Natale a tempo di rock al Legend 54 di Milano con raccolta fondi per alluvionati del messinese. Milano, 20 dicembre 2011- Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il “MERRY CHRISTMAS CONCERT”. Mercoledì 21 dicembre, ore 21, il Legend 54 di Milano ospiterà questo evento organizzato da “ULTRA COMUNICAZIONE” di Milano e che si tiene ogni anno per beneficenza. The Donkeys Forever Quest’anno i fondi raccolti saranno destinati agli alluvionati di Messina. I disastri che a fine novembre hanno colpito le province di Catanzaro e Messina, hanno coinvolto, tra gli altri, il comune di Barcellona (ME), da cui proviene anche uno degli artisti che si esibirà nella serata. Parte dell’incasso sarà devoluta ad Arci Sicilia per il sostegno alla popolazione vittima dell’alluvione. E’ possibile donare il proprio contributo anche tramite conto corrente: IBAN IT 38 E 05018 04600 000000 140686 – CAUSALE: RACCOLTA FONDI PER GLI ALLUVIONATI DEL MESSINESE. Oppure tramite sms, il numero solidale Pro alluvionati Messina. È: 45590. Oltre tre ore di musica, per compiere un viaggio con più tappe nei meandri del rock. Dai gruppi più classici e che hanno segnato le origini, a quelli più recenti, per ricoprire i gusti dei più giovani e dei più datati, ma col solo scopo di far passare una bella serata a tutti. A partire dagli “A Flower” con il loro tributo ai Genesis, per passare poi all’adrenalina dei Red Hot Chili Peppers grazie ai “Back to LA”, ai Pearl Jam con i “Citizen Dick” e per poi compiere un tuffo nel passato verso i Rolling Stones e i Beatles, rispettivamente reinterpretati dai “Donkeys Forever” e dai Les Beats. Ce n’è per tutti i gusti e soprattutto c’è anche da dare una mano ai più sfortunati a Messina, quindi per chi volesse e potesse l’appuntamento è per domani sera al Legend 54, per uno speciale “Merry Christmas” a suon di Rock! Elena Mameri [email protected] Info: www.ultraitaly.com www.facebook.com/Legend54Official www.arcisicilia.it LEGEND 54 Via Enrico Fermi, 98. Superstrada Milano-Meda. MM3 Affori) Ingresso: 10 euro I Dualisma in concerto al Dea Beach con tanta adrenalina rock. Sesto Calende, 19 dicembre 2011– Domani sera, sul palco del Dea Beach, approdano i Dualisma: quartetto musicale eclettico ed interessante. Il progetto Dualisma nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Banzi (voce e chitarra), Alessio Fasolo (chitarra), Massimo Allevi (basso) e Davide Bertuzzo (batteria e percussioni), e affonda le sue radici nella musica –ovviamente- ma anche nella letteratura. Un’influenza, questa, esplicitata nell’introduzione del loro primo album “In many different ways”in cui la band dona una lettura di alcuni versi estratti dalla celebre poesia “Dualismo” di Arrigo Boito (manifesto del movimento letterario della Scapigliatura Milanese). Un insolito e raffinato incipit, nel quale i Dualisma si lanciano in una sentita dichiarazione d’amore per l’arte, mettendo in chiaro la loro predilezione verso un’interpretazione manicheista della stessa, e più in generale della vita. Inutile dire quanto profondo e intricato sia l’animo dei Dualisma, che hanno saputo dare vita ad un personalissimo sound; romantico, multiforme e comunicativo. Frutto di questo lavoro personale e sonoro è il già citato “In many different ways” -primo album della band- pubblicato nell’Aprile del 2010 dall’etichetta Dedolor Records e che si avvale della prestigiosa collaborazione artistica e manageriale di Dedo Lorenzi, fonico di grande esperienza nonché produttore di “Nient’Altro che Madrigali”, disco d’esordio degli Io?Drama. il disco è una fedele fotografia della band e delle sue capacità emotive e musicali, passando attraverso singoli orecchiabili, arrivando fino a brani romantici e struggenti, ma senza dimenticare anche una sfumatura sonora più esoterica e misteriosa. E proprio tutte queste emozioni e atmosfere musicali saranno il cuore dello show che i Dualisma offriranno al pubblico del Dea Beach, martedì sera. Uno show che saprà sicuramente entusiasmare e incantare. Elisa Begni [email protected] DEA BEACH Via Cesare da Sesto, 2 Sesto Calende Ingresso 4 euro + consumazione “Mi scappa da ridere” con Michelle Hunziker e Mago Forest martedì al Teatro di Varese. Varese, 19 dicembre 2011– Domani sera al Teatro Apollonio di Varese (inizio ore 21) arriva la disarmante e contagiosa simpatia di Michelle Hunziker, accompagnata sul palco dal famoso comico Mago Forest, oltre ad un’ottima compagnia di ballo. Tutto questo è “Mi scappa da ridere” , uno spettacolo dove Michelle si racconta e racconta la sua vita come fosse una favola, in chiave ironica, sempre col sorriso sulla bocca. Sorriso che per lei non deve mancare mai, per non prendersi mai troppo sul serio. Michelle racconta la favola della sua vita. Racconta i principali eventi che hanno caratterizzato la sua esistenza a partire dalla sua infanzia, in un piccolo paesino della Svizzera tedesca, di bambina affascinata dall’Italia, realtà esotica che vedeva attraverso la televisione ed ascoltava attraverso la radio; ci parla delle sue vacanze al mare in riviera romagnola e dei suoi primi amori estivi; descrive il suo rapporto con la figlia Aurora, ormai adolescente, e di come sia difficile il dialogo tra genitori e figli, soprattutto oggi quando di mezzo ci si mettono internet, Facebook ed il mondo dei social network in generale. Ricorda i suoi esordi, quando iniziò a lavorare a Milano a 17 anni come modella, di quando fu scelta per la campagna pubblicitaria dell’intimo della Roberta e di come, all’inizio, venisse ricordata e riconosciuta solo per il suo “lato B”. Conclude raccontandoci, con una nota nostalgica e malinconica, quello che è stato il suo primo e più grande amore, quello per un cantante italiano di periferia, il nostro Eros Ramazzotti, e come comunque nonostante tutto le strade possano dividersi ma i sentimenti possano perdurare nel tempo. La showgirl è accompagnata in questo percorso in modo virtuale, attraverso delle videoproiezioni su maxischermo, dal Mago Forest, suo storico partner di lavoro televisivo, che per l’occasione incarna Trupolo, il suo pupazzo di pezza che l’ha accompagnata fino all’adolescenza, e che la riporta con la memoria indietro nel tempo, intrecciando ed incastrando tra di loro i diversi racconti. La struttura dello spettacolo è quella di un one woman show, nel quale i monologhi di Michelle e gli sketch a due con il pupazzo Trupolo, sono intervallati da canto e ballo in stile musical. Molto belle le scenografie, le luci e le coreografie, tra l’avveniristico e atmosfere da Moulin Rouge. Non sempre del tutto convincenti i testi, talora un po’ deboli e non particolarmente esilaranti; un buon risultato comunque perla Hunzikerin termini di presenza scenica e nel rapportarsi al suo corpo di ballo, per uno spettacolo ricco di spensieratezza ed allegria. [email protected] Ballandi Entertainment SpA presenta Michelle Hunziker in MI SCAPPA DA RIDERE di Riccardo Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, Michelle Hunziker e Giampiero Solari coreografie Bill Goodson musiche Leonardo De Amicis costumi Grazie Materia impianto scenico e luci Marcello Jazzetti regia video Cristina Redini abiti di scena di Michelle Elisabetta Franchi Celyn b. ideazione e realizzazione grafica SDB Stile di Bologna regia Giampiero Solari musicista in scena Davide Pistoni corpo di ballo Dalila Frassanito, Giulia Federico, Martina Grilli, Giovanna D’Angi, Francesca Nerozzi, Margherita Siesto Sabato concerto natalizio con la banda di Capolago. Varese, 16 dicembre 2011-Appuntamento da non perdere, domani sera alle 21 e 15, con il concerto natalizio alla chiesa parrocchiale di Capolago, dove la banda “Giuseppe Verdi” eseguirà il concerto di Natale. Nella splendida atmosfera natalizia, la formazione bandistica propone, per sabato 17 dicembre, il tradizionale concerto di gala. Un’occasione, non solo per scambiarci gli auguri, ma anche, per trasmettere a tutti i fans segnali di positività e felicità in un momento delicato come questo. I brani spazieranno da pezzi natalizi come “Tu scendi dalle stelle”, passando per delle novità come Mozart e Puccini, senza dimenticare alcuni pezzi già interpretati come “Moment For Morricone”. Il tutto sarà diretto dalla new entry della banda, il maestro Giuliano Guarino. Un ragazzo giovane e carico di entusiasmo, che si è messo in gioco per dare il suo prezioso contributo alla nostra causa. In questo magnifico contesto non poteva mancare Loris Baraldi. Il presentatore ufficiale dei nostri concerti cercherà, insieme alla nostra musica, di creare un’atmosfera magica. Vi aspettiamo, in un ambiente carico di positività, dove le nostre melodie accompagneranno i presenti in un lungo viaggio musicale che terminerà con panettone e spumante per tutti. Un modo semplice e naturale per augurarvi buone feste e sperare di vedervi sempre più numerosi agli appuntamenti futuri. La banda ha anche bisogno di voi. Alessandro Pepe www.bandacapolago.com Il leggendario sassofonista Pharoah Sanders e Rob Mazurek al Teatro Manzoni. Milano, 14 dicembre 2011-“Aperitivo in Concerto” apre il nuovo anno presentando domani alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42), una grande prima europea: il leggendario sassofonista Pharoah Sanders, fra i principali eredi di John Coltrane, torna dopo molti anni a Milano in una formazione assolutamente originale, guidata dal ben noto cornettista e compositore Rob Mazurek, grande protagonista della nuova scena musicale di Chicago. Mazurek ha creato un gruppo con alcuni componenti di due eccezionali formazioni oggi attive nel campo dell’improvvisazione contemporanea a Chicago e a São Paulo del Brasile: Chicago Underground e São Paulo Underground. Jazz modale, influenze afrobrasiliane, be bop, neo bop ed elettronica si incontrano per dare vita ad un quadro sonoro affascinante, contro il quale si staglia l’inconfondibile suono e l’ardente lirismo di Sanders, musicista che a settantuno anni mostra di sapersi mettere in gioco e di accettare la sfida di misurarsi con musicisti più giovani e dai trascorsi artistici diversi. Un evento poetico, trascinante quanto inconsueto sino ad oggi realizzatosi una volta sola, in Brasile: nel mese di agosto 2010, Rob Mazurek ha infatti riunito São Paulo Underground e Chicago Underground per due spettacoli con Sanders al Ministero della Cultura del Brasile. Tale ensemble combina sapientemente i “muri di suono” dei São Paulo Underground e l’inebriante mix di innovative estrapolazioni acustiche dei Chicago Underground, integrate da uso sapiente dell’elettronica. La combinazione incarna un affascinante mix musicale che va dal ‘rumore cosmico’ di Sun Ra ai ritmi e al fraseggio della samba, maracatu, rock, fino alla tradizione del free jazz. Sanders e Mazurek “navigano” questo paesaggio sonoro con lo sforzo di creare nuovi e dinamici “spirituals” moderni. Caratterizzato da una combinazione di musicisti acclamati dalla critica, con una grande esperienza di spettacoli dal vivo, questo ensemble rafforza il concetto di “guarigione attraverso il suono”. Prevendita Biglietto € 12 + € 1 prevendita Ridotto giovani fino a 26 anni € 8 + €1 prevendita alla cassa del Teatro – 02 7636901 – Numero Verde 800-914350 Online: www.aperitivoinconcerto.com circuito Ticketone + Call Center 892.101 www.ticket.it La vita di Karol Wojtyla al Teatro Sociale di Busto Arsizio Busto Arsizio (Va), 12 dicembre 2011 – Una casa privata, cinque attori, pochi spettatori, una candela e qualche brano di Frédéric Chopin al pianoforte: l’atmosfera, raccolta e suggestiva, del Teatro rapsodico clandestino di Crocovia, fondato dal professor Mieczyslaw Kotlarczyk negli anni del nazismo, rivivrà giovedì 15 dicembre 2011, alle ore 21.00, presso gli spazi del ridotto «Luigi Pirandello», sala piccola del teatro Sociale di Busto Arsizio. L’occasione è offerta dallo spettacolo «Vita di Karol (Il mio Wojtyla)», prodotto dallo stesso teatro Sociale e dall’associazione culturale «Educarte». L’appuntamento, inserito nel cartellone della quinta edizione della stagione cittadina «BA Teatro», vedrà salire sul palco Ambra Greta Cajelli, Gerry Franceschini, Silvano Melia e Mario Piciollo, sotto la regia di Delia Cajelli; luci e fonica sono a cura di Maurizio «Billo» Aspes. Con questo nuovo omaggio del teatro Sociale alla figura del beato Giovanni Paolo II, i riflettori saranno accesi su un aspetto intimo e ancora poco approfondito della vita del pontefice polacco: la sua passione per il teatro, «veicolo di un messaggio capace di esercitare un grande influsso su quanti vi partecipano […], cattedra dalla quale si propone un insegnamento», grazie al lavoro dell’«attore che vive personalmente sulla scena sentimenti di gioia o di dolore, di tristezza o di letizia», comunicandoli allo «spettatore, che ne rimane sempre in qualche modo influenzato, impressionato o addirittura trasformato». La vicenda di Karol Wojtyla, «attore di Dio», è strettamente legata alla storia, romantica e avventurosa, del Teatro rapsodico clandestino di Cracovia, conosciuto anche come «teatro delle catacombe», perché recitato in clandestinità, per pochi «iniziati» e con il costante timore di una retata nazista. Un modo di recitare, questo, legato al culto della «parola viva», nel quale si cessava di far uso di sipario e palcoscenico tradizionale, nonché di scenografie, costumi e trucco, per dare spazio prioritario alle rime e al ritmo di un’opera teatrale. Questa esperienza -ripercorsa in scena attraverso le parole di due amiche e compagne di palcoscenico, Danuta Mickalowska e Halina Kròlikiewicz- segnò profondamente la gioventù di Karol Wojtyla: nacquero in quegli anni spettacoli come «La bottega dell’orefice», «Fratello del nostro Dio» e «Giobbe», che rivelano un talento capace di esprimere poeticamente i più profondi concetti di carattere teologico e filosofico. La passione del futuro papa Giovanni Paolo II, allora studente di filologia polacca all’Università Jaghellonica di Cracovia, non si limitò, però, alla sola stesura di commedie e drammi: Karol Wojtyla -lo si evince da testi autobiografici come «Dono e mistero nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio» (1996) e «Alzatevi, andiamo! » (2004) – sperimentò e visse in prima persona tutte le componenti del teatro, esercitando i ruoli di voce recitante, attore, regista e, persino, critico teatrale per il settimanale «Tygodnik Powszechny», dove scrisse dal 1959 al 1961, quando era già sacerdote, con lo pseudonimo di Andrzej Jawien. I dettami del Teatro rapsodico clandestino, nel quale gestualità e scenografie erano ridotte all’essenziale, segneranno lo snodarsi dell’intero spettacolo, durante il quale verrà proposto anche un itinerario evocativo attraverso l’ampia produzione poetica di papa Giovanni Paolo II, soprattutto quella legata ai temi del lavoro, della multiculturalità e della fede, con opere come «Il negro» (1962) e «La cava di pietra» (1956), sull’esperienza vissuta da Wojtyla alla miniera di Zakrzowek. In apertura di serata verrà, inoltre, proposto un ampio stralcio delle «Meditazioni sulla Genesi», una sezione del «Trittico romano», nella quale il pontefice si ferma in contemplazione sulla soglia della Cappella Sistina ed elogia l’opera di Michelangelo che, attraverso una «ricchezza affluente di colori», ha saputo tradurre in visione concreta quello stupore che vive ed esiste nell’atto straordinario della Creazione. La poesia, redatta durante un soggiorno nella residenza estiva di Castelgandolfo e presentata dagli attori del teatro Sociale anche attraverso uno scenografico allestimento, si chiude con un passo intenso, nella quale Wojtyla si rivolge con chiarezza ed estrema serenità ai cardinali del Conclave successivo alla sua morte, auspicando che essi vengano illuminati e guidati dalla luce e dalla trasparenza delle immagini affrescate. Non mancherà, infine, un accenno alla figura di una delle amiche più care di Karol Wojtyla: Wanda Poltawska, una delle ultime reduci viventi degli esperimenti dei medici nazisti nel campo di concentramento di Ravensbrück,la cui storia sarà al centro anche dello spettacolo «Chi è di voi Wanda? (I coniglietti di Ravensbrück)», proposto in occasione della Giornata della memoria 2012. Il costo del biglietto è fissato ad euro 16,00 per l’intero ed euro 12,00 per il ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, associati Cisl Scuola, Cral, biblioteche e dopolavoro con minimo dieci persone. Il botteghino del teatro Sociale, ubicato presso gli uffici di piazza Plebiscito 8, è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle 16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E’, inoltre, possibile riservare i propri posti, chiamando il numero 0331.679000, tutti i giorni feriali, secondo il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.00. Concerto dei Continual Drift per i martedì rock al Dea Beach di Sesto Calende. Sesto Calende, 12 dicembre 2011-Un altro martedì sera all’insegna della grande musica, al Dea Beach di Sesto Calende. Sul palco i Continual Drift, formazione sestese che ha tutte le carte in regola per farvi passare una serata davvero indimenticabile. E’ il 2002 quando -gli allora quattordicenniMichele Ponti (voce e chitarra) ed Edoardo Besozzi (chitarra), danno vita alla band nell’ambito di un progetto musicale scolastico coadiuvato dal professor Bruno Angeretti. Da allora inizia una lunga gavetta che porta i ragazzi a suonare il loro repertorio –all’epoca costituito interamente da cover- sui molti palchi di Lombardia e Piemonte. L’arrivo di Francesco Gazzi (batteria) nel 2006, coincide con una vera svolta della band, che accantona definitivamente le cover e si dedica alla composizione di brani inediti. A suggellare nel concreto questa nuova tendenza, ci pensano i due EP “Memories & Fights” e “Something is Changing”, pubblicati online tre il 2008 e il 2009 e che –con le loro oltre mezzo milione di visualizzazioni- regalano ai Continual Drift la vetta della classifica “Top Rock Artists Italia” di MySpace. Ma è il 2011 l’anno davvero cruciale per la formazione sestese. Al basso arriva Manuel Bazzoni e il loro album di debutto “Reality” (prodotto da Tancredi Barbuscia al Green River Studio) vale alla band un contratto discografico con la Valery Records (Pino Scotto, The Fire, Trick or Treat). Ed è proprio il loro primo album “Reality” che i Continual Drift porteranno sul palco del Dea Beach. Disponibile da questo dicembre ai live della band, e dal prossimo gennaio nei negozi di dischi italiani ed europei, “Reality” è un disco organico e ben fatto. Undici brani di rock nudo e crudo, che prende e rielabora in modo originale le sonorità di quello d’oltreoceano, attraverso delle parti strumentali di grande impatto e una voce –quella di Michele Ponti- di rara bellezza (e che nel disco è stata registrata con l’aiuto di Oliviero “Olly” Riva, straordinario vocalist dei The Fire e degli Shandon). La scelta del titolo è –ovviamente- non casuale, e racchiude il senso e l’obiettivo del lavoro: raccontare la realtà. A farlo ci pensano prima di tutto i testi -tutti in inglese- che parlano –come dicono loro stessi – “della vita in un piccolo paese di provincia, delle storie d’amore, della voglia di trovare se stessi riscoprendosi attraverso la musica”. Di storie vere, insomma. Di quelle in cui è facile riconoscersi. Anche il sound del disco è stato creato e modulato al fine di risultare il più reale e vero possibile, attraverso il mixaggio analogico e la scelta di non inserire campioni elettronici. Un tema, quello della realtà, che viene ripreso anche dalle grafiche del disco. In copertina campeggia infatti un grande occhio, il cui iride è il frutto della fusione di quelle dei Continual Drift. Lo stesso simbolico occhio che i ragazzi hanno utilizzato per catturare la loro “realtà” quotidiana. Al dea Beach la band coglierà l’occasione per presentare ai concittadini il suo lavoro, e lo farà in un modo un po’ speciale. Attraverso degli arrangiamenti creati apposta per l’occasione, infatti, i Continual Drift proporranno i loro brani in una veste acustica che promette di regalare grandi emozioni. L’appuntamento è allora per martedì 13 dicembre al Dea Beach. Elisa Begni [email protected] DEA BEACH Via Cesare da Sesto, 2 Sesto Calende Ingresso 4 euro + consumazione “Open Day” al Teatro delle Arti con una strepitosa Angela Finocchiaro. L’intervista. GALLARATE, 12 dicembre 2011 – di SARA MAGNOLI – Genitori che avrebbero preferito restare figli e che non hanno mai fatto pace con i propri genitori. Genitori divorziati per i quali la scelta della scuola superiore per la propria figlia diventa una giornata massacrante. Ma, soprattutto, un momento per rinfacciarsi mancanze, per litigare, per discutere. Genitori allo sbando. Con i quali, però, alla fine, la figlia, ormai donna, svela di aver, lei sì, fatto pace. Un “Open day” attuale e ironico quello di Walter Fontana, per la regia di Ruggero Cara (produzione Paolo Guerra per Agidi), che martedì e mercoledì alle 21 porta sul palcoscenico del teatro delle Arti di Gallarate Angela Finocchiaro e Michele di Mauro. Ed è proprio Angela Finocchiaro, grandissima attrice che miscela in maniera eccezionale simpatia e bravura calandole in una quotidianità che te la fa sentire vicina, a parlarci di questo nuovo spettacolo che sarà in tournée fino ad aprile. “Uno spettacolo – svela – che nasce da una domanda: “Che cosa lasciamo ai nostri figli?” e che alla fine, in una sorta di ottimismo finale dove Beatrice, la figlia, supera i genitori, le fa dire che suo padre e sua madre erano disorientati. Li colloca in un periodo di disorientamento”. Che è dunque quello nostro. Un disorientamento trattato, appunto, con ironia, senza volerne fare analisi comportamentali. Ma che, nonostante tutto, porta a riflettere su tante cose. Ma dopo questo “tour de force” in un open day, anche se, in questo specifico caso, teatrale (senza dimenticare che di figli, reali, ne ha due, di cui una alle superiori), Angela Finocchiaro che consiglio darebbe ai genitori, soprattutto a quelli che in questo momento sono molto presi da una situazione analoga, visto l’avvicinarsi della scadenza per la scelta della scuola superiore? “Ah, mamma! – sospira – Non lo so. Nel senso che a volte mi piacerebbe pensare di più ai professori, soprattutto in questo momento in cui la scuola ha un ruolo forte come tempo lì trascorso dai nostri ragazzi. Ormai si contano sulle dita di una mano i professori che hanno un rapporto vivo, vitale, con i ragazzi, che li motivano. E mi piacerebbe che anche i professori fossero motivati, anche economicamente, perché loro hanno in mano le nuove generazioni e quindi hanno una responsabilità enorme, accanto alla famiglia”. Perché i ragazzi, quando sono motivati, danno tanto. “Penso ai loro tormenti adolescenziali – aggiunge Angela Finocchiaro -, per cui è importante trovare connessioni con i loro pensieri”. Un esempio? “Si dice che in età adolescenziale pensano solo ai ragazzi, alle ragazze, all’amore: beh, perché non trovare in tutta la nostra poesia un nesso con la loro vita, con la ,loro turbolenza di sentimenti di cui la letteratura è piena?”. È un piacere sentirla parlare. Anche quando, volutamente misteriosa, anticipa un suo progetto, suo e di qualcuno accanto a lei, per cui sta cercando di chiudere un film tutto al femminile. Grazie a qualcuno che “dia fiducia a un ruolo femminile a tutto tondo, senza che si sia sempre figlia di, moglie di, madre di, fidanzata di…” Anche se ammette che nel doppio ruolo di moglie e suocera in “Benvenuti al Nord”, che uscirà a breve, si è divertita parecchio. “Il cinema è quell’amore grande, corale, ogni giorno diverso – confida quando le chiediamo che cosa preferisce, lei che fa teatro, cinema, tv -. In ambiti come quello della televisione si corre più dietro al minutaggio. Fare cinema è bello, eccitante. Ma il mio grande amore resta il teatro, in cui si ha il tempo di esplorare. E una libertà che ti permette anche di stare con i tuoi ragazzi. Che per me è fondamentale”. Sara Magnoli [email protected] foto di Photomovie-Stylaz