INTERPELLANZA URGENTE emilia romagna

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INTERPELLANZA URGENTE
I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dello
Sviluppo economico, il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'Ambiente
per sapere
premesso che:
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Il 5 e 6 febbraio l’intero territorio della regione Emilia-Romagna è stato funestato da
eccezionali condizioni di maltempo che hanno provocato ingenti danni e numerosi disagi
alle persone e alla circolazione di auto, treni ed aerei;
Stante la situazione di emergenza, la Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, nella giornata
di lunedì 9 febbraio ha stanziato 5 milioni di euro per finanziare gli interventi urgenti
necessari a far fronte alle emergenze prioritarie e ha comunicato che chiederà al Governo il
riconoscimento dello stato di emergenza per le calamità naturali allo scopo di ricevere aiuti
dallo Stato, visti i danni ingenti registrati in tutto il territorio regionale;
Lungo le aree costiere abitazioni civili, attività commerciali e strade sono state allagate
dall'acqua del mare a seguito di violente mareggiate con onde alte fino a 4 metri e interi
comprensori sono rimasti senza corrente elettrica, ospedali compresi. Sono state erose al
contempo le barriere di protezione che avrebbero dovuto salvaguardare le attività balneari
dalle mareggiate stesse;
Le violente mareggiate hanno determinato allagamenti di alcuni centri abitati balneari, tra
cui Lido degli Estensi, Porto Garibaldi, Lido di Spina, Lido di Savio, Lido Adriano, Milano
Marittima, Cesenatico, Gatteo Mare;
Nei Comuni dell'entroterra della Romagna, le criticità sono diffuse. Alla neve si sono
aggiunti cento millimetri di pioggia (caduti tra giovedì e venerdì), e raffiche di vento tra gli
80 e i 100 chilometri orari;
Le piene dei corsi d'acqua principali e della rete di bonifica nelle province di Forlì-Cesena,
Ravenna, Rimini hanno provocato allagamenti diffusi interessando edifici ad uso civile e
produttivo: allagamenti dovuti sia a rotture arginali, sia a tracimazioni a causa della
difficoltà di deflusso delle acque d'acqua dolce in mare;
Tra le località maggiormente colpite si segnalano in via esemplificativa: San Giovanni in
Marignano, Sant'Arcangelo (in provincia di Rimini), Villafranca, Villa Selva, Santa Maria
Nuova, Ronco (in provincia di FC) e Lugo, Bagnacavallo, Massa Lombarda, Rossetta,
Mandriole, Sant'Alberto (in provincia di Ravenna), Cesena;
Nel cesenate, nel forlivese e nel bolognese si sono verificati numerosi dissesti idrogeologici,
interessando in particolare i Comuni di Roncofreddo, Bertinoro, Castrocaro, Mercato
Saraceno, Civitella di Romagna e Sasso Marconi;
Da Piacenza a Rimini il ciclone denominato “big snow”, pur annunciato da giorni dai
bollettini meteorologici, ha causato black out, con decine di migliaia di persone al freddo
costrette a lasciare le proprie case, interruzioni della circolazione, mareggiate, alluvioni e
crolli;
Una grave interruzione della fornitura elettrica si è verificata, in tutte le province della
regione (sia in territorio appenninico che di pianura) che a causa di danni a circa 300 linee
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della Media e dell’Alta tensione che hanno coinvolto, secondo i dati di Enel, 200.000 utenze
(pari a 2,5 clienti ad utenza), circa 500.000 cittadini coinvolti;
Pesante il bilancio anche nel Modenese, dove la neve ha causato gravi danni, mandato in tilt
i servizi e lasciato al buio e al freddo migliaia di famiglie in diversi Comuni, mentre anche
nel reggiano il black out elettrico ha interessato 43 dei 45 comuni della provincia. In regione
Emilia-Romagna almeno trenta i centri di accoglienza allestiti per fronteggiare le situazioni
più emergenziali;
L’interruzione del servizio energetico, verificatosi già a partire dalle ore 3.00 del mattino di
venerdì 6 febbraio, ha determinato lo spegnimento delle centrali di riscaldamento e degli
impianti di sollevamento delle acque della rete di bonifica, con conseguente interruzione
anche dell'erogazione dell'acqua. 70.000 sono state le utenze interessate dal distacco
dell'energia elettrica nella sola Provincia di Reggio Emilia, 12.000 nella città e provincia di
Parma con particolare riguardo ai Comuni di Fidenza, Fornovo e Traversetolo;
Sette cabine di alta tensione di competenza TERNA risulterebbero essere state danneggiate
dalla neve e alla base dell' importante e prolungato blackout.
Sull'Appennino bolognese, reggiano e modenese, i danni alla rete elettrica si è rivelata
particolarmente difficile, considerato che a distanza di quattro giorni erano ancora 20.000 le
famiglie senza energia elettrica, riscaldamento, acqua, collegamenti telefonici e internet;
Il maltempo ha determinato anche il black out delle linee telefoniche fisse e mobili, solo in
parte attribuibile alla mancanza di energia elettrica. La situazione di crisi ha iniziato a
rientrare lentamente ben oltre le 12 ore previste dalla carta dei servizi di Enel;
In regione, nella mattinata del 10 febbraio, a distanza di quattro giorni dall’evento, erano
ancora 2000 le utenze senza servizi;
I Sindaci colpiti dal blackout elettrico hanno fortemente denunciato che nelle prime 24 ore, è
stato praticamente impossibile prendere contatto con Enel per segnalare i guasti verificatisi
sul territorio ed avere informazioni circa la consistenza del danno ed in merito agli
eventuali tempi di ripristino;
I call center di Enel, non hanno funzionato né verso le amministrazioni e i sindaci che hanno
dovuto fronteggiare senza informazioni le numerose richieste e chiamate di famiglie,
imprese ed attività commerciali, né direttamente verso i cittadini/utenti/consumatori che
sono rimasti in attesa del ripristino del collegamento elettrico per diversi giorni pensando si
trattasse di poche ore e senza potersi organizzare nel modo più funzionale ed
economicamente sostenibile;
Il flusso informativo è in parte migliorato nel momento in cui le rispettive prefetture a capo
dei CCS (Centri Coordinamento Soccorsi), nel frattempo attivati, sono riusciti a convocare
le aziende di pubblica utilità (Enel, 118 e HERA) coinvolte nei disservizi ai tavoli tecnic;
Scarsa efficienza ed informazione all'utenza è stata segnalata da parte di amministrazionie
cittadini anche in riferimento all'Azienda Hera per quanto riguarda la fornitura idrica e di
gas;
Si segnala inoltre il forte disagio degli allevatori dell'appennino e del modenese che senza
energia elettrica ed acqua si sono trovati impossibilitati ad abbeverare, accudire e mungere
gli animali.
L’intero territorio regionale ha subito danni enormi per quanto riguarda scuole,
case,alberghi e stabilimenti balneari, imprese, pubblici esercizi, per non parlare del
comparto agricolo messo a durissima prova;
La Società Autostrade ha chiuso alcuni tratti autostradali in previsione dell'emergenza neve
bloccando di fatto la circolazione e creando enormi disagi al traffico riversatosi al di fuori
del percorso autostradale;
Il cd. "Protocollo neve" che prevede l'interdizione dell'accesso all'autostrada con un
preavviso di 30'/60' e una semplice comunicazione ai sindaci tutela solo autostrade e scarica
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sulla viabilità locale la gestione dei mezzi pesanti in una situazione critica per la pulizia
strade anche per i Comuni e senza un supporto aggiuntivo di controllo della Polizia Stradale;
Nello specifico la Società Autostrade ha iniziato ad annunciare il blocco del traffico pesante
per disincentivare e precludere l'accesso al tratto appenninico tosco-emiliano già agli
accessi di Modena a partire dall'alba di giovedì 5 febbraio, mettendo in grande difficoltà i
Comuni a ridosso del tratto appenninico, in particolare Casalecchio di Reno e Sasso
Marconi;
La regione Emilia-Romagna, ha avviato la ricognizione dei disservizi e danni verificatisi sul
territorio a supporto della richiesta di riconoscimento dello Stato di emergenza per calamità
naturale;
Abbiamo appreso che il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, proprio su questo
aspetto ha chiesto una relazione dettagliata alla Struttura di Vigilanza sulle Concessionarie
Autostradali.
Si chiede pertanto di sapere se:
a) non si ritiene opportuno verificare la correttezza della chiusura anticipata dei tratti
autostradali interessati dal maltempo da parte di Società Autostrade e non si ritenga
opportuno rivedere i termini del cosiddetto “protocollo neve” che consente a Società
Autostrade in via unilaterale di bloccare l'accesso ai mezzi pesanti, in caso di emergenza, nel
tratto appenninico dell' A1, Bologna-Firenze;
b) Se non si ritiene, da parte degli interpellati, accertare, con la massima urgenza, le
motivazioni ed anche le responsabilità in merito al black out nella erogazione del servizio
elettrico e idrico da parte di Enel, Terna ed Hera nonché in merito all’ assenza nelle prime
24 ore di una adeguata informazione e supporto verso gli utenti/consumatori come
richiederebbe una normale policy aziendale in considerazione degli enormi disagi che
hanno dovuto affrontare per giorni famiglie e imprese;
c) Se non si intenda di conseguenza verificare la presenza e il rispetto di un piano per la
gestione delle emergenze da parte di Enel, Terna, Hera e Iren, quali concessionari di servizi
pubblici essenziali, e ridefinire le eventuali procedure di prevenzione ed intervento al fine di
evitare che tali disservizi possano ripresentarsi in caso di avversità atmosferiche o altre
emergenze;
d) Se non intendano altresì accertare con la massima urgenza l'effettivo stato di manutenzione e
il grado di efficienza strutturale della rete elettrica della intera Regione nonché il livello di
tenuta del territorio nel quale sono ubicati i tralicci e i cavi, comprensiva, per quanto
concerne, in particolare, le zone montane, di regolare manutenzione e cura anche della
vegetazione;
Fabbri Marilena
De Maria Andrea
Bolognesi Paolo
Lenzi Donata
Montroni Daniele
Baruffi Davide
Pagani Alberto
Incerti Antonella
Lattuca Enzo
Maestri Patrizia
Galli Carlo
Boldrini Paola
Arlotti Tiziano
Anzaldi Michele
Bergonzi Marco
Bratti Alessandro
Di Maio Marco
Gandolfi Paolo
Ghizzoni Manuela
Iori Vanna
Marchi Maino
Richetti Matteo
Romanini Giuseppe
Zampa Sandra
Beneamati Gianluca
Patriarca Edoardo
Pini Giuditta
D'Ottavio Umberto
Ermini Davide
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