APPUNTI di ANATOMIA e FISIOLOGIA UMANA Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra I tessuti Pagina 1 di 4 1 . Tessuti Generalità e classificazione I tessuti nascono dall’unione di cellule che si associano e specializzano per svolgere una particolare funzione. I tessuti principali sono 4: Tessuto Epiteliare: con funzione di protezione, filtrazione, assorbimento, trasporto e sensoriale Tessuto Connettivo: offre supporto strutturale, nutrizionale e di collegamento Tessuto Muscolare: specializzato per generare forza contrattile allo scopo di produrre un movimento attivo. Tessuto Nervoso: specializzato per generare impulsi elettrici e condurre informazioni Formazione di tessuti La vita di un organismo inizia con la fecondazione: il processo di fusione del gamete maschile (spermatozoo) con quello femminile (uovo). Da qui si origina lo zigote, una cellula diploide a 46 cromosomi che andrà incontro ad un processo detto di segmentazione che prevede una serie di divisioni mitotiche. Lo zigote si trasformerà così dapprima in un ammasso uniforme di cellule detto morula che dopo circa una settimana raggiungerà lo stadio di blastula, cavo internamente. Segue un ripiegamento dello strato cellulare verso l’interno, una introflessione che fa assumere alla blastula la forma di un sacco a doppia parete. Si passa così dallo stadio di blastula a quello di gastrula. Tale nome sta ad indicare che è comparsa una cavità, un intestino primitivo che si apre all’esterno mediante un’apertura detta blastoporo precursore del successivo ano. APPUNTI di ANATOMIA e FISIOLOGIA UMANA Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra I tessuti Pagina 2 di 4 Agli strati cellulari sono stati attribuiti nomi diversi: - quello esterno è detto ectoderma - l’ interno endoderma - mesoderma quello interposto. Da questi strati o «foglietti embrionali» deriveranno poi, in ordinata sequenza, tutti i tessuti, organi ed apparati. Dall’ Ectoderma→ La maggior parte degli epiteli, l’epidermide e il tessuto nervoso. Dal Mesoderma→ Tessuto connettivo, muscolare, il sistema vascolare e urogenitale. Dal Endoderma → Epiteli dell’apparato digerente e respiratorio ed epiteli ghiandolari 2 . Tessuto epiteliale Il tessuto epiteliale ha origine da tutti e tre i foglietti embrionali, ad esempio dall’ectoderma deriva l’epidermide, lo strato esterno della cute, dal mesoderma derivano le cavità sierose (esempio cavità intrapleurica) e l’endotelio, cioè il tessuto di rivestimento dei vasi sanguigni e linfatici, dall’endoderma derivano vari tratti dell’apparato digerente. Caratteristiche Il tessuto epiteliale è localizzato sulle superfici interne ed esterne del corpo. E’ caratterizzato da: Cellularità: gli epiteli hanno scarsissima presenza di matrice extracellulare. Sono costituiti da cellule saldamente legate fra loro per mezzo di giunzioni cellulari. Ancoraggio: le cellule epiteliali poggiano su una sottile lamina (o membrana basale) composta da proteine della matrice extracellulare che funge da interfaccia tra l’epitelio e il sottostante connettivo. Avascoralità: l’epitelio è l’unico tessuto che non presenta vasi sanguigni. Il nutrimento arriva dal sottostante connettivo che diffonde da cellula a cellula attraverso scambi con le superfici apicale e basale. Polarità cellulare: una caratteristica morfofunzionale tipica degli epiteli. E’ dovuta alla distribuzione asimmetrica degli organelli citoplasmatici. E’ quindi possibile distinguere due domini strutturalmente e funzionalmente diversi: - Dominio basale: rivolto verso la membrana basale e i sottostanti tessuti di sostegno. - Donimio apicale: che si affaccia verso l’esterno o la superficie esposta. Rigenerazione: le cellule epiteliali danneggiate o perse in superficie sono continuamente rimpiazzate. APPUNTI di ANATOMIA e FISIOLOGIA UMANA Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra I tessuti Pagina 3 di 4 Giunzioni tra cellule Le cellule del tessuto epiteliale sono separate tra loro da un sottile interstizio di 10-30 nm. Le giunzioni tra le cellule hanno il compito di mantenerle strettamente unite secondo modalità diverse che le distinguono in: • • • occludenti (tight junction): adesione impermeabile aderenti (zonula adhaerens o desmosoma): adesione tra cellule comunicanti (gap junction): canali tra le membrane cellulari per far comunicare le cellule tra di loro GIUNZIONI OCCLUDENTI Sono date dalla fusione parziale della componente lipidica di 2 membrane adiacenti tramite proteine transmembrana che funzionano come “punti di sutura”. Le parti fuse non sono associate a elementi del citoscheletro. In tal modo bloccano il passaggio di molecole tra cellule adiacenti e non lasciano alcuno spazio tra le membrane. GIUNZIONI ADERENTI Queste giunzioni uniscono cellule adiacenti senza impedire il passaggio nello spazio extracellulare. Sono ancorate al citoscheletro unendo cellule diverse che possono funzionare come un’unità meccanica unica. Esempi sono costituiti dai desmosomi che rappresentano i sistemi di giunzione più diffusi e i più complessi. Particolarmente numerosi dell’epidermide dove sono stati osservati per la prima volta. A livello del desmosoma, subito al di sotto della membrana plasmatica si trova una regione citoplasmatica particolarmente densa denominata piastra di attacco, a cui sono legati filamenti intermedi di cheratina. GIUNZIONI COMUNICANTI Costituiscono un passaggio aperto attraverso cui ioni e piccole molecole passano da una cellula all'altra. Le gap-junctions sono presenti, ad esempio, nel tessuto cardiaco e servono a far diffondere, rapidamente, gli ioni che servono per la contrazione muscolare. Strutturalmente sono formate da due membrane affiancate, separate da uno spazio intercellulare. Subunità poligonali chiamate connessoni formate da proteine trans membrana permettono attraverso cavità interne la comunicazione citoplasmatica tra le cellule APPUNTI di ANATOMIA e FISIOLOGIA UMANA Prof.ssa Patrizia Moscatelli Liceo Scientifico Statale Vito Volterra I tessuti Pagina 4 di 4 Funzioni La morfologia di questo tessuto e l’organizzazione cellulare compatta e continua determina la funzione caratterizzante che è quella di protezione nei riguardi dei tessuti sottostanti da parte di sollecitazione meccaniche, chimiche o fisiche e da eventuali invasioni microbiche. Gli epiteli inoltre garantiscono la filtrazione e l’assorbimento (come avviene nell’intestino e nel rene) nonché il trasporto di varie sostanze chimiche. Garantiscono anche la secrezione (tipiche dell’epitelio ghiandolare), l’ escrezione e hanno funzione sensoriale qualora siano provvisti di terminazioni nervose per la risposta a stimoli. In base alla funzione che svolgono possono essere suddivisi in : EPITELI DI RIVESTIMENTO EPITELI VARIAMENTE MODIFICATI EPITELI SECERNENTI O GHIANDOLARI