ProSpecT Adenovirus Saggio su micropiastra R240096 .................... 96 IT 1. USO PREVISTO Il saggio su micropiastra ProSpecTTM Adenovirus è un immunodosaggio enzimatico qualitativo per la ricerca dell’adenovirus nelle feci umane o in monostrati di colture cellulari infettati. 2. SOMMARIO Gli adenovirus sono virus a DNA privi di involucro a simmetria icosaedrica. La famiglia degli Adenoviridae comprende due generi: gli adenovirus dei mammiferi (Mastadenovirus) e gli adenovirus degli uccelli (Aviadenovirus)1. Sino ad ora sono stati individuati almeno 51 sierotipi di adenovirus diversi. Essi sono raggruppati in sei sottogruppi indicati dalle lettere A-F e sono stati identificati e caratterizzati mediante emoagglutinazione, test di neutralizzazione, test di ibridizzazione del DNA e analisi del DNA adenovirale con endonucleasi di restrizione1,2,3,4,31. Gli adenovirus umani, negli individui immunocompetenti e immunocompromessi, sono associati a un’ampia gamma di sindromi cliniche che includono infezioni del tratto respiratorio, della congiuntiva e del tratto gastrointestinale3,5. Le infezioni sono comuni nei bambini e possono manifestarsi sotto forma di infezioni sporadiche o di epidemie. Circa il 5% delle malattie respiratorie acute nei bambini e il 10% delle malattie febbrili e delle polmoniti infantili sono associati a infezioni da adenovirus3,6,7. Le infezioni oculari causate da adenovirus possono provocare febbre faringocongiuntivale, congiuntivite follicolare o cheratocongiuntivite epidemica3,8. I sierotipi 40 e 41 dell’adenovirus sono comunemente associati alla gastroenterite virale infantile e sono ritenuti responsabili del 4-15% delle infezioni nosocomiali nei reparti pediatrici3,9,10. Nei pazienti con sistema immunitario compromesso (ad esempio i pazienti trapiantati o i pazienti affetti da AIDS) possono manifestarsi infezioni sistemiche gravi potenzialmente pericolose per la vita3. La diagnosi di laboratorio delle infezioni da adenovirus ha un ruolo importante nella gestione dei pazienti e consente un’efficace gestione e controllo delle epidemie. I metodi diagnostici includono la ricerca diretta del virus o delle proteine virali in campioni clinici, l’isolamento di virus vitali in monostrati di colture cellulari inoculati con campioni respiratori, congiuntivali o fecali, o mediante ricerca di immunoglobuline adenovirus specifiche3,5. L’isolamento degli adenovirus da campioni clinici può essere ottenuto in linee cellulari continue di origine essenzialmente epiteliale, incluse le linee cellulari HeLa, Hep2, KB e 293, nelle quali gli adenovirus possono produrre un effetto citopatico caratteristico3,5. Per confermare l’identificazione di isolati dell’adenovirus sono state utilizzate varie tecniche, tra cui test di neutralizzazione, radioimmunodosaggio, ibridazione del DNA, microscopia elettronica e elettroforesi del DNA11,12,13,14,15. Queste tecniche possono essere complesse, laboriose, possono richiedere tempo e risultano spesso inappropriate per l’uso di routine. Gli adenovirus associati a gastroenterite virale possono essere ricercati direttamente in campioni fecali con la microscopia elettronica11,16, una tecnica tuttavia disponibile solo in laboratori specializzati. Più recentemente è stato descritto l’uso dell’immunofluorescenza diretta (ad esempio l’IMAGEN Adenovirus) o degli immunodosaggi enzimatici con anticorpi monoclonali o policlonali specifici per la ricerca diretta dell’adenovirus in campioni clinici o in monostrati di colture cellulari15,17,18. 5. CONTENUTO DEL KIT 96 - Ogni kit contiene materiale sufficiente per 96 determinazioni. - La stabilità del kit è indicata sull’etichetta all’esterno della confezione. Conservare tutti i componenti a 2-8°C. Prima dell’uso portare tutti i reagenti a temperatura ambiente (20-25°C) e miscelare delicatamente. Conservare tutti i reagenti non utilizzati a 2-8°C dopo l’uso. L’immunodosaggio enzimatico è un metodo rapido, sensibile e specifico per la ricerca e la conferma degli isolati di adenovirus in monostrati di colture cellulari o in campioni fecali. Tutti i reagenti tranne il tampone di lavaggio sono forniti pronti per l’uso. Se i reagenti sono versati per l’uso con pipette multicanale, non versare nuovamente nel flacone il reagente in eccesso. Il saggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus è un immunodosaggio per la rilevazione di tutti i sierotipi di adenovirus umani in campioni fecali o in monostrati di colture cellulari. Il test utilizza un anticorpo monoclonale genere-specifico per ricercare un epitopo dell’antigene hexon dell’adenovirus che è presente in tutti i sierotipi umani19. 3. PRINCIPIO DEL TEST Il saggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus utilizza un anticorpo monoclonale in un immunodosaggio enzimatico tipo sandwich in fase solida per ricercare un epitopo dell’antigene hexon genere-specifico dell’adenovirus. Micropozzetti separabili sono ricoperti con un anticorpo monoclonale specifico per l’adenovirus. Nel micropozzetto si aggiunge una sospensione fecale o un fluido di coltura cellulare non diluito da incubare contemporaneamente a un anticorpo monoclonale specifico per adenovirus coniugato con perossidasi di rafano. L’antigene di adenovirus presente nel campione è catturato fra l’anticorpo sulla fase solida e l’anticorpo coniugato con l’enzima. Dopo 60 minuti di incubazione a temperatura ambiente, i micropozzetti sono lavati con tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro per eliminare il campione in eccesso e l’anticorpo marcato con l’enzima non legato. Un cromogeno è aggiunto ai micropozzetti e incubato per 10 minuti a temperatura ambiente. La presenza di un anticorpo marcato con enzima specificamente legato nei micropozzetti è evidenziata da uno sviluppo di colorazione che viene bloccato mediante l’aggiunta di un acido. Un’intensità di colorazione significativamente al di sopra dei livelli di riferimento è indicativa della presenza dell’antigene di adenovirus nel campione o nel controllo. 4. DEFINIZIONI DEI SIMBOLI Nelle informazioni del prodotto sono utilizzati i simboli seguenti. Codice del prodotto e numero di catalogo Consultare le istruzioni per l’uso N Contiene materiale sufficiente per ‘N’ test Fabbricato da Dispositivo medico-diagnostico in vitro Utilizzare entro Codice del lotto Limiti di temperatura di conservazione Istruzioni per l’uso Pipette di trasferimento Coperchio per micropiastra Certificato del contenuto Scheda della procedura Una piastra per microtitolazione da 96 pozzetti in 12 strisce separabili di 8 micropozzetti ricoperti con un anticorpo monoclonale specifico per adenovirus. Una confezione di alluminio sigillabile contenente essiccante per la conservazione dei micropozzetti non utilizzati. I micropozzetti possono essere utilizzati entro 16 settimane dalla prima apertura se sono conservati correttamente nella confezione. Un flacone di ciascuno dei seguenti salvo diversa indicazione: 120 ml di diluente per campione: soluzione salina di tampone tris contenente un agente antimicrobico e un colorante rosso 4 ml di controllo positivo: adenovirus tipo 7 inattivato in tampone contenente un agente antimicrobico 4 ml di controllo negativo: soluzione salina di tampone tris contenente un agente antimicrobico e un colorante rosso 12 ml di coniugato: anticorpo monoclonale specifico per adenovirus coniugato con perossidasi di rafano in una soluzione proteica tamponata contenente un agente antimicrobico e un colorante blu 120 ml di tampone di lavaggio concentrato (x10): soluzione di tampone fosfato con agente antimicrobico e detergente Diluire soluzione di lavaggio 10x concentrata aggiungendo 1 parte di concentrato a 9 parti di acqua distillata o deionizzata. Il tampone di lavaggio diluito è stabile sino a 30 giorni se conservato a 2-8°C. 12 ml di substrato: 3,3’-5,5’-tetrametilbenzidina in un tampone leggermente acido 12 ml di soluzione bloccante: acido solforico 0,46 mol/L 6. PRECAUZIONI - Per uso diagnostico in vitro. Il personale che esegue un saggio utilizzando questo prodotto deve essere specializzato nell’uso del test ed esperto in procedure di laboratorio. Fare riferimento alla scheda di sicurezza (SDS) e all’etichetta del prodotto per informazioni su componenti potenzialmente pericolosi. INFORMAZIONI SU SALUTE E SICUREZZA 6.1. Il controllo positivo contiene adenovirus tipo 7 inattivato che è stato dimostrato non infettare la coltura cellulare. Il controllo deve tuttavia essere maneggiato e smaltito come potenzialmente infetto. 6.2. La soluzione bloccante contiene acido solforico (0,46 mol/L). 6.3. Il tampone di lavaggio contiene un potenziale sensibilizzante della cute (<1% v/v (percentuale in volume)). Evitare il contatto con la pelle. Utilizzare guanti in vinile o nitrile monouso. 6.4. Non mangiare, bere, fumare, conservare né preparare cibi o applicare cosmetici nell’area di lavoro designata. 6.5. Non pipettare i materiali con la bocca. 6.6. Durante la manipolazione dei campioni clinici e dei reagenti si raccomanda l’utilizzo di guanti monouso. Lavare sempre le mani dopo aver lavorato con materiale infetto. 6.7. Smaltire tutti i campioni clinici in conformità alle normative locali. 6.8. I reagenti ProSpecT Adenovirus contengono un agente antimicrobico brevettato che non presenta rischi per l’utilizzatore qualora siano seguite le normali precauzioni di sicurezza di laboratorio. 6.9. A causa dell’affinità di alcuni adenovirus per la zona oculare, va accuratamente evitato il contatto tra mano e occhio in tutte le fasi dell’analisi dei campioni. PRECAUZIONI ANALITICHE 6.10. I componenti non devono essere usati dopo la data di scadenza indicata sull’etichetta. Per non compromettere i risultati, non mischiare o scambiare tra loro i seguenti reagenti: piastra, coniugato e controlli. 6.11. In tutta la gamma di prodotti ProSpecT possono essere usati i comuni reagenti indicati di seguito: tampone di lavaggio, substrato TMB e soluzione bloccante. 6.12. Evitare la contaminazione dei reagenti. 6.13. Quando si utilizza il metodo della boccetta contagocce, verificare che tutti i controlli e i reagenti siano aggiunti allo stesso modo (il rendimento del kit può essere influenzato negativamente se si utilizza una combinazione dei metodi con pipetta e contagocce). 6.14. Utilizzare pipette monouso o puntali differenti per ogni campione, controllo o reagente (se non si utilizzano boccette contagocce) per evitare una crosscontaminazione dei campioni, dei controlli o dei reagenti, che potrebbe determinare risultati incorretti. 6.15. Conservare l’acqua deionizzata o distillata per la diluizione dei reagenti concentrati in contenitori puliti per evitare il rischio di contaminazione microbica. 6.16. Evitare la contaminazione con ioni metallici e agenti ossidanti. 6.17. Non utilizzare il substrato se presenta una colorazione blu prima dell’aggiunta nei micropozzetti. 6.18. Proteggere il substrato dalla luce. 6.19. I micropozzetti non possono essere riutilizzati. 6.20. La quantità inutilizzata di tampone di lavaggio alla concentrazione di lavoro può essere conservata sino a 30 giorni a 2-8°C per il successivo utilizzo. I contenitori per il tampone di lavaggio, al termine dell’utilizzo, devono essere sciacquati con acqua deionizzata o distillata e lasciati asciugare all’aria. 6.21. L’attrezzatura per il lavaggio, manuale o automatico, deve essere priva di contaminazione microbica, calibrata correttamente e conservata conformemente alle istruzioni del fabbricante. 6.22. Quando si utilizzano boccette contagocce di reagente, tenerle verticalmente con il beccuccio circa 5 mm sopra il micropozzetto. Schiacciare delicatamente il flacone e verificare che le gocce cadano liberamente nei micropozzetti senza toccare lateralmente il pozzetto. Evitare la contaminazione di tutti i beccucci dei contagocce. 7. RACCOLTA DI CAMPIONI FECALI E DI COLTURE CELLULARI RACCOLTA DI CAMPIONI FECALI I campioni fecali devono essere raccolti il più presto possibile dopo la comparsa dei sintomi. Secondo quanto riportato, l’escrezione massima di adenovirus nelle feci di pazienti con gastroenterite si manifesta nel giro di 3-13 giorni dopo la comparsa dei sintomi3. I campioni fecali per l’analisi diretta devono essere raccolti in contenitori privi di mezzi, preservanti, sieri di origine animale, ioni metallici, agenti ossidanti o detergenti, poiché sono tutti additivi che possono interferire con il test ProSpecT Adenovirus. I tamponi rettali raccolti devono contenere materiale fecale sufficiente per ottenere una sospensione di feci al 10% (vedere sezione 8 A). I campioni possono essere conservati per 8 giorni a 2-8°C prima dell’analisi. In caso di conservazione a lungo termine, conservare i campioni fecali a -20°C. RACCOLTA DI CAMPIONI DI COLTURE CELLULARI La raccolta dei campioni è di importanza fondamentale nella diagnosi di adenovirus da coltura cellulare. I campioni devono essere raccolti dal sito di infezione nel momento di escrezione virale massima in modo che contengano più materiale infettato possibile. I tamponi congiuntivali, nasali e/o faringei o gli altri tipi di tamponi raccolti devono essere posti in un mezzo di trasporto virale utilizzato di routine per l’isolamento del virus e inviati immediatamente al laboratorio. Il momento ottimale per la raccolta dei campioni è il prima possibile dopo l’insorgenza dei sintomi. Le secrezioni o gli aspirati nasofaringei devono essere raccolti in un estrattore di muco mediante una sonda di alimentazione di misura 8. L’estrattore di muco e la sonda devono essere inviati immediatamente in laboratorio per il trattamento. 8. PROCEDIMENTO MATERIALI NECESSARI FORNITI Vedere Contenuto del kit, sezione 5 MATERIALI NECESSARI MA NON FORNITI Contenitori per la raccolta dei campioni fecali Contenitori monouso con tappo a vite puliti (capacità minima 3 ml) per la preparazione del campione fecale Carta assorbente pulita (per asciugare i micropozzetti) Micropipette di precisione e puntali monouso per la dispensazione di 50 µl, 100 µl e 1000 µl Contenitore per i rifiuti di scarto con disinfettante fresco idoneo Timer Spruzzetta per il tampone di lavaggio Acqua distillata o deionizzata MATERIALI OPZIONALI NON FORNITI Lettore per micropiastre in grado di leggere a 450nm (con riferimento 620-650 nm opzionale) Vortex con adattatore piastra o agitatore/incubatore Lavapiastre automatico o altra attrezzatura idonea per il lavaggio di strisce da 8 micropozzetti PROCEDIMENTO 8.1. Aprire la confezione di alluminio, togliere il numero di strisce di micropiastra richiesto e posizionarle in un portastrisce. Usare un pozzetto per il controllo negativo e un pozzetto per quello positivo. Se si usano meno di 8 pozzetti, staccare il numero richiesto di pozzetti da una striscia e riporre i pozzetti inutilizzati nella confezione di alluminio con l’essiccante. RISIGILLARE BENE LA CONFEZIONE PER ESCLUDERE LA PRESENZA DI UMIDITÀ E CONSERVARLA DI NUOVO A 2-8°C. A. DILUIZIONE DI CAMPIONI FECALI Aggiungere 1 ml di diluente per campione in un contenitore idoneo opportunamente contrassegnato per la preparazione di una sospensione al 10% o per la diluizione del campione fecale con circa 0,1g di feci formate (pari alle dimensioni di un pisello piccolo) o circa 100 µl di feci liquide utilizzando le apposite pipette di trasferimento. Mescolare bene e lasciare la pipetta di trasferimento nel contenitore per un uso successivo. B. Le raccolte di colture cellulari devono essere conservate a 2-8°C e devono essere analizzate entro 72 ore dalla raccolta. In caso di conservazione a lungo termine delle raccolte di colture cellulari, conservare a -20°C o a una temperatura inferiore. 8.2. Aggiungere 2 gocce (o 100 µl) di ciascun campione diluito, fluido di coltura cellulare, controllo negativo o controllo positivo in micropozzetti differenti. Includere almeno un controllo negativo e un controllo positivo in ciascun lotto di test. 8.3. Dopo aver introdotto tutti i campioni e i controlli, aggiungere 2 gocce (o 100 µl) di coniugato al contenuto di ciascun micropozzetto e miscelare delicatamente per 20-30 secondi. 8.4. Coprire la piastra e incubare a 20-30°C per 60 +/- 5 minuti. 8.5. Aspirare il contenuto o svuotare i pozzetti capovolgendoli. Lavare riempiendo completamente ogni pozzetto con tampone di lavaggio diluito (~350-400 µl per pozzetto). Aspirare o svuotare tutto il fluido dai pozzetti capovolgendoli, dopo ogni lavaggio. In totale, lavare 5 volte. Dopo l’ultimo lavaggio, rimuovere il contenuto e picchiettare la piastra su panni di carta puliti o aspirare. Se si usa un lavapiastre automatico, questo deve essere programmato per completare 5 cicli di lavaggio. I lavapiastre devono essere calibrati correttamente per assicurare che i micropozzetti siano riempiti e svuotati completamente dopo ogni lavaggio. Dopo il lavaggio finale, la piastra deve essere capovolta e picchiettata su carta assorbente per rimuovere le tracce residue di tampone di lavaggio. Ruotare il tampone rettale in 1 ml di diluente per campione premendolo contro la parete del contenitore per liberare il materiale fecale. Miscelare bene. Le sospensioni fecali precedentemente conservate nella formalina devono essere ulteriormente diluite nel diluente per campione ProSpecT Adenovirus in modo da preparare una sospensione fecale al 10% prima dell’esecuzione dell’analisi. I campioni sospesi/diluiti nel diluente per campione ProSpecT Adenovirus possono essere conservati a 2-8°C fino a 8 giorni prima dell’analisi. NOTA: Sono idonei all’analisi con il test ProSpecT Adenovirus anche i campioni fecali preparati con il diluente per campione dei test ProSpecT Astrovirus, ProSpecT Rotavirus e ProSpecT Norovirus. Non sono stati validati per l’uso diluenti per campione di altra provenienza. DILUIZIONE DI CAMPIONI DI COLTURE CELLULARI I campioni di colture cellulari possono essere analizzati direttamente nel test ProSpecT Adenovirus. I campioni raccolti per la coltura cellulare devono essere inoculati nelle linee cellulari utilizzate di routine in laboratorio per l’isolamento di adenovirus, ad esempio le linee cellulari Hep2 o HeLa. Le colture cellulari devono essere esaminate regolarmente per ricercare la comparsa dell’effetto citopatico (CPE) caratteristico degli adenovirus. L’effetto citopatico dell’adenovirus può svilupparsi entro 2-7 giorni dall’inoculazione di linee cellulari, ma in alcuni casi tale sviluppo può richiedere sino a 28 giorni. Il fluido di coltura dei monostrati cellulari che evidenzia la presenza di un CPE può essere raccolto e analizzato direttamente per la presenza di adenovirus utilizzando il test ProSpecT Adenovirus. 9. CONTROLLO DI QUALITÀ Includere almeno un controllo positivo e un controllo negativo ogni volta che si esegue l’analisi. DETERMINAZIONE VISIVA Tutti i micropozzetti del controllo negativo non devono presentare alcuna colorazione. In caso contrario, i risultati del test non possono essere determinati visivamente. Il micropozzetto del controllo positivo deve evidenziare una caratteristica colorazione blu distinguibile da quella del controllo negativo. DETERMINAZIONE SPETTROFOTOMETRICA Il valore del controllo negativo, o una media dei valori del controllo negativo, deve essere inferiore a 0,150 unità di assorbanza. Il valore del controllo positivo deve essere superiore a 0,500 unità di assorbanza. 10. RISULTATI DETERMINAZIONE VISIVA I campioni che evidenziano una colorazione blu più intensa di quella del controllo negativo sono positivi. I campioni che evidenziano una colorazione uguale o meno intensa di quella del controllo negativo sono negativi. I micropozzetti nei quali l’intensità di colorazione è di difficile interpretazione rispetto al controllo negativo devono essere letti fotometricamente dopo l’aggiunta della soluzione bloccante o rianalizzati. DETERMINAZIONE SPETTROFOTOMETRICA 10.1. I micropozzetti devono essere letti fotometricamente entro 30 minuti dall’aggiunta della soluzione bloccante. 10.2. Miscelare il contenuto dei micropozzetti e leggere l’assorbanza di ciascun micropozzetto su uno spettrofotometro impostato a 450 nm. Prima della lettura, pulire il fondo dei micropozzetti. Il lettore deve essere azzerato contro aria prima di procedere alla scansione della piastra. 10.3. Se lo spettrofotometro consente l’utilizzo di una lunghezza d’onda di riferimento (da 620 e 650 nm), si raccomanda la lettura a doppia lunghezza d’onda. 10.4. Calcolare il valore cut-off aggiungendo 0,100 unità di assorbanza al valore del controllo negativo oppure al valore medio quando è incluso più di un controllo negativo. 10.5. Interpretare i risultati del test: 8.6. Aggiungere 2 gocce (o 100 µl) di substrato a ogni micropozzetto. Positivo: 8.7. Coprire la piastra e incubare a 20-30°C per 10 minuti. Negativo: 8.8. I micropozzetti possono essere letti visivamente subito dopo la seconda incubazione (vedere sezione 9 e 10). Equivoco: 8.9. In alternativa, bloccare la reazione del substrato aggiungendo 2 gocce (o 100 µl) di soluzione bloccante in ciascun micropozzetto. Miscelare bene il contenuto dei micropozzetti prima della lettura dei risultati. Il prodotto colorato è stabile sino a 30 minuti dopo l’aggiunta della soluzione bloccante. 8.10. Leggere spettrofotometricamente a 450 nm (vedere sezione 9 e 10). valore di assorbanza del campione clinico > del valore cut-off valore di assorbanza del campione clinico < del valore cut-off valore di assorbanza del campione clinico entro 0,010 unità di assorbanza del valore cut-off. È necessario rianalizzare campioni o raccogliere un altro campione del paziente 11. LIMITAZIONI DI PERFORMANCE 11.1. La validità dei risultati con il dosaggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus dipende dall’efficacia delle reazioni di controllo rispetto alle prestazioni attese. Vedere la sezione Controllo di qualità 9. 11.2. Un risultato negativo non esclude la possibilità di un’infezione da adenovirus nel paziente. La mancata rilevazione dell’adenovirus può essere causata da diversi fattori quali la raccolta del campione in un momento inappropriato della malattia, quando i virioni sono presenti in quantità troppo scarsa, il campionamento e/o la manipolazione incorretti del campione o l’insufficienza della coltura cellulare. 11.3. Il test ProSpecT Adenovirus rileva un antigene hexon specifico del genere presente in tutti i sierotipi umani. Il test non può essere usato per distinguere i diversi sierotipi. 11.4. I reagenti sono forniti a concentrazioni di lavoro fisse. Qualsiasi alterazione dei reagenti o la conservazione non conforme a quanto indicato nella sezione 5 può influire negativamente sul risultato del test. 11.5. Un risultato negativo per una campione fecale può non precludere la presenza di un’infezione con adenovirus non enterici in altre sedi corporee. Se si sospetta un’infezione respiratoria od oftalmica, i campioni prelevati dalla sede dell’infezione devono essere messi in coltura. 11.6. Tutti i risultati positivi devono essere interpretati nel contesto delle informazioni cliniche correlate al paziente poiché l’adenovirus può avere una fase di latenza e recrudescenza. L’escrezione asintomatica di un virus può verificarsi fino a 18 mesi dopo l’infezione20. Adenovirus enterici possono essere riscontrati in campioni fecali di bambini asintomatici21. 11.7. L’uso del saggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus per l’analisi diretta di campioni diversi da quelli fecali non è raccomandato poiché la presenza di un antigene insufficiente o una raccolta dei campioni inadeguata possono dare risultati negativi fuorvianti. Un risultato positivo dei campioni fecali, associato a diarrea, è fortemente indicativo di gastroenterite adenovirale10. I sierotipi 40 e 41 dell’adenovirus, e occasionalmente il 31, sono comunemente associati alla gastroenterite virale. 11.8. Un risultato positivo non preclude la presenza di altri patogeni enterici. Dal momento che la relazione esistente tra l’azione dell’adenovirus e il manifestarsi della gastroenterite è ben definita, è possibile un’infezione concomitante con altri patogeni microbici. 11.9. I campioni di meconio non sono stati validati per l’uso con il saggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus. 11.10. I risultati del test devono essere interpretati congiuntamente con altre informazioni disponibili ottenute da studi epidemiologici, con la valutazione clinica del paziente e con altre procedure diagnostiche20. 12. VALORI ATTESI I tassi di positività possono variare in funzione della prevalenza di adenovirus in diverse popolazioni, dell’ubicazione geografica, del metodo di raccolta dei campioni, della manipolazione, della conservazione e del trasporto dei campioni, del sistema di coltura cellulare utilizzato e dello stato di salute generale della popolazione di pazienti oggetto di studio. La frequenza di insorgenza di infezioni dovute ad adenovirus varierà in rapporto alla sindrome clinica e all’età dell’individuo. Nei bambini sotto i 5 anni, circa il 5% dei casi di malattia respiratoria acuta è dovuto all’adenovirus22. Circa il 10% delle polmoniti infantili può essere causato da adenovirus6. La cistite emorragica acuta nei bambini può essere indotta da adenovirus nel 20-70% del casi23,24. Gli adenovirus enterici (tipo 40 e 41) sono implicati in circa il 10% dei casi come organismo causativo della gastroenterite pediatrica e compaiono più frequentemente nei bambini di età inferiore ai 2 anni10. Negli adulti, gli adenovirus sono a volte implicati nella cervicite e nella malattia respiratoria acuta, specialmente tra le reclute militari26. Infezioni oculari causate da adenovirus come la cheratocongiuntivite epidemica e la cosiddetta “congiuntivite delle piscine”, possono manifestarsi in tutti i gruppi di età27,28. Tutti i gruppi di pazienti immunosoppressi possono essere infettati da adenovirus29,30. 25 13. CARATTERISTICHE DI PERFORMANCE SENSIBILITÀ E SPECIFICITÀ Il saggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus è stato valutato in studi clinici eseguiti presso quattro centri. Gli studi sono stati condotti su campioni fecali prelevati da pazienti con gastroenterite e su monostrati di colture cellulari inoculati con campioni clinici prelevati da pazienti con sospetta infezione da adenovirus. I risultati del saggio su micropiastra ProSpecT Adenovirus sono stati confrontati con il test al microscopio elettronico (ME) per campioni fecali e con la neutralizzazione virale per campioni di colture cellulari. Tabella 13.2 Confronto fra il ProSpecT Adenovirus e i test di neutralizzazione virale su isolati di colture cellulari METODO + ProSpecT Adenovirus Sensibilità Specificità Correlazione Tabella 13.1 Confronto fra il test ProSpecT Adenovirus e il microscopio elettronico per l’analisi di campioni fecali METODO ME + + 64 - 7** 1* ProSpecT Adenovirus Sensibilità Specificità Correlazione * ** 104 90,1 % 99,0 % 95,5 % Campione insufficiente per ripetere l’analisi. È stato accertato mediante ME che tutti i campioni hanno particelle del virus occasionali e da 5 campioni sono stati isolati ceppi di adenovirus non fastidiosi (tipi 2, 4 e 5). 13.2. Campioni di colture cellulari Quando sono stati analizzati i campioni delle colture cellulari, il test ProSpecT Adenovirus ha mostrato una correlazione del 98% (150/153)) con la neutralizzazione virale nella coltura cellulare. La sensibilità e la specificità totale del test ProSpecT Adenovirus, quando paragonate alla neutralizzazione virale, sono risultate pari rispettivamente al 97,6% (82/84) e al 98,6% (68/69). 2 68 97,6% 98,6% 98,0% LIMITE DI RICERCA Un campione fecale positivo per adenovirus con conteggi delle particelle virali stimate per ml determinati mediante ME è stato diluito serialmente e analizzato con il test ProSpecT Adenovirus per stabilire il limite di ricerca (vedere tabella 13.3). I risultati indicano che possono essere rilevati conteggi delle particelle di adenovirus dell’ordine di 3,0 x 105 per ml con il test ProSpecT Adenovirus. Tabella 13.3 Valori di assorbanza (A450) ottenuti con titolazioni di un campione fecale contenente adenovirus Particelle del virus/ml (ME) 1,9x107 4,8x106 1,2x106 5,9x105 3,0x105* 7,4x104 Sono stati analizzati in totale 176 campioni fecali e 153 campioni di colture cellulari. I risultati di questi studi sono riportati nelle tabelle 13.1 e 13.2. 13.1. Campioni fecali Quando sono stati analizzati i campioni fecali, il test ProSpecT Adenovirus ha mostrato una correlazione del 95,5% (168/176) con il microscopio elettronico. La sensibilità e la specificità totale del test ProSpecT Adenovirus, quando paragonate al ME, sono risultate pari rispettivamente al 90,1% (64/71) e al 99% (104/105). NEUTRALIZZAZIONE VIRALE + 82 1 Lettura dell’assorbanza media effettuata utilizzando il test ProSpecT Adenovirus 1,85 1,75 0,84 0,45 0,21 0,10 * Concentrazione di endpoint dell’adenovirus rilevata con il test ProSpecT Adenovirus. PRECISIONE Precisione intra saggio La precisione intra-saggio è stata valutata con tre campioni fecali e tre campioni di colture cellulari. Ogni campione è stato analizzato eseguendo un saggio singolo 32 volte e sono stati determinati il valore medio e il coefficiente di variazione (n=32). Tabella 13.4 Adenovirus Stato del campione Negativo Positivo Positivo Precisione intra-saggio del test ProSpecT Campioni di colture cellulari Au media %CV 0,05 5,5 0,36 5,6 2,89 4,2 Campioni fecali Au media %CV 0,05 10,8 0,42 10,5 2,34 8,4 Inter saggio La precisione inter-saggio è stata valutata con tre campioni fecali e tre campioni di colture cellulari. Ogni campione è stato analizzato in 12 diversi saggi e sono stati determinati i valori dell’assorbanza media e il coefficiente di variazione (n=24). Tabella 13.5 Adenovirus Stato del campione Negativo Positivo Positivo Precisione inter-saggio del test ProSpecT Campioni di colture cellulari Au media %CV 0,05 7,3 0,24 8,6 2,02 5,3 Campioni fecali Au media %CV 0,05 7,6 0,33 5,4 1,75 7,9 REATTIVITÀ CROCIATA Sono stati analizzati con il test ProSpecT Adenovirus e confermati negativi i microrganismi indicati di seguito. I test di crossreattività sono stati eseguiti su campioni clinici di stato microbico ben determinato o su colture di laboratorio di organismi noti contenenti circa 107-108 organismi vitali/ml. Virus Astrovirus Coronavirus Cytomegalovirus Echovirus 9, 11, 22, 32 Enterovirus Foamy virus Influenzavirus A e B Parainfluenza 1, 2, 3, 4a, 4b Piccolo virus strutturato rotondo Poliovirus tipi 1, 2 e 3 Rhinovirus Rotavirus Virus Coxsackie A16, B2, B3, B4, B5 Virus del morbillo Virus del vaiolo bovino Virus della parotite Virus di Epstein-Barr Virus Herpes simplex tipi 1 e 2 Virus respiratorio sinciziale Virus Sendai Batteri Acholeplasma laidlawii Aeromonas spp Bacillus spp Bordetella pertussis Branhamella catarrhalis Campylobacter spp Chlamydia pneumoniae Chlamydia trachomatis Clostridium difficile (tossina) Clostridium perfringens (tossina) Clostridium spp Corynebacterium sp E. coli enteropatogeno E. coli enterotossigeno Escherichia coli Haemophilus influenzae Klebsiella pneumoniae Lactobacillus spp 14. Legionella spp Listeria monocytogenes Mycobacterium avium Mycobacterium intracellulare Mycobacterium tuberculosis Mycoplasma arginini Mycoplasma hominis Mycoplasma hyorhinis Mycoplasma orale Mycoplasma pneumoniae Mycoplasma salivarium Neisseria flavascens Neisseria lactamica Neisseria meningitidis A, B, C e D Neisseria mucosa Neisseria perflava Neisseria pharyngis Plesiomonas shigelloides Pseudomonas aeruginosa Salmonella agona Salmonella enteritidis Salmonella typhimurium Salmonella virchow Shigella dysenteriae Shigella sonnei Staphylococcus aureus Streptococcus pneumoniae Streptococcus spp Vibrio alginolyticus Vibrio cholerae Vibrio haemolyticus Protozoi Cryptosporidium sp Giardia lamblia Altri microorganismi Candida spp Microsporum spp Pneumocystis carinii Trichuris trichiura BIBLIOGRAFIA 1. Francki R.I.B., Fauquet C.M., Knudson D.L. and Brown F. (1992) 2. Classification and Nomenclature of Viruses. Fifth Report of the International Committee on Taxonomy of Viruses. 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