una nuova tecnologia per curare i pazienti a distanza al

UNA NUOVA TECNOLOGIA PER CURARE I PAZIENTI A DISTANZA AL VALDUCE
SANITA' COMO
^-rflrobot-im
ai pazienti
1 migliori
di ROBERTO CANALI
-CO/MO-
L E SUORE che girano nei reparti ci sono ancora, ma da un paio di
mesi a questa parte al Valduce di
Como sono entrati in servizio anche un paio di medici robot, nulla
a che fare con Biade Runner, nel-
ZANON
«Il nostro ospedale negli
ultimi anni ha investito
tantissimo in tecnologie»
la forma alta e dinoccolata assomigliano di più al simpatico Numero 5 di Corto Circuito, ma sul lavoro sono assolutamente professionali e consentono di visitare i pazienti più problematici con specialisti collegati in teleconferenza. Si
chiama video-consulto ed è l'ultima frontiera della medicina: anziché spostare medico o pazienti entra in azione il robot, che grazie a
potenti telecamere, monitor e una
serie di apparecchiature mediche
consente agli specialisti di visitare e auscultare il malato come se
fossero al suo capezzale, anche
stando dall'altra parte del mondo.
L'esempio pratico lo si è avuto
proprio ieri mattina quando il dottor Franco Molteni, direttore
dell'Unità di Medicina Riabilitati-
va di Villa Beretta, ha visitato da
Philadelphia negli Stati Uniti
una sua paziente ricoverata a Costamasnaga.
«IL NOSTRO ospedale negli ultimi anni ha investito moltissimo
nelle nuove tecnologie, per migliorare le cure offerte ai propri
pazienti - spiega il direttore sanitario, Claudio Zanon - La messa
in opera del percorso Primacura
ne è la dimostrazione: un modello di riabilitazione integrato alla
telemedicina che grazie al teleconsulto e alla diagnosi degli specialisti, consente di ottimizzare la presa in carico dei malati. Attraverso
i robot Rp-Lite gli specialisti potranno visitare a distanza pazienti
colpiti da gravi episodi neurologici sia al Valduce sia a Costamasnaga». Non è un caso che l'ospedale
comasco sia il primo in Italia a
sperimentare questa tecnologia
già diffusa negli Usa. «In caso di
GUIDOTTI
«In caso di danni neurologici
intervenire subito
è fondamentale»
danni neurologici intervenire nelle prime quattro ore è fondamentale per formulare una corretta
diagnosi - spiega il dottor Mario
SANITA' COMO
Guidotti, primario dell'Unità di
Neorologia del Valduce - Fino a
oggi era necessario spostare il paziente oppure il medico, la telemedicina e la robotica consentono di
abbattere questa barriera e dare
un significato diverso a tempo e
spazio. Iniziare prima una terapia
salvavita significa salvaguardare
maggiormente le funzioni di milioni di cellule celebrali e con esse
azioni e funzioni che altrimenti
andrebbero perdute». Il robot è
dotato di potenti telecamere che
consentono al medico collegato
in video-consulto di osservare il
paziente, microfoni e un kit che
consente di auscultare il battito
cardiaco, con la possibilità di collegare altre apparecchiature per la
rilevazione delle funzioni vitali.
Dotato di una batteria e in grado
di essere spostato nei reparti il piccolo robot costa 25 mila euro e presto potrebbe fare la sua comparsa
nei Pronto soccorso di Cantù ed
Erba, dove oggi manca un presidio neurologico. L'obiettivo con
il tempo è portarlo addirittura in
casa dei malati, per rendere più
breve la loro degenza in ospedale
e più rapida la loro riabilitazione.
Una rivoluzione nei metodi di cura che parte proprio da Como.
FOCUS
Costo
Dotato di una batteria e in
grado di essere spostato
nei reparti il piccolo robot
costa 25mila euro e offre
un grande aiuto ai medici
in servizio.
Utilizzo
Presto il sistema potrebbe
fare la sua comparsa nei
Pronto soccorso di Cantù
ed Erba, dove oggi manca
un presidio neurologico e
farebbe la differenza.
Obiettivo
In futuro portarlo
addirittura in casa dei
malati, per rendere più
breve la loro degenza in
ospedale e più rapida la
loro riabilitazione.
SANITA' COMO
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