MANUELE MORGESE Tassello dopo tassello, ha sostanziato la sua vocazione artistica su robuste basi culturali, a partire dalla laurea in Lettere Moderne ad indirizzo spettacolo conseguita con 110/110 e lode presso lʼIstituto Universitario Orientale di Napoli e dal Diploma dellʼAccademia dʼArte drammatica del Teatro Bellini di Napoli. Direttore artistico e fondatore della Compagnia TEATROZETA e del Piccolo Teatro Studio, a LʼAquila , direttore artistico di Teatri Possibili LʼAquila, fino al 2009, della stagione teatrale “Volo libero” in collaborazione con lʼAtam presso il teatro S.Agostino. Dal 2008 al 2010 è stato direttore artistico del Teatro EUR di Roma. Da anni svolge la sua attività di attore, autore, regista e produttore di teatro in Abruzzo dove risiede e dove è impegnato nella diffusione della cultura teatrale e nella formazione di giovani attori. Dal 2008 è membro di giuria del premio nazionale per attori HYSTRIO. Nel 2009 è stato insignito del premio Ennio Flaiano speciale per lo spettacolo “Il caso Dorian Gray”. Nel 2010 del premio Gassman come miglior attore giovane. Nel 2011 del Premio Napoli Cultural Classic per le stesse motivazioni. Dopo il diploma in Accademia ha collaborato con i seguenti Teatri Stabili: Teatro stabile di Napoli, Teatro stabile di Calabria, Teatro stabile dʼAbruzzo, Teatri Uniti di Napoli, Florian Teatro dʼinnovazione di Pescara, Teatri Possibili Milano, Sicilia Teatro, con gli enti lirici Teatro S.Carlo di Napoli e Teatro Marrucino di Chieti Ha recitato con registi quali Manfré, Galassi, Tato Russo, Leopoldo Mastelloni, Andrea Renzi, Peppino Patroni Griffi, Riccardo Reim, Pino Micol, con attori quali Nello Mascia, Anna Mazzamauro, Sebastiano Lo Monaco, Massimo Venturiello e altri. È stato protagonista in eventi internazionali quali West side story di L.Bernstein, regia di A.Renzi con un coro di 500 bambini diretti da C.GibautRoma per lʼinaugurazione della Cavea del nuovo auditorium di Renzo Piano. Ha inciso per la Naxos produzioni la“Passio et ressuctio” di Sergio Rendine con coro e grande orchestra. Come autore ha pubblicato due drammi teatrali: Masaniello e Federico II – Zikkurat editore. Lʼamore per il palcoscenico, però, in lui sovrasta tutto e si trasfonde, neglʼanni, in una serie di importanti lavori teatrali che lo vedono protagonista. Nel 1995 debutta a Napoli in Pedamentina di Carlo Manfredi e subito dopo con Walter Manfrè ne La Confessione. Nel 1996 è nel Masaniello versione Musical di Tato Russo con cui lʼanno successivo, insieme a Leopoldo Mastelloni, lavora in Viva Diego Musical, al teatro Bellini di Napoli Nel 1999 lavora per la cooperativa il Teatro e con i Teatri Uniti di Napoli, in Creatura di Alessandra dʼElia e con Andrea Renzi nellʼevento romano West side story. In estiva con Anna Mazzamauro in Lisistrata regia di Livio Galassi Nel 2000 conosce Peppino Patroni Griffi che lo sceglie per il ruolo di Valvert nel Cirano di Bergerac con Sebastiano Lo Monaco. Dal 2001 Morgese lavora per cinque stagioni con il TSA teatro stabile dʼAbruzzo in spettacoli come il Miles gloriosus con Nello Mascia Come produttore e direttore di compagnia:CAMINITO di Riccardo Reim – TODI ARTE. FESTIVAL 2006 “Federico II Vento di Soave” regia di Brando Minnelli 2007 Teatrozeta in coproduzione con la Compagnia teatro IT “TURBAMENTI NOTTURNI” di Riccardo Reim 2009 Preziosi riconoscimenti con IL CASO DORIAN GRAY di Giuseppe Manfridi regia di Pino Micol: premio Ennio Flaiano per il teatro, Premio Gassman – città di Lanciano. Nel 2009 scrive e dirige lo spettacolo “Muro contro muro” con un cast di 14 persone commissionato dal Goethe Institut di Roma in occasione del ventennale della caduta del Muro di Berlino. Chiude lʼannata con il “Celestino V, laica rappresentazione per il piccolo santo Pier Celestino” testo e regia di Riccardo Reim, protagonista in scena con Pino Micol, progetto speciale 2009 del MIBAC. Manuele Morgese ha incentrato la sua vita sulla trasmissione alle giovani generazioni dellʼamore per lʼarte teatrale. Ha fondato 10 anni fa a LʼAquila il TeatroZeta, spazio “off”con ottanta posti a sedere, che ha saputo affermarsi come uno dei punti fermi della cultura del capoluogo abruzzese, offrendo non solo un luogo dove seguire una vivace stagione di ottimo teatro, ma anche un laboratorio dove sviluppare il talento di giovani e meno giovani, sia a fini ludici, sia a scopo professionale. Dopo il devastante sisma del 2009, TeatroZeta è rimasto lʼunico sbocco culturale di una città che ha visto la distruzione di ogni altro suo cardine della cultura e dello spettacolo. Da questa esperienza tuttora trainante, è nato il progetto per la vita dellʼattore napoletano: la costruzione del Parco delle Arti, in partnership con Arcus, finanziaria del MIBAC, struttura polivalente che ospiterà un teatro da 250 posti, un anfiteatro da mille posti e costituirà un polo dʼattrazione regionale e internazionale. Non finisce qui: lʼimpegno verso i giovani ha assunto anche la sostanza dellʼAccademia dʼArte drammatica di LʼAquila di TeatroZeta, di cui Morgese è direttore, nata grazie al co-finanziamento fra lʼUnione Europea e la Regione Abruzzo, la cui Presidenza onoraria è stata affidata al commediografo newyorkese di origine aquilana Mario Fratti. Giovanissimo talento, in questa stagione teatrale 2011/12 ha saputo rendere con espressività e sofferenza il caleidoscopio di stati dʼanimo che Camus ha tracciato nel suo Caligola. Manuele Morgese, napoletano di nascita e abruzzese di adozione, approda ad uno dei più intensi e complessi ruoli del teatro contemporaneo e, insieme a Pino Micol, che ne cura la regia, dopo essere stato lui stesso un memorabile Caligola, raccoglie la sfida di portare in superficie i tormenti e le estasi di un personaggio che la storia ha reso il prototipo del tiranno e lʼafflizione del genere umano. (Caligola di A.Camus traduzione di R.Reim, coproduzione I Magi, Teatro della Cometa – Teatrozeta- 2011). A questo traguardo Morgese è giunto perseguendo con tenacia un progetto di vita incentrato sul teatro, a cui si è dedicato sin da adolescente.