Adenovirus Giovanni Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara Adenovirus Caratteri generali • Tassonomia – Famiglia: Adenoviridae – Esistono 2 Generi: • Aviadenovirus (apatogeno per l’uomo) • Mastadenovirus (patogeno per l’uomo) • Struttura – Virioni sprovvisti di envelope (nudi) – Nucleocapside a simmetria icosaedrica: 20 facce con 252 capsomeri • 240 esoni • 12 pentoni (base + fibra) in cui risiede la specifità sierologica (tropismo e malattia) – 49 sierotipi organizzati in 6 sub-generi (A-F) – Genoma: una molecola di DNA lineare, doppia catena (30-38 kb) Particelle virali esagonali organizzate in maniera geometrica nel nucleo di uno pneumocita. Alcune particelle sono lucenti al fascio elettronico perché privi del core Adenovirus umano tipo C Adenovirus aviario Adenovirus Epidemiologia e controllo • Sebbene isolati in molti animali, non esistono reservoirs animali • Trasmissione interpersonale per via respiratoria (aerosol), orofecale (contaminazione di mani, oggetti, acqua) e possibile trasmissione sessuale • Generalmente stabili agli agenti chimico-fisici e pH, permettendo così una prolungata sopravvivenza all’esterno: – resistenti ad essiccamento, modesta clorazione, secrezioni acide in ambiente gastrico • Le infezioni sono per la maggior parte asintomatiche e ciò ne facilita la diffusione nella comunità • Infezioni prevalenti nelle comunità scolastiche (bambini < 14 anni) ed in quelle militari (reclute, esercitazioni in campo) • Sierotipi più prevalenti: da 1 a 7 (10% infezioni respiratorie in età pediatrica causato da sierotipi 1, 2, 5 e 6) • L’adozione di norme igieniche di base e la clorazione delle acque rappresentano i principali interventi per il controllo dell’infezione Strategie replicative dei virus a genoma dsDNA Genomi a doppio filamento di DNA (dsDNA), i più diffusi: Herpes-, Adeno-, Pox-, Papovavirus. mRNA dsDNA proteine assemblaggio dsDNA Strategie replicative dei virus a genoma dsDNA (Herpes, Adeno, Pox) 1. Nucleocapside trasportato, dal sito di ingresso, in prossimità del poro nucleare (uncoating del genoma) 2. Trascrizione cellulare (RNApol II) del DNA virale in mRNA (DNA isolato è infettante). Controllo “temporale” della sintesi di mRNA: • mRNA “early” (precoci: α, β): consentono la replicazione del genoma (DNA-pol virale)* ed interferiscono con la sintesi macromolecolare cellulare • mRNA “late” (tardivi: γ): codificano per le proteine strutturali del virus 3. Replicazione del DNA virale 4. Circolarizzazione del DNA (non essenziale in Adenovirus) * dipendenza da fattori cellulari per l’azione della DNA-pol virale Adenovirus Patogenesi • Colonizzano primariamente gli epiteli respiratori ed enterici, inducendovi infezioni litiche: – Azione citotossica delle proteine della base del pentone: inibizione della sintesi macromolecolare e del trasporto dell’mRNA verso il citoplasma, arrotondamento cellulare, danno tessutale • La viremia può verificarsi dopo replicazione in loco e disseminazione agli organi interni (più frequente negli immunodepressi) • Causano infezioni latenti nei tessuti linfoidi (adenoidi, tonsille, placche del Peyer) • Trasformazione cellulare solo in animali (roditore) Cellule infettate da Adenovirus: inclusioni nucleari basofile nerastre contenenti DNA, proteine e capsidi Adenovirus Sindromi cliniche • Periodo di incubazione: 5-8 giorni • Malattie del tratto respiratorio – Forma acuta (comunità militari, sierotipi 4 e 7) – Raffreddore, laringite e bronchioliti • Faringite febbrile acuta (età<3 anni, sintomatologia similinfluenzale), spesso accompagnata da congiuntivite (epidemiche, bambini più grandi) • Cistite emorragica acuta (più comune negli adolescenti) • Gastroenterite – Sierotipi 40, 41 e 42 principali responsabili di gastroenterite acuta nei neonati ospedalizzati • Nell’ospite immunocompromesso: – esogene od endogene (riattivazione di infezioni latenti) – polmoniti, epatiti, gastroenteriti Adenovirus Diagnosi di laboratorio • Isolamento mediante l’utilizzo di colture cellulari (HeLa, carcinoma epidermico umano, cellule primarie di rene fetale umano) – Produzione di infezione litica e corpi inclusi in 2-20 gg • Per sierotipi 40, 41 e 42 (difficilmente coltivabili): – Saggi immunoenzimatici, saggi IF – Amplificazione genica (PCR) – Analisi con sonde DNA • Diagnosi sierologica – Aumento significativo del titolo tra due campioni consecutivi di siero Adenovirus. CPE in cellule A 549 Adenovirus. IF Adenovirus Terapia (genica) • • • • Non esistono specifici agenti antivirali per il trattamento delle infezioni da adenovirus Autorisoluzione nell’immunocompetente Uso di vaccini a scopo profilattico (virus vivi attenuati) per trattamento di comunità (militari) vs per infezione da sierotipi 4 e 7 Adenovirus (tipi 4 e 7) impiegati in terapia genica come vettori per il trasferimento genico: – Inattivazione virale (delezione/mutazione geni E1, E2, E4) – Inserzione del gene nel genoma virale e suo controllo mediante promotore – Crescita virale in cellule complementari per funzioni virali mancanti (E1, E2, E4) – Possibili applicazioni in fibrosi cistica, deficit immuni, cancro