla sei mesi dopo, fa effetto. Leggerla sapendo che in sei mesi non è successo nulla, fa rabbia. Leggerla sapendo che forse neanche noi potremo fare nulla, è demoralizzante. Non significa che si fermi l'attività di Fonopoli, i concorsi, gli spettacoli, la rivista. Significa solo andare avanti facendo finta di non aver ancora sentito le parole di Alemanno Giù Le Mani Dalla Musica (R.Zero/Madonia/R.Zero/) Eccoci in vetrina avvolti con il cellophan Belli accattivanti che sembriamo tanti Peter Pan Più o meno in buona fede ognuno si promuove qui Lo scopo è… Esistere Ma il nostro santo protettore non ci assiste più Manipolati e contraffatti non sembriamo neanche noi Ci rubano la voce il volto e la felicità Di esprimerci. Salutiamo il dolce e il canto di una melodia Le note che hanno accompagnato quella vita tua Che oggi siamo ostaggi di un'anonima playlist Servitevi! Canta con me fagli sentire che l'anima c'è Non ci arrendiamo così Che la musica sai E’ un modo d'amare Forte Tu canta più forte ogni volta che puoi Quello che hai dentro di te Non tenertelo lì Perché gli attimi tuoi io li trasformerò in canzone Se non mi spezzeranno il cuore E meno male che un bambino nasce mentre un vecchio va Che questa vita grida all'infinito la sua autonomia Ma comunque un testimone attento sempre coglierà Quei fremiti. Dimmi se c'è un' altro modo di arrivare a te Oltre i motori di ricerca i media e la telefonia Una multinazionale incombe sempre su di noi… È orribile Dalla ninna nanna al canto dell'Ave Maria Abbiamo condiviso le ansie e la serenità E passo dopo passo ancora una canzone mia… Ho i brividi! Canta con me Non ti fermare dai canta con me Con tutto il fiato che hai Qui si tratta di noi Del nostro avvenire… Canta che questa musica è debole ormai Ferita a morte anche lei Puoi salvarla se vuoi Ti amerò se lo fai… cantami, cantami, cantami e della Polverini, quella sera di settembre. Le mura aspetteranno, l'anima no. Gian Luca Spitella Tratto da: Renato Zero - “Presente” - 2009 Visto da Foto di Simone Cecchetti Sei Zero in dvd, per ricordare che senza passato non può esserci futuro Infonòpoli 3 Foto gentilimente concesse da Parole e Dintorni wind music awards verona ano radio italia mil Infonòpoli 9 in dvd seizero in dvd seizero in dvd seizero in dvd seizero in dvd seizero in dv Foto gentilimente concesse da Radio Italia Visto da ro in dvd seizero in dvd seizero in dvd seizero in dvd seizero in dvd seizero in Visto da Foto di Stefania cinema adriano roma Palma Foto di Ro berto Pass eri Foto rio di Ma i Vallin fnac roma oberta Foto di R Infonòpoli 10 Diciotti Visto da N ella straordinaria scenografia naturale offerta dal paesaggio toscano di Lajato in provincia di Pisa si è svolta la sesta edizione del Teatro del silenzio, intitolata “Bravo Italy, Bravo China”, uno spettacolo per celebrare il quarantesimo anno di rapporti diplomatici tra lo stato italiano e la Cina. Musica e danza di altissimo livello, emozioni e momenti intesi questo è stato l’appuntamento di quest’anno che ha visto tra i protagonisti oltre che l’anima dell’evento, Andrea Bocelli, anche Renato Zero, Lang Lang, l’etoile Eleonora Abbagnato e il cantautore Nek. Una rassegna all’insegna dell’estero con una grande ri- lo ha visto accompagnare Andrea Bocelli in “La Danza” di Giacomo Puccini, un passaggio artistico memorabile. Vere proprie perle artistiche si sono susseguite nel corso dell’evento come lo splendido duetto tra Andrea Bocelli e Renato Zero, due voci in perfetta sintonia con il brano “Amico” dello stesso cantautore romano che ha poi emozionato con “I migliori anni della nostra vita”, “La vita è un dono”, “Morire qui”. Sulla scena, accompagnata dal flauto di Teatro del Silenzio, teatro d’emozione Foto di Mario Vallini sposta di pubblico, a conferma il dato statistico di 5.700 biglietti, di cui, ben il 60% è rappresentato da inglesi, tedeschi, statunitensi, brasiliani, russi e cinesi. Sul palcoscenico, esibizioni da brividi, a cominciare dall’apertura con le note del “Va pensiero”, per i 150 anni di unità d’Italia. Uno spettacolo in continuo crescendo di emozioni, ad arricchire la magia del palco i continui cambi di luce ed una scenografia composta da stalagmiti dove, durante l’intera durata della serata, abili giocolieri hanno fatto roteare fiaccole accese. Tra i protagonisti sorprendete e fantastico il noto pianista Lang Lang con i suoi assoli, sublime invece il momento che Andrea Grimelli, la meravigliosa Eleonora Abbagnato che con i suoi passi ha incantato la platea e lo straordinario Nek che ha interpretato i suoi brani “Laura non c’è” e “Lascia che io sia”. Applausi anche per la violinista Lv Siqing e la ballerina Qiu Siting. La rassegna si è chiusa con un finale stupendo, tutti i protagonisti sul palco ricoperti da una pioggia di coriandoli bianchi rossi e verdi sulle note del “Nessun Dorma” eseguito dall’immenso Andrea Bocelli accompagnato dalle Divas. Uno spettacolo che non ha tradito le attese, un equilibrio piacevole tra lirica, pop e danza dove l’alta qualità degli artisti coinvolti ha regalato attimi incancellabili. Andrea Rinaudo Infonòpoli 11 Visto da de un parere, lo fa per confrontare il proprio punto di vista, per cancellare qualche dubbio e/o avere delle conferme. Trovarsi di fronte a qualcuno che dice quasi sempre “si” anche quando sarebbe meglio dire “no - mah - forse”, è un’espediente inutile, sopratutto con uno come Renato che è attento anche quando sembra distratto; e poi non serve nè al progetto, nè a chi ci deve lavorare. È meglio eprimere la propria idea, giusta o sbagliata che sia, ma onesta. Ovviamente è necessario ricordarsi che si sta mettendo mano al progetto di un artista con un background ed un›esperienza infiniti e quindi tenere conto di tutta una serie di sfumature necessarie ed irrinunciabili che l›artista vuole sentire … quelli che io chiamo i «Renatismi». Incontriamo Danilo Madonia A llora Danilo, sono un po’ imbarazzato nelle vesti di intervistatore dopo tante spaghettate notturne post registrazioni, ma ci proviamo. Ron, De Gregori, Mannoia, Oxa, Finardi, Ramazzotti.Tante personalità diverse, sia a livello umano che artistico. Cosa pensi di aver lasciato in loro e cosa hai preso? Difficile dirlo, sicuramente ho imparato molto. Mi sono sempre messo in gioco cercando di trasferire e fltrare attraverso il mio punto di vista le necessità degli artisti. Ed ogni volta che sono riuscito a “far passare” qualcosa, è stata una soddisfazione. Con alcuni il rapporto si è limitato ad qualche progetto, con altri è proseguito per diversi anni e siamo rimasti in contatto. Direi che anche se molto diverse, alla fine sono state tutte esperienze positive … nel bene e nel male. Il rapporto con Renato, l’ho vissuto in prima persona, è molto più che un rapporto tra artista e arrangiatore/produttore; c’è un confronto a 360 gradi, dal concepimento alla diffusione delle canzoni. Dopo il primo lavoro insieme (Il Dono) e il tour a seguire (Zero Movimento), ho portato qualche pezzo a Renato da sentire. Non erano brani per lui ed infatti non se ne è fatto nulla ma qualcosa lo ha intri- Infonòpoli gato e quindi ci siamo promessi di rivederci per provare a scrivere qualcosa insieme. Non ti dico l’ansia… Dopo tanti piccoli passi e senza nessun traguardo programmato da raggiungere ci siamo ritrovati con un bel po’ di materiale grezzo; solo a quel punto Renato ha deciso di mettere in bella copia parte di questo materiale ed è così che è nato Presente. Il rapporto personale che si è sviluppato durante Presente è probabilmente il risultato di una serie di cose; per esempio, per mia natura dico sempre quello che penso anche se in questo lavoro di solito la è diplomazia a regnare sovrana. Ma credo che se l’artista col quale stai collaborando ti chie- 15 Hai avuto un’esperienza con il gruppo rock inglese The Moody Blues. Come nasce questa collaborazione? È come se la famosa frase di Lennon «Life is what happen s to you while you're busy making other plans» il mitico John l'avesse scritta per me. Il caso è il leitmotiv che mi insegue da sempre. Non ho mai programmato niente nel lavoro, ne ho mai avuto presentazioni, conoscenze «ufficiali» per ognuno dei lavori che mi sono capitati. È successo con Renato, la Mannoia, Ramazzotti, con Clapton… sempre e solo per caso, e all'improvviso mentre facevo dell'altro. Per i Moody Blues devo dire grazie ad ad un produttore in- Divieto di sosta Divieto di sosta Note in Movimento Ai Wind Music Awards ha presentato in anteprima il 28 maggio il suo nuovo singolo dal titolo “Forse (entro in politica)”. piacevolmente “fusion”, come lo definirebbe l’autrice stessa, che aggiungerebbe semplicemente: «non ho un genere prediletto, quando la musica è bella mi piace, quando è brutta no!». Oltre alla title track e a “Amore a prima vista” troviamo i brani “Eclissi”, un notturno bossanova malinconico, bellissimo, semplicemente profondo e il funky pop di “Maschere”, giocoso, fresco, pirandelliano nelle citazioni. Seguono “Mettici più verve”, dai toni vivaci, “striati” e pop, “How insensitive” (cover del classico di Carlos Jobim) un intreccio sensuale di piano, tromba e chitarra che ricorda il miglior Roberto Carlos e “Tutto il rumore del mondo”, in cui intervengono Simona Molinari. Croce e Delizia di un artista è l’essere un equilibrista È stata Simona Molinari in persona dalla sua pagina del social network Facebook ad annunciarci l’uscita del suo nuovo singolo estivo. E aggiunge: «l’uscita è prevista per il 10 Giugno… Ha inizio una nuova avventura!» E così dopo il successo dell’ ultima tournèe in Asia, che l’ha vista esibirsi con il suo “Croce e delizia tour” ad Hong Kong, Macao, Pechino, Shangai e Tokyo, lo scorso 28 Maggio Simona Molinari all’Arena di Verona, nell’ambito dei prestigiosi “Wind Music Awards 2011” ha ricevuto un ennesimo riconoscimento, il “Premio delle Associazioni del settore discografico di Confindustria Cultura Italia FIMI, PMI e AFI”. Per l’occasione la giovane cantautrice ha presentato il suo nuovo singolo per l’estate “Forse” (disponibile su Itunes dal 10 giugno), prodotto da Carlo Avarello per Warner Music e che vede la collaborazione del cantante Jazz di Hong Kong Danny Diaz. Si arricchisce così di un nuovo brano la tournee estiva di “Croce e delizia”, il secondo album della cantautrice aquilana, che ha visto, tra l’altro, la straordinaria partecipazione di Ornella Vanoni in “Amore a prima vista” (posizione “10” della classifica FIMI dei singoli più venduti in Italia). Dice di lei: «quando Ornella mi ha detto che avrebbe registrato il mio brano sapevo che nessuno meglio di lei avrebbe potuto Infonòpoli farlo. Per quanto mi riguarda, quello con Ornella dal punto di vista musicale è stato un amore a prima vista, e infatti è proprio questo il titolo della canzone». E del brano: «quando ci si trova agli sgoccioli di un rapporto consumato dal tempo è facile incappare in un amore a prima vista, Un incontro breve ma intenso, come se fosse un sogno che ridà vita e un pizzico di incoscienza ad un cuore che aveva smesso di battere.» “Croce e delizia” è decisamente un album dai toni “swing”, il genere probabilmente prediletto da Simona Molinari, ma colpiscono in realtà le contaminazioni “bossanova, jazz, musical, soul e pop” che fanno dell’album un opera completa, 18 gli archi dei Solis String Quartet. Album che Simona ha dedicato alla sua città, l’Aquila, dopo la tragedia del Marzo 2009: «la prima volta in cui sono tornata nella mia camera, messa in subbuglio dalla terra, il silenzio che avevo intorno mi rimbombava nella testa portando con sé tutti gli affanni vissuti negli anni precedenti alla ricerca della felicità. Ho capito allora l’importanza di coltivare l’amore per noi stessi e per le persone che amiamo». “Croce e delizia” in fondo si rivela come un album completo e perfettamente in equilibrio tra identità, sogni e speranze spesso contrastanti. Croce e Delizia di un artista è l’essere un equilibrista. Alexander Galiano Divieto di sosta G rido nero, grido di suoni, in questo percorso musicale, cammino illuminato dalla luce di un sole meriggio che, esalta, i colori della bella e amara terra. Un cammino musicale nella tradizione, nei ritmi, nella ispirazione: bella carezza che sublima l’indole della gente di Puglia da sempre vocata all’accoglienza, allo scambio, all’incontro, alla fusione d’intenti. Questa alchimia così incontaminata riporta, nell’ascolto, ogni anima alle radici di un tempo lontano e comune, cullato come madre amorevole dai ritmi del “Mare Nostrum”. E, il sogno, prende forma in un girotondo di sensazioni, meditazioni, matrimoni, evocazioni e, ancora, giochi di bimbi scalzi che danzano seguendo la festa di una “Improbabilband” e felici, ritornano a nutrire il sogno, nel canto di una lenta ninna nanna africana. Note in Movimento Grido nero di una “improbabilband”. Angela Leone I suoni della Puglia incontrano i ritmi del Mediterraneo Note Artistiche L’Improbabilband, costituita in gran parte da studenti e ricercatori universitari, nasce nel 2000 all’interno della Scuola Popolare di Musica della associazione – Harmonia – Coro e orchestra dell’Ateneo barese Università di Bari come naturale punto di confluenza e realizzazione dei corsi individuali di strumento. La peculiarità della band è, inoltre, quella di aver fatto delle composizioni originali di giovani musicisti locali il suo punto di forza, vantando un repertorio di brani dal sound “imprevedibile” nati dall’estro creativo del maestro Michele Jamil Marzella. Le finalità del progetto sono quelle di veicolare, attraverso la musica, messaggi di solidarietà umana e sociale e quello di innovare i suoni e i ritmi della cultura tradizionale cercando di rendere la banda testimone del folklore nel mezzogiorno d’Italia, un punto di ri- ferimento musicale a livello nazionale ed internazionale. Progetto unico ed esclusivo sul territorio: vengono eseguite inedite composizioni di Michele Jamil Marzella, Giovanni Chiapparino e Antonello Arciuli oltre a innovativi arrangiamenti su musiche di Francis Bebey. Michele Jamil Marzella Diplomato in trombone presso il conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, ha frequentato il corso superiore di musica jazz sotto la guida del maestro Roberto Ottaviano. Laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nonostante la giovane età, il suo curriculum vanta numerosissime esperienze sia nel campo classico, che in quello jazzistico, oltre che quello nella musica leggera (ha collaborato per la RAI nella trasmissione “Luce del mondo e sale della terra” dove, con l’orchestra del Vaticano diretta dal maestro Marco Frisina, ha accompagnato Raf, Alexia, Anna Tatangelo e Antonella Ruggiero, Loredana Infonòpoli 24 Lavori in Corso BlondesETNoires Il quintetto nasce da un’estrazione dell’ensemble BlondesETNoires, gruppo d’archi femminile di provenienza classica che fuori dai canoni convenzionali contrappone un tipo di musica più eclettica: nel teatro, nella musica leggera, nella musica inedita. Proprio da questi spunti nasce il quintetto d’archi BlondesETNoires che appena costituito si inserisce subito nei più interessanti ed eleganti ambienti palermitani. La caratterizzazione femminile del gruppo, il mistero ed il calore che trasmettono, le intensità dei suoni che sviluppano e le partecipazioni che offrono nelle esecuzioni, creano vivo coinvolgimento e regalano agli spettatori uno spettacolo di sicuro successo. Il vasto repertorio spazia dalla musica sacra fino ai classici dell’800, dalle colonne sonore dei films, ai tanghi di Piazzola, dagli evergreen americani ai nostri più famosi cantautori completando il repertorio con composizioni inedite. Il quintetto vanta tournèe con Pamela Villoresi in varie città italiane, spettacoli di musica e recitazione con Anna Galiena, premio Liolà, concerti con Vincenzo Incenzo, collaborazioni col Teatro Massimo di Palermo. Luca Bussoletti E’ uno dei cantautori più attivi della leva degli anni zero. Il suo nuovo album, “Il Cantacronache”, è il primo in assoluto ad essere distribuito da Il fatto Quotidiano. Al suo interno è compreso “A solo un metro”, in cui Luca duetta con Dario Fo, e il monologo di Ascanio Celestini. Nel disco comprare anche la penna di Vincenzo Incenzo, autore tra gli altri di Renato Zero, e di Nicco Verrienti. L’attività professionale di Luca inizia nel 2004 quando incontra Josè Fiorilli, tastierista di Ligabue, che gli produce l’album “E’ soltanto un salto nel vuoto”. Il lavoro gli frutterà diversi premi tra cui il Premio Lunezia e il Sallentino. Luca ha composto, insieme a Riccardo Corso, la colonna sonora del docufilm “Tutti giù per aria”, di Francesco Cordio, e l’omonima canzone. Questa incurisone nel cinema gli vale diversi premi tra cui la targa speciale al Pivi e al RIFF - Rome International Rome Festival. Infonòpoli Francesca Ciampa Francesca Ciampa nasce a Tropea (VV), studia danza classica all’età di otto anni per poi muovere i suoi primi passi nella musica come cantante di pianobar ad 11 anni. Suona in numerosi gruppi cover nel circuito musicale Calabrese fino all’età di 18 anni quando, dopo essersi diplomata al Liceo Linguistico Vito Capialbi, si trasferisce a Roma per continuare i suoi studi. Li frequenta la scuola di teatro e musical Mast Master diretta da Stefano D’Orazio e successivamente studia alla scuola di recitazione Ribalte di Enzo Garinei. Tra il 2004 e 2007 studia all’accademia di musica Saint Louis canto Jazz con Susanna Stivali e solfeggio,armonia,pianoforte con Pierpaolo Principato,Marco Siniscalco,Gianfranco Gullotto ed Emilio Merone. Nel 2007 è cantante, corista, attrice nel musical “Actor Dei” scritto da Maria Grazia Fontana, Attilio Fontana, Antonio Carluccio, Federico Capranica e Franco Ventura; con la direzione di Giulio Costa e Orazio Caiti. L’anno successivo interpreta Jeanie nel musical HAIR con la direzione musicale di Elisa, regia di Giampiero Solari e Luca Tommassini, coreografie di David Parsons. Nel 2009 partecipa alla terza edizione di Xfactor nella squadra capitanata da Claudia Mori e, successivamente, le viene data la possibilità di interpretare il ruolo di Roxy ne “Il Pianeta Proibito” con la regia di Luca Tommassini e la partecipazione straordinaria di Lorella Cuccarini. Da Agosto 2010 è vocalist nello spettacolo “Canto Perché non so nuotare da 40 anni” diretto ed interpretato da Massimo Ranieri. Francesca,contemporaneamente al suo lavoro da vocalist, è da qualche mese impegnata alla realizzazione di un progetto di pezzi inediti in collaborazione con il musicista-autore Domenico Mannelli. 36 Lavori in Corso Petramante Petramante è cantautorato asciutto e intimo, poi plasmato e irrobustistito. E’ attenzione alle parole e alle armonie. E’ un amalgama di maschile e femminile. E’ ricerca di fusione tra le arti e tra le possibilità espressive. Nel 2009 esce “E’ per mangiarti meglio”, disco che riassume il lavoro della band dalle origini in una sorta di “best of” prodotto da Martelabel/X-beat/Goodfellas, che viene portato in tour sia in Italia che all’estero, in palchi condivisi tra gli altri con Subsonica, Bugo, Eugenio Bennato, Paolo Benvegnù, Andrea Rivera, MauMau e Giorgio Canali. Nel 2010 il quartetto umbro riapre la strada alla contaminazione extra-sensoriale allargando il progetto musicale con "E' per mangiarti meglio - Video-corso di cucina casalinga musicato”: un nuovo modo di fare musica e cucina che si fonda su un rapporto col cibo quale momento di rituale creazione e condivisione. Dieci ricette, dieci brani, dieci puntate, visibili su youtube e girate dalla band tra la cucina di casa e quella di importanti ristoranti con l’aiuto di chef qualificati. Questa contaminazione tra piaceri della vita parte da lontano: dal 2006 i Petramante iniziano a produrre personalmente, in serie limitata, il “Petramante”, vino bianco o rosso in base alle raccolte dell’anno, primo passo di un'esplorazione musicale in chiave organolettica. I Petramante sono appena stati inseriti nel catalogo multimediale “io e l’altro”, pubblicato Fonopoli. Andres Arce Maldonado Eclettico filmaker, ha studiato sociologia, è regista, montatore, attore, musicista. Una versatilità che gli permette di esprimersi con uno stile internazionale, mescolando noir, commedia e dramma in maniera inedita, muovendosi su due canali paralleli, come “cineasta” e “video-artista”. Alla commedia “Bastardi” del 2008 ed al noir “Falene” del 2009, accompagna la produzione di corti, vincitori di importanti riconoscimenti (Festival del Cinema Africano, Roma Indipendent Film Festival), piccoli/grandi progetti in cui teatro e cinema si fondono: “Impronte a Regola d’Arte”, “The Music Hall of Rome” realizzato con l’apporto dell’Università “La Sapienza” e di Rai Cinema, “Tutto Passa nella Vita tranne l’Autobus” e “Arrivederci a Taranto” del 2007. Tiziano Orecchio Marco Tempèra Attore e doppiatore, Marco Tempèra si diploma presso il centro sperimentale di cinematografia a Roma. Comincia a calcare le tavole del palcoscenico nel 1999 con i primi spettacoli ad oggi ha all’attivo numerose tournèe teatrali, arrivando a lavorare per Gigi Proietti nello spettacolo “Romeo e giulietta”. La sua attività di attore lo porta a parteceipare a diversi partecipazione a film e fiction di successo come «Un medico in famiglia», «Incantesimo», «I Cesaroni». Il lavoro di doppiatore lo vede coinvolto in tre fiction di grande successo «Un medico in famiglia», «Raccontami» e «Diavoli nella polvere». La sua passione per il teatro caratterizza in maniera decisiva la sua carriera artistica fino ad arrivare alla regia, nel 2011 firma lo spettacolo «A piedi nudi nel parco» in scena per sette repliche a Roma. Infonòpoli Tiziano nasce a Palermo, a quattordici anni inizia a studiare tecnica vocale e successivamente canto jazz. Frequenta importanti seminari tenuti da nomi del jazz mondiale (Mark Murphy, Rachael Gould). Dopo tre anni di studio “jazzistico” segue un biennio di canto lirico. Nel '96 intraprende la lunga trafila dei concorsi canori e parallelamente inizia a “vivere” di musica cantando nei pianobar italiani, nello stesso periodo inizia a lavorare sulle sue prime canzoni. Nel 2001 è finalista del Festival di Napoli con il gruppo dei Margellina Cantorum. Nel 2005 partecipa a Sanremolab e accede al Festival di Sanremo, ove interpreta Preda innocente. Segue un tour live di 25 date nelle principali piazze italiane. Nel settembre 2006 esce in radio il singolo Hey. Nel 2008 Pubblica il suo primo album “Tiziano Orecchio”. Nel gennaio 2009 partecipa al «Nuovo Festival della Canzone Siciliana». La Stagione 2010/2011 porta Tiziano nelle piazze e i teatri italiani con un Tour dedicato ai cantautori calabresi con particolare riferimento a Mino Reitano; nello stesso periodo è in concerto con le sue canzoni nelle principali città della Germania (Norimberga, Dortmund, Monaco etc…). Attualmente Tiziano si divide tra il suo progetto di inediti e l'attività di insegnante di tecnica vocale all'accademia Scarlatti di Roma. 37