6 Giornata Economia 2008 Comunicato Stampa

CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO ED AGRICOLTURA
CALTANISSETTA
COMUNICATO STAMPA
6^ GIORNATA DELL’ECONOMIA
09 MAGGIO 2008
Il 9 maggio 2008 è stata celebrata in tutta Italia la 6^ Giornata dell'Economia promossa da
Unioncamere, con la partecipazione di tutte le Camere di Commercio Italiane. Reti d'impresa,
distretti, mercati internazionali, occupazione e formazione, infrastrutture, redditività delle imprese;
partendo da questi temi, Unioncamere fotografa il Paese in un resoconto ampio e dettagliato,
arricchito da dati inediti ed aggiornati, confermando in questo modo la propria missione di servizio
nei confronti di tutta l’impresa italiana, grande e piccola, e di raccordo tra il sistema imprenditoriale
e le Istituzioni del Paese.
Già nel 2007 la Camera di commercio di Caltanissetta, allo scopo di conoscere meglio la realtà del
territorio provinciale, ha dato incarico all’Istituto Guglielmo Tagliacarne - Centro di Ricerche
economiche Leader in Italia - di predisporre dettagliato rapporto sull’economia del territorio della
provincia di Caltanissetta, contenenti dati economico sociali aggiornati, con particolare riferimento
ai prestiti erogati e i tassi d’interesse applicati. Il passo successivo è stato l’avvio all’ ”Osservatorio
Economico della Provincia di Caltanissetta” per l’anno 2008, finalizzato all’individuazione e alla
valutazione di tutti i fattori che possono incidere favorevolmente allo sviluppo.
Grazie al prezioso strumento dell’Osservatorio è stato possibile analizzare dettagliatamente le
singole maglie del tessuto sociale ed economico in cui viviamo e di cui noi stessi siamo parte
integrante. Il prodotto finale di questo studio capillare sarà una pubblicazione che, partendo
dall’analisi delle dinamiche economiche e degli squilibri territoriali, passando attraverso i fattori
territoriali dello sviluppo, fornirà una visione chiara del sistema economico della provincia di
Caltanissetta tra evoluzione del modello di sviluppo e riposizionamento competitivo.
I risultati dell’analisi del contesto provinciale verranno offerti ai lettori del predetto rapporto con
una duplice finalità: la comunicazione verso l’esterno, mirante alla crescita e all’evoluzione del
tessuto imprenditoriale e l’informazione agli Organi camerali, quale strumento di programmazione
a medio termine.
In atto gli unici dati divulgati sono, invece, quelli contenuti negli studi pubblicati da Unioncamere
dai quali emerge la situazione che segue in dettaglio.
Popolazione e Territorio - Caltanissetta, con circa 273.000 abitanti, è fra le province meno
popolose della Sicilia e presenta una struttura insediativa a bassa densità demografica (128,4
abitanti per kmq contro i 196 dell'Italia). I 9/10 del territorio sono collinari, vi si distribuiscono 22
comuni con più di 104.700 famiglie il cui numero medio di componenti è pari a 2,57 contro i 2,69
del Mezzogiorno e i 2,46 dell'intero Paese. La provincia nissena è tra le più urbanizzate della
penisola, il 68,6% della popolazione risiede nei 4 comuni con più di 20.000 abitanti (da notare
come questo valore negli ultimi 10 anni presenti un trend sempre crescente). La popolazione è più
giovane che in Italia, con una percentuale di individui di età inferiore ai 14 anni pari al 16,9%,
mentre gli anziani assorbono una quota pari al 18,3%. L'elevata migrazione che negli anni
precedenti aveva contratto il numero di individui in età lavorativa, negli ultimi due anni, sembra
ripresa: il saldo demografico infatti è nuovamente in passivo con un valore tra i più negativi del
Paese. Modestissima è la presenza di stranieri nella provincia: con appena 914 stranieri ogni 100
mila abitanti, un centinaio di unità in più rispetto al periodo precedente (per il 78,3%
extracomunitari), Caltanissetta si colloca infatti in 99-esima posizione nella relativa graduatoria
decrescente in crescita di una posizione.
Tessuto imprenditoriale - La struttura produttiva della provincia nissena (circa 23.017 imprese,
84-esima in Italia, e 71-esima per densità imprenditoriale con 8,4 imprese ogni 100 abitanti) risulta
caratterizzata dalla piccola dimensione aziendale. Le risorse di rilievo per l'economia provinciale
sono da un lato l'agricoltura (29,9% del totale delle aziende a fronte del 18,1% nazionale) e
dall'altro il commercio che costituisce circa il 31,7% dell'imprenditoria locale (quarto valore
regionale e 19° nazionale). Da segnalare il primo posto a livello nazionale delle imprese che
estraggono minerali. Marginale appare il peso dell'artigianato sul tessuto economico locale che fa
di Caltanissetta l'ottava minore vocazione artigiana del Paese con una quota pari al 17,5%. La
crescita del numero di imprese nel 2006 è stata pari a 0,77, dato decisamente inferiore al 2 della
regione ed al 1,39 dell'intero Paese. La dinamica imprenditoriale modesta di Caltanissetta è da
imputare ad un basso tasso di natalità (6,2) che rappresenta il 100° valore nazionale e da una
mortalità (5,4) superiore al valore medio regionale. Come per altre realtà siciliane, piuttosto
consistente risulta la quota di ditte individuali: con una percentuale del 81,4%, la provincia si
piazza al 15° posto nella relativa graduatoria. La provincia, per quanto concerne gli esercizi turistici
complessivi, detiene la seconda peggior posizione in ambito nazionale con solo 38 esercizi per
2.085 posti letto.
Mercato del lavoro - Il dato saliente di un mercato del lavoro in cui si conferma fondamentale la
componente dei lavori dipendenti (80,3% degli occupati) è la brusca frenata nella lotta alla
disoccupazione nei primi anni del 2000 e la lenta ripresa negli ultimi anni. La situazione del
mercato del lavoro nisseno, esaminata sotto la luce del livello di inoccupazione, mostra come dopo
un periodo coincidente con la fine degli anni 90 in cui si è assistito ad un buon recupero (passando
dal 25% del 1995 al 20,8% del 2000) ha fatto seguito nel 2002 una brusca frenata che ha fatto
risalire il livello di questo indicatore fino al 22,6%, per poi scendere al 20,6% nel 2003 (dodicesimo
peggior dato nazionale), al 20,4% nel 2004 e attestarsi al 16,6% attuale (terzo valore più alto
d'Italia). Il settore terziario occupa il 70,1% degli occupati mentre solo l'11,2% l'agricoltura. Le
persone in cerca di occupazione sono 14.649 che pongono la provincia al 35° posto.
Risultati economici - Il dato saliente di un mercato del lavoro in cui si conferma fondamentale la
componente dei lavori dipendenti (80,3% degli occupati) è la brusca frenata nella lotta alla
disoccupazione nei primi anni del 2000 e la lenta ripresa negli ultimi anni. La situazione del
mercato del lavoro nisseno, esaminata sotto la luce del livello di inoccupazione, mostra come dopo
un periodo coincidente con la fine degli anni 90 in cui si è assistito ad un buon recupero (passando
dal 25% del 1995 al 20,8% del 2000) ha fatto seguito nel 2002 una brusca frenata che ha fatto
risalire il livello di questo indicatore fino al 22,6%, per poi scendere al 20,6% nel 2003 (dodicesimo
peggior dato nazionale), al 20,4% nel 2004 e attestarsi al 16,6% attuale (terzo valore più alto
d'Italia). Il settore terziario occupa il 70,1% degli occupati mentre solo l'11,2% l'agricoltura. Le
persone in cerca di occupazione sono 14.649 che pongono la provincia al 35° posto.
Apertura mercati - Per quanto riguarda gli scambi con l'estero la situazione non appare
particolarmente splendente. La provincia, infatti, nel 2006 ha esportato merci per un valore
complessivo di circa 326 milioni di euro (di cui il 62,3% commerciati con l'Europa, ed in particolare
con l'Unione Europea, il 5,4% con l' America, ed il 17,9% con l'Africa), risultando l'86-esima
provincia italiana nella relativa graduatoria. È esploso l'ammontare delle importazioni, difatti nel
2006, ha superato quota 2,3 miliardi di euro contro i 1,5 miliardi del 2005 (di cui il 74,6%
provenienti dall'Africa, il 10% dall'Asia e solo il 15,2% dall'Europa), collocando Caltanissetta al 39esimo posto tra le province italiane (44-esima nel 2005). La propensione all'export è piuttosto
bassa (8,9 – 24,8 indice nazionale), inferiore anche al dato del Mezzogiorno mentre, il tasso di
apertura (72,3), è più alto di quello nazionale (51,3), e di molto superiore al tasso di apertura
regionale (39,6) e macroripartizionale (28,3). L'export si riferisce principalmente a prodotti
petroliferi raffinati (la provincia è infatti terza nella relativa graduatoria), che assorbono il 63,4%
del monte esportazioni, seguiti dai prodotti chimici di base (24,9%). Come per altre realtà siciliane,
tra i prodotti acquistati maggiormente dall'estero, ritroviamo al primo posto le estrazioni di prodotti
minerali energetici (79,4%) seguiti da prodotti petroliferi raffinati (17,6%). Nel panorama dei paesi
da cui la provincia esporta troviamo in vetta la Grecia seguita dalla Tunisia e il Libano, quest'ultime
due risentono di un incremento tra il 2005 ed il 2006 rispettivamente del 401 e 198% circa. Per
quanto riguarda il mercato dell'import troviamo in testa la Libia, l'Egitto e l'Iraq e tra i primi dieci si
registra una new entry : l'Azerbaigian con 14,8 milioni di euro (settimo posto).
Tenore di vita - Il tenore di vita della provincia appare molto contenuto. In termini di reddito procapite, è la terzultima provincia con la minore disponibilità di reddito per abitante in Italia con soli
10.367 euro a fronte degli oltre 16.000 nazionali. Altrettanto si può dire riguardo ai consumi finali
interni pro-capite pari a 10.273 euro contro i 11.209 del Mezzogiorno ed i 14.392 dell'Italia; in tale
classifica Caltanissetta si colloca appena in 99-esima posizione. Da rilevare che la quota dei
consumi destinata alle spese di tipo non alimentare risulta molto contenuta (77,2% a fronte
dell'82,5% dell'Italia, 98-esimo posto). Il consumo di carburante è basso in valore assoluto, infatti
la provincia si posiziona al 95° posto per consumo di benzina pro-capite (0,15 tonnellate annue).
Caltanissetta, infine, occupa il 66-esimo posto nella graduatoria del consumo per residente di
energia elettrica per usi domestici ed è sempre nelle posizioni di coda in un set di indicatori legati
al possesso e all'utilizzo degli autoveicoli relativizzati con le dimensioni provinciali (ad esempio
numero di veicoli circolanti, autoveicoli di grossa cilindrata e via dicendo).
Competitività del territorio - Caltanissetta, nonostante sia il baricentro geografico siciliano, non
riesce ad assolvere l'ideale funzione di collegamento trasportistico della regione. Il territorio
provinciale è sprovvisto infatti di aeroporti e l'unico importante scalo marittimo è il porto di Gela,
specializzato però unicamente nella movimentazione dei prodotti petroliferi. Strade e ferrovie sono
al di sotto delle esigenze provinciali. Deficitarie sono anche le infrastrutture idriche, delle
telecomunicazioni ed in generale dei servizi alle imprese. L'indice generale di infrastrutture
economiche e sociali sconta tali mancanze, presentando un valore molto inferiore a quello
nazionale 51,8 nel 2004 (63,9 nel '99 – 54,5 nel '91). Il valore del rapporto fra sofferenze bancarie
sul totale degli impieghi (8,3), è nettamente superiore al dato medio nazionale (3,3 – 12° posto in
Italia). Il rapporto fra numero dei protesti su popolazione (2.411 ogni 100 mila abitanti) è
favorevole rispetto al valore regionale ed anche al dato italiano. Particolarmente bassa, infine, è la
quota di imprese fallite (0,08%), 93° valore nazionale.
Contesto sociale - Abbastanza preoccupante la situazione nella provincia da un punto di vista
della sicurezza: il valore del rapporto fra i delitti denunciati e la popolazione risulta di poco inferiore
rispetto al dato italiano e del Mezzogiorno (55° valore nazionale); la percentuale delitti diversi da
furti e rapine (53,8%) è in ascesa di 1,6 punti percentuali rispetto al dato precedente. Anche il
numero di persone e di minori denunciati ogni 100 mila abitanti è elevato , ed i relativi indicatori,
occupano la 42-esima e 25-esima posizione nella relativa graduatoria nazionale. Basso è il numero
di incidenti stradali ogni mille abitanti (2,1 contro il 4 nazionale), ma sale la percentuale di incidenti
mortali sul totale degli incidenti (3,7% - 2,1% Italia). La percentuale di decessi per tumore è tra le
più basse d'Italia (22% - penultimo valore assoluto).
Qualità della vita - La qualità della vita nel nisseno, come nelle limitrofe realtà ennese ed
agrigentina, è molto bassa. Il Sole 24 Ore la pone in 96-esima posizione nella graduatoria delle
103 province italiane, Italia Oggi in 97-esima (era novantaseiesima l'anno precedente) e
Legambiente la colloca al 99° posto con una perdita di 10 posizioni rispetto al 2006 e di ben 32
posizioni rispetto al 2005. Sono solo quattro i comuni in cui sono stati rilevati rischi sismici (40%
della popolazione residente), mentre il 34,8% della popolazione abita nei 17 comuni che
presentano disagi di natura insediativa.
I risultati dello studio commissionato all’Istituto Tagliacarne sulla realtà economica del territorio
provinciale, verranno resi pubblici in occasione di un convegno che si intende realizzare entro il
mese di Giugno 2008, al quale prenderanno parte autorità della politica, dell’economia e di
UnionCamere, proprio per porre al centro dell’interesse Nazionale ed Europeo il territorio nisseno e
le sue potenzialità.
Caltanissetta, lì 12 maggio 2008
(Marco Venturi)
PRESIDENTE