UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Lezioni del Laboratorio integrato di progettazione tecnica e strutturale 2015-16 Modulo Architettura tecnica ARCHITETTURA VERNACOLARE E BIOCLIMATICA Docente: Ing. GIUSEPPE DESOGUS La bioclimatica ° Il carico ambientale di gestione degli edifici è dovuto in particolare all’energia impiegata per creare condizioni confortevoli per lo svolgimento delle attività umane al loro interno. • La bioclimatica si occupa di studiare gli agenti fisici del sito che possono dare un contributo favorevole alla riduzione dell’uso di energia e come difendersi invece da quelli sfavorevoli. •Il termine bioclimatica deriva dalla bioclimatologia, scienza che si occupa di studiare la correlazione tra le specie viventi e il clima Victor Olgyay. Progettare con il clima: un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico; 1962 Edilizia vernacolare ° la limitata capacità di adattamento del corpo umano ha prodotto la necessità di ripari/edifici adattabili alle condizioni geografiche e climatiche; ° l’edilizia vernacolare è intrinsecamente “sostenibile”, usa materiali locali ed è contestualizzata all’ambiente in cui si trova ° l’edilizia vernacolare si basa su principi comuni in differenti aree, ma a problemi analoghi fornisce soluzioni diversificate in rapporto alle condizioni esterne e alle risorse disponibili ° le soluzioni: dall’igloo alla tenda, dalle capanne straminee alle case in pietra, argilla e legno La Terra e il comfort delle diverse zone geografiche: La Terra e il comfort delle diverse zone geografiche: Ad ogni differente contesto climatico devono corrispondere soluzioni progettuali e costruttive diverse. La trasposizioni di tecniche e modelli da un contesto ad un altro è spesso fonte della difficoltà dell’involucro edilizio di soddisfare le condizioni di comfort. Ciò porta inevitabilmente ad un uso eccessivo degli impianti con conseguenti dispendi energetici che potrebbero essere evitati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. La compattezza, l’utilizzo di involucri isolanti, la realizzazione di spazi protetti da agenti esterni particolarmente severi, sono le strategie principali in condizioni climatiche fredde. La sfera è il solido con la minor superficie esposta a parità di volume. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’architettura ipogea può essere una risposta in condizioni climatiche particolarmente calde. La grandissima inerzia termica del terreno mitiga la severità delle condizioni esterne, riducendo i picchi di temperatura. La ventilazione ed il contatto con l’esterno possono essere controllati attraverso spazi aperti verso l’alto e protetti dall’irraggiamento solare. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. Anche laddove l’architettura ipogea non può dare risposte, permangono i medesimi principi di mitigazione delle condizioni climatiche calde. Murature con materiali estratti dal terreno (terra cruda, pietra, laterizi a base argillosa) con elevata inerzia termica. Tessuti urbani densi per il controllo dell’irraggiamento solare. Forme esternamente compatte, ma dotate in realtà di spazi per la ventilazione (cavedii, atri, corti). L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. Nei climi caldi lo spazio di intermediazione fra interno ed esterno è riportato a condizioni di comfort controllando la radiazione solare (Mashrabiya). Questo agevola la fruibilità degli spazi intermedi e mitiga anche i flussi energetici tra gli spazi più chiusi e l’esterno. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. La ventilazione nel clima mediterraneo e in quello medio-orientale. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. Il tema della ventilazione è forte nei contesti in cui la protezione dal caldo estivo è una priorità (Malqaf Egiziani e Medio-Orientali). Anche nel clima Mediterraneo la ventilazione è tradizionalmente implementata dall’Architettura tradizionale (Covoli delle ville Palladiane). L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’Italia. L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. L’Italia. A causa della sua forma stretta e lunga, che abbraccia diversi gradi di latitudine e alla varietà orografica del territorio, non è possibile parlare di un’Architettura vernacolare Italiana, ma di tante architetture, ognuna con le sue caratterizzazioni climatiche. appartenenza e radicamento ai luoghi – Architettura mediterranea in terra cruda insediamenti di lunga durata e identità locale L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. Il costruito in terra cruda. I centri rurali in terra cruda della Sardegna sono un esempio molto interessante di architettura vernacolare integrata nel clima mediterraneo. Il materiale (terra mista a paglia) con cui si realizzavano i mattoni (ladiri) ha un’ottima prestazione termica estiva grazie alla massa importante. Tra i materiali “tradizionali” per murature portanti è anche quello con la conducibilità termica più bassa, e meglio si comporta in inverno rispetto alla pietra e al mattone pieno. Storia dell’abitare premoderno. Case a schiera, case a corte mediterranee. La sostenibilità dell’abitare pre-moderno. La strategia bioclimatica della casa a schiera: massività, compattezza e densità. La sostenibilità dell’abitare pre-moderno. La strategia bioclimatica della casa a corte mediterranea: massività, microclima interno, regolatori bioclimatici (logge, verde) L’ Edilizia vernacolare e le strategie climatiche in ambienti differenziati. Il costruito in terra cruda. La forma introversa del tessuto urbano consente di gestire meglio gli affacci sugli spazi aperti (corti). Le aperture dei piani bassi sono schermate dal loggiato (lolla). Gli ambienti al piano alto, non utilizzati per funzioni abitative, ma come deposito, fungono da spazio di protezione dal surriscaldamento della copertura durante l’estate e dal raffreddamento della medesima durante l’inverno. I corpi di fabbrica sono compatti, ma la densità del costruito non è elevata grazie alla presenza delle corti. Ciò favorisce la ventilazione. Non altrettanto può dirsi per i centri storici delle città, che nel corso dei secoli hanno subito una densificazione importante sotto la spinta della pressione demografica. Il lotto gotico originario si è via via trasformato in un costruito a schiera sempre più compatto.