Lo spazio-tempo è come un telo perfettamente elastico, ben tirato, increspato in qualche punto da alcuni gravi: la gravità è rappresentata dalla deformazione di questo telo (increspatura detta “curvatura spaziotemporale”) nei dintorni della massa di una stella, mentre il tempo può essere visto come l’inclinazione di questo tessuto, che in prossimità delle infossature si accentua (si dilata e si allunga). In base alla teoria della relatività il limite teorico delle velocità è dato dalla velocità della luce nel vuoto, tuttavia non vi sono limiti teorici sull’intensità di un campo gravitazionale e, quindi, alla deformazione dello spazio-tempo. Un freno alla realizzazione è dato dalle immense quantità di energia necessarie. Un campo gravitazionale estremamente potente, come quello prodotto da un buco nero in rotazione, in linea di principio, potrebbe deformare profondamente il tessuto dello spazio-tempo facendolo ripiegare su se stesso. Questo creerebbe una “curva chiusa di tipo tempo”, o CTC (closed timelike curve), un anello che potrebbe essere percorso per viaggiare indietro nel tempo. Hawking e molti altri fisici ritengono che la CTC sia un’aberrazione, perché qualsiasi oggetto macroscopico che la percorresse creerebbe inevitabilmente paradossi in grado di sovvertire la relazione di causa ed effetto. Un buco nero in rotazione potrebbe ripiegare su se deformare il tessuto dello spazio-tempo facendo lo stesso. Il teorico David Deutsch nel 1991 ha proposto un modello per cui su scala quantistica i paradossi creati dalla CTC potrebbero essere evitati a causa del comportamento delle particelle fondamentali, che seguono solo le regole “sfumate” della probabilità e non un rigido determinismo. Recentemente un gruppo di ricerca ha simulato sperimentalmente il modello di Deutsch, testando e confermando molti aspetti di quella teoria. Gran parte della simulazione ruota intorno al modo in cui il modello di Deutsch tratta il Gran parte della simulazione ruota intorno al modo in cui il modello di Deutsch tratta il “paradosso del nonno”, uno scenario ipotetico in cui una persona usa una CTC per viaggiare indietro nel tempo e uccidere il proprio nonno, impedendo così la propria successiva nascita. Deutsch, invece di pensare ad una persona, ha immaginato una particella fondamentale che torna nel passato per girare un interruttore della macchina dalla quale è stata creata. In ogni caso la scoperta importante del nostro millennio è che il tempo non è un fenomeno legato allo scandire dei secondi battuti da un qualsiasi orologio e che la cosiddetta “Freccia del Tempo” non è assolutamente unidirezionale come dimostra il comportamento d’interscambio temporale che avviene a livello delle particelle elementari della materia. Riassumendo, i principali mezzi ipotetici per realizzare un viaggio nel tempo sono: • Wormhole, altre deformazioni spaziotemporali di vario genere e di varia origine (passato e futuro); • Velocità prossime a quella della luce (futuro attraverso effetto di dilatazione temporale di Einstein); • Intensi campi gravitazionali (futuro attraverso effetto di dilatazione temporale di Einstein). In passato si è avuta una serie di casi interessanti relativi alla possibilità di effettuare viaggi nel tempo, che hanno visto come protagonisti ricercatori o occasionali testimoni. Una rottura (tear) nel continuo dello spaziotempo potrebbe permettere la creazione di una curva chiusa di tipo tempo (closed timelike curve, CTC) Se la particella gira l’interruttore, la macchina emette una particella – la particella – che percorre la CTC; se l’interruttore non è girato, la macchina non emette nulla. In questo scenario non vi è una certezza deterministica a priori dell’emissione della particella, solo una distribuzione di probabilità. Nel 2009, Seth Lloyd, un fisico teorico del Massachusetts Institute of Technology, ha proposto un modello alternativo e meno radicale della CTC che risolve il paradosso del nonno con il teletrasporto quantistico e una tecnica chiamata post-selezione. Nel 2011 Lloyd con alcuni collaboratori canadesi ha effettuato con successo simulazioni di laboratorio del suo modello. Nel 2009, Seth Lloyd, un fisico teorico del Massachusetts Institute of Technology, ha proposto un modello alternativo e meno radicale della CTC che risolve il paradosso del nonno con il teletrasporto quantistico e una tecnica chiamata post-selezione. Nel 2011 Lloyd con alcuni collaboratori canadesi ha effettuato con successo simulazioni di laboratorio del suo modello. Secondo Lloyd la teoria di Deutsch ha l’effetto di distruggere le correlazioni, per cui un viaggiatore del tempo che emerga da una CTC entra in un universo completamente diverso da quello da cui era uscito nel futuro, le CTC della post-selezione conservano le correlazioni, sicché i viaggiatori del tempo tornano allo stesso universo che ricordano nel passato. Lloyd, però, ammette la natura speculativa delle CTC e afferma di non avere certezze su quale modello sia quello giusto e si spinge ad ammettere la possibilità che le CTC non esistano né possano esistere, come sostenuto da Hawking. 1° caso: Istituto di Ricerca sul Mondo Parallelo di Stalin J. Kurchatov – Officer Radium Institute Mid1930s I giornali dell’attuale Russia rivelano che all’epoca di Stalin, in Unione Sovietica, esisteva un “Istituto di Ricerca sul Mondo Parallelo” che aveva lo scopo di studiare la possibilità di effettuare viaggi nel tempo e di indagare sugli effetti dei paradossi temporali. Le relazioni sugli esperimenti condotti dagli accademici Kurchatov e Ioffe esisterebbero ancora oggi negli archivi dell’Accademia delle Scienze di Mosca. Gli stessi media dell’odierna Russia riportano che nel 1952 Lavrentiy Beria, capo della polizia segreta sovietica, promosse un’inchiesta su questo Istituto facendo fucilare 18 scienziati e mandando ai campi di lavoro dei gulag almeno 59 altri ricercatori a causa delle loro inadempienze dovute ai timori suscitati dagli esperimenti che avevano condotto e che si rifiutavano di far proseguire. L’Istituto riprese le sue attività al tempo di Kruschev. Ma nel 1961 un esperimento portò alla scomparsa di otto ricercatori e al crollo dei laboratori dove erano condotte le ricerche. A seguito di questo fatto, l’Ufficio Politico del Partito comunista e il Consiglio dei Ministri decisero di sospendere gli esperimenti a tempo indeterminato. “I VIAGGI NEL TEMPO” Ingegner Carlo T. [email protected] Fondato nel 2012 – Anno IV NUMERO 151 [email protected] INTRODUZIONE L’articolo "VIAGGI NEL TEMPO" è stato pubblicato sui numeri 148, 149 e 150 di "IO NON VOTO NEWS" e ho deciso di allegarlo completo al numero 151 sperando di fare cosa gradita a tutti coloro che sono interessati all’argomento. Il direttore Per introdurre il tema voglio iniziare questo mio terzo articolo con le frasi scritte dal fisico Albert Einstein in una lettera indirizzata alla sorella di un suo grande amico italiano, Michele Besso, in occasione della sua scomparsa: “Michele è partito da questo strano mondo, un poco prima di me. Questo non significa nulla. Le persone come noi, che credono nella fisica, sanno che la distinzione fra passato, presente e futuro non è altro che una persistente cocciuta illusione” Ingegner Carlo T. Cosa è il “presente”? Si può dire che le cose che esistono sono nel “presente”, mentre il “passato” non esiste (più) e il futuro non esiste (ancora). Confrontando “adesso” con “qui” si osserva che “qui” designa il luogo dove sta chi parla, mentre “adesso” designa l’istante in cui la parola viene detta: entrambe le parole in termini tecnici vengono definite come “indicali”. Il “presente” è solo soggettivo come “qui” ? La relatività ristretta ha mostrato che la nozione di “presente” è anch’essa soggettiva. Malgrado fisici e filosofi abbiano concluso che lo “scorrere” universale del tempo sia una generalizzazione che non funziona, questo è palese per ciascuno di noi: è difficile immaginare un mondo senza tempo. Un’indicazione sulla nostra percezione del fluire del tempo viene dallo stretto legame fra il tempo e il calore: solo quando c’è flusso di calore il passato e il futuro sono diversi, inoltre il calore è legato alle probabilità in fisica, le quali, a loro volta, dipendono dalla nostra incapacità di distinguere i dettagli fini della realtà nelle interazioni con il resto del mondo. In fisica lo scorrere del tempo emerge nell’ambito della statistica e della termodinamica. Usando la meccanica quantistica, il fisico inglese Stephen Hawking è riuscito a dimostrare che i buchi neri sono sempre “caldi”: il calore dei buchi neri è un effetto quantistico su un oggetto, il buco nero, che è di natura gravitazionale. Dalla comprensione di questo fenomeno, coinvolgente la meccanica quantistica, la relatività generale e la scienza del calore, un domani sarà possibile trovare una spiegazione convincente dello scorrere del tempo. La fisica attuale ha aperto uno spiraglio sulla possibilità di effettuare viaggi nel tempo, anche se in condizioni estreme impossibili da realizzare con le tecnologie disponibili. In base alla teoria della relatività ristretta sarebbe possibile viaggiare nel futuro, qualora il viaggiatore riuscisse a raggiungere velocità prossime a quella della luce (299792,458 km/s) in base al fenomeno della dilatazione del tempo. Il principio della costanza della velocità della luce nel vuoto consente di identificare tre condizioni possibili legate ai “viaggi nel tempo”: • A velocità infraluminali, inferiori alla soglia della velocità della luce nel vuoto, esistono corpi con massa, sia a riposo che accelerata, i quali non possono muoversi indietro nel tempo come conseguenza unicamente dello stato di moto relativo; Per i corpi in moto alla velocità della luce • il tempo non scorre: i corpi dotati di massa a riposo non possono raggiungere la velocità della luce in quanto in base all’equivalenza tra materia ed energia tutta l’energia fornita per accelerare il corpo a velocità prossime a quelle luminali è convertita in materia andando ad incrementare la massa del corpo stesso, che richiederebbe ulteriore energia per accelerarlo, determinando quindi un circolo vizioso. • Per corpi in moto a velocità superluminali, lo scorrere del tempo risulta negativo: il loro futuro sarebbe il passato di tutti gli altri corpi. Essi potrebbero avere solo una massa immaginaria, sia a riposo che accelerata. Nel mondo “sopraluminale” le conseguenze precederebbero la causa generante e dal punto di vista di questi ipotetici corpi, detti “tachioni”, anche il secondo principio della termodinamica verrebbe ad essere invalidato (in base a tale principio è impossibile costruire una macchina capace di convertire con continuità energia termica completamente in altre forme di energia). Il primo corollario della teoria della relatività afferma che più è veloce il moto relativo di un corpo, più questo percepisce in modo rallentato lo scorrere del tempo. Il secondo corollario della teoria della relatività afferma, invece, che lo stesso effetto si ottiene quanto più ci si avvicina al centro di una grossa massa gravitazionale, come la Terra. Un esempio concreto e attuale di viaggio nel tempo, anche se per pochi istanti, è dato dagli orologi integrati dei satelliti componenti il sistema GPS, i quali sono più veloci di ben 38 millisecondi al giorno rispetto agli orologi a terra. Gli stessi principi, opportunamente adattati, possono consentire di viaggiare nel tempo anche per lunghi periodi: occorrerebbe disporre di astronavi molto veloci e con autonomia di volo quasi illimitata, così quando l’equipaggio facesse ritorno sulla Terra dopo pochi anni nello spazio sarebbe come se avesse fatto un balzo nel futuro, essendo trascorsi sulla Terra secoli, se non millenni dalla partenza. Lo stesso risultato si potrebbe ottenere sistemando il viaggiatore all’interno di una centrifuga che ruoti alla velocità della luce, in quanto non conta la distanza percorsa, ma la quantità di moto complessiva. Tutte queste modalità di viaggio nel tempo sono unidirezionali e portano solo nel futuro. In teoria sarebbe possibile spostarsi anche nel passato cercando di riprodurre dei buchi neri artificialmente: i buchi neri sono oggetti fisici presentanti massime densità di materia e campo gravitazionale e sono associati alla possibilità di creare ponti spazio-temporali (ponti di Einstein-Rosen). Il programma di ricerca fu riesumato ancora nel 1987. Ma il 30 agosto 1989 una grande esplosione, estesa su un’area di due chilometri quadrati, si verificò nell’arcipelago delle Isles Anjou, nell’oceano Antartico, dove venivano condotti i nuovi esperimenti e l’episodio pose fine ad ogni possibile altro esperimento sui viaggi nel tempo. In questa esplosione andò distrutto un modulo sperimentale di 780 tonnellate che aveva lo scopo di viaggiare in una dimensione parallela a quella ordinaria. L’incidente venne attribuito alla collisione della struttura sovietica con un asteroide proprio in quella sconosciuta dimensione. Le registrazioni conservate dall’Istituto riguardanti quei terribili istanti riportano le voci di alcuni ricercatori che si trovavano dentro al modulo temporale: “qui è veramente molto buio. Vediamo tutti gli oggetti come se fossero sdoppiati, le nostre mani e le nostre gambe sono diventate trasparenti. Possiamo vedere le vene e le ossa attraverso la pelle”. 3° caso: il “Time Gate dell’Antartide Foto dello svedese Hakan Nodkvist e del suo “doppio” del futuro 2° caso: il “Cronovisore” del Vaticano. Padre Pellegrino Ernetti, indicato come l’inventore del “Cronovisore”, una macchina del tempo in grado di captare immagini e suoni dal passato. Secondo Padre Francois Brune, autore di “Le nouveau mystère du Vatican”, questa invenzione sarebbe custodita negli archivi sotterranei del Vaticano. Padre Pellegrino Ernetti era specializzato in fisica quantistica ed era stato scelto da Papa Giovanni XXIII come esperto in teologia presso le attività del Concilio Vaticano II, ruolo nel quale fu poi confermato anche dal successore, Papa Paolo VI. Tuttavia, come ebbe a dichiarare Ernetti, il suo compito più importante era quello di mettere le sue competenze scientifiche al servizio del progetto concernente la costruzione di una macchina capace di captare le immagini del passato. Il “Cronovisore” sarebbe stato in grado di produrre immagini simili a degli ologrammi relativi a persone ed eventi del passato, consentendo di captare anche voci e suoni di ogni genere. Padre Ernetti rivelò di aver condotto diversi esperimenti i quali erano stati registrati e quindi mostrati a personaggi eminenti, quali il Papa Pio XII, all’allora Presidente della Repubblica, al Ministro della Pubblica Istruzione e ai membri dell’Accademia Pontificia. 4° caso: l’uomo che ha viaggiato nel futuro Nel 1996 scienziati americani e inglesi stavano svolgendo le loro ricerche sul suolo del continente antartico. Il 27 Gennaio 1996 la ricercatrice americana Marianne McLein diede notizia agli altri membri della sua équipe di aver osservato al di sopra del Polo Sud un vortice di nebbia grigia che riteneva trattarsi di una tempesta di sabbia. Tuttavia nel corso del tempo la grande nube grigia non cambiò forma, né si spostò dallo zenit del sito in cui era stata osservata. I ricercatori decisero quindi di investigare sull’insolito fenomeno e lanciarono verso il cielo un pallone sonda di tipo meteorologico con strumentazioni per la registrazione della velocità del vento, la temperatura e la composizione dell’aria. Il pallone salì in alto e, raggiunta la perturbazione, scomparve immediatamente alla vista degli sbalorditi ricercatori lasciando penzolare verso il basso la fune di nylon cui era fissato. Trascorso un breve lasso di tempo per la sorpresa, gli scienziati afferrarono la fune del pallone meteorologico e lo tirarono verso il basso. Dopo aver recuperato il pallone sonda controllarono i dati relativi alle apparecchiature di bordo: con sorpresa si accorsero che il cronometro facente parte della strumentazione mostrava come data lo stesso giorno ma di trent’anni prima, ossia 27 Gennaio 1965. I ricercatori controllarono che l’equipaggiamento fosse funzionante e poi ripresero a ripetere il lancio, ma tutte le volte l’orologio di bordo continuò a mostrare la stessa data postata nel passato: il fenomeno venne classificato come “Time Gate” e fu fatto rapporto alla Casa Bianca. Attualmente le indagini sull’inspiegabile fenomeno sono ancora in corso e si suppone che il vortice sopra il Polo Sud sia un tunnel con proprietà simili a quelle di un “wormhole”. Secondo alcuni ricercatori potrebbe trattarsi di un wormhole artificiale attivato dagli esperimenti dei sovietici negli anni ’80. In una intervista alla televisione svedese del 2006, Hakan Nordkvist ha affermato di essere stato nel futuro e di aver incontrato se stesso all’età di 70 anni, come testimoniato da un video mostrato durante la trasmissione televisiva. Il 30 Agosto del 2008, tornato a casa, nella cittadina di Farjestaden, notando una pozza d’acqua a terra, Hakan cercò di riparare la falla, ma più si spingeva oltre nel tentativo di raggiungere le tubature più si sentiva trascinato, fino a trovarsi in un tunnel di luce al termine del quale ebbe l’incontro col suo “doppio”. 5° caso: USA, 1938 una ragazza parla al cellulare 6° caso: la macchina dell’ingegnere Chernobrov del tempo Macchina del Tempo realizzata dall’ingegnere dell’ex Unione Sovietica Vadim Chernobrov , il quale sosteneva essere capace di spostarsi nel passato e nel futuro. L’équipe di scienziati russi teorizzava sulle proprietà di forti campi magnetici rotanti generati nella capsula in grado di aumentare o diminuire il flusso del tempo producendo precisi spostamenti temporali. Chernobrov, che aveva lavorato a suo tempo per l’Agenzia Sovietica per lo Spazio, dichiarò di aver condotto dei test iniziali senza equipaggio a Volgograd riuscendo a far spostare la macchina del tempo per pochi minuti nel passato e nel futuro. Secondo lo scienziato russo, dopo anni di ricerca dal primo prototipo, le prestazioni della macchina erano migliorate sensibilmente e al momento si poteva spostarsi nel tempo per svariati giorni se non addirittura mesi. Tra poche certezze e tanti dubbi non resta che affidarci alla fantascienza con la quale ci si diverte di più: pochi giorni fa, il 21 Ottobre 2015, si è celebrato il giorno in cui i protagonisti del secondo episodio della fortunata saga “Ritorno al futuro”, Doc. Brown (Christopher Lloyd) e Marty McFly (Michael J. Fox) , arrivano nel futuro con la loro famosa DeLorean. In un film, realizzato nel 1938, una ragazza sorridente cammina in mezzo ad un gruppo di persone in una giornata soleggiata, nel mentre, sta parlando con qualcuno al cellulare per pochi istanti, poi saluta e chiude la telefonata. La sequenza in bianco e nero sarebbe stata ripresa all’uscita di una fabbrica degli Stati Uniti, il colosso Dupont, alla fine degli anni '30. Ufficialmente i primi prototipi di telefonia mobile vennero sperimentati negli Stati Uniti nel 1973 per poi essere messi in vendita a partire dagli anni ’80. Tuttavia quei modelli erano a dir poco mastodontici, mentre l’oggetto ripreso nel video sembra uno dei nostri, piccoli e maneggevoli. Il video è stato postato su YouTube e si stima sia stato visto da almeno 300 mila utenti che hanno commentato stupiti queste immagini, tra questi uno ha sostenuto di possedere la soluzione del mistero: egli ha riconosciuto nella fanciulla col “cellulare” la sua bisnonna Gertrude Jones, tuttora vivente , la quale ha affermato che all’epoca lei e altre cinque dipendenti Della Dupont avevano ricevuto degli apparecchi sperimentali senza fili da testare per una settimana: in quel filmato lei stava parlando con un ricercatore che possedeva un altro “telefonino” e la seguiva sulla sua destra. Era il 1985 quando il regista Robert Zemeckis, il produttore esecutivo Steven Spielberg e il produttore/sceneggiatore Bob gale diedero vita alla celebre trilogia. I due protagonisti della celebre saga anni '80, atterrati a bordo della mitica DeLorean negli studi televisivi del talk show Jimmy Kimmel Live, non sono sembrati particolarmente impressionati da questo 2015 senza auto che volano, hoverboard, pace in Medioriente. “Che diavolo avete fatto in 30 anni?” ha chiesto ad un certo punto Marty al conduttore. La fantasia corre molto di più della realtà.