Corso di Sociologia delle Relazioni Internazionali Skocpol e Goldstone: similarità e differenze Similarità: - connotazione rivolgimenti rivoluzionari: crisi finanziaria, deperimento apparato amministrativo, conflitti intre-élite, sollevazione popolare Differenze. - Skocpol: causa primaria dei dissesti finanziari sono gli impegni militari e le condizioni geopolitiche; - Goldstone: destrutturazione dello stato da crescita demografica (aumento prezzi del cibo, dissidi intra-élite, sollevazione popolare Theda Skocpol: elementi di base - Punto di partenza: teoria geopolitica, analisi apparato amministrativo e risorse disponibili in relazione allo stato - La visione marxiana dello stato quale entità economica - le esigenze divergenti di apparato amministrativo (prelievo fiscale) e delle élite (preservazione di risorse) - il ruolo peculiare del complesso militare-industriale e dell'esercito nell'impianto di Skocpol - Eventi geopolitici e fratture nelle élite conducono alla mobilitazione dal basso - la dissoluzione dell'apparato amministrativo quale preludio alla dissoluzione istituzionale Theda Skocpol e il marxismo - revisione dell'impianto marxista su tre problemi: a) applicabile solo a un periodo storico; b) determinismo rivoluzionario e scarso peso all'impatto del sistema internazionale (critica all'inevitabilità del processo e dei risultati rivoluzionari); c) il conflitto di classe come previsto da Marx (incoerenze socioeconomiche, lotta borghesia-proletariato; dinamiche solo interne allo stato) meno importanti nei contesti rivoluzionari contemporanei in società contadine in cui la lotta è tra agricoltori e proprietari terrieri. - fattori primari delle rivoluzioni: competizione militare e sviluppo ineguale del capitalismo Elementi critici: 1) stato-nazione entità complessa e non riducibile; importanza anche del contesto geopolitico e del ruolo delle élite 2) Analisi situazione contadina; le rivoluzioni scoppiano quando i contadini acquisiscono progressiva indipendenza 3) impatto sistema internazionale; geopolitica ed economia globale sono cruciali (Skocpol anticipa la globalizzazione odierna) Jack Goldstone: elementi di base - Impiego di dati e indicatori economici, sociali e demografici - Avvio della crisi rivoluzionaria da crisi fiscale e finanziaria seguita da conflitto intraélite e poi dalla sollevazione popolare - fattori importanti: inflazione, aumento tasse, aumento della pressione economica sulla popolazione, peso dell'apparato militare, progressiva indipendenza delle zone periferiche - crisi scatenata dallo sbilanciamento tra capacità di erogazione dei servizi e risorse da parte dell'apparato amministrativo - i fattori scatenanti possono verificarsi anche al di fuori dello stato Jack Goldstone - La critica delle interpretazione “di buon senso” dei processi rivoluzionari Le versioni non sostenute empiricamente: miseria e povertà (non confermato empiricamente); autoritarismo (non confermato empiricamente); il collasso di un apparato amministrativo a causa delle troppe difficoltà (Goldstone sostiene l'opposto, es. l'impero romano); nuove ideologie (non confermato empiricamente, es. la democrazia). - Elementi da comprendere: condizioni che favoriscono lo spezzettamento della sovranità e favoriscono l'invasione da parte di nemici esterni - tre fasi rivoluzionarie: studi naturali sulle rivoluzioni, teoria generale della violenza politica, teoria strutturalista della rivoluzione Jack Goldstone; gli studi naturali della rivoluzione - centrate sulle 4 rivoluzioni occidentali: inglese, americana, francese, russa (anni 30-40) 1. intellettuali ostili al potere prima della rivoluzione 2. regime tenta riforme (autodenuncia e peggioramento della situazione) 3. caduta dei regimi innescata da dissesti finanziari, politici o militari; le forze rivoluzionarie (solitamente più deboli militarmente) approfittano della situazione 4. i rivoluzionari, una volta trionfato, si dividono in tre fazioni: conservatori, moderati, radicali 5. il primo gruppo che prende il potere è quello moderato, ma non sempre riesce a mantenerlo 6. moderati propendono per riforme moderate, i radicali a mutamenti drastici e mobilitazione popolare 7. grandi mutamenti solo se i radicali prendono il potere 8. la fase postrivoluzionaria se dominata dai radicali è molto violenta 9. alcuni leader militari possono ascendere ai vertici delle forze rivoluzionarie (Napoleone, Cromwell, Washington, Ataturk) 10. dopo la conflittualità la fase postivoluzionaria è contraddistinta da pragmatismo e progressismo - non si spiega come nascano le rivoluzioni e si formano le opposizioni Jack Goldstone; teoria generale violenza politica - anni 50 – 60; influenza decolonizzazione e dinamiche rivoluzionarie del sud del mondo (colpi di stato, guerriglia, mobilitazioni popolari, guerre civili) - tre filoni: frustrazione, squilibri sociali e istituzionali, penuria di risorse - contributo psicologi: la curva J di Davies - contributo sociologi: Smelser e la discrasia tra sottosistemi sociali e apparati amministrativi immobili - contributo politologi: Huntington e le conseguenze della modernizzazione - Tilly e la penuria di risorse: la rivoluzione scoppia quando l'élite dominante ha meno risorse e le forze rivoluzionarie acquisiscono le risorse necessarie per affrontare il sistema repressivo governativo - scarsa capacità previsionale dei fenomeni rivoluzionari; trascurate le differenze tra i vari sistemi sociali sul piano della modernizzazione Jack Goldstone; teoria strutturalista della rivoluzione - anni 70 – periodo contemporaneo; punto centrale: le rivoluzioni nascono dalle discrasie delle strutture statali e possono essere innescati da una moltitudine di fattori e non da un elemento prioritario. - la visione bidimensionale dello stato: apparato amministrativo e soggetto del contesto internazionale - avvio del collasso dello stato: dissidio interno tra l'apparato statale e parti dell'élite economica dominante; variabile cruciale: la lealtà delle strutture militari - studi strutturalisti su: rivolta contadina e sollevazione in ambiente urbano • Rivolta contadina: coincidenza di capacità organizzativa, solidarietà nella popolazione contadina, debolezza dei proprietari terrieri, aiuti esterni • Insurrezioni urbane meno difficili di quelle rurali: più semplice mobilitare le masse, più facile colpire bersagli importanti (palazzi di governo, esponenti importanti). Fattori cruciali: capacità della polizia, configurazione della città, motivazione dei rivoltosi, presenza di soggettiguida acculturati, carenza di cibo, alta disoccupazione Jack Goldstone; le tre fasi delle dinamiche rivoluzionarie 1. origini della rivoluzione: crisi finanziaria o eventi di politica estera, presenza di alta disuguaglianza sociale e corruzione governativa, scontento diffuso nelle élite economiche, forti disagi per la popolazione (salari, cibo, alloggi), aumento della repressione statale. 2. sviluppo dei processi rivoluzionari: tentativi di riforme fallimentari, intervento comunità internazionale (a sostegno o contro le forze governative), frammentazione della sovranità e indipendenza delle regioni periferiche, rischio di guerra civile o attacchi dall'esterno; repressione politica al culmine: élite economica si divide in anti o pro governative, mobilitazione popolare in tutto o parte del paese, ascesa di una leadership rivoluzionaria capace di organizzare la rivolta. 3. esiti della rivoluzione. Maggiore centralizzazione e forte apparato burocratico, sforzo di riavvio economico e modernizzazione, tentativo delle élite economiche di sfruttare le trasformazioni economiche, dittatura populista o protodemocrazia. Ruolo del nazionalismo: propellente fondamentale in molte rivoluzioni, carta per mobilitare le masse, Questione congiunturale – fattori determinanti nelle rivoluzioni: crescita demografica, aumento dei prezzi, aumento tasse, percezione di incapacità del regime, contesto internazionale favorevole ai rivoltosi. Jack Goldstone; gli studi sui sistemi sultanistici - Analisi di Goldstone dei sistemi politici in cui un leader autoritari potente economicamente controlla l'apparato amministrativo e ottiene la fedeltà di una élite a cui sono garantiti privilegi e ricompense (sistema neo-patrimoniale) - alta sensibilità agli squilibri economici: se l'accumulo da parte del leader si interrompe esplode il conflitto interno all'élite politica - assenza di un impianto ideologico - sistemi militari controllati (la cui fedeltà è fondamentale per la sopravvivenza del regime) assegnando alte cariche a soggetti fidati o parenti - masse depoliticizzate e con scarso controllo elettorale sula sfera politica - assegnazione di sussidi alla popolazione nelle fasi di crisi per cibo, elettricità, carburante - condizioni per rovesciamento sultanismi: difficoltà economiche, alta corruzione, sollevazione della maggior parte della popolazione, mancato intervento delle forze armate a difesa del regime, sostegno di potenze regionali o globali dei rivoltosi. Tensioni sociali preesistenti Crisi geopolitica a causa di svantaggio Posizionale per uno Stato “interno” Impatto combinato di pressione economica e demografica Decremento delle risorse Diminuzione del potere coercitivo Tensioni centro-periferia Tensioni intra-élite Sollevazione rivoluzionaria Intervento militare di potenze straniere Crisi della legittimazione del regime Frammentazione della sovranità territoriale Mobilitazione etnonazionalistica Intervento non militare di potenze straniere