Debutta con un sold-out il nuovo tour di J-Ax

Natale a tempo di rock al Legend 54
di Milano con raccolta fondi per
alluvionati del messinese.
Milano, 20 dicembre 2011- Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il
“MERRY CHRISTMAS CONCERT”. Mercoledì 21 dicembre, ore 21, il Legend 54 di
Milano ospiterà questo evento organizzato da “ULTRA COMUNICAZIONE” di Milano
e che si tiene ogni anno per beneficenza.
The Donkeys Forever
Quest’anno i fondi raccolti saranno destinati agli alluvionati di Messina. I
disastri che a fine novembre hanno colpito le province di Catanzaro e
Messina, hanno coinvolto, tra gli altri, il comune di Barcellona (ME), da cui
proviene anche uno degli artisti che si esibirà nella serata.
Parte dell’incasso sarà devoluta ad Arci Sicilia per il sostegno alla
popolazione vittima dell’alluvione. E’ possibile donare il proprio contributo
anche tramite conto corrente: IBAN IT 38 E 05018 04600 000000 140686 –
CAUSALE: RACCOLTA FONDI PER GLI ALLUVIONATI DEL MESSINESE. Oppure tramite
sms, il numero solidale Pro alluvionati Messina. È: 45590.
Oltre tre ore di musica, per compiere un viaggio con più tappe nei meandri
del rock. Dai gruppi più classici e che hanno segnato le origini, a quelli
più recenti, per ricoprire i gusti dei più giovani e dei più datati, ma col
solo scopo di far passare una bella serata a tutti.
A partire dagli “A Flower” con il loro tributo ai Genesis, per passare poi
all’adrenalina dei Red Hot Chili Peppers grazie ai “Back to LA”, ai Pearl Jam
con i “Citizen Dick” e per poi compiere un tuffo nel passato verso i Rolling
Stones e i Beatles, rispettivamente reinterpretati dai “Donkeys Forever” e
dai Les Beats.
Ce n’è per tutti i gusti e soprattutto c’è anche da dare una mano ai più
sfortunati a Messina, quindi per chi volesse e potesse l’appuntamento è per
domani sera al Legend 54, per uno speciale “Merry Christmas” a suon di Rock!
Elena Mameri
[email protected]
Info: www.ultraitaly.com
www.facebook.com/Legend54Official
www.arcisicilia.it
LEGEND 54
Via Enrico Fermi, 98. Superstrada Milano-Meda. MM3 Affori)
Ingresso: 10 euro
I Dualisma in concerto al Dea Beach
con tanta adrenalina rock.
Sesto Calende, 19 dicembre 2011– Domani sera, sul palco del Dea Beach,
approdano i Dualisma: quartetto musicale eclettico ed interessante. Il
progetto Dualisma nasce nel 2009 da un’idea di Roberto Banzi (voce e
chitarra), Alessio Fasolo (chitarra),
Massimo Allevi (basso) e Davide
Bertuzzo (batteria e percussioni), e
affonda le sue radici nella musica
–ovviamente- ma anche nella
letteratura. Un’influenza, questa,
esplicitata nell’introduzione del loro
primo album “In many different ways”in cui la band dona una lettura di
alcuni versi estratti dalla celebre
poesia “Dualismo” di Arrigo Boito
(manifesto del movimento letterario
della Scapigliatura Milanese). Un insolito e raffinato incipit, nel quale i
Dualisma si lanciano in una sentita dichiarazione d’amore per l’arte,
mettendo in chiaro la loro predilezione verso un’interpretazione manicheista
della stessa, e più in generale della vita. Inutile dire quanto profondo e
intricato sia l’animo dei Dualisma, che hanno saputo dare vita ad un
personalissimo sound; romantico, multiforme e comunicativo.
Frutto di questo lavoro personale e sonoro è il già citato “In many different
ways” -primo album della band- pubblicato nell’Aprile del 2010 dall’etichetta
Dedolor Records e che si avvale della prestigiosa collaborazione artistica e
manageriale di Dedo Lorenzi, fonico di grande esperienza nonché produttore di
“Nient’Altro che Madrigali”, disco d’esordio degli Io?Drama. il disco è una
fedele fotografia della band e delle sue capacità emotive e musicali,
passando attraverso singoli orecchiabili, arrivando fino a brani romantici e
struggenti, ma senza dimenticare anche una sfumatura sonora più esoterica e
misteriosa.
E proprio tutte queste emozioni e atmosfere musicali saranno il cuore dello
show che i Dualisma offriranno al pubblico del Dea Beach, martedì sera. Uno
show che saprà sicuramente entusiasmare e incantare.
Elisa Begni
[email protected]
DEA BEACH
Via Cesare da Sesto, 2
Sesto Calende
Ingresso 4 euro + consumazione
“Mi scappa da ridere” con Michelle
Hunziker e Mago Forest martedì al
Teatro di Varese.
Varese, 19 dicembre 2011– Domani sera al Teatro Apollonio di Varese (inizio
ore 21) arriva la disarmante e contagiosa simpatia di Michelle Hunziker,
accompagnata sul palco dal famoso comico Mago Forest, oltre ad un’ottima
compagnia di ballo. Tutto questo è “Mi scappa da ridere” , uno spettacolo
dove Michelle si racconta e racconta la sua vita come fosse una favola, in
chiave ironica, sempre col sorriso sulla
bocca. Sorriso che per lei non deve mancare
mai, per non prendersi mai troppo sul serio.
Michelle racconta la favola della sua vita.
Racconta i principali eventi che hanno caratterizzato la sua esistenza a
partire dalla sua infanzia, in un piccolo paesino della Svizzera tedesca,
di bambina affascinata dall’Italia, realtà esotica che vedeva attraverso la
televisione ed ascoltava attraverso la radio; ci parla delle sue vacanze al
mare in riviera romagnola e dei suoi primi amori estivi; descrive il suo
rapporto con la figlia Aurora, ormai adolescente, e di come sia difficile il
dialogo tra genitori e figli, soprattutto oggi quando di mezzo ci si mettono
internet, Facebook ed il mondo dei social network in generale.
Ricorda i suoi esordi, quando iniziò a lavorare a Milano a 17 anni come
modella, di quando fu scelta per la campagna pubblicitaria dell’intimo
della Roberta e di come, all’inizio, venisse ricordata e riconosciuta solo
per il suo “lato B”.
Conclude raccontandoci, con una nota nostalgica e malinconica, quello che è
stato il suo primo e più grande amore, quello per un cantante italiano di
periferia, il nostro Eros Ramazzotti, e come comunque nonostante tutto le
strade possano dividersi ma i sentimenti possano perdurare nel tempo.
La showgirl è accompagnata in questo percorso in modo virtuale, attraverso
delle videoproiezioni su maxischermo, dal Mago Forest, suo storico partner di
lavoro televisivo, che per l’occasione incarna Trupolo, il suo pupazzo di
pezza che l’ha accompagnata fino all’adolescenza, e che la riporta con la
memoria indietro nel tempo, intrecciando ed incastrando tra di loro i diversi
racconti.
La struttura dello spettacolo è quella di un one woman show, nel quale i
monologhi di Michelle e gli sketch a due con il pupazzo Trupolo, sono
intervallati da canto e ballo in stile musical.
Molto belle le scenografie, le luci e le coreografie, tra l’avveniristico e
atmosfere da Moulin Rouge. Non sempre del tutto convincenti i testi, talora
un po’ deboli e non particolarmente esilaranti; un buon risultato comunque
perla Hunzikerin termini di presenza scenica e nel rapportarsi al suo corpo
di ballo, per uno spettacolo ricco di spensieratezza ed allegria.
[email protected]
Ballandi Entertainment SpA presenta
Michelle Hunziker in
MI SCAPPA DA RIDERE
di Riccardo Cassini, Francesco Freyrie, Piero Guerrera, Michelle Hunziker e
Giampiero Solari
coreografie Bill Goodson
musiche Leonardo De Amicis
costumi Grazie Materia
impianto scenico e luci Marcello Jazzetti
regia video Cristina Redini
abiti di scena di Michelle Elisabetta Franchi Celyn b.
ideazione e realizzazione grafica SDB Stile di Bologna
regia Giampiero Solari
musicista in scena Davide Pistoni
corpo di ballo Dalila Frassanito, Giulia Federico, Martina Grilli, Giovanna
D’Angi, Francesca Nerozzi, Margherita Siesto
Sabato concerto natalizio con la
banda di Capolago.
Varese, 16 dicembre 2011-Appuntamento da non perdere, domani sera alle 21 e
15, con il concerto natalizio alla chiesa parrocchiale di Capolago, dove la
banda “Giuseppe Verdi” eseguirà il concerto di Natale. Nella splendida
atmosfera natalizia, la formazione
bandistica propone, per sabato 17
dicembre, il tradizionale concerto di
gala. Un’occasione, non solo per
scambiarci gli auguri, ma anche, per
trasmettere a tutti i fans segnali di
positività e felicità in un momento
delicato come questo. I brani
spazieranno da pezzi natalizi come “Tu
scendi dalle stelle”, passando per
delle novità come Mozart e Puccini,
senza dimenticare alcuni pezzi già
interpretati come “Moment For Morricone”. Il tutto sarà diretto dalla new
entry della banda, il maestro Giuliano Guarino. Un ragazzo giovane e carico
di entusiasmo, che si è messo in gioco per dare il suo prezioso contributo
alla nostra causa. In questo magnifico contesto non poteva mancare Loris
Baraldi. Il presentatore ufficiale dei nostri concerti cercherà, insieme alla
nostra musica, di creare un’atmosfera magica. Vi aspettiamo, in un ambiente
carico di positività, dove le nostre melodie accompagneranno i presenti in un
lungo viaggio musicale che terminerà con panettone e spumante per tutti. Un
modo semplice e naturale per augurarvi buone feste e sperare di vedervi
sempre più numerosi agli appuntamenti futuri. La banda ha anche bisogno di
voi.
Alessandro Pepe
www.bandacapolago.com
Il leggendario sassofonista Pharoah
Sanders e Rob Mazurek al Teatro
Manzoni.
Milano, 14 dicembre 2011-“Aperitivo in Concerto” apre il nuovo anno
presentando domani alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni di Milano (via
Manzoni, 42), una grande prima europea: il leggendario sassofonista Pharoah
Sanders, fra i principali eredi di John Coltrane, torna dopo molti anni a
Milano in una formazione assolutamente originale, guidata dal ben noto
cornettista e compositore Rob Mazurek, grande
protagonista della nuova scena musicale di
Chicago. Mazurek ha creato un gruppo con alcuni
componenti di due eccezionali formazioni oggi
attive nel campo dell’improvvisazione
contemporanea a Chicago e a São Paulo del
Brasile: Chicago Underground e São Paulo
Underground. Jazz modale, influenze
afrobrasiliane, be bop, neo bop ed elettronica si
incontrano per dare vita ad un quadro sonoro
affascinante, contro il quale si staglia
l’inconfondibile suono e l’ardente lirismo di
Sanders, musicista che a settantuno anni mostra
di sapersi mettere in gioco e di accettare la
sfida di misurarsi con musicisti più giovani e
dai trascorsi artistici diversi. Un evento
poetico, trascinante quanto inconsueto sino ad
oggi realizzatosi una volta sola, in Brasile: nel
mese di agosto 2010, Rob Mazurek ha infatti
riunito São Paulo Underground e Chicago Underground per due spettacoli con
Sanders al Ministero della Cultura del Brasile. Tale ensemble combina
sapientemente i “muri di suono” dei São Paulo Underground e l’inebriante mix
di innovative estrapolazioni acustiche dei Chicago Underground, integrate da
uso sapiente dell’elettronica.
La combinazione incarna un affascinante mix musicale che va dal ‘rumore
cosmico’ di Sun Ra ai ritmi e al fraseggio della samba, maracatu, rock, fino
alla tradizione del free jazz. Sanders e Mazurek “navigano” questo paesaggio
sonoro con lo sforzo di creare nuovi e dinamici “spirituals” moderni.
Caratterizzato da una combinazione di musicisti acclamati dalla critica, con
una grande esperienza di spettacoli dal vivo, questo ensemble rafforza il
concetto di “guarigione attraverso il suono”.
Prevendita
Biglietto € 12 + € 1 prevendita
Ridotto giovani fino a 26 anni € 8 + €1 prevendita
alla cassa del Teatro – 02 7636901 – Numero Verde 800-914350
Online:
www.aperitivoinconcerto.com
circuito Ticketone + Call Center 892.101
www.ticket.it
La vita di Karol Wojtyla al Teatro
Sociale di Busto Arsizio
Busto Arsizio (Va), 12 dicembre 2011 – Una casa privata, cinque attori, pochi
spettatori, una candela e qualche brano di Frédéric Chopin al pianoforte:
l’atmosfera, raccolta e suggestiva, del Teatro rapsodico clandestino di
Crocovia, fondato dal professor Mieczyslaw Kotlarczyk negli anni del nazismo,
rivivrà giovedì 15 dicembre 2011, alle ore 21.00, presso gli spazi del
ridotto «Luigi Pirandello», sala piccola del teatro Sociale di Busto Arsizio.
L’occasione è offerta dallo spettacolo «Vita di Karol (Il mio Wojtyla)»,
prodotto dallo stesso teatro Sociale e dall’associazione culturale
«Educarte».
L’appuntamento, inserito nel cartellone della
quinta edizione della stagione cittadina «BA
Teatro», vedrà salire sul palco Ambra Greta
Cajelli, Gerry Franceschini, Silvano Melia e
Mario Piciollo, sotto la regia di Delia Cajelli;
luci e fonica sono a cura di Maurizio «Billo»
Aspes.
Con questo nuovo omaggio del teatro Sociale alla figura del beato Giovanni
Paolo II, i riflettori saranno accesi su un aspetto intimo e ancora poco
approfondito della vita del pontefice polacco: la sua passione per il teatro,
«veicolo di un messaggio capace di esercitare un grande influsso su quanti vi
partecipano […], cattedra dalla quale si propone un insegnamento», grazie al
lavoro dell’«attore che vive personalmente sulla scena sentimenti di gioia o
di dolore, di tristezza o di letizia», comunicandoli allo «spettatore, che ne
rimane sempre in qualche modo influenzato, impressionato o addirittura
trasformato».
La vicenda di Karol Wojtyla, «attore di Dio», è strettamente legata alla
storia, romantica e avventurosa, del Teatro rapsodico clandestino di
Cracovia, conosciuto anche come «teatro delle catacombe», perché recitato in
clandestinità, per pochi «iniziati» e con il costante timore di una retata
nazista. Un modo di recitare, questo, legato al culto della «parola viva»,
nel quale si cessava di far uso di sipario e palcoscenico tradizionale,
nonché di scenografie, costumi e trucco, per dare spazio prioritario alle
rime e al ritmo di un’opera teatrale.
Questa esperienza -ripercorsa in scena attraverso le parole di due amiche e
compagne di palcoscenico, Danuta Mickalowska e Halina Kròlikiewicz- segnò
profondamente la gioventù di Karol Wojtyla: nacquero in quegli anni
spettacoli come «La bottega dell’orefice», «Fratello del nostro Dio» e
«Giobbe», che rivelano un talento capace di esprimere poeticamente i più
profondi concetti di carattere teologico e filosofico. La passione del futuro
papa Giovanni Paolo II, allora studente di filologia polacca all’Università
Jaghellonica di Cracovia, non si limitò, però, alla sola stesura di commedie
e drammi: Karol Wojtyla -lo si evince da testi autobiografici come «Dono e
mistero nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio» (1996) e
«Alzatevi, andiamo! » (2004) – sperimentò e visse in prima persona tutte le
componenti del teatro, esercitando i ruoli di voce recitante, attore, regista
e, persino, critico teatrale per il settimanale «Tygodnik Powszechny», dove
scrisse dal 1959 al 1961, quando era già sacerdote, con lo pseudonimo di
Andrzej Jawien.
I dettami del Teatro rapsodico clandestino, nel quale gestualità e
scenografie erano ridotte all’essenziale, segneranno lo snodarsi dell’intero
spettacolo, durante il quale verrà proposto anche un itinerario evocativo
attraverso l’ampia produzione poetica di papa Giovanni Paolo II, soprattutto
quella legata ai temi del lavoro, della multiculturalità e della fede, con
opere come «Il negro» (1962) e «La cava di pietra» (1956), sull’esperienza
vissuta da Wojtyla alla miniera di Zakrzowek. In apertura di serata verrà,
inoltre, proposto un ampio stralcio delle «Meditazioni sulla Genesi», una
sezione del «Trittico romano», nella quale il pontefice si ferma in
contemplazione sulla soglia della Cappella Sistina ed elogia l’opera di
Michelangelo che, attraverso una «ricchezza affluente di colori», ha saputo
tradurre in visione concreta quello stupore che vive ed esiste nell’atto
straordinario della Creazione. La poesia, redatta durante un soggiorno nella
residenza estiva di Castelgandolfo e presentata dagli attori del teatro
Sociale anche attraverso uno scenografico allestimento, si chiude con un
passo intenso, nella quale Wojtyla si rivolge con chiarezza ed estrema
serenità ai cardinali del Conclave successivo alla sua morte, auspicando che
essi vengano illuminati e guidati dalla luce e dalla trasparenza delle
immagini affrescate.
Non mancherà, infine, un accenno alla figura di una delle amiche più care di
Karol Wojtyla: Wanda Poltawska, una delle ultime reduci viventi degli
esperimenti dei medici nazisti nel campo di concentramento di Ravensbrück,la
cui storia sarà al centro anche dello spettacolo «Chi è di voi Wanda? (I
coniglietti di Ravensbrück)», proposto in occasione della Giornata della
memoria 2012.
Il costo del biglietto è fissato ad euro 16,00 per l’intero ed euro 12,00 per
il ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari,
associati Cisl Scuola, Cral, biblioteche e dopolavoro con minimo dieci
persone. Il botteghino del teatro Sociale, ubicato presso gli uffici di
piazza Plebiscito 8, è aperto nelle giornate di mercoledì e venerdì, dalle
16.00 alle 18.00, e il sabato, dalle 10.00 alle 12.00. E’, inoltre, possibile
riservare i propri posti, chiamando il numero 0331.679000, tutti i giorni
feriali, secondo il seguente orario: lunedì, martedì e giovedì, dalle 9.30
alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00; mercoledì e venerdì, dalle 9.30 alle
12.00.
Concerto dei Continual Drift per i
martedì rock al Dea Beach di Sesto
Calende.
Sesto Calende, 12 dicembre 2011-Un altro martedì sera all’insegna della
grande musica, al Dea Beach di Sesto Calende. Sul palco i Continual Drift,
formazione sestese che ha tutte le carte in regola per farvi passare una
serata davvero indimenticabile.
E’ il 2002 quando -gli allora quattordicenniMichele Ponti (voce e chitarra) ed Edoardo
Besozzi (chitarra), danno vita alla band
nell’ambito di un progetto musicale scolastico
coadiuvato dal professor Bruno Angeretti. Da
allora inizia una lunga gavetta che porta i
ragazzi a suonare il loro repertorio –all’epoca
costituito interamente da cover- sui molti palchi
di Lombardia e Piemonte. L’arrivo di Francesco
Gazzi (batteria) nel 2006, coincide con una vera
svolta della band, che accantona definitivamente
le cover e si dedica alla composizione di brani
inediti. A suggellare nel concreto questa nuova
tendenza, ci pensano i due EP “Memories & Fights”
e “Something is Changing”, pubblicati online tre
il 2008 e il 2009 e che –con le loro oltre mezzo
milione di visualizzazioni- regalano ai Continual
Drift la vetta della classifica “Top Rock Artists
Italia” di MySpace. Ma è il 2011 l’anno davvero cruciale per la formazione
sestese. Al basso arriva Manuel Bazzoni e il loro album di debutto “Reality”
(prodotto da Tancredi Barbuscia al Green River Studio) vale alla band un
contratto discografico con la Valery Records (Pino Scotto, The Fire, Trick or
Treat).
Ed è proprio il loro primo album “Reality” che i Continual Drift porteranno
sul palco del Dea Beach. Disponibile da questo dicembre ai live della band, e
dal prossimo gennaio nei negozi di dischi italiani ed europei, “Reality” è un
disco organico e ben fatto. Undici brani di rock nudo e crudo, che prende e
rielabora in modo originale le sonorità di quello d’oltreoceano, attraverso
delle parti strumentali di grande impatto e una voce –quella di Michele
Ponti- di rara bellezza (e che nel disco è stata registrata con l’aiuto di
Oliviero “Olly” Riva, straordinario vocalist dei The Fire e degli Shandon).
La scelta del titolo è –ovviamente- non casuale, e racchiude il senso e
l’obiettivo del lavoro: raccontare la realtà. A farlo ci pensano prima di
tutto i testi -tutti in inglese- che parlano –come dicono loro stessi –
“della vita in un piccolo paese di provincia, delle storie d’amore, della
voglia di trovare se stessi riscoprendosi attraverso la musica”. Di storie
vere, insomma. Di quelle in cui è facile riconoscersi. Anche il sound del
disco è stato creato e modulato al fine di risultare il più reale e vero
possibile, attraverso il mixaggio analogico e la scelta di non inserire
campioni elettronici. Un tema, quello della realtà, che viene ripreso anche
dalle grafiche del disco. In copertina campeggia infatti un grande occhio, il
cui iride è il frutto della fusione di quelle dei Continual Drift. Lo stesso
simbolico occhio che i ragazzi hanno utilizzato per catturare la loro
“realtà” quotidiana. Al dea Beach la band coglierà l’occasione per presentare
ai concittadini il suo lavoro, e lo farà in un modo un po’ speciale.
Attraverso degli arrangiamenti creati apposta per l’occasione, infatti, i
Continual Drift proporranno i loro brani in una veste acustica che promette
di regalare grandi emozioni.
L’appuntamento è allora per martedì 13 dicembre al Dea Beach.
Elisa Begni
[email protected]
DEA BEACH
Via Cesare da Sesto, 2
Sesto Calende
Ingresso 4 euro + consumazione
“Open Day” al Teatro delle Arti con
una strepitosa Angela Finocchiaro.
L’intervista.
GALLARATE, 12 dicembre 2011 – di SARA MAGNOLI –
Genitori che avrebbero preferito restare figli e che non hanno mai fatto pace
con i propri genitori.
Genitori divorziati per i quali la scelta della
scuola superiore per la propria figlia diventa
una giornata massacrante. Ma, soprattutto, un
momento per rinfacciarsi mancanze, per litigare,
per discutere.
Genitori allo sbando. Con i quali, però, alla fine, la figlia, ormai donna,
svela di aver, lei sì, fatto pace.
Un “Open day” attuale e ironico quello di Walter Fontana, per la regia di
Ruggero Cara (produzione Paolo Guerra per Agidi), che martedì e mercoledì
alle 21 porta sul palcoscenico del teatro delle Arti di Gallarate Angela
Finocchiaro e Michele di Mauro.
Ed è proprio Angela Finocchiaro, grandissima attrice che miscela in maniera
eccezionale simpatia e bravura calandole in una quotidianità che te la fa
sentire vicina, a parlarci di questo nuovo spettacolo che sarà in tournée
fino ad aprile.
“Uno spettacolo – svela – che nasce da una domanda: “Che cosa lasciamo ai
nostri figli?” e che alla fine, in una sorta di ottimismo finale dove
Beatrice, la figlia, supera i genitori, le fa dire che suo padre e sua madre
erano disorientati. Li colloca in un periodo di disorientamento”.
Che è dunque quello nostro. Un disorientamento trattato, appunto, con ironia,
senza volerne fare analisi comportamentali. Ma che, nonostante tutto, porta a
riflettere su tante cose.
Ma dopo questo “tour de force” in un open day, anche se, in questo specifico
caso, teatrale (senza dimenticare che di figli, reali, ne ha due, di cui una
alle superiori), Angela Finocchiaro che consiglio darebbe ai genitori,
soprattutto a quelli che in questo momento sono molto presi da una situazione
analoga, visto l’avvicinarsi della scadenza per la scelta della scuola
superiore?
“Ah, mamma! – sospira – Non lo so. Nel senso che a volte mi piacerebbe
pensare di più ai professori, soprattutto in questo momento in cui la scuola
ha un ruolo forte come tempo lì trascorso dai nostri ragazzi. Ormai si
contano sulle dita di una mano i professori che hanno un rapporto vivo,
vitale, con i ragazzi, che li motivano. E mi piacerebbe che anche i
professori fossero motivati, anche economicamente, perché loro hanno in mano
le nuove generazioni e quindi hanno una responsabilità enorme, accanto alla
famiglia”. Perché i ragazzi, quando sono motivati, danno tanto. “Penso ai
loro tormenti adolescenziali – aggiunge Angela Finocchiaro -, per cui è
importante trovare connessioni con i loro pensieri”. Un esempio? “Si dice che
in età adolescenziale pensano solo ai ragazzi, alle ragazze, all’amore: beh,
perché non trovare in tutta la nostra poesia un nesso con la loro vita, con
la ,loro turbolenza di sentimenti di cui la letteratura è piena?”.
È un piacere sentirla parlare. Anche quando, volutamente misteriosa, anticipa
un suo progetto, suo e di qualcuno accanto a lei, per cui sta cercando di
chiudere un film tutto al femminile. Grazie a qualcuno che “dia fiducia a un
ruolo femminile a tutto tondo, senza che si sia sempre figlia di, moglie di,
madre di, fidanzata di…” Anche se ammette che nel doppio ruolo di moglie e
suocera in “Benvenuti al Nord”, che uscirà a breve, si è divertita parecchio.
“Il cinema è quell’amore grande, corale, ogni giorno diverso – confida quando
le chiediamo che cosa preferisce, lei che fa teatro, cinema, tv -. In ambiti
come quello della televisione si corre più dietro al minutaggio. Fare cinema
è bello, eccitante. Ma il mio grande amore resta il teatro, in cui si ha il
tempo di esplorare. E una libertà che ti permette anche di stare con i tuoi
ragazzi. Che per me è fondamentale”.
Sara Magnoli
[email protected]
foto di Photomovie-Stylaz