Minerali e non solo - CINZIA DE VENDICTIS by SiparioWeb

Minerali e non solo
I minerali nutrizionali sono di fondamentale importanza per la funzionalità del Sistema Nervoso Centrale e
Periferico, del Sistema Nervoso Autonomo (Simpatico e Parasimpatico), del Sistema Endocrino e per la
maggior parte dei processi metabolici organici. Nell’organismo umano avvengono circa 100.000 reazioni al
secondo controllate a bassa energia, da molecole biocatalizzatrici chiamate Enzimi (3/5000 per ogni cellula
organica) che per funzionare adeguatamente necessitano della presenza dei minerali i quali, anche se
rappresentano non più del 4% della composizione corporea, hanno un'azione fondamentale quali parte di
enzimi, regolatori dei segnali intra-cellulari, costituenti di tessuti; Zinco, Magnesio, Ferro sono i cofattori più
presenti nei sistemi enzimatici. L’azione catalizzatrice è in grado di produrre una accelerazione di migliaia di
miliardi di volte della reazione chimica enzimatica; una carenza di minerali o la presenza di minerali tossici,
provoca un rallentamento di pari valore, la funzione enzimatica viene disturbata e, nel tempo, si estingue.
Ciascun enzima si caratterizza per lo stretto rapporto che lo lega a uno o più ioni minerali (es. 500 enzimi
dipendono dal magnesio), in carenza del minerale vengano inattivati parzialmente o totalmente provocando
l’insorgere di sintomi sub-clinici e di patologie in qualche distretto organico. Di solito, uno squilibrio minerale
è presente in presenza di una malattia, ma soprattutto, è rilevabile molto prima della comparsa dei sintomi e
segni clinici della malattia stessa.
Oggi, raggiunto un notevole miglioramento delle condizioni sociali e igieniche, sono soprattutto le necessità
di un consumismo sfrenato e l’esasperata tecnologia alimentare, a rendere il cibo povero di principi nutritivi e
ricco di sostanze tossiche. L’inquinamento ambientale sempre più presente nell'ambiente delle grandi città:
Fumo di sigaretta (Cadmio), Vernici o pitture (Piombo), Oli idrogenati (Nickel), Deodoranti (Alluminio),
Cosmetici (Piombo), Utensili da cucina e pentole (Rame e alluminio) è causa di carenza.
La meccanizzazione, il progressivo impoverimento dei terreni fertilizzati chimicamente e ipersfruttati con
conseguente crollo dei valori nutrizionali, l’inquinamento da metalli pesanti e l’eccessivo uso di prodotti
farmaceutici e di sostanze chimiche (es. solfiti nella frutta) in un’agricoltura intensiva non reintegratrice fanno
il resto.
L’eccessiva assunzione di cibi raffinati, alcool e grassi, le diete maniacali causano uno sbilanciamento
minerale che provoca, fra l’altro: iperattività infantile, depressione, disturbi metabolici (obesità, forme
artritiche, diabete) ed endocrinologici (sterilità, sindrome premestruale, patologie estrogenodipendenti).
Alcuni Esempi:
- Sterilizzazione del latte: riduzione del 20% delle vit. B6 e B12 (combatte l’anemia perniciosa ed è
diminuita nell’Alzheimer)
- I vegetali risentono di fertilizzanti e pesticidi; la frutta, colta acerba e lasciata maturare nei silos e in frigo,
perde vitamine (es. nelle arance la vit.C scenda da da 100 mg. a 4 mg.)
- Le carni, trattate con antibiotici e ormoni, presentano concentrazioni di nitrosammine legate ai
fertilizzanti utilizzati nei pascoli
- I carboidrati troppo raffinati sono privi di principi attivi: Pane bianco e cibi iperraffinati sono privi di
vitamina A e Cromo che controlla l’ingresso dell’insulina nelle cellule
- La margarina non contiene vit.A nè vit.D; ma ac. grassi trans (ac. linoleico) derivati dalla idrogenazione
degli ac. grassi (anche le merendine). La carenza di vitamina D provoca un aumento della % di cancro
polmonare
- Ac. Folico (vit.B9): distrutto dalla lavorazione del cibo (macinatura del grano) è l’avitaminosi più diffusa
- Gli oli di semi sono colorati ed estratti con solventi chimici
- Riboflavina (vit. B2): indispensabile per l’utilizzo delle altre vitamine del gruppo B, è diminuita negli
anziani (fissurazioni degli angoli della bocca)
- I formaggi fusi sono ottenuti per fusione a caldo con sali di fusione; gli acidi grassi sono perciò trans
- Il pesce è ricco di inquinanti presenti nelle acque: es. mercurio e piombo
- I processi di inscatolamento e confezionamento, pur migliorati rispetto al passato, presentano problemi
legati all’alluminio e a una perdita di vit. A
Stress fisici o emozionali possono svuotare l'organismo di molte sostanze nutritive e ridurre la capacità di
assorbire e utilizzare molti nutrienti.
L'assunzione eccessiva di farmaci impoverisce le riserve di minerali dell'organismo o aumenta i livelli di
metalli tossici: DIURETICI - ANTIACIDI - SALICILATI (Aspirina) e ANTICONCEZIONALI ORALI.
Negli ultimi anni poi si è riscontrato un progressivo aumento di patologie da eccesso di alcuni minerali
essenziali dovuto all’eccessiva supplementazione con prodotti polivitaminici - mineralici.
È ormai documentata l'importanza di un minerale come lo zinco nel controllo dei fenomeni connessi all’
invecchiamento sul piano neurologico, endocrino, e del prolungamento delle funzioni vitali. Ma non si può
assumere zinco senza un adeguato controllo, perché il suo eccesso può determinare effetti addirittura
contrari a quelli cercati.
L'importante equilibrio del sistema immunitario è mantenuto anche da un corretto bilancio minerale e
patologie come la cataratta sono oggi prevenibili con una corretta introduzione dei minerali e delle vitamine
che contrastano la sua insorgenza.
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Le relazioni che legano l'equilibrio dei lipidi organici, della produzione di colesterolo e della ipertensione
arteriosa, sono determinate anche dalla interazione tra alcuni minerali, come rame e vitamina C;
l'invecchiamento vascolare può essere rallentato dalla vitamina A e dallo zinco.
La carenza di selenio può determinare disfunzioni cardiache aspecifiche ma gravi; il rapporto tra iodio e
selenio accentua i fenomeni artritici.
Molti dati esistono sul rapporto tra cromo e i livelli glicemici e insulinici perciò il trattamento corretto di una
forma iperglicemica non può prescindere da una valutazione di questi equilibri minerali.
L’organismo non tollera infatti né carenze né eccessi minerali; quando sono presenti degli squilibri, se questi
sono causati da fattori alimentari, potranno essere impostate misure dietetiche o diversamente si
imposteranno correzioni attraverso terapie integrative. Nel caso gli eccessi o le carenze minerali fossero
valutati come l'espressione del cattivo funzionamento di una o più ghiandole, la terapia sarà mirata al
ripristino della loro funzionalità.
CEFALEA: alta percentuale di metalli tossici: Piombo o Mercurio o alto tasso di Ferro o di Manganese.
Zinco e Cadmio: cruciali nella cura dell'ipertensione; lo zinco riduce gli effetti dannosi del cadmio e del
mercurio; il ferro riduce la tossicità del piombo e del mercurio; il calcio elimina i dannosi effetti del piombo.
I minerali presenti nel nostro organismo si differenziano per la quantità, ma anche per le diverse funzioni che
svolgono.
Minerali come calcio, magnesio,fosforo, sono presenti in quantità relativamente grandi e partecipano alla
costruzione dello stesso organismo; sono perciò chiamati minerali plastici ( macrominerali o macroelementi).
Ossa e denti, ad esempio, sono formate da questi tre minerali, che ne costituiscono la parte fondamentale e
si rinnovano continuamente.
CALCIO: il minerale più rappresentato nell'organismo (ossa e denti) mentre una piccola parte circola nel
sangue. La sua carenza provoca l’insonnia di 1° tipo (difficoltà ad addormentarsi), i crampi muscolari notturni
ai polpacci e a riposo, uno squilibrio nel rapporto fosforo/magnesio/calcio provoca tendenza alla ipoglicemia,
squilibri ormonali e Osteoporosi. Tanti psicofarmaci potrebbero essere risparmiati perché una carenza di
calcio comporta, tra l’altro, paure, turbe emozionali, ansia, tachicardia, apprensione, ecc.
Può succedere che una dieta ricca di calcio ci riservi esclusivamente obesità, cellulite, svogliatezza, perdita
dei capelli, rughe, disturbi circolatori, stitichezza, allergie, osteoporosi, ecc. Ci accorgiamo che nonostante
una regolare quantità di calcio siamo tormentati da dolori ossei e nonostante l'abbondanza di fosforo
spendiamo capitali dal dentista. Una dieta ricca di calcio sembra inibire la possibilità di assorbire piombo.
accumulo di Calcio: ipotiroidismo latente con aumento del peso corporeo.
CROMO: gli vengono attribuite tre importanti funzioni. Prima funzione - regolazione degli zuccheri nel
sangue: il GTF (fattore di tolleranza al glucosio), forma organica di cromo trivalente, è necessario ai recettori
per l’insulina siti sulla membrana cellulare assieme al vettore ematico dell’insulina; entrambi sono assenti nei
carboidrati raffinati. La carenza di cromo disturba questa funzione facilitando l’insorgere del diabete e un
accumulo di trigliceridi.
Seconda funzione - riduzione delle placche ateromasiche delle arterie: sembra che il cromo abbia addirittura
la proprietà di scioglierle e protezione dall'insorgenza di diabete o di iperglicemie pre-diabetiche. Questa
attività sembra essere aumentata sinergicamente dal magnesio mentre è contrastata da alti livelli di rame.
Terza funzione - potenziamento dell'azione anticorpale (diminuzione dei livelli serici di cromo in caso di
infiammazione) probabilmente perché viene sequestrato dal sistema immunitario per aumentarne e
modularne l'attività.
L’assorbimento intestinale è molto difficoltoso, la raffinazione dei cibi e la scarsità nei terreni e nelle acque
non consentono un apporto sufficiente, da ciò la necessità di una integrazione dietetica.
FERRO: Fondamentale è la sua presenza nell'emoglobina, è indispensabile alla sintesi del DNA; per questo
il fabbisogno è più forte negli organismi in crescita (infanzia, adolescenza, donne in gravidanza e durante
l'allattamento, emorragie, mestruazioni se il ciclo è frequente e abbondante).
La sua carenza predispone alle infezioni batteriche. La percentuale di assorbimento aumenta grazie alla
vitamina C, vitamine B, acido folico, cobalto, rame, acido cloridrico e alla presenza nella dieta di proteine
animali (il ferro presente nei vegetali è molto meno disponibile). Al contrario l'assorbimento del ferro viene
ostacolato dall’ eccessiva assunzione di tè, caffè, antiacidi e fitati, presenti nei cereali. Il più importante
effetto della carenza di ferro è l'anemia, che si manifesta clinicamente con affaticamento, cefalea, vertigini,
alterazione del ritmo cardiaco, febbricola, sintomi a carico della pelle e delle unghie e irregolarità mestruali.
L’eccesso di ferro provoca emosiderosi, il ferro si deposita soprattutto nel fegato, nella milza e nel pancreas,
di cui provoca alterazioni strutturali e gravi danni. Emicrania, infezioni batteriche ricorrenti, iperattività e
aggressività sono possibili segni di accumulo di ferro. L'assunzione eccessiva di FERRO può provocare
sintomi quali l'artrite, l'ipertensione, la cefalea muscolotensiva e le vertigini.
FOSFORO: legato alla produzione di energia, è inoltre coinvolto nella formazione delle ossa, dei denti e dei
fosfolipidi indispensabili al corretto funzionamento del sistema nervoso. Entra nella costruzione della
membrana cellulare ma un suo eccesso può sbilanciare il rapporto tra calcio e fosforo. A livello intestinale il
fosforo può entrare in competizione con l'assorbimento di altri minerali, meno "dotati" in tal senso. L’eccesso
di fosforo si manifesta con eccitazione mentale, inquietudine, ansia, facile stancabilità, insonnia. La carenza
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di fosforo si manifesta invece con problemi legati alla crescita dei denti e delle ossa, depressione, tendenza
alla degenerazione cellulare e anemia.
IODIO: dobbiamo introdurlo quotidianamente perché non siamo in grado di immagazzinarlo. Gli effetti della
sua carenza sul funzionamento della tiroide vengono raggruppati con il termine IDD (Iodine Deficiency
Disorders) e sono visibili a tutti gli stadi dello sviluppo umano e sono ritenuti un fondamentale problema di
salute pubblica. L'OMS in tutto il mondo ha sollecitato e proposto l'attuazione di piani integrativi diffusi per
evitare la carenza di iodio che colpiva, e colpisce in parte ancora, intere popolazioni.
MAGNESIO: ruolo fondamentale è quello legato alla produzione di energia, insieme a calcio e fosforo. La
sua maldistribuzione può essere conseguenza di stress cronico o insufficienza renale.
Un eccesso indica un’alterazione del rapporto calcio/fosforo (formazione di tessuto osseo non
sufficientemente compatto e di calcoli renali), ipercolesterolemia e ipertensione. La sua carenza provoca
spasmi carpopedali, crampi dopo esercizio fisico (muro dei 35 Km), l’insonnia di tipo 2° (caratterizzata da
frequenti risvegli), irritabilità, depressione, convulsioni, fenomeni artrosici di colonna e grandi articolazioni,
traspirazione eccessiva, forte odore corporeo. È contenuto soprattutto nelle ossa e nei denti (70%), una
minima parte è ionizzata, quindi biodisponibile per le attività di catalizzazione.
La simultanea carenza di Magnesio, Vit. B6, Zinco, Molibdeno può causare l’impotenza maschile. In
particolare la carenza di zinco provoca uno sperma poco mobile, spesso sterile, carenza di androgeni,
progesterone, ormoni corticosteroidi, ipertrofia prostatica.
MANGANESE: necessario per produrre insulina e per il suo trasporto per via ematica, regola la sintesi del
colesterolo, del tessuto connettivo e cartilagineo, attraverso la catalizzazione dell'enzima superossidodismutasi attiva la difesa dai radicali liberi. La sua carenza provoca perdita del desiderio sessuale, deficit
spermatico, degenerazione dei condotti seminali, artrosi, artriti, ipocolesterolemia, iperglicemie e infezioni
ricorrenti. Il suo assorbimento e la sua eliminazione sono fortemente dipendenti dall'apporto alimentare (è
scarso nei cereali raffinati). Eventuali carenze di manganese, rame e zinco sono presenti nelle patologie da
cattiva efficienza del sistema immunitario (vitiligine); manganese, rame, cromo, Vit.B provocano insufficiente
metabolismo dei carboidrati e formazione della forfora. Molte allergie sono causate da una deplezione di
manganese.
POTASSIO: coinvolto nella produzione energetica, sintesi proteica, controllo del ritmo cardiaco e del tono
muscolare, controllo della pressione arteriosa. Gli sforzi muscolari determinano una diminuzione temporanea
di potassio, perciò è opportuno assumere integratori potassici, o frullati di arance, pompelmi e banane, prima
o durante sforzi prolungati. Altre cause di perdita di potassio sono: diuretici, diarrea, vomito, cibi molto salati,
terapie cortisoniche, diabete, ipertensione, malattie del colon e del fegato, l'ingestione costante e
abbondante di bevande alcoliche. L'eccesso di potassio si ritrova nell'insufficienza renale in relazione a
problemi tiroidei di carattere funzionale.
RAME: attivatore di enzimi: catecolamine surrenali, dopamina b-idrossilasi che trasforma la dopamina in
noradrenalina e la superossidodismutasi (SOD) dei globuli rossi è un enzima rame–dipendente con funzioni
antiossidanti e di protezione del sistema vasale (produzione di elastina e collagene). Antianemico,
necessario per la sintesi di estrogeni, attivatore leucocitario. La sua carenza provoca: anemia ipocromica,
alterazioni dell'immunità (ragazzino “che prende tutti i raffreddori”), alterazioni della pigmentazione dei capelli
e della cute, fragilità scheletrica, osteoporosi e disturbi vascolari. La sua carenza, in relazione allo zinco,
produce un abbassamento del colesterolo HDL e un aumento del LDL, predisponenti alla malattia
coronarica. Le diete non fornirebbero il livello minimo giornaliero; ne aumentano l'assorbimento diete con
elevate quantità di proteine, ne riducono l'assorbimento elevate quantità di integratori di zinco, di vitamina C
e di antiacidi. La tossicità cronica può provocare lesioni epatiche.
SELENIO: carenza comune provoca Ipotiroidismo da deficit di produzione di ormone tiroideo attivato
(cofattore della trasformazione di T3 in T4), particolarmente gravi le situazioni di marcata carenza multipla di
iodio e selenio, degenerazione ossea e articolare (morbo di Keshan-Beck dovuto a carenza di selenio e
vitamina E), arresto della crescita, deficit immunitario, cardiopatia, cancro, asma e sterilità. Il selenio, enzima
antiossidante fondamentale, uno dei principali elementi di protezione dai danni dei radicali liberi con
un’azione è sinergica a quella della vitamina E, disattiva il mercurio. Controlla la pressione arteriosa,
previene l'infarto miocardico. Insieme allo zinco è l'oligoelemento più spesso indicato per rimuovere gli
accumuli di metalli tossici dall'organismo. Selenio e vitamina E sono fattori di protezione e di resistenza alle
infezioni di tipo virale. La quantità di selenio presente nei cibi è fortemente influenzata dal tipo di terreno e
dai trattamenti subiti: i trattamenti a base di zolfo tendono a impoverirli. Il selenio, potente antiossidante lega
il mercurio in un composto inattivo (selenito di mercurio) diminuendo i danni. Il suo eccesso provoca alopecia
e alterazioni delle unghie, disturbi neurologici (parestesie, paresi) e danni epatici.
SODIO: regola gli scambi di liquidi nel nostro corpo, è essenziale per il mantenimento dell'equilibrio acidobase e la produzione di acido cloridrico a livello dello stomaco; è fondamentale nella regolazione del
metabolismo adulto e necessario allo stabilizzarsi degli ormoni come l'aldosterone; permette la trasmissione
nervosa e la contrazione muscolare. La dieta occidentale supera di norma il fabbisogno (rapporto tra sale ed
ipertensione arteriosa). La carenza di sodio, o meglio, l’alterato rapporto fra Calcio e Potassio o fra Sodio e
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Magnesio provoca Astenia, irritabilità, extrasistoli e stress. CLORURO DI SODIO in eccesso può, oltre
all'ipertensione arteriosa, provocare ictus cerebrali.
ZINCO: Necessario per produrre insulina e per immagazzinarla, per la sintesi di cheratina e collagene, se
carente: macchie bianche, fragilità delle unghie, smagliature da rottura del collagene cutaneo;strie bianche o
strie rosse; odore eccessivo ai piedi.
BORO: minerale necessario per la sintesi di 17beta estradiolo.
SILICIO: se carente disturba la sintesi del connettivo (cellulite, rughe, eritema solare), fenomeni artrosici di
colonna e grandi articolazioni, influisce sulla funzione del timo (può provocare alcune forme di alopecia di
tipo autoimmune).
ANEMIE: alterato rapporto Ferro/Rame; intossicazione sub-acuta e cronica da Piombo.
I MINERALI TOSSICI (mercurio, piombo, alluminio, cadmio, arsenico etc.)
I minerali tossici penetrano nell’ organismo attraverso cibi, bevande, aria, abiti, si accumulano negli organi
(ossa, fegato, rene, SNC, tessuto adiposo) e nei tessuti danneggiandoli. Procurano danni alla salute non
solo per la loro azione nociva diretta ma anche perché bloccano l’attività di numerosi complessi enzimatici
ed entrano in competizione con minerali nutrienti riducendone l’ attività. L'organismo metabolizza molte di
queste sostanze nocive, grazie alla sua capacità di disintossicazione e di adattamento ma il progressivo
inquinamento ambientale ed alimentare che caratterizza la società industrializzata sta mettendo in crisi il
nostro sistema detossificante. Il loro accumulo si manifesta con segni e sintomi poco specifici; perciò il loro
ruolo nella genesi di patologie viene spesso sottovalutato ed invece, quando visitiamo un paziente adulto
con una patologia degenerativa e sintomi aspecifici, valutiamo il suo assetto minerale; spesso sarà lì la
soluzione del problema.
ALLUMINIO: è implicato in alcuni tipi di cancro e di malattie neurologiche (costante l’associazione di
accumuli di alluminio in patologie quali Alzheimer, Parkinson e Down). L’assunzione giornaliera non
dovrebbe superare i 20 mg ma una compressa di aspirina ne contiene 10 – 52 mg. Vaccini (come eccipiente
e adiuvante): fino a 250 volte oltre la quantità di soglia! La contaminazione avviene soprattutto attraverso:
sale da cucina (silicato di Al), farina bianca (nello sbiancante), fogli o contenitori di alluminio, lattine,
antiacidi, pentole e utensili da cucina in alluminio, deodoranti, lieviti in polvere, formaggi fusi (emulsionante),
acque depurate con solfato di alluminio (battericida). L'alluminio si lega al DNA e si deposita in particolare
nel cervello, dove provoca danni alla cellula neuronale; a livello generale provoca stipsi, cute secca, cefalea,
disturbi della memoria. È presente nei
Farmaci:
antiacidi (Maalox, Alka Seltzer), acido acetilsalicilico: idrossido e glicinato di alluminio (eccipienti);
ipocolesterinizzanti: nicotinato di Al; antidiarroici: silicato di alluminio; soluzioni di albumina e preparati per
nutrizione parenterale.
Contenitori: lattine per bibite, contenitori per caffè e the, Tetrapak e mini brik, blister per medicinali, dentifrici
(il fluoro con cui vengono arricchiti deriva dagli scarti di lavorazione dell’alluminio), sacchetti patatine,
involucri tavolette di cioccolata, pellicole di carta argentata per cucina, per conservare il cibo o addirittura per
cuocerlo (patate, pesce, etc).
Alimenti: latte artificiale (soia) e latte per prematuri, lievito chimico per dolci, farine autolievitanti, alcuni
formaggi lavorati (gorgonzola, taleggio), stoviglie e utensili in alluminio (caffettiere, pentole, tostapane,
bollitori, teglie, tortiere, etc.).
Cosmetici: deodoranti e antitraspiranti, tubetti di dentifricio, rossetti, bombolette spray.
Amalgame, pesticidi, lastre litografiche, isolanti, impianti idraulici, riscaldamento, elettrodomestici, aria
condizionata, caldaie, etc. Radiatori automobili e leghe di alluminio: costruzione aerei, motori, carrozzerie
auto, cerchioni di bicicletta.
ARSENICO: inquinante prodotto durante il ciclo di lavorazione di alcuni metalli (rame, piombo e argento) e
nella combustione del carbone che si accumula negli organi filtro (fegato, rene), nella milza, nel tessuto
nervoso.
Fonti di contaminazione per l'uomo: pesci, molluschi, pollame (mangimi industriali), verdure trattate con
antiparassitari (piombo arseniato), aria e acque inquinate. L'arsenico blocca il funzionamento di sistemi
enzimatici e provoca depressione, dermatiti esfoliative, polineuriti, epatite tossica o cancro a carico delle
mucose.
CADMIO: nefrotossico, usato nella produzione di colori e produzione di batterie. Quasi tutti gli alimenti
contengono cadmio per effetto della contaminazione ambientale, in particolare pesci e molluschi. Nei cibi
raffinati la sua presenza è costante. È presente nelle sigarette e nei gas di scarico, nella combustione della
plastica, nell'acqua e nei fertilizzanti fosfati. Il suo assorbimento intestinale è nettamente più alto in carenza
di zinco, suo antagonista e in carenza di ferro. È mille volte più tossico del piombo, determina alterazioni
cardiovascolari e ipertensione, iperattività (nel bambino), cefalea, perdita di appetito, caduta dei capelli,
epatite tossica, diarrea, anemia, deficit immunologici e renali. Il CADMIO in eccesso dà, come riscontro,
l'ipertensione arteriosa.
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MERCURIO: La sua forma tossica è quella organica e le fonti più frequenti sono: amalgame dentarie, residui
dello smaltimento delle pile, cibi contaminati (in particolare pesci grassi di grande stazza), residui
dell'industria cartaria e plastica. È un potente neurotossico (particolarmente dannoso per il cervello in fase di
sviluppo), crea disregolazione immunitaria, perdita di appetito, udito, tatto, vista, affaticamento, tremori
periferici; un incremento di 1ppm di mercurio nei capelli provoca un aumento del 9% di rischio di infarto. È
particolarmente lesivo a livello cerebrale; i suoi sintomi: tremori, disturbi psichici ed emozionali, convulsioni,
autismo, irritabilità, depressione e insonnia; infiammazioni gengivali, irritazioni della pelle, perdita di peso e di
appetito e anemia.
I vaccini sono fonte di intossicazione da Mercurio (la dose di Mercurio somministrata attraverso i vaccini in
bambini di 3 mesi è equivalente a 30 volte l’esposizione giornaliera massima!). Neonati esposti al mercurio,
diversamente da ciò che accade negli adulti, accumulano il mercurio soprattutto a livello cerebrale; i bambini
al di sotto dei 6 mesi di vita non riescono ad espellere il mercurio per la loro incapacità di produrre bile,
principale via di escrezione del mercurio organico.
Il mercurio causa l’alterazione dei livelli dei neurotrasmettitori serotonina, dopamina, glutammato e
acetilcolina; queste stesse anomalie si trovano spesso nei bambini affetti da autismo. È risaputo che
l’esposizione al mercurio causi disfunzioni nell’apprendimento e difficoltà di linguaggio, difficoltà con idee
astratte e comandi complessi, tendenza a ritirarsi dal contatto con la gente, ansia e comportamenti
ossessivi/compulsivi. Disturbi sensoriali tra cui mancanza di sensibilità alla bocca, piedi, intolleranza ai
rumori, avversione al contatto e risposte esagerate o del tutto mancanti al dolore, sono manifestazioni
comuni della intossicazione da mercurio. altamente tossico, presente nei pesticidi, fungicidi, pesce, diuretici,
lassativi, amalgame dentarie, cosmetici. Provoca insonnia, inappetenza, incoordinazione, atassia,
malformazioni fetali, disfunzioni epatiche, inattivazione degli enzimi che contengono Selenio, blocco del
trasporto degli zuccheri.
NICHEL: A bassi livelli è necessario per il corretto funzionamento di alcuni ormoni, di surrene e tiroide, per la
stabilizzazione DNA-RNA. Un suo deficit induce carenza di Ferro e Zinco, un eccesso: necrosi epatica,
nefropatie, rinite cronica, ipersensibilità, dermatite.
PIOMBO: La quantità di piombo contenuto nel nostro corpo è 500 volte superiore rispetto a quella presente
100 anni fa! È divenuto uno degli inquinanti più diffusi da quando (1923) alcuni suoi composti sono stati
aggiunti alle benzine per elevarne il potere antidetonante. Si deposita nell'organismo, nel rene, nel fegato,
nel cervello e nelle ossa, passa la barriera placentare raggiungendo così il feto, la cui sensibilità è 40 volte
superiore a quella dell'adulto e provoca sintomi quali anemia, cefalea, vertigini, disturbi mestruali e ottici,
lesioni tossiche dei nervi periferici responsabili delle paralisi, iperattività infantile e patologie quali nefrite,
aborti, anemia da piombo, sclerosi multipla, diabete, nefrite, ipotiroidismi, ritardo mentale e altri. Nell’antica
Roma erano di Piombo le condutture di acqua. Negli USA vi sono ogni anno 2500 casi di intossicazione
acuta.
Il piombo interagisce con glutatione e selenio bloccando la nostra difesa antiossidante. Modificazioni della
membrana cellulare dei globuli rossi circolanti che divengono più facilmente sottoposti a emolisi. I maggiori
danni si verificano nei bambini, dove il piombo determina gravi disturbi neurologici, cefalee e iperattività,
sovreccitamento, difficoltà di concentrazione e memorizzazione, immunodeficienza; nell' adulto può
determinare stipsi, coliche addominali e anemia. Antagonisti diretti del piombo sono il calcio e lo zinco perciò
un eccessivo apporto di vitamina D può essere nocivo nella misura in cui determina una carenza relativa di
calcio.
STAGNO: quello organico è notevolmente tossico, provoca lesioni del sistema nervoso centrale,
degenerazione testicolare, astenia. Il suo eccesso, interferisce col metabolismo di zinco, rame e calcio,
attraverso modificazione dell'attività di alcuni enzimi,abbinato a carenza di ferro, provoca Anemia
Sideropenica. La fonte principale di stagno alimentare è rappresentata dai cibi inscatolati.
Lo ZINCO carente può ritardare lo sviluppo osseo e provocare malformazioni dell'apparato riproduttivo.
Le cefalee frontali retro oculari nella sindrome premestruale sono associate a un eccesso di RAME o di
FERRO.
I dolori articolari o predisposizione a mialgie segnalano una carenza di Magnesio, Cromo, se mancano
Manganese, Rame.
PIOMBO, CADMIO e MERCURIO provocano dolori articolari e problemi muscolari.
Le epidemie di forme artritiche che si sviluppavano in una vasta area geografica della Cina sono state
comprese solo grazie all’analisi mineralometrica, che ha consentito di evidenziare un eccesso di selenio,
causa epidemiologica delle sindromi. La possibilità di rallentare l'insorgenza della cataratta è un buon
simbolo di queste possibilità di prevenzione.
OBESITÀ – DIABETE
Cromo: il GTF (fattore di tolleranza al glucosio), forma organica di cromo trivalente, è necessaria ai recettori
per l’insulina siti sulla membrana cellulare. La carenza di cromo disturberà questa funzione facilitando
l’insorgere del diabete e un accumulo di trigliceridi.
Manganese: necessario per produrre insulina e per il suo trasporto per via ematica.
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Zinco: Necessario per produrre insulina e per immagazzinarla.
Anche squilibri di Manganese, Zinco e Cromo possono influenzare il peso attraverso la loro azione diretta sul
metabolismo degli zuccheri. In alcuni casi un aumento del Calcio può sostenere una condizione di eccesso
ponderale, così come un aumento del Sodio può accompagnare quelle variazioni di peso frequenti nelle
donne che si collegano a fenomeni ritentivi idrici.
PROBLEMI SESSUALI – RIPRODUTTIVI
Boro: minerale necessario per la sintesi di 17beta estradiolo.
Magnesio, Vit. B6, Zinco, Molibdeno: la loro simultanea carenza può causare l’impotenza maschile. In
particolare la carenza di zinco provoca uno sperma poco mobile, spesso sterile, carenza di androgeni,
progesterone, ormoni corticosteroidi, ipertrofia prostatica.
Manganese: Perdita del desiderio sessuale, deficit spermatico, degenerazione dei condotti seminali.
Rame: necessario per la sintesi di estrogeni.
Selenio: sterilità.
INSONNIA
Calcio: la sua carenza provoca l’insonnia di 1° tipo (difficoltà ad addormentarsi) ed ansietà.
Magnesio: la sua carenza provoca l’insonnia di tipo 2° (caratterizzata da frequenti risvegli), spasmofilia ed
irritabilità.
ESTETICA – ANTIAGE
Inoltre in quasi tutti i soggetti che riequilibrano il proprio bilancio minerale si evidenzia un rafforzamento dei
capelli ed una loro minore caduta. In campo estetico appare promettente anche l'impiego di minerali in
applicazioni topiche, purché veicolati da un carrier con buona affinità per le proteine cutanee.
Magnesio: attivatore enzimatico, fenomeni artrosici di colonna e grandi articolazioni, traspirazione
eccessiva, forte odore corporeo. La sua maldistribuzione può essere conseguenza di stress cronico,
insufficienza renale e altro.
Silicio: se carente disturba la sintesi del connettivo (cellulite, rughe, eritema solare) provocando un
invecchiamento precoce della pelle, fenomeni artrosici di colonna e grandi articolazioni, influisce sulla
funzione del timo ( può provocare alcune forme di alopecia di tipo autoimmune).
Manganese, Rame, Cromo, Vit. Gruppo B: insufficiente metabolismo dei carboidrati e formazione della
forfora.
Il Selenio contrasta l'invecchiamento, l' eccesso di Calcio e/o Rame può causare o aggravare la cellulite;
l'eccesso di Rame può causare dermatiti.
Zinco, Manganese, Rame: vitiligine.
Zinco: acne, macchie bianche, fragilità delle unghie, smagliature da rottura del collagene cutaneo; carenza
relativa: strie bianche, carenza assoluta: strie rosse; odore eccessivo ai piedi.
TRICOLOGIA
Alcuni minerali quali Zinco, Ferro, Rame ed altri sono fondamentali per la salute dei capelli. Le
concentrazioni di Rame e Zinco, minerali coinvolti nella sintesi proteica, se non equilibrate fra loro possono
accompagnarsi a caduta dei capelli o determinarne una maggiore fragilità con predisposizione alle doppie
punte.
CRAMPI
Magnesio: è un attivatore enzimatico; un eccesso indica un’alterazione del rapporto calcio/fosforo. La sua
carenza provoca spasmi carpopedali, crampi dopo esercizio fisico (muro dei 35 Km).
Calcio: crampi muscolari notturni ai polpacci e a riposo.
MALATTIE DEGENERATIVE
Stagno: quello organico ha notevole tossicità. Degenerazione testicolare, Astenia. Il suo eccesso, assieme a
carenza di ferro, provoca Anemia Sideropenica.
Mercurio: tossico, crea disregolazione immunitaria, perdita di appetito, udito, tatto, vista, affaticamento,
tremori periferici; un incremento di 1ppm di mercurio nei capelli provoca un aumento del 9% di rischio di
infarto. Fonte importante di mercurio sono le amalgame dentarie che vanno perciò sempre tolte.
Cobalto: L’analisi dei capelli può essere usata per valutare lo stato della vit. B12.
Argento: l’argento colloidale produce tumori epatici e della milza; è tossico per le cellule nervose.
DISTURBI ENDOCRINI
I minerali possono modulare numerosi aspetti endocrini e interferire sulla funzione di deiodinazione degli
ormoni tiroidei condizionando alcune risposte relative al peso Il controllo di un'allergia o di una reazione
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immunitaria dipende dall'azione rivolta nei confronti degli allergeni, ma anche da un corretto equilibrio
minerale.
Selenio: Provoca Ipotiroidismo da deficit di produzione di ormone tiroideo attivato (cofattore della
trasformazione di T3 in T4), alopecia, degenerazione ossea, arresto della crescita, deficit immunitario. In più
il selenio, enzima antiossidante fondamentale, disattiva il mercurio. Recenti studi mostrano una significativa
correlazione fra carenza di selenio cardiopatia, cancro e asma.
Iodio: dobbiamo introdurlo quotidianamente perché non siamo in grado di immagazzinarlo.
Calcio: un elevato livello di calcio indica a volte maldistribuzione più che un eccessiva assunzione;
iperparatiroidismo, uno squilibrio nel rapporto fosforo/magnesio/calcio, ipoglicemia, squilibri ormonali e
OSTEOPOROSI.
Nichel: in eccesso è tossico per il rene, viene assorbito in gran parte dai polmoni. Sintomi: rinite cronica,
ipersensibilità, dermatite.
STRESS e disturbi del sistema nervoso
Rame: essenziale come attivatore di enzimi: la superossidodismutasi (SOD) dei globuli rossi è un enzima
rame-dipendente; catecolamine surrenali, dopamina b-idrossilasi che trasforma la dopamina in
noradrenalina.
Anche altri minerali quali Ferro, Zinco, Rame, se squilibrati possono determinare l'insorgere di sintomi
psichici. la carenza di Potassio a debolezza ed astenia, queste ultime spesso attribuite erroneamente a
distonia neurovegetativa.
ALLERGIE – IMMUNITÀ
Rame e zinco svolgono un ruolo di arresto delle reazioni allergiche, il calcio invece peggiora spesso
l'intensità della reazione se in eccesso, mentre la regola se usato a dosaggi molto bassi.
Gran parte delle reazioni regolate dai globuli bianchi (granulociti, linfociti, ecc.) dipende da enzimi regolati da
manganese e selenio. Minerali come Zinco, Rame, Magnesio, Selenio, svolgono un'importante funzione nel
regolare i meccanismi di difesa dell'organismo svolti dal sistema immunitario; spesso gli squilibri minerali
sono alla base di fenomeni a carattere immunodepressivo (infezioni recidivanti etc.).
Dott.ssa Cinzia De Vendictis
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