APRI - VULNOLOGIA

annuncio pubblicitario
L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA NEL TRATTAMENTO DELLE LESIONI
DA IPOSTASI AL PAZIENTE GERIATRICO
D.ssa Vincenza, Anna Fusco
Scienze Infermieristiche
Lesioni professionali colpose
Nel campo della vulnologia ( cura delle ferite ), uno dei problemi più dibattuti è
la competenza, cioè il “ chi deve agire e quando”.
Ora una lesione cutanea è da considerarsi, dato ormai acquisito, una malattia
multifattoriale il cui trattamento si basa su steps codificati e precisi: terapia
generale, terapia causale, terapia locale. In termini di terapia classica, compito
del medico è la valutazione del paziente nella sua globalità e la diagnosi
causale, con le conseguenti terapie.
L’igiene del paziente, ed i trattamenti locali, nonché la prevenzione, sono
affidati invece, all’infermiere. In un campo come quello delle lesioni da ipostasi,
dove la pluripatologia e la plurifattorialità sono una costante, molto spesso le
aree di interesse sono sfumate e sovrapposte, come si può notare nella
successiva tabella 10.
Tab.10 Competenze e ruoli Medico/Infermiere
TERAPIA
DETTAGLIO
OPERATORE
GENERALE
Patologie associate
Alterazioni elettrolitiche
Anemizzazione
Controllo delle infezioni
Nutrizione
Medico
Medico
Medico
Medico
Medico/infermiere
CAUSALE
Mobilizzazione
Igiene
Superficie di contatto
Malnutrizione
Infermiere
Infermiere
Infermiere
Medico/Infermiere
LOCALE
Asepsi
Antisepsi
Detersione
Medicazione
Chirurgia
Infermiere
Infermiere
Infermiere
Infermiere/Medico
Medico
Ora, è opinione diffusa che la responsabilità, penale, amministrativa e
disciplinare nella prevenzione e trattamento delle lesioni da ipostasi, ricadono
sull’infermiere professionale. Essendo responsabile dell’assistenza
infermieristica generale, preventiva, curativa e riabilitativa ha una
responsabilità specifica professionale delineata dal Profilo Professionale ( D.M.
739/94 ), dal Codice Deontologico, dall’Ordinamento didattico del corso di
Laurea di 1 livello. È una responsabilità professionale integrata nei risultati,
conseguenza del processo di aziendalizzazione e dell’evoluzione del rapporto
cliente/professionisti/S.S.N./P.A. L’infermiere è chiamato a prevedere ai
bisogni e/o potenziali rischi della persona assistita, decidere le azioni migliori
per favorire il benessere e l’autonomia della persona, mettere in atto interventi
di comprovata efficacia, con abilità tecnica e relazionale. Deve inoltre valutare i
risultati, cioè “ l’esito definitivo o conclusivo di un’azione, un’ attività o
un’operazione”.
Le lesioni da ipostasi, rappresentano un esempio di lesioni colpose cagionate
per colpa professionale quando, naturalmente, sia ravvisabile una condotta
colposa dell’infermiere nella insorgenza dell’evento dannoso.
Ciò può accadere se sono stati effettuati errori nella valutazione ed attuazione
dell’assistenza infermieristica, se non sono stati opportunamente utilizzati gli
ausili tecnici a disposizione dell’unità operativa.
L’organizzazione dell’assistenza ospedaliera,però, comporta che, in una
determinata unità operativa, si avvicendino, nella cura dello stesso malato, più
infermieri, in turni diversi.
In questo caso, l’eventuale errore nella prestazione dell’assistenza può essere
posto a carico di ciascuno degli infermieri che, in ipotesi, non hanno utilizzato
in modo corretto gli ausili tecnici necessari per evitare l’ insorgere delle piaghe,
realizzando in tale modo una cooperazione nella realizzazione delle lesioni.
All’errore iniziale di un infermiere che non ha rilevato in maniera corretta il
bisogno del malato, si aggiunge quello degli altri che intervenendo
successivamente, hanno omesso di valutare in modo corretto la situazione e,
quindi, di mettere in atto tutte le misure di prevenzione.
L’errore iniziale può essere commesso anche quando la valutazione iniziale dei
bisogni assistenziali del paziente è eseguita in modo collegiale; in questo caso
la responsabilità è di tutti i membri dell’ equipe infermieristica che non ha
valutato in modo corretto la situazione.
Scarica