Persinsala Teatro Antonella Palladino aprile 24, 2015 pe rs in sa la Con una pièce sperimentale, la Compagnia Petrillo rivisita uno dei romanzi cavallereschi più amati. È in scena al Vascello un insolito Don Chisciotte. Buio, musica da balletto e un applauso registrato, ogni cosa fa presagire un’impostazione tradizionalista del capolavoro di Miguel De Cervantes. Eppure il Don Quijote di Loris Petrillo nulla ha di classico e lo si percepisce non appena si accendono le luci del palco e tre figure con un tutù in testa iniziano a danzare vorticosamente. Da allora tutto diventa il contrario di tutto. Lo spettacolo porta la firma della Compagnia Petrillo Danza/Cie Twain physical dance theatre che, dopo il debutto fiorentino, è in scena fino al 24 aprile al Teatro Vascello di Roma come originalissima versione del romanzo spagnolo seicentesco. Il copione risulta minimalista e delle pagine cavalleresche, a dispetto del titolo in lingua originale, solo un’eco lontana… in termini di grugniti, lamenti e passi ansimanti. Un microfono rimane solitario in un angolo del grande palco, assolutamente spoglio, in attesa come lo spettatore, di qualcuno che parli. Ma le battute si contano a malapena su una mano, concentrandosi in monologhi gridati, amplificati come la musica rumorosa, che talvolta hanno il sapore di un comizio improvvisato, altre di riflessione pseudo-intellettuale. Probabilmente è quel delirio attualizzato dell’hidalgo della Mancia a farla da protagonista. «Io sono Don Chisciotte!» hanno detto a turno, dimenandosi, i bravi Nicola Simone Cisternino, Yoris Petrillo e Giacomo Severini. Ma come intuire che i tre interpretano il cavaliere, Sancio Panza e Ronzinante? Soltanto dai loro passi che, non sempre, all’unisono esprimono il tormento e gli affanni dell’esistenza? Della letteratura ispiratrice, come dell’amata Dulcinea del Toboso, dei mulini a vento o dell’elmo di Mambrino, della sete di giustizia, nel racconto vi è troppo poco. Il limite di un certo tipo di teatro fisico-sperimentale, solcando le strade di un eccentrico duo acclamato a livello europeo, è che si appropria di grandi classici della letteratura per stravolgerli completamente, fino quasi a polverizzarli. E anche se il contenuto più profondo, isolato dall’opera, è riportato ai giorni nostri ed estremizzato, esso risulta inafferrabile, forse sgradevole. Il messaggio non è supportato efficientemente dal mezzo. Per di più, in questo caso, cozza con lo stile semplice denunciato dall’autore nell’incipit del romanzo. http://teatro.persinsala.it 1/2 Persinsala Teatro Persinsala Teatro Antonella Palladino aprile 24, 2015 Ciò che tiene viva l’attenzione di un fruitore medio allora, è l’interrogativo su quale sarà la successiva trovata irriverente, in un processo che abitua fino a non sconvolgere più. Lo spettacolo è in scena: Teatro Vascello Via Giacinto Carini, 78 – Roma 22-24 aprile, ore 21.00 pe rs in sa la Compagnia Petrillo Danza/Cie Twain physical dance theatre presenta: Don Quijote di Loris Petrillo da Miguel de Cervantes con Nicola Simone Cisternino, Yoris Petrillo e Giacomo Severini regia e coreografia Loris Petrillo musiche Pino Basile consulenza drammaturgica Massimiliano Burini sostegno di MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo contributo di OFFicinaTwaIN_Centro Promozione Culturale_Regione Lazio, collaborazione di TSI La Fabbrica dell’Attore/Teatro Vascello_Roma http://teatro.persinsala.it 2/2 Persinsala Teatro