Periodico semestrale dell`Associazione Culturale

Periodico semestrale dell’Associazione Culturale Fonopòli - Anno 10 - N° 1 - Giugno ‘11 - Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale 70% - Roma
Carta straccia...
Non potevamo scegliere una copertina più eloquente.
Carta straccia. Se non proprio da buttare, certamente
malridotta. Ci si leggono ancora i sentimenti e le emozioni
nel grido dei titoli, ma l'enfasi è stropicciata dal tempo. I
quotidiani raccontano la realtà con la gradualità di una
cadenza giornaliera. I cambiamenti, allora, sembrano avvenire con calma, quasi come una logica successione che
tende a giustificare qualsiasi evoluzione. La nostra periodicità invece, è impietosa. La cadenza di sei mesi consente delle storie molto dettagliate, ma non di raccontare il
cambiamento. La foto del 'vero' che si fa ad inizio anno,
rischia di non coincidere con la foto del vero (pur sempre
vero) che sei mesi dopo ci si presenta, magari rovesciata.
La nostra foto è diversa dalla precedente. C'è un salto
logico, che noi stessi stentiamo a capire. È come quando,
in televisione o al cinema, capiamo che e' stato fatto un
'taglio' e le immagini sono ri-montate. Vediamo il taglio,
ma non sappiamo quanto e cosa sia stato cancellato.
Questo numero di inFonopoli è molto diverso dal numero
di inizio anno. Stiamo sempre attenti a non abbandonarci
a facili celebrazioni e verifichiamo quello che viene detto
e scritto, anche per rispetto a chi leggerà queste pagine
nei mesi successivi. E' stato fatto lo stesso, quando abbiamo scritto: "Fonopoli si farà". Le virgolette sono un
codice giornalistico che responsabilizza chi fa le affermazioni. Sono il modo con il quale il giornalista dice: 'puoi
contraddire le mie opinioni, ma non puoi dire di non aver
pronunciato quelle parole' "Fonopoli si farà". Una frase
pronunciata davanti a migliaia di persone e ripresa da
audio e video. Una frase vera, non smentita. Leggerla sei
mesi dopo, fa effetto. Leggerla sapendo che in sei mesi
non è successo nulla, fa rabbia. Leggerla sapendo che
forse neanche noi potremo fare nulla, è demoralizzante.
Non significa che si fermi l'attività di Fonopoli, i concorsi,
gli spettacoli, la rivista. Significa solo andare avanti facendo finta di non aver ancora sentito le parole di Alemanno
Giù Le Mani Dalla Musica
(R.Zero/Madonia/R.Zero/)
Eccoci in vetrina avvolti con il cellophan
Belli accattivanti che sembriamo tanti Peter Pan
Più o meno in buona fede ognuno si promuove qui
Lo scopo è… Esistere
Ma il nostro santo protettore non ci assiste più
Manipolati e contraffatti non sembriamo neanche noi
Ci rubano la voce il volto e la felicità
Di esprimerci.
Salutiamo il dolce e il canto di una melodia
Le note che hanno accompagnato quella vita tua
Che oggi siamo ostaggi di un'anonima playlist
Servitevi!
Canta con me
fagli sentire che l'anima c'è
Non ci arrendiamo così
Che la musica sai
E’ un modo d'amare
Forte
Tu canta più forte ogni volta che puoi
Quello che hai dentro di te
Non tenertelo lì
Perché gli attimi tuoi io li trasformerò in canzone
Se non mi spezzeranno il cuore
E meno male che un bambino nasce mentre un vecchio va
Che questa vita grida all'infinito la sua autonomia
Ma comunque un testimone attento sempre coglierà
Quei fremiti.
Dimmi se c'è un' altro modo di arrivare a te
Oltre i motori di ricerca i media e la telefonia
Una multinazionale incombe sempre su di noi…
È orribile
Dalla ninna nanna al canto dell'Ave Maria
Abbiamo condiviso le ansie e la serenità
E passo dopo passo ancora una canzone mia…
Ho i brividi!
Canta con me
Non ti fermare dai canta con me
Con tutto il fiato che hai
Qui si tratta di noi
Del nostro avvenire…
Canta
che questa musica è debole ormai
Ferita a morte anche lei
Puoi salvarla se vuoi
Ti amerò se lo fai… cantami, cantami, cantami
e della Polverini, quella sera di settembre.
Le mura aspetteranno, l'anima no.
Gian Luca Spitella
Tratto da: Renato Zero - “Presente” - 2009
Visto da
Foto di Simone Cecchetti
Sei Zero in dvd,
per ricordare
che senza
passato non
può esserci
futuro
Infonòpoli
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Foto gentilimente concesse da Parole e Dintorni
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Infonòpoli
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Foto gentilimente concesse da Radio Italia
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Diciotti
Visto da
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ella straordinaria scenografia naturale offerta dal paesaggio toscano di Lajato in provincia di
Pisa si è svolta la sesta edizione del Teatro del silenzio, intitolata “Bravo Italy, Bravo China”, uno spettacolo per celebrare il quarantesimo anno di
rapporti diplomatici tra lo stato italiano e la Cina. Musica e
danza di altissimo livello, emozioni e momenti intesi questo è
stato
l’appuntamento
di
quest’anno che ha visto tra i
protagonisti oltre che l’anima
dell’evento, Andrea Bocelli,
anche Renato Zero, Lang Lang,
l’etoile Eleonora Abbagnato e
il cantautore Nek.
Una rassegna all’insegna
dell’estero con una grande ri-
lo ha visto accompagnare Andrea Bocelli in “La Danza” di
Giacomo Puccini, un passaggio
artistico memorabile.
Vere proprie perle artistiche si
sono susseguite nel corso
dell’evento come lo splendido
duetto tra Andrea Bocelli e
Renato Zero, due voci in perfetta sintonia con il brano
“Amico” dello stesso cantautore romano che ha poi emozionato con “I migliori anni della
nostra vita”, “La vita è un dono”, “Morire qui”. Sulla scena,
accompagnata dal flauto di
Teatro del Silenzio, teatro d’emozione
Foto di Mario Vallini
sposta di pubblico, a conferma
il dato statistico di 5.700 biglietti, di cui, ben il 60% è
rappresentato da inglesi, tedeschi, statunitensi, brasiliani,
russi e cinesi.
Sul palcoscenico, esibizioni da
brividi, a cominciare dall’apertura con le note del “Va pensiero”, per i 150 anni di unità
d’Italia.
Uno spettacolo in continuo crescendo di emozioni, ad arricchire la magia del palco i continui cambi di luce ed una
scenografia composta da stalagmiti dove, durante l’intera
durata della serata, abili giocolieri hanno fatto roteare
fiaccole accese.
Tra i protagonisti sorprendete
e fantastico il noto pianista
Lang Lang con i suoi assoli,
sublime invece il momento che
Andrea Grimelli, la meravigliosa Eleonora Abbagnato che
con i suoi passi ha incantato la
platea e lo straordinario Nek
che ha interpretato i suoi brani
“Laura non c’è” e “Lascia che
io sia”. Applausi anche per la
violinista Lv Siqing e la ballerina Qiu Siting.
La rassegna si è chiusa con un
finale stupendo, tutti i protagonisti sul palco ricoperti da una
pioggia di coriandoli bianchi
rossi e verdi sulle note del
“Nessun Dorma” eseguito
dall’immenso Andrea Bocelli
accompagnato dalle Divas.
Uno spettacolo che non ha tradito le attese, un equilibrio
piacevole tra lirica, pop e danza dove l’alta qualità degli artisti coinvolti ha regalato attimi incancellabili.
Andrea Rinaudo
Infonòpoli
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Visto da
de un parere, lo fa per confrontare il proprio punto di vista, per cancellare qualche
dubbio e/o avere delle conferme. Trovarsi di fronte a qualcuno che dice quasi sempre
“si” anche quando sarebbe
meglio dire “no - mah - forse”,
è un’espediente inutile, sopratutto con uno come Renato che
è attento anche quando sembra distratto; e poi non serve
nè al progetto, nè a chi ci deve
lavorare. È meglio eprimere la propria
idea, giusta o sbagliata che sia,
ma onesta. Ovviamente è necessario ricordarsi che si sta
mettendo mano al progetto di
un artista con un background
ed un›esperienza infiniti e
quindi tenere conto di tutta
una serie di sfumature necessarie ed irrinunciabili che
l›artista vuole sentire … quelli
che io chiamo i «Renatismi».
Incontriamo Danilo Madonia
A
llora Danilo, sono un
po’ imbarazzato nelle
vesti di intervistatore
dopo tante spaghettate notturne post registrazioni, ma ci
proviamo.
Ron, De Gregori, Mannoia,
Oxa, Finardi, Ramazzotti.Tante personalità diverse, sia a
livello umano che artistico. Cosa pensi di aver lasciato in loro e cosa hai preso?
Difficile dirlo, sicuramente ho
imparato molto. Mi sono sempre messo in gioco cercando di
trasferire e fltrare attraverso il
mio punto di vista le necessità
degli artisti. Ed ogni volta che
sono riuscito a “far passare”
qualcosa, è stata una soddisfazione. Con alcuni il rapporto si
è limitato ad qualche progetto,
con altri è proseguito per diversi anni e siamo rimasti in
contatto. Direi che anche se
molto diverse, alla fine sono
state tutte esperienze positive
… nel bene e nel male.
Il rapporto con Renato, l’ho
vissuto in prima persona, è
molto più che un rapporto tra
artista e arrangiatore/produttore; c’è un confronto a 360
gradi, dal concepimento alla
diffusione delle canzoni.
Dopo il primo lavoro insieme
(Il Dono) e il tour a seguire
(Zero Movimento), ho portato
qualche pezzo a Renato da
sentire. Non erano brani per
lui ed infatti non se ne è fatto
nulla ma qualcosa lo ha intri-
Infonòpoli
gato e quindi ci siamo promessi di rivederci per provare a
scrivere qualcosa insieme. Non
ti dico l’ansia… Dopo tanti piccoli passi e senza nessun traguardo programmato da raggiungere ci siamo ritrovati con
un bel po’ di materiale grezzo;
solo a quel punto Renato ha
deciso di mettere in bella copia
parte di questo materiale ed è
così che è nato Presente.
Il rapporto personale che si è
sviluppato durante Presente è
probabilmente il risultato di
una serie di cose; per esempio,
per mia natura dico sempre
quello che penso anche se in
questo lavoro di solito la è diplomazia a regnare sovrana.
Ma credo che se l’artista col
quale stai collaborando ti chie-
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Hai avuto un’esperienza con il
gruppo rock inglese The Moody
Blues. Come nasce questa collaborazione?
È come se la famosa frase di
Lennon «Life is what happen s
to you while you're busy making other plans» il mitico
John l'avesse scritta per me. Il
caso è il leitmotiv che mi insegue da sempre. Non ho mai
programmato niente nel lavoro, ne ho mai avuto presentazioni, conoscenze «ufficiali»
per ognuno dei lavori che mi
sono capitati. È successo con
Renato, la Mannoia, Ramazzotti, con Clapton… sempre e
solo per caso, e all'improvviso
mentre facevo dell'altro.
Per i Moody Blues devo dire
grazie ad ad un produttore in-
Divieto di sosta
Divieto di sosta
Note in Movimento
Ai Wind Music
Awards ha
presentato in
anteprima il 28
maggio il suo
nuovo singolo
dal titolo
“Forse (entro
in politica)”.
piacevolmente “fusion”, come
lo definirebbe l’autrice stessa,
che aggiungerebbe semplicemente: «non ho un genere prediletto, quando la musica è
bella mi piace, quando è brutta
no!».
Oltre alla title track e a “Amore a prima vista” troviamo i
brani “Eclissi”, un notturno
bossanova malinconico, bellissimo, semplicemente profondo
e il funky pop di “Maschere”,
giocoso, fresco, pirandelliano
nelle citazioni. Seguono “Mettici più verve”, dai toni vivaci,
“striati” e pop, “How insensitive” (cover del classico di Carlos Jobim) un intreccio sensuale di piano, tromba e chitarra
che ricorda il miglior Roberto
Carlos e “Tutto il rumore del
mondo”, in cui intervengono
Simona Molinari.
Croce e Delizia di un artista
è l’essere un equilibrista
È
stata Simona Molinari
in persona dalla sua
pagina del social network Facebook ad annunciarci
l’uscita del suo nuovo singolo
estivo. E aggiunge: «l’uscita è
prevista per il 10 Giugno… Ha
inizio una nuova avventura!»
E così dopo il successo dell’
ultima tournèe in Asia, che
l’ha vista esibirsi con il suo
“Croce e delizia tour” ad Hong
Kong, Macao, Pechino, Shangai e Tokyo, lo scorso 28 Maggio Simona Molinari all’Arena
di Verona, nell’ambito dei prestigiosi “Wind Music Awards
2011” ha ricevuto un ennesimo riconoscimento, il “Premio
delle Associazioni del settore
discografico di Confindustria
Cultura Italia FIMI, PMI e
AFI”.
Per l’occasione la giovane cantautrice ha presentato il suo
nuovo singolo per l’estate
“Forse” (disponibile su Itunes
dal 10 giugno), prodotto da
Carlo Avarello per Warner Music e che vede la collaborazione del cantante Jazz di Hong
Kong Danny Diaz.
Si arricchisce così di un nuovo
brano la tournee estiva di
“Croce e delizia”, il secondo
album della cantautrice aquilana, che ha visto, tra l’altro, la
straordinaria partecipazione
di Ornella Vanoni in “Amore a
prima vista” (posizione “10”
della classifica FIMI dei singoli
più venduti in Italia). Dice di
lei: «quando Ornella mi ha
detto che avrebbe registrato il
mio brano sapevo che nessuno
meglio di lei avrebbe potuto
Infonòpoli
farlo. Per quanto mi riguarda,
quello con Ornella dal punto di
vista musicale è stato un amore a prima vista, e infatti è
proprio questo il titolo della
canzone».
E del brano: «quando ci si trova agli sgoccioli di un rapporto
consumato dal tempo è facile
incappare in un amore a prima
vista, Un incontro breve ma
intenso, come se fosse un sogno che ridà vita e un pizzico
di incoscienza ad un cuore che
aveva smesso di battere.»
“Croce e delizia” è decisamente un album dai toni “swing”, il
genere probabilmente prediletto da Simona Molinari, ma
colpiscono in realtà le contaminazioni “bossanova, jazz,
musical, soul e pop” che fanno
dell’album un opera completa,
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gli archi dei Solis String Quartet. Album che Simona ha dedicato alla sua città, l’Aquila,
dopo la tragedia del Marzo
2009: «la prima volta in cui
sono tornata nella mia camera,
messa in subbuglio dalla terra,
il silenzio che avevo intorno mi
rimbombava nella testa portando con sé tutti gli affanni
vissuti negli anni precedenti
alla ricerca della felicità. Ho
capito allora l’importanza di
coltivare l’amore per noi stessi
e per le persone che amiamo».
“Croce e delizia” in fondo si
rivela come un album completo e perfettamente in equilibrio
tra identità, sogni e speranze
spesso contrastanti.
Croce e Delizia di un artista è
l’essere un equilibrista.
Alexander Galiano
Divieto di sosta
G
rido nero, grido di suoni, in questo percorso musicale,
cammino illuminato dalla luce di un sole meriggio che,
esalta, i colori della bella e amara terra. Un cammino
musicale nella tradizione, nei ritmi, nella ispirazione: bella carezza che sublima l’indole della gente di Puglia da sempre vocata
all’accoglienza, allo scambio, all’incontro, alla fusione d’intenti.
Questa alchimia così incontaminata riporta, nell’ascolto, ogni
anima alle radici di un tempo lontano e comune, cullato come
madre amorevole dai ritmi del “Mare Nostrum”. E, il sogno, prende forma in un girotondo di sensazioni, meditazioni, matrimoni,
evocazioni e, ancora, giochi di bimbi scalzi che danzano seguendo
la festa di una “Improbabilband” e felici, ritornano a nutrire il
sogno, nel canto di una lenta ninna nanna africana.
Note in Movimento
Grido nero di una “improbabilband”.
Angela Leone
I suoni della Puglia incontrano
i ritmi del Mediterraneo
Note Artistiche
L’Improbabilband, costituita in
gran parte da studenti e ricercatori universitari, nasce nel
2000 all’interno della Scuola
Popolare di Musica della associazione – Harmonia – Coro e
orchestra dell’Ateneo barese
Università di Bari come naturale punto di confluenza e realizzazione dei corsi individuali
di strumento. La peculiarità
della band è, inoltre, quella di
aver fatto delle composizioni
originali di giovani musicisti
locali il suo punto di forza,
vantando un repertorio di brani dal sound “imprevedibile”
nati dall’estro creativo del maestro Michele Jamil Marzella.
Le finalità del progetto sono
quelle di veicolare, attraverso
la musica, messaggi di solidarietà umana e sociale e quello
di innovare i suoni e i ritmi
della cultura tradizionale cercando di rendere la banda testimone del folklore nel mezzogiorno d’Italia, un punto di ri-
ferimento musicale a livello
nazionale ed internazionale.
Progetto unico ed esclusivo sul
territorio: vengono eseguite
inedite composizioni di Michele Jamil Marzella, Giovanni
Chiapparino e Antonello Arciuli oltre a innovativi arrangiamenti su musiche di Francis Bebey.
Michele Jamil Marzella
Diplomato in trombone presso
il conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, ha frequentato il
corso superiore di musica jazz
sotto la guida del maestro Roberto Ottaviano. Laureato in
filosofia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Nonostante la giovane
età, il suo curriculum vanta
numerosissime esperienze sia
nel campo classico, che in
quello jazzistico, oltre che
quello nella musica leggera
(ha collaborato per la RAI nella trasmissione “Luce del
mondo e sale della terra” dove, con l’orchestra del Vaticano diretta dal maestro Marco
Frisina, ha accompagnato Raf,
Alexia, Anna Tatangelo e Antonella Ruggiero, Loredana
Infonòpoli
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Lavori in Corso
BlondesETNoires
Il quintetto nasce da un’estrazione dell’ensemble BlondesETNoires, gruppo d’archi femminile di provenienza classica che fuori
dai canoni convenzionali contrappone un tipo di musica più eclettica: nel teatro, nella musica leggera, nella musica inedita.
Proprio da questi spunti nasce il quintetto d’archi BlondesETNoires che appena costituito si inserisce subito nei più interessanti ed
eleganti ambienti palermitani.
La caratterizzazione femminile del gruppo, il mistero ed il calore
che trasmettono, le intensità dei suoni che sviluppano e le partecipazioni che offrono nelle esecuzioni, creano vivo coinvolgimento
e regalano agli spettatori uno spettacolo di sicuro successo.
Il vasto repertorio spazia dalla musica sacra fino ai classici
dell’800, dalle colonne sonore dei films, ai tanghi di Piazzola,
dagli evergreen americani ai nostri più famosi cantautori completando il repertorio con composizioni inedite.
Il quintetto vanta tournèe con Pamela Villoresi in varie città italiane, spettacoli di musica e recitazione con Anna Galiena, premio
Liolà, concerti con Vincenzo Incenzo, collaborazioni col Teatro
Massimo di Palermo.
Luca Bussoletti
E’ uno dei cantautori più attivi della leva degli anni zero.
Il suo nuovo album, “Il Cantacronache”, è il primo in assoluto ad
essere distribuito da Il fatto Quotidiano. Al suo interno è compreso “A solo un metro”, in cui Luca duetta con Dario Fo, e il monologo di Ascanio Celestini. Nel disco comprare anche la penna di
Vincenzo Incenzo, autore tra gli altri di Renato Zero, e di Nicco
Verrienti. L’attività professionale di Luca inizia nel 2004 quando
incontra Josè Fiorilli, tastierista di Ligabue, che gli produce l’album “E’ soltanto un salto nel vuoto”. Il lavoro gli frutterà diversi
premi tra cui il Premio Lunezia e il Sallentino.
Luca ha composto, insieme a Riccardo Corso, la colonna sonora
del docufilm “Tutti giù per aria”, di Francesco Cordio, e l’omonima canzone. Questa incurisone nel cinema gli vale diversi premi
tra cui la targa speciale al Pivi e al RIFF - Rome International
Rome Festival.
Infonòpoli
Francesca Ciampa
Francesca Ciampa nasce a Tropea (VV), studia danza classica
all’età di otto anni per poi muovere i suoi primi passi nella musica come cantante di pianobar ad 11 anni. Suona in numerosi
gruppi cover nel circuito musicale Calabrese fino all’età di 18
anni quando, dopo essersi diplomata al Liceo Linguistico Vito
Capialbi, si trasferisce a Roma per continuare i suoi studi. Li
frequenta la scuola di teatro e musical Mast Master diretta da
Stefano D’Orazio e successivamente studia alla scuola di recitazione Ribalte di Enzo Garinei. Tra il 2004 e 2007 studia all’accademia di musica Saint Louis canto Jazz con Susanna Stivali e
solfeggio,armonia,pianoforte con Pierpaolo Principato,Marco
Siniscalco,Gianfranco Gullotto ed Emilio Merone. Nel 2007 è
cantante, corista, attrice nel musical “Actor Dei” scritto da Maria
Grazia Fontana, Attilio Fontana, Antonio Carluccio, Federico
Capranica e Franco Ventura; con la direzione di Giulio Costa e
Orazio Caiti. L’anno successivo interpreta Jeanie nel musical
HAIR con la direzione musicale di Elisa, regia di Giampiero Solari e Luca Tommassini, coreografie di David Parsons. Nel 2009
partecipa alla terza edizione di Xfactor nella squadra capitanata
da Claudia Mori e, successivamente, le viene data la possibilità di
interpretare il ruolo di Roxy ne “Il Pianeta Proibito” con la regia
di Luca Tommassini e la partecipazione straordinaria di Lorella
Cuccarini. Da Agosto 2010 è vocalist nello spettacolo “Canto Perché non so nuotare da 40 anni” diretto ed interpretato da Massimo Ranieri. Francesca,contemporaneamente al suo lavoro da
vocalist, è da qualche mese impegnata alla realizzazione di un
progetto di pezzi inediti in collaborazione con il musicista-autore
Domenico Mannelli.
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Lavori in Corso
Petramante
Petramante è cantautorato asciutto e intimo, poi plasmato e irrobustistito. E’ attenzione alle parole e alle armonie. E’ un amalgama di maschile e femminile. E’ ricerca di fusione tra le arti e tra
le possibilità espressive. Nel 2009 esce “E’ per mangiarti meglio”,
disco che riassume il lavoro della band dalle origini in una sorta
di “best of” prodotto da Martelabel/X-beat/Goodfellas, che viene
portato in tour sia in Italia che all’estero, in palchi condivisi tra gli
altri con Subsonica, Bugo, Eugenio Bennato, Paolo Benvegnù,
Andrea Rivera, MauMau e Giorgio Canali. Nel 2010 il quartetto
umbro riapre la strada alla contaminazione extra-sensoriale allargando il progetto musicale con "E' per mangiarti meglio - Video-corso di cucina casalinga musicato”: un nuovo modo di fare
musica e cucina che si fonda su un rapporto col cibo quale momento di rituale creazione e condivisione. Dieci ricette, dieci
brani, dieci puntate, visibili su youtube e girate dalla band tra la
cucina di casa e quella di importanti ristoranti con l’aiuto di chef
qualificati. Questa contaminazione tra piaceri della vita parte da
lontano: dal 2006 i Petramante iniziano a produrre personalmente, in serie limitata, il “Petramante”, vino bianco o rosso in base
alle raccolte dell’anno, primo passo di un'esplorazione musicale
in chiave organolettica. I Petramante sono appena stati inseriti
nel catalogo multimediale “io e l’altro”, pubblicato Fonopoli.
Andres Arce Maldonado
Eclettico filmaker, ha studiato sociologia, è regista, montatore,
attore, musicista. Una versatilità che gli permette di esprimersi
con uno stile internazionale, mescolando noir, commedia e dramma in maniera inedita, muovendosi su due canali paralleli, come
“cineasta” e “video-artista”. Alla commedia “Bastardi” del 2008
ed al noir “Falene” del 2009, accompagna la produzione di corti,
vincitori di importanti riconoscimenti (Festival del Cinema Africano, Roma Indipendent Film Festival), piccoli/grandi progetti in
cui teatro e cinema si fondono: “Impronte a Regola d’Arte”, “The
Music Hall of Rome” realizzato con l’apporto dell’Università “La
Sapienza” e di Rai Cinema, “Tutto Passa nella Vita tranne l’Autobus” e “Arrivederci a Taranto” del 2007.
Tiziano Orecchio
Marco Tempèra
Attore e doppiatore, Marco Tempèra si diploma presso il centro
sperimentale di cinematografia a Roma. Comincia a calcare le
tavole del palcoscenico nel 1999 con i primi spettacoli ad oggi ha all’attivo numerose tournèe teatrali, arrivando a lavorare
per Gigi Proietti nello spettacolo “Romeo e giulietta”.
La sua attività di attore lo porta a parteceipare a diversi partecipazione a film e fiction di successo come «Un medico in famiglia»,
«Incantesimo», «I Cesaroni». Il lavoro di doppiatore lo vede coinvolto in tre fiction di grande successo «Un medico in famiglia»,
«Raccontami» e «Diavoli nella polvere».
La sua passione per il teatro caratterizza in maniera decisiva la
sua carriera artistica fino ad arrivare alla regia, nel 2011 firma lo
spettacolo «A piedi nudi nel parco» in scena per sette repliche
a Roma.
Infonòpoli
Tiziano nasce a Palermo, a quattordici anni inizia a studiare
tecnica vocale e successivamente canto jazz. Frequenta importanti seminari tenuti da nomi del jazz mondiale (Mark Murphy,
Rachael Gould). Dopo tre anni di studio “jazzistico” segue un
biennio di canto lirico. Nel '96 intraprende la lunga trafila dei
concorsi canori e parallelamente inizia a “vivere” di musica cantando nei pianobar italiani, nello stesso periodo inizia a lavorare
sulle sue prime canzoni. Nel 2001 è finalista del Festival di Napoli con il gruppo dei Margellina Cantorum. Nel 2005 partecipa
a Sanremolab e accede al Festival di Sanremo, ove interpreta
Preda innocente. Segue un tour live di 25 date nelle principali
piazze italiane. Nel settembre 2006 esce in radio il singolo Hey.
Nel 2008 Pubblica il suo primo album “Tiziano Orecchio”. Nel
gennaio 2009 partecipa al «Nuovo Festival della Canzone Siciliana». La Stagione 2010/2011 porta Tiziano nelle piazze e i teatri
italiani con un Tour dedicato ai cantautori calabresi con particolare riferimento a Mino Reitano; nello stesso periodo è in concerto con le sue canzoni nelle principali città della Germania (Norimberga, Dortmund, Monaco etc…).
Attualmente Tiziano si divide tra il suo progetto di inediti e l'attività di insegnante di tecnica vocale all'accademia Scarlatti di
Roma.
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