Alla c.a. del dirigente scolastico e del corpo insegnante Cagliari, 1 settembre 2016 Oggetto: proposta spettacoli teatro ragazzi e laboratori teatrali Gent.le Preside, con la presente la nostra compagnia vuole sottoporre alla sua attenzione ed a quella dei docenti la nostra produzione di spettacolo per le scuole. Gli spettacoli sotto descritti possono essere rappresentati direttamente nei plessi con una partecipazione minima di studenti non inferiore alle 100 unità, raggiungibili pensando anche alla possibilità di più repliche nella stessa giornata in plessi differenti. Il costo del biglietto ad alunno è di euro 3,00, qualora non si raggiungesse il numero minimo di adesioni e si desiderasse fare lo spettacolo prescelto il costo del biglietto, fatta salva l’eventuale compartecipazione della scuola, sarebbe più alto fino ad un massimo di euro 5,00. Siamo in oltre disponibili a strutturare delle proposte didattiche per gli studenti, come laboratori teatrali e progetti di animazione alla lettura e a realizzare percorsi di aggiornamento per insegnanti sulla lettura espressiva. Progetti specifici verranno forniti a richiesta. Tra le nostre proposte anche il pacchetto “In gita a teatro”, che prevede una giornata da trascorrere nella nostra sede, lo spazio Fucina teatro del centro culturale La Vetreria di Pirri. I ragazzi potranno assistere ad uno spettacolo, fare una visita guidata allo spazio con spiegazione del funzionamento della macchina teatro, pranzare al sacco nel parco della Vetreria e fare due ore di laboratorio nel pomeriggio. Il tema del laboratorio sarà legato allo spettacolo prescelto. Il costo del pacchetto è di 12 euro. Per ogni ulteriore informazione si prega di chiamare il numero 3348821892 o di scrivere a il [email protected]. Ringraziandovi fin da ora per l’attenzione che vorrete riservare alla nostra proposta porgiamo i più cordiali saluti. SPETTACOLO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA E GLI ASILI NIDO NIDO DI TEATRO narrazione e teatro di figura per spettatori in erba nuova produzione Il crogiuolo – Le compagnie del Cocomero “Nido di teatro”, scritto ed interpretato da Rita Atzeri e Rahul Bernardelli, si avvale di diverse tecniche di messa in scena, dall’interpretazione di ruoli alla narrazione pure, passando per la lettura per arrivare al teatro d’animazione dei burattini. “La strega Rossella”, che vuole essere sempre più bella, è il personaggio incaricato con il suo parlare in rima baciata di condurre i bambini attraverso le diverse storie, che ci parlano delle piccole scoperte quotidiane dei bimbi che crescono: la mancanza di sonno e l’immancabile “non voglio andare a letto!”; l’appetito che può essere tanto o poco grazie alla trasformazione del “piccolo Bruco mai sazio”; la scoperta di emozioni forti come la rabbia. SPETTACOLI PER LA SCUOLA ELEMENTARE E LA PRIMA MEDIA PER MANGIARTI MEGLIO - Cappuccetto Rosso oggi Testi di riferimento: Cappuccetto Rosso, Terra di mezzo editore; Grimm/Zwerger, Cappuccetto Rosso; Anthony Browne, Nel bosco; Roberto Innocenti, Cappuccetto Rosso una fiaba moderna; A ritrovar le storie, edizioni corsare; Beatriz Martin Vidal, Little Red; Fabian Negrin, In bocca al lupo. “Per mangiarti meglio – Cappuccetto Rosso oggi”, scritto e diretto da Rita Atzeri, vede in scena nei panni di Giornalista e Cappuccetto Rosso, Gloria Uccheddu; Bosco, La mamma, Riccioli d'oro, Gretel, Letto e Pendolo della nonna Vanessa Podda; Bosco, Il lupo Riccardo Montanaro; Bosco, La nonna Alessandra Leo; Cameramen, Letto e Pendolo della nonna, Il cacciatore Vincenzo De Rosa. Il bosco, regno delle streghe, degli orchi e dei lupi mangiauomini simboleggia nelle fiabe qualcosa di più del mondo primitivo caotico dell'istinto: è anche il luogo della ricchezza dell'infanzia. Lì si conservano i tesori dei desideri, della fame di vita. Nella nostra versione Cappuccetto Rosso sarà una bambina di città, figlia di genitori separati, che va a trovare in “paese” la nonna paterna. Il viaggio di Cappuccetto Rosso è un viaggio verso la scoperta di sé, un viaggio che la rende finalmente autonoma da una mamma insicura, che ancora la fa dormire nel lettone con lei, nonostante la bimba abbia 9 anni! Anche nella nostra versione abbiamo un Lupo, che rappresenta tutta la sapienza della Natura, un cacciatore brontolone, una nonna un pò bisbetica… Il lieto fine? Vedremo…. Spettacolo adatto dai 6 agli 11 anni PINOCCHIO ADESSO quando i grandi sono Mangiafuoco Testi di riferimento: Gianluigi Toccafondo, Le avventure di Pinocchio; Antonio Ferrara, Pinocchio adesso; Carlo Biglioli, Pinocchio, canzoni con il naso lungo; Leonardo Angelini, Circo Pinocchio; Fabian Negrin, Occhiopin; Silvano Agosti, Il ritorno di Pinocchio; Gianni Rodari, La filastrocca di Pinocchio “Pinocchio adesso” testo e regia Rita Atzeri. Liberamente ispirato all’opera di Carlo Collodi, Antonio Ferrara, Gianni Rodari, Carlo Biglioli, Silvano Agosti. Con Antonio Luciano, Marta Gessa, Maria Giardina, Laura Lepori. Illustrazioni di Nicolò Deplano. Chiude la rassegna “E-stiamo al parco”, organizzata da Il crogiuolo nello spazio Fucina Teatro del centro culturale La Vetreria di Pirri, giovedì 25 agosto, ore 18.30, il debutto della nuova produzione della compagnia di Mario Faticoni, “Pinocchio adesso, quando i grandi sono Mangiafoco”, scritto e diretto da Rita Atzeri con Antonio Luciano, Marta Gessa, Laura Lepori, Maria Giardina. Pinocchio si è trasferito. Non vive più in un piccolo paese della Toscana. Come milioni di altri bambini, abita nell'hinterland di una grande città. Case, una uguale all'altra. Persone, una uguale all'altra. Abitudini, una uguale all'altra. Il burattino non è lui, ma tutti quelli che gli stanno attorno. Dopo una giornata difficile, in una delle tante notti in cui fa fatica a prendere sonno, Pinocchio compie, in compagnia della Fata Bambina, un viaggio iniziatico nella città di notte. Ai due ragazzi appare un mondo sommerso, volutamente ignorato e tenuto ai margini, incontrano drogati, ladri, poveri pensionati, operai, ragionano di Dio e parlano della mafia. Lo spettacolo realizzato con la tecnica del teatro d’attore, si avvale dell’ausilio del teatro di figura, irrompendo nel mondo di Collodi, per raccontarci di una evasione. L'evasione dal conformismo, dai luoghi comuni, dalla monotonia. E dal brutto. Gli incontri che i due amici fanno riportano Pinocchio al suo passato di burattino e rendono ancora più netto e forte il contrasto con i tanti “Pinocchi” che esistono ancora oggi: bambini di carta e di legno, bambini inascoltati, messi alla catena, vittime del gatto e della volpe, di un mondo adulto che ha scordato la fiaba più bella. Lo spettacolo è indicato dai 9 anni in su In fase di programmazione un nuovo spettacolo sul Natale. SPETTACOLI PER LA SCUOLA MEDIA INFERIORE E SUPERIORE MARIA DI ELTILI di Bepi Vigna, con Rita Atzeri voce recitante e Alessandro Muroni al pianoforte, autore anche delle musiche originali (produzione Il crogiuolo). La storia (basata su alcune fonti storiche) è quella di una bambina rapita dai pirati Saraceni sulle coste della Sardegna. Il suo percorso è raccontato come un itinerario iniziatico. Maria viene fatta schiava e venduta come prostituta, ma poi diviene la favorita del bay, conosce l’amore e la ricchezza. Quando in vecchiaia riesce a ritornare nella sua terra, dapprima è emarginata, considerata una strega, ma poi si trova a ereditare i beni di un intero paese. Dopo la sua morte la sua immagine assurge a una dimensione quasi sacra, dato che una sua veste viene venerata come la reliquia di una santa. Il Crogiuolo ha scelto di proporre la storia al pubblico in forma di melologo: un concerto per voce e pianoforte, dove parola e musica vanno di pari passo, si inseguono, si aspettano, si passano il testimone. ALL’OMBRA DELL’ULTIMO SOLE, DIECI GIORNATE IN DECAMERONE scritto e diretto da Rita Atzeri, con Alessandra Leo, Riccardo Montanaro, Gloria Uccheddu, Vincenzo De Rosa, Alessandro Muroni, Mirko Ariu, musiche originali di Alessandro Muroni. Coproduzione Il crogiuolo/Teatro del Sottosuolo. Una compagnia teatrale, composta da giovani attori messi insieme da un improbabile capocomico e regista, riceve, dopo una lunga attesa, una commissione di lavoro. L'arduo compito è tentare la messa in scena di alcune novelle tratte dal “Decamerone” di Boccaccio. Il regista decide di riproporre lo schema della gara tra narratori, già presente nell'opera boccaccesca, e invita i suoi attori e il musicista che ha coinvolto a preparare un pezzo che ha loro assegnato. Ciò che il pubblico vede è una sezione delle prove. Gli attori non indossano abiti di scena ma i loro normali abiti da lavoro e si chiamano tra loro per nome, utilizzando quelli reali. GENE MANGIA GENE. Allegri attentati alla vita scritto e interpretato, per la regia di Mario Faticoni, da Rita Atzeri. Gene mangia gene, è uno spettacolo bilingue in italiano e sardo campidanese. Venato di caustica ironia consente una riflessione attenta sugli alimenti che mettiamo a tavola. Lo spettacolo ci mostra, a noi stessi, esaltati e sudati alla guida di un carrello tra le corsie di un supermercato; felici e vogliosi di “qualcosa di buono” mentre guardiamo la TV; falsamente contriti per la morte di un lavoratore in una piantagione di banane, partecipi del dolore della Monsanto; attenti spettatori di un incontro di box tra Bacillu Turigentis e Acido Cloridrico; curiosi spioni dei litigi tra Donna Bisodia e la nuora continentale. PALABANDA con Marcello Armellino, Rita Atzeri, Pier Paolo Frigau, Fausto Siddi, Franco Siddi, Riccardo Montanaro e nel ruolo del narratore Piero Marcialis. Regia Rita Atzeri «Palabanda è una azione teatrale incentrata su tre quadri animati da personaggi, alcuni storici altri di fantasia, collegati al tentativo insurrezionale -la “congiura” nella tradizione- di Palabanda. Negli ultimi mesi del 1812 un gruppo di democratici cagliaritani, più esattamente del quartiere di Stampace, tentarono un’azione insurrezionale volta probabilmente a rovesciare la Corona, che ancora in quegli anni aveva sede a Cagliari. L’azione, si può dire, fallì ancora prima di iniziare e fu seguita da capillare repressione che ebbe il suo acme, l’anno successivo, nella condanna a morte, eseguita, del capo della “congiura”, Salvatore Cadeddu.Nella casa di costui, a Palabanda, un angolo del quartiere di Stampace, si erano svolte le riunioni preparatorie della “congiuria” e in questa casa viene messo in scena il primo dei dialoghi teatrali, del tutto immaginari, che si svolge pochi mesi prima della “congiura” e vede intervenire, insieme a Salvatore Cadeddu, alcuni suoi familiari e amici. Anche il secondo dialogo teatrale, vede in scena Salvatore Cadeddu, a confronto col quale vediamo una sua “figlia d’anima”, Efisia e il figlio Gaetano. L’azione si svolge nel gennaio del 1812, pochi mesi dopo il fallimento della “congiura” e pochi mesi prima della cattura di Cadeddu. Si tratta di una riflessione sul fatto che le rivoluzioni vanno quasi sempre storte. Del terzo quadro teatrale, che si svolge circa vent’anni dopo i fatti principali, è protagonista Don Lollotto, un modesto nobilotto quartese attratto suo malgrado nella cerchia rivoluzionaria dal suo amore per Efisia, femme savante ed eroina romantica della Cagliari di primo ottocento. Don Lollotto, forse ubriaco, confessa al servo Basilio il suo amore per Efisia e fa le sue considerazioni sulle cose del mondo. Ognuno dei tre quadri è preceduto dall’intervento di una voce narrante che delinea il contesto storico e sociale e ci introduce ai personaggi e al loro mondo morale. Luciano Marrocu.» Il bel testo di Luciano Marrocu offre, dei protagonisti di quella che è ricordata come la “congiura” di Palabanda, un affresco così vivido da renderli personaggi vivaci e brillanti, con cui interpreti e pubblico hanno piacere di intrattenersi. L'allestimento, sviluppato nella forma della lezione spettacolo, produce uno spettacolo informativo che sfrutta la capacità comunicativa del teatro per far avvicinare la giovane platea al tema trattato. La presenza del narratore in scena, citando i “Sei personaggi in cerca d'autore” è disturbata dal servo muto, che vorrebbe ricevere un ruolo più importante dal suo autore. Un intervento di circa un ora che conduce i ragazzi in un viaggio esplorativo della tematica storica.