Salva come PDF - La Gazzella della Sera

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Scoperto il nuovo sistema solare
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Un sistema solare con sette pianeti di dimensioni simili alla Terra, tre dei quali si
trovano nella cosiddetta zona abitabile e potrebbero ospitare oceani di acqua
liquida: è la scoperta effettuata da un gruppo di astronomi e annunciata in un
articolo pubblicato su Nature e in una conferenza stampa dalla NASA. È forse il
risultato più clamoroso mai raggiunto nella ricerca dei pianeti extrasolari e,
potenzialmente, della vita oltre la Terra.
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I pianeti orbitano intorno a TRAPPIST-1, una nana rossa fredda che si trova a 39
anni luce dalla Terra.
Già l’anno scorso erano stati individuati tre potenziali pianeti in orbita, ma gli
astronomi annunciano di essere riusciti a osservare il transito davanti alla stella
di sette corpi celesti e a calcolarne le dimensioni, la composizione chimica e
l’orbita. Almeno sei dei sette sono probabilmente rocciosi e hanno anche
temperature simili a quelle riscontrate sulla Terra.
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TRAPPIST-1 è molto piccola per essere una stella: ha infatti una massa poco più
grande di quella di Giove, e pari a solo l’8% di quella Sole. Vicina alla
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costellazione dell’Acquario, è anche poco luminosa. Le stelle nane come
TRAPPIST-1 emettono un’energia molto più debole rispetto al Sole, e perché sia
possibile la presenza di acqua liquida, i pianeti dovrebbero avere un’orbita molto
più vicina alla stella rispetto a quelli del nostro Sistema Solare. Fortunatamente, è
proprio il tipo di configurazione che è stato riscontrato intorno a TRAPPIST-1.
In particolare, il secondo, terzo e quarto pianeta partendo dalla stella (denominati
TRAPPIST-1c, d, f) ricevono energia in quantità paragonabile a quella ricevuta,
rispettivamente, da Venere, dalla Terra e da Marte.
Teoricamente, tutti e sette i pianeti potrebbero ospitare acqua liquida, ma per
alcuni la possibilità è più concreta che per altri. In particolare, i tre pianeti più
interni sono probabilmente troppo caldi e l’eventuale presenza d’acqua sarebbe
limitata solo a piccole aree della loro superficie.
Il pianeta più lontano dalla stella, TRAPPIST-1 h, è invece con ogni probabilità
troppo lontano, anche se la sua distanza orbitale non è stata calcolata con
precisione. Sono invece i tre pianeti di mezzo – TRAPPIST-1 e, f, g – a suscitare gli
entusiasmi degli astronomi: si trovano nella cosiddetta zona abitabile
circumstellare e potrebbero addirittura contenere interi oceani d’acqua.
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Fonte: nationalgeographic.it
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La scoperta è stata possibile grazie alle osservazioni compiute da diversi telescopi
terrestri (primi tra tutti quelli dello European Southern Observatory, in Cile), e
dal telescopio spaziale Spitzer della NASA. Oggi un altro telescopio spaziale, lo
Hubble, ha già puntato le lenti verso il sistema di TRAPPIST-1 per cercare i segni
dell’eventuale presenza di atmosfera attorno ai suoi pianeti.